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Lettera di Padre Davide dal Mozambico

In Te la nostra speranza Signore - Natale 2022

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Carissimi amici, un caro saluto dalla terra del Mozambico, desiderando che il vostro cuore in questo tempo di Natale possa rallegrarsi con la presenza umile, silenziosa, ma ricca di speranza e tenerezza di Gesù. Immagino che ognuno di voi vive questo tempo un po’ afflitto per ciò che accade nel mondo, con le sue dinamiche di podere, di violenza, che destabilizzano interi popoli, creando miseria e preoccupazioni. Anche al tempo di Gesù il mondo aveva queste dinamiche con la presenza di Erode e dell’Impero Romano nella terra di Palestina e non solo.

Dio però fa la sua strada e non rimane schiacciato da questi poteri che lo vogliono silenziare e eliminare. Lui sceglie il cammino della semplicità e dell’umiltà, così nasce povero tra i poveri, e rallegra il cuore di chi era disprezzato, come erano i pastori del suo tempo. Un Dio che nel piccolo di Betlemme viene a noi per essere abbracciato e un giorno poterci abbracciare con la sua tenerezza e alla stesso tempo offrirci una proposta di vita alternativa a quella che il mondo ci propone, ci illude, ma che non sazia la profondità del nostro cuore.

Come lo viviamo in Mozambico questa attesa e venuta? A dire il vero in questa terra, da anni si vive sempre in uno stato di precarietà, la guerra al nord non lascia in pace la povera gente che ci vive. Ogni mese qualche villaggio deve abbandonare tutto per non essere travolto da gruppi terroristici, che hanno l’intendo di destabilizzare una zona dove si sono trovate ricchezze naturali, por averne dei profitti.

Noi famiglia comboniana siamo stati coinvolti da vicino il 6 settembre di quest’anno con l’attacco alla missione di Chipene, dove la nostra cara Sr. Maria de Coppi ha versato il suo sangue per la sua fedeltà nel rimanere accanto agli ultimi. Chipene è la missione che avevo lasciato prima di ritornare in Italia al Gim e dove avevo lavorato assieme alla missionaria martire. Sr Maria sempre mi comunicava ciò che viveva, era una donna di Dio, sempre con un sorriso che nasceva da un cuore innamorato della sua gente che era diventata la sua carne, il suo sangue e la sua famiglia. Lei ringraziava sempre il buon Dio per averla scelta di stare con i più poveri tra i poveri e il suo martirio ha posto il sigillo che rimarrà sempre con loro, con la certezza che in Gesù, anche le tragedie più gravi, non ci tolgono quella vita trasformata dal suo amore eterno.

Anche la nostra missione di Nampula, dove accogliamo i giovani per formarli per essere dono per i più poveri come missionari, è stata assaltata di notte circa un mese fa da un gruppo di persone armate con il macete; grazie a Dio tutti stiamo bene; sono certo che l’ intercessione di Sr. Maria dal Cielo ci abbia protetto. Non è facile mantenere viva la speranza, sembra a volte che tutto ciò che si costruisce con sudore e fatica non abbia futuro, ma la certezza che il Signore è venuto per rimanerci accanto, ci sostiene e ci invita a non mollare e stare ancorati in quella vita che nessuno ci può togliere.

Ogni giorno sentiamo i rumori di tanti bimbi che grazie a Dio ci donano sempre la gioia di Dio. Quando ci vedono hanno sempre un sorriso per noi e dai loro occhi intravvediamo lo sguardo luminoso di Dio che ci consola e ci rassicura che Lui ci sta accanto. Sebbene poveri e privi spesso anche del necessario per una vita dignitosa, non esce mai un lamento dalle loro labbra e spesso sanno ringraziare quel poco che riusciamo a condividere con le loro povere mamme (il 38% dei bambini qui in Mozambico soffre ancora di una alimentazione precaria con tutte le conseguenze che ne derivano. Questo ci addolora e ci fa riflettere pensando agli sprechi e ai tanti che si ammalato per il troppo mangiare, bere, fumare,...).

Qui l’annuncio del vangelo per essere credibile deve essere accompagnato con opere concrete, come ci ha insegnato Gesù:”andate a dire al Batista ciò che vedete in me: i ciechi recuperano la vista, gli storpi camminano, ... (Lc 7,19-23)

Per cui oltre a formare i futuri missionari locali (grazie a Dio qui le vocazioni sono molte, almeno per ora), cerchiamo di dare segni di condivisione nelle responsabilità affidate. Gli sfollati che sono ancora con noi, gli abbiamo seguiti e sostenuti per due anni e mezzo; un grazie grande a chi ci ha sostenuto. Stiamo ora cercando di aprire un pozzo nuovo, por motivo di scarsità d’acqua, concludere la costruzione la Chiesa di S. Paulo per accogliere 600 persone (avremo bisogno di 130 banchi, canalizzare l’acqua,...) e con il progetto Jonathan sostenere bambini orfani,...

Quest’anno a dire il vero mi addolora chiedervi un piccolo segno di condivisione, per il fatto che molti di voi stanno soffrendo per il motivo della guerra in Ucraina, che mette in ginocchio tante famiglie, come qui da noi; ma per il bene di questi miei confratelli poveri non posso rimanere in silenzio; vedete voi se qualcuno ci p aiutare.

Questo Natale lo celebrerò con gli sfollati di guerra in un campo di accoglienza, un dono per me, perché sono certo che Lui ama essere riconosciuto e nascere proprio in questi cuori afflitti e senza un futuro chiaro davanti a sé.

Un grande abbraccio e un Santo Natale a tutti voi carissimi. Uniti nella forza della preghiera come ci insegnava il Comboni, fraternamente p. Davide dal Mozambico.

Nampula – 17 Dicembre 2022

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