Leggi, Prega e Rifletti:
Luca 1,26-38
Abbiamo iniziato il
nostro cammino cercando di capire cos’è il discernimento
(p. Giuseppe Como); abbiamo
voluto farlo immergendoci nel mondo di Dio (Es.
3,1-12); p. Gaetano ci ha aiutati a guardarci dentro; lÂ’incontro
di fine anno a Bergamo, almeno per alcuni, ha aiutato a
coniugare il binomio solidarietà ed eucarestia. Continuando
il cammino e contemplando l’incontro di Gesù con la
samaritana, ci siamo scoperti assetati di Dio
(Gv 4,1-42); fermandoci sulla parabola dei talenti (Mt
25, 14-30) ci siamo sentiti provocati a divenire ciò che
siamo in potenza.
Oggi vogliamo
fermarci sul vangelo di Luca, il testo dellÂ’annunciazione,
meditarlo, confrontarlo con la nostra vita e
chiederci cosa il Signore ci vuol dire.
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Riguardo
alla samaritana, leggi la testimonianza di
Maria
Helena Moyano, nella pagina dei Testimoni
della Carità .
Sui
talenti messi nelle nostre mani, leggi la
catechesi del GIM Lecce "Le
mani aperte di Dio"
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DIO PRENDE
LÂ’INIZIATIVA
EÂ’ Lui che irrompe
nella nostra vita e nella nostra storia.
EÂ’ sempre Dio che fa
il primo passo.
Se noi lo cerchiamo è
perché Lui, per primo, suscita in noi il desiderio di
incontrarlo.
EÂ’ lui che prende
lÂ’iniziativa nei confronti di Maria, che sceglie e chiama
le persone nella gratuità del suo amore per affidargli una
missione di salvezza.
LÂ’iniziativa di Dio
compare all’improvviso, senza alcuna premessa, né merito,
né invocazione. Non precede alcuna domanda dell’uomo, né
alcuna preghiera.
Attraverso quali esperienze (ascolto della Parola, servizio
ai fratelli, eventi più significativi ) ti sei sentito
amato/a da Dio?
LA FUNZIONE MEDIATRICE
DI GABRIELE
Però c’è di mezzo
anche Gabriele.
La prima parola
dell’angelo non è un semplice saluto, ma un invito alla
gioia: “gioisci!”
EÂ’ la gioia per il
Signore vicino, per il compimento delle antiche promesse.
Dio sceglie Maria per una missione, un compito, ma prima la
invita alla gioia.
Le chiamate di Dio sono
sempre per una missione, ma ancor prima sono una chiamata
alla gioia.
Il contenuto della
lieta notizia è detto subito dopo: la certezza della
presenza del Signore (“il Signore è con te”) e il suo
amore gratuito e fedele (“… hai trovato grazia presso
Dio”).
Il cammino che Maria è
chiamata a intraprendere è sicuramente un cammino
difficile. Ma c’è una sicurezza: la certezza che il
Signore è con lei.
Affidando una missione,
Dio assicura sempre la sua presenza. Lui non toglie le
difficoltà , ma si fa presente per aiutarci a superarle.
Dio non si limita ad
affidarci un compito: cammina con noi per svolgerlo.
L’angelo Gabriele è
il portavoce di Dio, mandato da Lui per far conoscere il suo
progetto.
Egli svolge una
funzione “illuminativa” e “mediatrice”. Spesso
vediamo come Dio chiama attraverso la mediazione di
unÂ’altra persona.
È bello pensare che
nella nostra vita la Parola del Signore giunge a noi in modi
diversi ed anche attraverso le persone e gli avvenimenti
della storia.
La presenza
dellÂ’angelo nella vita di Maria ci ricorda che: per capire
la vita bisogna essere “istruiti” da Dio.
Nel tuo cammino di
ricerca e di servizio c’è qualche persona che è per te
un punto di riferimento? Come ti lasci aiutare?
LA DISPONIBILITA' DI
MARIA
Dio interviene nella
storia di una donna strappandola alla quotidianità e
immettendola nella prospettiva divina. Fatto sconvolgente
per la mentalità e per i tempi: la storia della salvezza si
snodava su binari maschili. Ora una donna diventa
protagonista.
Maria vive a Nazareth,
un paese sconosciuto e senza importanza; è donna di
periferia; è “l’amata gratuitamente da Dio”, perché
Lui non segue le valutazioni degli uomini, che giudicano
secondo le apparenze, mentre Dio vede nel profondo, va al
cuore delle persone e delle cose.
Dio tiene conto di ogni
lontananza e predilige ciò che è religiosamente
squalificato e umanamente insignificante.
Il privilegio dei
lontani e dei piccoli fa
parte dellÂ’essenza misteriosa di Dio.
Dio per portare avanti
la storia di salvezza ha bisogno della nostra collaborazione
e disponibilità . Anche noi dobbiamo sentirci
corresponsabili del progetto divino.
Maria ascolta! Sa
ascoltare !!!
Di Maria si dice che è
vergine. La verginità indica innanzitutto che ciò che
nasce da lei è puro dono. La verginità vuole anche
indicare l’attitudine più alta
dell’uomo: la passività e la povertà totale di
chi rinuncia allÂ’agire proprio per lasciare il posto a
quello di Dio. E’ segno di disponibilità .
Ma si dice anche che
era promessa sposa a Giuseppe.
Però di fronte alla
proposta di Dio, Maria si lascia mettere in discussione;
magari non tutto è chiaro in lei e per lei, però si fida e
si rende disponibile alla proposta di Dio e per questo di
fronte alla sua iniziativa, risponde nellÂ’ascolto, nella
fiducia, nella disponibilità , nell’accoglienza, nella
gioia.
Alle parole dellÂ’angelo Maria rimane turbata e si domanda che cosa significa questo
saluto. Ma l’angelo la prepara a quella che sarà la
proposta di Dio e per questo gli dice: “Non temere,…”.
I grandi uomini di Dio(Mosè,
Geremia, Isaia) conoscono questo sconcerto. Ma non c’è
soltanto lo sconcerto, bensì anche un dibattito interiore
prolungato: è il dibattito interiore che sorge di fronte a
qualcosa che lascia perplessi, come quando una cosa non è
chiara e suscita problemi e interrogativi.
Per questo Maria si
interroga e interroga.
Sei attento/a
a leggere tutti i messaggi che il Signore pone sul
tuo cammino per indicarti la sua volontà ? Come verifichi i
“segni dei tempi” che, come una bussola, ti
orientano nel cammino della vita?
La risposta
dell’angelo è anzitutto un invito a superare la paura, e
il motivo è semplice quanto profondo: di fronte all’amore
gratuito di Dio, non c’è posto per alcuna forma di
angoscia. La lieta notizia è che l’amore di Dio è
gratuito.
DIO CAPOVOLGE I PIANIÂ…
Di fronte alle parole
dell’angelo, che annunciano una maternità per opera dello
Spirito Santo, Maria reagisce chiedendosi: “Come è
possibile?”
Anche di fronte a Dio
c’è posto per la domanda, anche l’assenso pronto e
totale di Maria ha lasciato spazio alla domanda. LÂ’angelo
risponde ricordando a Maria che “nulla è
impossibile a Dio”. Maria si rende conto che Dio
sta capovolgendo i suoi piani ed anche se in lei non tutto
è chiaro viene invitata a fidarsi totalmente di Dio e a
scoprire la fedeltà di Dio guardandosi intorno, che
compie ciò che promette: “Guarda tua cugina
Elisabetta…”.
EÂ’ chiaro che la
risposta di Maria è una risposta di fede, che nasce dalla
sua capacità di ascolto, di disponibilità , di
interiorizzazione della
Parola di Dio. Lei non si interroga sulla potenza di Dio,
come aveva fatto invece Zaccaria, ma si chiede quale sia la
sua volontà .
C’è nella tua vita
questo atteggiamento di silenzio, di ascolto per farti
disponibile alla Parola e
renderti totalmente aperto a quello che il Signore ti
chiede?
Maria ci ricorda che
tutto ciò che siamo e abbiamo è dono di Dio, di
conseguenza tutto ciò che sei e che hai deve farsi dono.
Maria questo lÂ’ha capito e per questo, nonostante la
perplessità iniziale, c’è poi la disponibilità totale
manifestata attraverso la sua risposta: “desidero che
avvenga di me come tu hai detto”.
Maria
risponde con un sì incondizionato e pone tutta la
sua fiducia nel Signore.
La sua risposta e la
sua disponibilità sono espressione dell’obbedienza totale
della fede.
Lei non chiede
all’angelo come sia possibile che ciò avvenga, ma come
avverrà , perché sa che Dio opera l’impossibile nella
storia umana. Maria vuole solo capire il “come”, per
regolarsi e disporsi alla sua azione.
Come vivi i momenti di
dubbio? Li consideri sempre e solo in modo negativo come
espressione di poca
fede, oppure sai anche vederli come occasione di ricerca, di
approfondimento, di maturazione nel tuo cammino di
discernimento?
ECCOMI !
Maria non si limita a
offrire qualcosa, offre se stessa. In quell’eccomi c’è
tutta la sua persona, la sua libertà , la sua giovinezza, la
sua esuberanza. In fondo lei vuole solo una cosa: ciò che
piace al Signore. Non risponde sì, ma…….
Maria è tutta in
questo sì. Eccomi!
Anche per noi deve
essere chiaro che Dio parla e lo fa anzitutto nella vita di
tutti giorni, nelle piccole cose che succedono quasi per
caso oppure che si ripetono fino alla noia. Per
questo dobbiamo cercare di metterci allÂ’ascolto di questi
segni, e nella preghiera dobbiamo chiedere al Signore:
“Cosa vuoi che io faccia?”
Maria si rende
disponibile a quello che il Signore gli sta chiedendo. Nel
suo “Eccomi, sono la serva del Signore” vuol esprimere
che lei è totalmente disposta ad obbedire, a lasciare
spazio alla parola, a lasciarla vivere e crescere in sé
fino a riempirle tutta la vita. “Serva” è il nome che
dice la missione di Maria, il suo modo di stare davanti a
Dio e agli uomini. Grazia e servizio sono due termini
corrispondenti, due facce della stessa gratuità . L’amore
gratuitamente ricevuto deve essere gratuitamente donato.
Hai paura delle
proposte di Dio? Sei disponibile
ad una risposta pronta e generosa a quello che il Signore ti
sta chiedendo?
Non dimentichiamoci che
la VITA è NOSTRA!!!
È di ciascuno di noi,
e tocca soltanto a noi scegliere come viverla: tocca solo a
noi decidere!!!
Tutto è nelle nostre
mani, tutto dipende da noi, tutto nasce e cresce dentro di
noi. Tocca a noi, così come siamo, inventare un modo nuovo
di vivere, di amare, di pensare,
di stare con gli altri: cominciare oggi, subito,
seminare a piene mani, e domani qualcosa nascerà ,
nascerà quello che oggi abbiamo concepito.
Messaggio
Amico
è troppo bella la vita,
è tua
carica di promesse e di
attese
ricca di amore, di
gioia, di speranza
è la tua unica
possibilitÃ
aperta allÂ’oggi e al domani
a te e agli altri
con immensi spazi di
novità .
Inventa la tua vita
costruisci ciò che vuoi
essere.
Amico
è dura, buia e
difficile
la strada della tua
vita.
Vorresti fermarti, non
lottare più
lasciare agli altri il
timone della tua barca
entrare nelle correnti
più forti
nasconderti nella massa
anonima e grigia
vorresti giustificare la
tua resa
con scuse assurde con
teorie
contrabbandate come
furbizia o destino.
Amico
non accettare le
sconfitte, non rassegnarti
non lasciarti rubare gli
ideali grandi
non cederli in cambio di
pochi soldi
agli idoli, crudeli e
deludenti padroni
non sacrificare la tua
umanità così ricca.
Se già qualche ferita
si è aperta nel cuore
se qualche progetto è
caduto
sono soltanto episodi
che passano
si ricomincia, si
rinasce ogni giorno.
Amico
la vita è bella perché
viene da Dio
e porta dentro i grandi
doni di lui
perché lui vive da uomo
nel Cristo risorto
amico, maestro,
salvatore.
Inventa tu la tua vita
nella luce di Cristo
attingi al suo amore
infinito il coraggio
per lanciarti nella
grande avventura
godendo i suoi dono
preziosi
giocando tutto sul tutto
di Dio.
(Giorgio Basadonna)
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