giovaniemissione.it

p. Alex Zanotelli: IL PRIMATO DEI POVERI

IL PRIMATO DEI POVERI

di p. Alex Zanotelli

cerca nel sito

torna alle pagina Testimoni

scrivi

Teologia della Missione

Sfide per crescere

Catechesi

 

 

Pellegrino sulle strade d'Italia, ho letto e riletto un libro: "Vicari di Cristo. I poveri nella teologia e nella spiritualità cristiane" (EDB), a cura del teologo spagnolo González Faus.

Mi ha molto impressionato vedere come la tradizione biblica, o meglio la tradizione mosaico-profetica-gesuana continui per tutti i venti secoli di storia della chiesa: cioè il primato dei poveri. È interessante notare come i papi si siano appropriati dell'appellativo di "vicari di Cristo", mentre i dottori della chiesa lo avevano dato ai poveri: sono i poveri il volto di quel povero Cristo.

"Avido è colui che non si contenta del necessario e ladro è colui che toglie agli altri quanto è loro - diceva Basilio nel IV secolo -. E tu non sei forse avido o ladro, nel momento in cui ti appropri di ciò che ti fu dato soltanto perché tu lo amministrassi? Se diamo il nome di ladro a chi spoglia dei propri abiti uno che è vestito, daremo forse altro nome a chi non veste un ignudo, pur potendolo fare? Il pane che tu tieni per te è quello dell'affamato".

È questa tradizione che dura, costante, con tutte le mediazioni che González Faus ci spiega così bene, fino al Vaticano II. L'ultimo brano di questa antologia stupenda è infatti un testo di padre Ellacuría, ucciso in El Salvador insieme ad altri tre gesuiti, che afferma con molta durezza che "nel Salvador anche l'estrema destra è arrivata nel suo complesso a riconoscere che, nel paese, il problema principale non è la povertà ma la miseria, la quale colpisce più del 60% della popolazione. Questo accade oggi a pochi chilometri da quello che è il cuore stesso del capitalismo internazionale".

E padre Ellacuría chiede "che si vada verso una civiltà della povertà, che si contrapponga a quella civiltà della ricchezza che sta portando il mondo alla propria consunzione senza per altro conseguire lo scopo di dare agli uomini la felicità che loro spetta". Da Basilio a Ellacuría abbiamo una tradizione ininterrotta che mette al centro i poveri e domanda che lo "spezzare il pane" sia il cuore dell'esperienza cristiana. E questo vale per i singoli cristiani come per le comunità e per l'istituzione chiesa.

Ne troviamo una splendida esemplificazione in un testo di sant'Ambrogio, vescovo di Milano e dottore della chiesa, quando parla dei beni della chiesa: "Colui che inviò senza oro gli apostoli (Mt 10,9) fondò anche la chiesa senza oro. La chiesa possiede oro non per tenerlo custodito, ma per distribuirlo e soccorrere i bisognosi. Dunque che bisogno c'è di conservare ciò che, se lo si custodisce, non è in alcun modo utile? Non è forse meglio che i sacerdoti fondano l'oro per il sostentamento dei poveri, piuttosto che di esso si impadroniscano sacrilegamente i nemici? Forse non ci dirà il Signore: Perché avete tollerato che tanti poveri morissero di fame, quando possedevate oro con il quale procurarvi cibo da dare loro? Meglio sarebbe stato conservare i tesori viventi che non i tesori di metallo".

E questo suggerimento di Ambrogio viene ripreso da Giovanni Paolo Il nella Sollicitudo rei socialis, che raccomandava di ritornare a quell'antica pratica.

Proprio in questi giorni mi è capitata tra mano un'inchiesta della Fondazione Tonino Bello su come le diocesi italiane abbiano risposto al suggerimento papale. Lettera morta.

Quando le nostre chiese italiane così cariche di oro e di beni troveranno il coraggio di muovere i primi passi verso questa prassi? Davanti all'immane tragedia dei poveri, le nostre chiese resteranno ancora titubanti? "L'addobbo dei sacramenti è la redenzione, ossia il riacquisto dei prigionieri - scrive Ambrogio -. Vasi autenticamente preziosi sono quelli che servono a redimere gli uomini dalla morte. Tesoro vero è quello che realizza ciò che il Signore operò col proprio sangue".

 

 

torna all'inizio

torna alle pagina provocazioni p. Alex

torna alla sezione Teologia della Missione

Condividi questo articolo:

Registrati alla newsletter

giovaniemissione.it

BARI

Via Giulio Petroni, 101
70124 Bari
Tel. 080 501 0499

ROMA

Via Luigi Lilio, 80
Roma, 00142
Tel. 06 519451

VERONA

Vicolo Pozzo, 1
37129 Verona,
Tel. 045 8092100

PADOVA

Via S. G. di Verdara, 139
35137 Padova
Tel. 049/8751506

NAPOLI

Via A. Locatelli 8
80020 CASAVATORE (NA)
Tel. 081.7312873

VENEGONO

Via delle Missioni, 12
21040 Venegono Sup. (VA)
Tel. 0331/865010