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Unbwogable!!!!

luglio 2003

Unbwogable!!!!

lettera di p.Daniele Moschetti da Korogocho, Nairobi (Kenia)

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"Abbiamo bisogno di Speranza e di gente che lotti davvero per I diritti dei poveri, per la giustizia e contro ogni abuso…..senza interessi personali, gratuitamente proprio per costruire il Suo Regno"
Natale, le elezioni presidenziali, Pasqua... ripercorrendo il tempo trascorso dalla precedente lettera, p. Daniele non manca di parlarci del Martirio dell'Africa e di Korogocho, di raccontare dei volontari che con lui condividono il servizio al popolo di Korogocho, di invitarci a dare il nostro contributo nel far causa comune con i più poveri... che stanno vivendo la loro auto-rigenerazione: ne sono segno importante le numerose e importanti iniziative di cui p. Daniele parla in Tazebao  

Il mio indirizzo e’ sempre il seguente:

p. Daniele Moschetti

c/o Kariobangi Catholic Church

P.o. Box 47714

NAIROBI – KENYA

 

Tel. 00254/020/780430

combonikario@clubinternetk.com

Chi volesse mettersi in contatto telefonico, telefoni il martedi dalle ore 13.00 locali. Ricordati che nell’ora solare la differenza di fuso orario e’ di 2 ore in avanti rispetto a quella italiana. L’ora legale e’ di 1 ora avanti.

SPECIALE KENYA

Entra in queste pagine per leggere lo speciale dedicato al Kenya all'interno della sezione dedicata al sud del mondo.

In queste pagine troverete, infatti,  una breve, ma significativa carta d'identità del paese africano, uno  sguardo alla sua  quotidianità, ai  suoi  contrasti stridenti, ai suoi problemi urgenti attraverso articoli di approfondimento,  testimonianze e bibliografia.

p. Daniele cita Papa Giovanni XXIII: se non lo conosci ancora, visita la nostra pagina!

p. Daniele in Tazebao accenna alla condivisione prossima di giovani italiani del Gim e giovani di Korogocho:
per saperne di più sul
Gim visita la nostra pagina

 

 

Unbwogable !!!!

(parola misto Luo/Inglese usata da Raila Odinga, ministro del nuovo governo del Kenya per affermare che la nuova amministrazione e’ salda, irremovibile, incrollabile!

                                                                                                            

Korogocho, 1 Luglio 2003

 

 

Carissimo amico/a!  Jambo!

 

Come stai? Finalmente ti riscrivo….e’ passato ormai un anno da quando ti ho scritto l’ultima volta da Iriamurai…lontano da Nairobi…ti ricordi? Forse no….perche’ tante cose sono successe. Eventi importanti sono avvenuti nella tua, mia e nostra vita come abitanti di questo stupendo ma assurdo mondo che continua a uccidere innocenti e lascia alla deriva milioni di vittime di un sistema impazzito.

 

Si’…Ti volevo scrivere……

Ti volevo scrivere in tanti momenti!  Come quando abbiamo celebrato il Natale l’anno scorso nella discarica del Mukuru Recycling Center cioe’ nella piu’ grande discarica di Nairobi, di fronte alla chiesetta di St. John. Quella notte ha piovuto a dirotto. Proprio tutta la notte. Era benedizione per noi anche se portava alcuni problemi di umidita’….ma per i derelitti della discarica era festa, quella vera! Quella di un Dio/Emmanuele che si incarnava e veniva a vivere ed abitare tra noi! E abbiamo fatto festa …..davvero stupenda nella grande baracca della comunita’. In mezzo a bambini di strada, uomini che tentano di recuperarsi dall’alcol e che cercano dignita’. Credo la cosa piu’ bella che un uomo possa scoprire sulla terra. Di avere una dignita’ e doni da poter condividere con gli altri! Sai che scoperta??!!! E’ una sfida che ci coinvolge tutti a nord e a sud! Ma quando li scopri…..sei un’altro uomo/donna …hai scoperto che Dio ha scommesso su di te!! Abbiamo danzato, pregato, riso, giocato e i tanti giovani che erano venuti dalla nostra comunita’ di St. John per la prima volta insieme a questi “emarginati/esclusi” erano felici di vivere questo momento. Segno che Dio ama ancora e si fa sentire e vedere ancora oggi!!

 

Ti volevo scrivere ancora quando a Pasqua abbiamo celebrato una stupenda veglia notturna  nella chiesetta di St. John a Korogocho con tutte le comunita’ cristiane. Abbiamo iniziato con un grande corteo di tutte le comunita’ che arrivano una alla volta con canti, danze e con i loro stendardi e bandiere! Erano le 19.00 di sera e ormai il sole era gia’ caduto all’orizzonte! La sera viene presto all’Equatore e cosi’ piano piano il programma che abbiamo preparato insieme ai leaders delle comunita’ cominciava a dipanarsi iniziando una lunga notte….che sarebbe stata stupenda per molti dei nostri nuovi cristiani. Un grande falo’ era stato preparato nel grande cortile della scuola come tradizione dai giovani e dai bambini di strada che scalpitavano per iniziare il tutto! E cosi’ nella notte e senza nessuna luce attorno il falo’ e’ stato incendiato! Era la vittoria della Luce sulle tenebre di Korogocho! Della Luce del Salvatore e Liberatore della nostra vita sulle tenebre e assurdita’ di Korogocho…del peccato e del Male sempre presente nella vita della nostra gente, dei poveri. E allora denunciavamo l’assurdo stupro di donne anziane, di bambine, i giovani che rubano per poter sperare e poter mangiare, per la mancanza di lavoro, per l’educazione che non c’e’ molto spesso nonostante oggi il nuovo governo abbia proclamato “free education” cioe’ che l’educazione per la scuola elementare e’ gratuita! Grande successo…perche’ oltre 1 milione e mezzo ha potuto ritornare a scuola…..ma quanto ancora c’e’ da fare! Milioni di bambini ancora non possono andarci…..!

E i volti stupendi di tanti cristiani, di donne e giovani presenti si illuminavano e la gioia e’ stata stupenda! Era gioia vera…perche’ i poveri sanno gioire e accontentarsi davvero del poco perche’ si e’ insieme! Il domani verra’…e allora ci si pensera’!! E’ il carpe diem che molto spesso manca a noi occidentali per godere del momento presente e non sempre rivolti al futuro…..che non arriva mai!! E allora siamo infelici!!

La notte e’ corsa veloce….abbiamo battezzato circa 80 persone tra bambini e adulti e ti dico che e’ stata una esperienza di vera comunita’. C’erano presenti tutti….dai bambini di strada, a ragazze a rischio di prostituzione, alle comunita’ cristiane, ai malati sieropositivi, ai lebbrosi, uomini e donne della discarica, i giovani….

E il giorno dopo nel pomeriggio replica con eucaristia con la comunita’ dei lebbrosi, l’Ujamaa, una trentina di lebbrosi tutti provenienti dalla Tanzania. Gente molto semplice che ti legge nel cuore, che ti dona speranza e tenerezza nel vederli. Gli anawim, cioe’ quei poveri che Dio ama intensamente, a cui dona la semplicita’ del cuore e della vita! Insomma davvero una grande benedizione per me, per I nostri ospiti, per tutta la gente di Korogocho! E ho invitato anche tutti i leaders delle nostre comunita’ cristiane a questa celebrazione fatta nelle loro baracche. E sono venuti in molti dalle nostre jumuyias. I nostri amici lebbrosi vivono tutti insieme in un cortile vicino a casa nostra e mentre stavamo celebrando, arrivati al Vangelo…..un’acquazzone ci ha bagnati e benedetti. E’stata per noi la benedizione e la conferma che Dio ci voleva bene e ci invitava a continuare. E cosi’ abbiamo fatto…a gruppetti dentro le baracche abbiamo continuato l’eucaristia, questo grande Memoriale, ricordando la Pasqua di Resurrezione. Anche noi eravamo risorti con Lui! Proprio con gesti e simboli che ci ricordavano che la Pasqua e’ proprio festa dello Spirito che dona Forza e Coraggio per annunciare con la nostra vita dentro le realta’ nelle quali siamo chiamati!

E abbiamo condiviso riso e uno spezzatino preparato dai nostri amici e fratelli lebbrosi dell’Ujamaa! Nelle baracche e sotto la pioggia scrosciante e’ stata festa di nuovo…..Momenti cosi’ semplici e unici che rinfrancano la vita, la missione, la vocazione, che ti fanno andare al di la’ di quello che sono i tanti problemi quotidiani. Basta cosi’ poco…… Tutte le volte che penso a loro mi viene da sorridere….davvero il Vangelo vivente che si incarna dentro le realta’ piu’ “assurde”, dove noi benpensanti crediamo che Dio non possa far nulla. E invece…..Lui e la Sua imprevedibilita’! Dobbiamo sempre chiedere a Lui l’umilta’ della fede e del vedere l’Invisibile! E’ proprio vero che l’Essenziale e’ invisibile agli occhi di chi non vuol “vedere”.

 

Ti volevo scrivere ancora quando alla fine di Dicembre abbiamo vissuto un momento storico stupendo per il Kenya! Le elezioni del 27 dicembre hanno visto un ribaltamento nonviolento e soprattutto veloce da un governo ad un altro….dopo quasi 40 anni di potere indiscusso del partito Kanu e soprattutto del presidente/dittatore Daniel Arap Moi. Quei giorni sono stati giorni di grande euforia e festa! La gente danzava per le strade e gli slogan della coalizione vincente venivano gridati e cantati dalla mattina alla sera. Il giorno della deposizione di Moi e intronizzazione del nuovo presidente Mwai Kibabi la gente si e’ mossa da tutti gli slums dalle 3 del mattino per convergere tutti insieme al mattino presto presso l’Uhuru Park dove si contavano la bellezza di piu’ di un milione di persone……pensate che Nairobi conta quasi 4 milioni di persone. E’ stato un esempio stupendo di democrazia e nonviolenza! Tanti si aspettavano il peggio….e devo dirti che l’ultima settimana era stata segnata da tanta violenza…proprio la settimana di natale. Molte ambasciate avevano gia’ predisposto piani di evacuazione dei proprio cittadini e si trinceravano dentro le proprio ambasciate. E invece….e’ successo il miracolo! Sicuramente una serie di eventi, contatti, incontri e situazioni hanno portato ad uno svolgimento regolare e soprattutto pacifico delle elezioni. Gli osservatori internazionali erano contenti perche’ hanno davvero lavorato poco….ma I giornalisti che erano centinaia erano molto delusi….non avevano piu’ notizie scoop da mandare ai propri giornali. Vedere per credere…..e di questo te ne posso assicurare! I media cercano sempre la notizia dell’Africa che uccide, che piange, quella dei massacri…..delle violenze! Perche’ cerchiamo sempre di martirizzare questo continente davvero pieno di ricchezze naturali, minerali, storiche ma soprattutto ricchezze umane?

 

Africa: un continente Martire!!!

 

Si’ e’ proprio vero!! L’Africa e’ un continente martire! E allora la vostra naturale domanda potrebbe essere: “ ….se l’Africa e’ un continente martire, come e da chi e’ stato martirizzato? Quali sono la natura e il contenuto della sua testimonianza? A chi e per chi ha portato questa testionianza estrema? In che senso il martirio dell’Africa puo’ essere un seme e dare vita a una nuova umanita’?

Il martirio dell’Africa sta nel fatto stesso della sua esistenza. L’Africa e’ ed e’ stata martirizzata a causa della realta’, ricevuta da Dio, di essere una razza distinta dalle altre razze (sebbene in realta’ vi sia un’unica razza umana). L’Africa e’ stata ed e’ tuttora martirizzata perche’ le lingue, le culture e il colore della pelle dei suoi figli sono diversi da quelli degli altri popoli. E’ stata martirizzata a causa della ricchezza che Dio le ha donato come gente, come abbondanza di risorse naturali e minerali, come fauna e foreste….per le sue sculture, la sua ospitalita’, la sua storia, la sua religione e una cultura che nella sua ricca diversita’ unisce religione e politica (chiesa e stato, per usare l’espressione tradizionale), integrandole nel suo stile di vita.

E’ stata martirizzata in passato dai mercanti di schiavi, dai colonialisti, dai neocolonialisti, dai signori dell’apartheid, che in modi diversi l’hanno spogliata della sua multiforme ricchezza. I paesi europei e USA l’hanno usata e la usano come posizione strategica per condurre la loro Guerra fredda lontano dalle loro frontiere e l’hanno lasciata dissanguata dalle guerre e dai conflitti interni, disseminata di carri armati fuori uso e di mine esplosive prodotte a molte migliaia di kilometri di distanza.

Non ultima la notizia di Domenica 22 Giugno 2003 della chiusura dell’ambasciata Americana a Nairobi perche’ il governo kenyano e’ accusato di non fare abbastanza contro il terrorismo nel paese e nel corno d’Africa! Bugia!!!! Il motivo e’ un’altro e I giornali nazionali ne hanno parlato abbondantemente……gli americani vogliono costruire un base militare grandissima proprio per controllare tutto il corno d’Africa e l’oceano Indiano….dicono contro il terrorismo!! Ma tutto cio’ e’ legato agli aiuti umanitari…..niente base militare…niente aiuti per l’economia kenyana!!! Dopo alcuni giorni l’ambasciata e’ stata riaperta……ma vedremo il conto che dovra’ pagare ulteriormente il popolo kenyano che ha gia’ pagato questa “allenza americana” con due grossi attentati nel 1998 con 250 morti e l’anno scorso a novembre con una 15 di morti e soprattutto Kenyani!! Dovranno pagare sempre e ancora loro???? Nell’ultima guerra contro l’Iraq, la posizione strategica del Kenya e’ stata usata abbondantemente!

Gli esempi potrebbero continuare all’infinito….

L’Africa e’ stata martirizzata dalle nazioni tecnologicamente sviluppate che la vedevano come una riserva pronta di manodopera a buon mercato e di materie prime per le loro industrie e per la loro sopravvivenza, e che continuano a considerarla un mercato conveniente per scaricarvi ogni sorta di merci usate e obsolete. L’Africa e’ stata martirizzata dalle potenti nazioni dell’Occidente, che hanno messo in piedi e appoggiato dittature militari in tutta l’Africa per poterne saccheggiare liberamente le ingenti risorse (oro, diamanti, uranio, argento, rame, ecc…..) in combutta con questi loro tirapiedi. Nella storia della razza umana, l’Africa e’ stata martirizzata perche’ le e’ stato negato il suo statuto di culla dell’umanita’ e della civilta’. La sua collocazione geografica come utero della terra non ha contato nulla.

Questo martirio, cominciato dal momento della presa di contatto degli europei con l’Africa nel tardo XVI secolo, continua, in modi e forme diverse fino ai nostri giorni. La situazione attuale del continente, definito “il continente dimenticato” e tuttavia presentissimo nei notiziari dei media come icona di tutto cio’ che e’ male, e’ il frutto di quel martirio del passato: si tratti della poverta’ economica, dei cattivi governi, del militarismo, della corruzione, dei problemi dei rifugiati, dei trafficanti di esseri umani, dei conflitti etnici, della diffusione di malattie epidemiche e contagiose come l’HIV/Aids o della tendenza delle autorita’ a guardare sempre e continuamente all’Occidente per ricevere approvazione, aiuti e appoggi in tutte le iniziative. Per dirla in breve, l’Africa e’ stata martirizzata dal punto di vista antropologico, storico, socio-culturale, economico, politico e per la sua religione. E questo e’ abbondantemente documentato da numerosissimi studi. L’Africa e’ vittima…..di se stessa ma soprattutto di un sistema ingiusto…che uccide!

Nel passato e ancora oggi in alcuni casi, agli Africani neri e’ stata negata la piena umanita’ e sono stati chiamati con ogni sorta di nomi: “babbuini su due gambe dotati di parola”, selvaggi, primitivi, pagani, incivili. La religione africana e’ stata classificata come una religione idolatra, animista. Queste etichette ed altre ancora son rimaste profondamente scolpite nella mente di molti occidentali e influenzano il modo in cui essi percepiscono gli africani ed anche gli africani percepiscono se’ stessi.

Ci sono stati anche tentativi di falsificare la storia dell’Africa negando che l’Antico Egitto, la Nubia-Sudan e l’Etiopia ai quali il mondo deve la sua civilta’ fossero popolati da neri.

Per gli europei il martirio dell’Africa e’ stato considerato vantaggioso all’epoca del commercio degli schiavi. La prosperita’ e sopravvivenza del “nuovo mondo” europeo dipendevano dal martirio dell’Africa. Mantenendo la coscienza pulita e’ stato necessario proiettare una imagine degli africani come gente subumana, priva di intelligenza, di cultura, di umanita’, e priva persino dell’anima. Pensate a tutte le conseguenze che da allora fino ai giorni nostri sono scaturite (apartheid, schiavitu’, manodopera a basso prezzo ecc.) ……pensate a come I nostri fratelli e sorelle Africani sono “accolti” oggi nella nostra Italia ed Europa Unita!!!

Il continente deve ancora riprendersi da questo saccheggio a vari livelli che ha subito! A peggiorare le cose, il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, il WTO, I G8 e altre organizzazione del genere… con le loro strategie del divide et impera hanno introdotto e attuato in Africa la pratica della distruzione non soltanto delle nazioni, ma anche delle infrastrutture tradizionali attraverso le quali esse si governavano e regolavano le loro comunita’. Lo sottolinea la filosofia della vita africana: “Io sono perche’ noi siamo, e poiche’ noi siamo io sono”. Ma l’economia dell’egoismo e del denaro ha sostituito questa economia di tipo comunitario.

Cio’ che si dice sull’Africa da parte dei media occidentali, e di quelli africani succubi nella loro mentalita’tuttora colonizzata, procura un corredo di abiti da lutto e di morte che l’Africa e’ costretta ad indossare ogni giorno, come una vedova africana perpetuamente in lutto. Un nuovo modo di parlare di questo continente puo’ aiutare l’Africa a risollevarsi, a strapparle di dosso I suoi abiti di lutto e a indossare le vesti e I gioielli regali dei quali Dio l’ha abbondantemente adornata e dotata per natura. La Perla Bruna direbbe Daniele Comboni. Oggi l’Occidente sa che l’Africa e’ una forza di cui tenere conto e la paura profondamente radicata di cio’ che un’Africa unita puo’ diventare, sta forse alla radice dei costanti tentative sovversivi di disgregarla medianti I mezzi di comunicazione e altre politiche distruttive. E’ venuto il tempo di cantare all’Africa un canto nuovo. E’ venuto il tempo di raccogliere il ricco frutto che l’Africa martirizzata porta e offre al mondo come seme di una nuova umanita’.

Forse la prova piu’ grande della risurrezione dell’Africa sta nel risveglio degli africani stessi, nella determinazione a parlare per loro stessi, non lasciando che sia semplicemente l’Occidente a definirli e a controllarli. Gli studiosi africani, sia in patria che all’estero, scavano nel loro passato e si ricollegano alla loro gloriosa storia in tutte le discipline. Essi reclamano la loro eredita’ culturale, affermando cosi’ la consapevolezza del loro inestimabile contributo alla storia e alla civilta’ umana.

Mentre il mondo parla della cancellazione del debito all’Africa, gli africani stessi invitano l’Occidente a confessare il debito che ha contratto verso l’Africa e verso gli Africani, a liberarsi dalla schiavitu’ che gli occidentali hanno inflitto a se stessi a causa delle menzogne sull’Africa e della indiscussa accettazione di queste ultime da parte di chi non ha mai visitato l’Africa.

Giovanni XXIII chiamerebbe questi sforzi “un segno dei tempi”. Egli loderebbe gli Africani per il loro rifiuto di continuare a permettere di essere sfruttati e disumanizzati; ha infatti dichiarato che “coloro che sanno di avere dei diritti hanno la responsabilita’ di reclamare I loro diritti e gli altri hanno il dovere corrispondente di rispettarli quando reclamano tali diritti.”

All’interno dell’occidente stesso alcuni uomini di Chiesa cominciano a confessare apertamente, anche se in modo lento e insoddisfacente, il ruolo dell’Occidente nell’impoverimento e nella distruzione dell’Africa. Giovanni Paolo II ha compiuto l’audace passo di chiedere perdono per il passato sfruttamento coloniale dell’Africa proprio nella preparazione del Giubileo del 2000. Da parte protestante, l’Assemblea generale del Consiglio ecumenico delle Chiese nel 1998 ha iniziato un “Viaggio di speranza in Africa” proprio ripartendo dal passato e guardando con fiducia verso il futuro di questo stupendo continente.

La verita’ che emerge sull’Africa martirizzata sta gia’ liberando l’Africa e l’intera famiglia umana. L’Africa ha I suoi martiri in senso tradizionale e come continente deve ripensare le relazioni umane e I diritti fondamentali di tutti I popoli. Questa e’ e rimarra’ l’eredita’ dell’Africa per la comunita’ mondiale. Tutto e’ opera di Dio, perche’ nessun tentativo, per quanto grande, di uccidere l’Africa, puo’ infliggerle una morte infinita, puo’ impedirle di risorgere dai morti o separarla dall’Amore di Dio.

Quindi …..Forza Africa! Continente Misterioso e Stupendo! L’Africa che e’ donna! Che soffre, che piange, che ama intesamente ma che mai perde la Speranza per il Domani di Dio!

 

 

Korogocho un anno dopo: il martirio del popolo continua!

 

Tante cose sono successe e ogni giorno potrei scrivere un diario…che non riesco a fare perche’ gli impegni sono sempre tantissimi e alla sera come al solito crollo sul salmo finale che preghiamo alla fine della nostra giornata. Io sto bene e sempre felice di questa scelta e missione. Sempre sento di essere privilegiato…magari un po’ meno quando sento la pressione psicologica e I continui impegni che si susseguono…ma poi penso che non potrei essere piu’ felice di cosi’ quando puoi dare la tua vita per qualcosa che vale veramente e soprattutto per gli altri, per coloro che sono I piu’ abbandonati e esclusi di questo mondo. Soprattutto quando ricevi in cambio amore e solidarieta’. Sono certo che Daniele Comboni, il fondatore dei missionari comboniani, sarebbe felice di essere dentro questa situazione assurda degli slums…..e mi/ci chiederebbe di leggere I segni dei tempi di questa Africa che cambia! Ora sono quasi due anni che vivo qui e quasi un anno e mezzo da quando Alex e’ partito! Sono ancora solo come comboniano…ma non demordo anzi! Credo che Lui sappia perche’….e anche le nostre ricerche, articoli, appelli e scritti in questi tempi con Alex, Pierli e altri amici serviranno affinche’ la missione negli slums e nelle grandi periferie delle citta’ africane possa essere accolta, confermata e preparata non solo dai comboniani, ma da tutte le congregazioni, istituti religiosi e chiese locali.

Pensa che anche come parrocchia siamo rimasti veramente in pochissimi!!! Io a Korogocho e padre Mario Porto a Kariobangi (la nostra parrocchia di 300.000 persone da cui dipende Korogocho) e fratel Hans Eigner un fratello/amico comboniano tedesco che mi sta aiutando molto pur rimanendo nella struttura parrocchiale distante quasi 3 km da korogocho. Siamo troppo pochi per gestire una parrocchia che ha attivita’ intensissime e interessanti anche.

E’ un momento importante per noi perche’ ci prepariamo al Capitolo Generale dei Comboniani a Settembre e ti chiedo di pregare  per questo….credo fortemente che se qualcosa cambiera’ nel nostro sentirci e vivere la missione, dipendera’ anche da te e dal tuo essere con noi nella solidarieta’ con I poveri e con la preghiera profonda, intensa e incarnata. La rete che ci unisce, quella invisibile agli occhi, ma che e’ fatta di amicizia, solidarieta’, preghiera, unita’ e speranza entra in azione sempre se ci si crede fino in fondo! Lo Spirito si sente!!

Ho avuto in questo anno, la benedizione di avere 4 persone che si sono unite a me e a Gino, il volontario laico che vive a Korogocho da quasi 10 anni. Gino continua con il suo prezioso lavoro di coordinamento con un gruppetto di giovani per la sensibilizzazione e prevenzione dell’aids nelle scuole elementari per I ragazzi e gli insegnanti. Copre una grande zona e numero di scuole dell’intera parrocchia e non solo di Korogocho. Sempre da Kariobangi, insieme ad altri collaboratori porta avanti anche un progetto che tenta di aiutare giovani a rischio delinquenza e prostituzione e soprattutto disoccupati. Ridare speranza, ripartire e riorganizzarsi la vita con una breve preparazione a iniziare creativamente loro stessi dei lavori o business. 

Le 4 persone stupende alle quali accennavo precedentemente e che mi/ci stanno aiutando a portare avanti un ministero davvero grandissimo che abbiamo tra le mani a Korogocho sono: Gerald, Vincent, Leonard e ultimamente Macharia. Gli impegni sono tanti e non riesco a portarli tutti da solo e cosi’ il Signore mi ha donato la loro preziosissima presenza.

Tutti giovani Kenyani pre-postulanti o postulanti, cioe’ persone che desiderano scegliere la vita religiosa e sacerdotale tra I comboniani o gesuiti. Sono con noi ormai chi da piu’ di un anno altri da qualche mese….. Gerald, un giovane Kisii, dopo un anno di speranza di poter entrare dai gesuiti e’ stato deluso dalla loro “selezione” che predilige uno standard intellettuale molto alto…..Peccato per loro perche’ il giovane ha molte altre qualita’ forse non all’altezza delle richieste gesuitiche….ma…..insomma anche il discernimento “religioso” ha molto da interrogarsi sui parametri di giudizio. Era molto deluso….ma insieme stiamo vedendo se I Passionisti lo accoglieranno per verificare la sua vocazione. Perche’ non dai comboniani direte voi??? Perche’ dicono qui gli incaricati….lui ha gia’ 27 anni ed e’ troppo “vecchio” per entrare in postulato!!! Mannaggia…..e io a che eta’ sono entrato in postulato??? Anche qui ….due pesi e due misure….Ho protestato….ma niente da fare….!! Il Signore chiama a tutte le eta’ e a tutte le latitudini e longitudini a servirlo….ma noi mettiamo le nostre condizioni….e molto spesso siamo molto rigidi nell’applicarle!! Lo Spirito quello vero ci insegna ad andare sempre oltre…… Pregate per Gerald, che lo Spirito comunque lo porti dove Lui vuole!

Vincent, un giovane Luo di 22 anni di Korogocho….e’ stato con me dal mese di novembre dell’anno scorso. Ora si prepara ad andare per un anno circa con altri candidati in un altro slum per verificare la sua volonta’ di diventare missionario comboniano. E’ un giovane in gamba che ha fatto e fara’ molto bene qualsiasi cosa faccia. E’ una colonna dei giovani qui, dei chirichetti, dei bambini in genere. Sempre pronto e intelligente. Sicuramente ne sentiro’ la mancanza quando ci lascera’…lui e tutti gli altri…alla fine di luglio.

Leonard, un altro giovane Kikuyu di 21 anni. E’ arrivato tra noi a gennaio dopo un’esperienza non troppo positiva di inserzione come prepostulante in un altro slum con altri candidati. Mi e’ stato chiesto se potevo accettarlo e dargli una chance per poter verificare la sua vocazione. Devo dire che e’ molto maturato in questi mesi….e anche le sue riflessioni e coinvolgimento nella comunita’ e impegno nel ministero e’ sempre costante e intenso. Davvero grazie Leonard….per la tua testimonianza. Sicuramente il Comboni e Gesu’ faranno il resto…… entrera’ ad agosto in postulato dei comboniani e spero che non perda mai la voglia di condividere con I poveri, quelli veri.

E per ultimo e’ arrivato Macharia, un altro giovane Kikuyu di 25 anni, postulante comboniano e rimarra’ con noi per un paio di mesi per la sua esperienza estiva. Un tipo molto tranquillo che nulla lo disturba….ma si e’ integrato bene dentro lo slum con tutte le sue violenze e difficolta’. Un’altra benedizione ricevuta! Come vedi non mi manca la compagnia…..sicuramente ne sentiro’ un po’ la mancanza quando tutti e quattro se ne andranno proprio alla fine di luglio per iniziare nuovi impegni. Ma sono certo che la Provvidenza che non si e’ mai fatta attendere si manifestera’ in tantissimi altri modi…anche con tante altre persone….doni che Lui ha gia’ “programmato”. E poi anche Gino il 25 di luglio partira’ per le vacanze fino a novembre.

E poi c’e’ Monica, volontaria laica che e’ ormai da 3 anni qui a Nairobi e che lavora con noi a Korogocho.  La sua presenza e’ molto bella ed ha trovato la sua dimensione nel ministero con I ragazzi di strada che sono ancora molti nonostante le promesse del nuovo governo di prendersi cura e di rieducare le migliaia e migliaia di bambini di strada cresciuti in numero assurdo durante il dominio del precedente governo. Ora I ragazzi scappano dal centro citta’ perche’ verrebbero rastrellati e spediti a riformatori che non hanno ancora una buona esperienza di recupero. Cosi’ I ragazzi  e bambini si nascondono negli slums e Korogocho ne e’ pieno…soprattutto nella zona di Kisumu Ndogo. Monica coordina gia’ un progetto di bambini di strada che lavorano nella piu’ grande discarica di Nairobi, quella di Mukuru. Si chiama Boma Rescue Center ed e’ un progetto che va avanti molto bene. Circa un centinaio di bambini/e e 4 operatori sociali che si occupano dell’aspetto del recupero educativo dei bambini.

Con Monica abbiamo ri-iniziato una presenza di strada molto bella e interessante a Kisumu Ndogo, un villaggio di Korogocho, che prevede lo stare con I ragazzi di strada e fare qualche attivita’ comunitaria. Vorremmo quindi riaprire questo altro progetto (era stato chiuso l’anno scorso) pero’ concentrandoci su quelli che sniffano colla e droga. Una sfida grande ma che vale la pena….aprire strade nuove anche per altri centri che tentano come noi di dare alcune risposte a questo fenomeno di disgregazione familiare e di disumanizzazione dei bambini. Monica e’ volontaria e alla fine di agosto 2003 finira’ il contratto con la sua Ngo ma ha deciso di rientrare in Italia per un po’ di riposo e di rientrare verso novembre per rimanere ancora un anno qui con noi. Intanto facciamo ripartire il progetto con le giuste fondamenta e poi……grazie Monica! Dio sa quanto amore ci metti!

E poi c’e’ Claudina, altra volontaria che vive con Monica da 3 anni a Nairobi. Anche lei lavora a Korogocho con il Bega Kwa Bega e con il Mukuru Recycling Center. Una presenza preziosa anche se non facile! Sicuramente il Mukuru recycling center composto da circa una quarantina di persone, uomini e donne che lavorano nella discarica selezionando materiale, preparando del concime, o bricchetti per bruciare o che vanno a raccogliere carta e altro in citta’ sono per me una delle migliore piccole comunita’ cristiane che abbiamo. Sono emarginati agli occhi degli altri dello slum perche’ vivono e lavorano nell’ultimo girone infernale ….la discarica. Ma sono proprio fra quelli che amo di piu’! La forza dei poveri e della loro liberta’! Claudina da’ una mano a coordinare il loro lavoro ma hanno fatto passi da gigante anche se problemi ce ne sono sempre….la maggioranza di loro ha problemi di alcolismo.

Claudina opera anche al bega kwa bega, la cooperativa di lavoro (batiks, collane, magliette, tovaglie ecc.) e di recupero da alcol, prostituzione, droga e altro. Siamo in una situazione non facile perche’ dopo circa 10 anni per alcuni gruppi non sono ancora divenuti autonomi e molti problemi personali e di gruppo sono ancora presenti nonostante un investimento di formazione umana e spirituale non indifferente. Ora la cooperativa continuera’ con tre gruppi e con nuovi obiettivi mentre con gli altri due stiamo tentando di dare risposte piu’ personali a problematiche, tra le quali l’alcol. Tentare di recuperare le persone dall’alcol per poi riindirizzarle al lavoro. Ad altri sara’ offerta la possibilita’ di altri tipi di lavoro cercando di aiutarli ad indirizzarsi  su nuovi campi di interesse. Anche Claudina finira’ il suo contratto alla fine di agosto 2003 e poi probabilmente restera’ fino a febbraio 2004 per aiutare a facilitare questi nuovi passaggi della cooperativa. Poi rientrera’ in Italia e continuera’ la ricerca della sua dimensione di vita. Ti auguro ogni bene e ogni grazia Claudina! Grazie!

Per quanto riguarda i comboniani della provincia del Kenya non ce ne sono che si rendono disponibili per questo tipo di esperienza e presenza. Probabilmente non si rendono conto di quanto “perdono”……!! Ma non mi preoccupo molto…..Lui fara’ la Sua parte al momento giusto! Sono certo che ci sono altri comboniani o missionari che sono interessati a vivere in mezzo ai poveri e ad imparare la vita da loro! Io nel mese di novembre scorso avevo scritto una mia lettera aperta da Korogocho ai tutti I comboniani……non so se l’hai gia’ letta ma la puoi trovare nel nostro sito www.giovaniemissione.it . Falla girare ad amici e conoscenti…e magari anche ad altri sacerdoti che desiderano vivere e venire in missione.

Korogocho vive ancora gli stessi problemi dell’anno scorso quando ti scrissi…. Violenza, prostituzione, droga, alcool, disoccupazione e ingiustize sono sempre all’ordine del giorno. Siamo in uno slum e quindi certe situazioni non si risolvono in un anno…..anzi. C’e’ un nuovo governo e una nuova speranza che possa fare meglio. Speriamo non deluda le aspettative. L’insicurezza e’ sempre impossibile: 13 morti nel giro delle ultime 3 settimane. Giovanissimi uccisi dalla polizia che ora spara ad uomo e non piu’ in aria per avvertire gli ipotetici “ladri”. Molti uccisi anche dalla gente stessa che e’stanca di essere derubata. Ha paura e quando si unisce per acciuffare un ladro….la folla scatena tutta la sua ira sul malcapitato…e magari non e’ neppure il ladro. La polizia e’ ancora corrotta e il nuovo chief donna (capo amministrativo dello slum) non sembra per niente all’altezza della situazione….credo proprio che verra’ trasferita di nuovo. Ci troviamo a vivere situazioni assurde anche nei confronti dei punti di riferimento che dovrebbero invece aiutare a debellare delinquenza, violenza e abusi alcolici e di droga. Cambiamento di governo non significa automaticamente cambiamento delle strutture e degli uffici amministrativi che hanno “comandato” tutti questi anni con la corruzione, immagini e potere. Speriamo che questa nuova ventata di novita’ porti piano piano a ricostruire il paese. Intanto I segni dati dai delegati riuniti per un mese per la nuova costituzione del Kenya sono molto negativi. Si sono lamentati che la loro permanenza a Nairobi per circa un mese era poco remunerata. Soltanto 2000 ksh al giorno tutto pagato (circa 30$ al giorno). Pensate che in Kenya oltre il 50% di persone vive con meno di 2$ al giorno!!! Erano circa 600 persone tra le quali c’erano oltre 230 parlamentari: prima cosa che hanno fatto quando si sono riuniti il primo giorno dell’inaugurazione del nuovo parlamento e’ stato quello di alzare I loro salari che erano stati aumentati gia’ di 9 volte lo scorso anno, con il vecchio parlamento!!

Insomma come vedi ci sono segni positivi per la free education, lotta alla corruzione, trasparenza ecc…….e poi questi altri segni che ti fanno pensare….e che allarmano il comune cittadino e le Chiese. Sembra un invito a continuare cio’ che gia’ era l’ambiente corrotto del passato governo e della societa’ kenyana. Abbiamo bisogno di Speranza e di gente che lotti davvero per I diritti dei poveri, per la giustizia e contro ogni abuso…..senza interessi personali, gratuitamente proprio per costruire il Suo Regno…..e questo non e’ solo del Kenya logicamente. Ma ognuno ha la sua di lotta da portare avanti……E questa ti fa sentire vivo….. Io sto tentando molto di farlo con I nostri giovani e la mia comunita’ cristiana questo tipo di sensibilizzazione ad aprire gli occhi. Pensare localmente e agire “localmente e globalmente”!!!

 

 

Tazebao

 

Ed ora un po’ di notizie varie…..veloci che ti danno un po’ la fotografia della nostra comunita’ e di cio’ che sto portando avanti con tante persone:

 

Murales

Insieme a tre artisti di Korogocho e ad una organizzazione non governativa (NGO) abbiamo programmato e realizzato una serie di murales (cioe’ disegni su lamiera o muri) nelle strade dello slum proprio per sensibilizzare la gente su temi quali la pace, la donna, I diritti umani, l’ambiente, promozione dell’educazione, contro la droga e l’alcol ecc..

Vuole essere anche un modo per dare un po’ piu’ di colore a questo nostro ambiente dove abitiamo e viviamo! Umanizzare la gente…ripartendo dall’arte. E di artisti a Korogocho ce ne sono…che non hanno mai fatto nessun tipo di scuola d’arte. Al naturale….e risultati si vedono! Magari fra poco vedrete qualche foto…..e non si sa mai che in un prossimo futuro possa partire qualcosa di bello per gli artisti stessi….vedremo!

 

Sports

Dopo aver costruito insieme alla comunita’, l’anno scorso il campo multifunzionale di basket, pallavolo, netball e calcetto, abbiamo pensato di ripetere l’esperienza positiva anche quest’anno costruendo ancora insieme una piccola palestra (tutto con materiale e manodopera locale) di lamiera e legno! Ora il cortile dello sport si e’ arricchito anche della palestra oltre al campo di calcio e quello multifunzionale.

Questa iniziativa rientra in un progetto che prevede di dare una mano ai giovani e ragazzi/e dello slum a non entrare nel giro della droga, alcol, prostituzione e delinquenza proprio puntando su educazione e sport! Nella nostra palestra e campi vari sono gia’ oltre 150 I giovani che si allenano ogni giorno dalla mattina alla sera. Prossimamente abbiamo intenzione di mettere in piedi una piccola societa’ sportiva che permetta ai  vari sports gia’ presenti (tie kendo, karate, pallavolo, boxing, netball, calcio, freccette ecc.) di partecipare anche a competizioni cittadine e nazionali. Ci sono dei futuri campioni tra noi!! Il tutto comprende formazione settimanale alla vita (aids, bibbia e religiosita’, lavoro, educazione ecc.) e responsabilita’ comunitaria (pulizia dello slum e degli ambienti). Il tutto diventa una positiva competizione a punti e a squadre e singoli a beneficio della nostra comunita’ cristiana e di Korogocho intera. E’ aperta a tutti anche a musulmani e altre denominazioni. In questi giorni definiremo il tutto….e speriamo che Dio ci dia la sua benedizione! Noi intanto cerchiamo allenatori, giovani appassionati o altro anche li’ da voi in Italia che voglia condividere anche per un breve periodo momenti formativi sportivi, spirituali e umani.

Molto probabilmente verso novembre organizzeremo una maratona dentro lo slum di Korogocho. Saremo in collaborazione e in concomitanza con almeno tre altri slum di Nairobi: Kibera (il piu’ grande slum di Nairobi e d’Africa) e Kangemi. Il tema da abbinare allo sport sara’ l’alcolismo e tutto cio’ che comporta: alcol illegale, sfruttamento, prostituzione, corruzione ecc.. Negli altri slum probabilmente organizzeranno un concerto per giovani o comizi. Certamente faremo una settimana di sensibilizzazione sul problema.

 

St. John Informal School and Nursery

E’ sicuramente la scuola dove ho speso moltissimo del mio tempo nell’ultimo anno. Credo che sia tempo speso bene perche’ legato a bambini che non avrebbero l’opportunita’ di poter studiare altrove nemmeno nella scuola pubblica anche dopo la free education. Soprattutto ragazze circa il 60%. I bambini dell’asilo e della scuola elementare sono in tutto ancora circa 800 e circa 250 sono orfani. Abbiamo costruito un paio di classi con materiale locale e creato un cortile apposito per la scuola dove I bambini sentono che e’ un loro ambiente e si sentono protetti…visto che in passato giovani con armi o coltelli entravano indisturbati dentro la scuola minacciando studenti e insegnanti. I maestri stanno ricevendo un corso di sei mesi per migliorare il loro insegnamento visto che nessuno dei 22 maestri ha ricevuto il diploma di insegnante ma ha terminato le scuole secondarie. Ne vediamo gia’ I risultati nel fatto che gli insegnanti sono piu’ contenti nell’insegnare e I ragazzi vengono a scuola piu’ volentieri anche se I problemi per pagare la piccola retta da parte di alcune famiglie rimane. Ma stiamo lavorando molto anche con I genitori proprio per aumentare la loro responsabilita’ nei confronti dei propri figli e della loro educazione. Molto probabilmente si riuscira’ ad avere la possibilita’ di avere per loro I libri di testo per lo studio a scuola e questo sara’ sicuramente un grande successo. Stiamo cercando di trovare dei benefattori locali per poter aiutare la scuola ad essere autosufficiente almeno per la meta’ dei costi di gestione. Sarebbe davvero un bellissimo risultato raggiunto dalla nostra comunita’ cristiana nella gestione della scuola dei loro figli e di bambini poveri dello slum. Qui si possono trovare ragazzi che provengono da altre denominazioni religiose e da famiglie musulmane. L’integrazione tra bambini e’ molto bella e rimane un fondamento della nostra presenza nello slum.

Moltissime attivita’ extra curriculum sono state introdotte proprio per aiutare I bambini non solo ad imparare il normale curriculum ma ad acquisire vari skills: fotografia, peace education, costruzioni, sartoria, cucire palloni, composizione, dibattiti, agricoltura ecc….

E in futuro prossimo….non si sa mai….magari una piccola newsletter fatta dai maestri e I ragazzi dove scrivono loro creativamente.

 

Biblioteca St.John

Se ricordate l’anno scorso vi avevo raccontato di una certa Pambazuko Library che era gestita da un piccolo gruppetto che diceva di riconoscersi nella comunita’ cristiana ma che invece aveva trovato il modo per ottenere benefici economici e personali di vario tipo chiedendo sussidi a vari enti esterni allo slum senza che la comunita’ lo sapesse. E’ sicuramente stata una delle storie piu’ dolorose e sofferte che io e la comunita’ cristiana di St. John ha dovuto subire e gestire nel corso di tutto un anno. Accuse e minacce di vario tipo, psicologiche e fisiche, tentativi di divisione della comunita’ da parte di questo gruppetto di persone. Ora io e la comunita’ cristiana abbiamo ritenuto opportuno gestire comunitariamente la biblioteca in maniera trasparente e con un bibliotecario scelto tra I maestri della scuola elementare. Aperta a tutta la comunita’ di Korogocho e non solo a quella cattolica. Stiamo cercando amici e biblioteche locali e nazionali che ci aiutino a riempire la nuova biblioteca che si chiamera’: St. John’s Library. Sara’ aperta a tutti, bambini, giovani, donne e adulti. Vuole essere un punto di riferimento educativo importante per tutte le scuole informali e governative dello slum che sono la bellezza di 22 nonostante la free education. Un posto dove I ragazzi e I giovani possano venire a studiare, leggere e trovare sussidi e libri e rimanervi fino almeno alle 20.00 di sera.

 

Il GIM a Korogocho: La Pace nelle nostre mani!

Sono molto contento che il 28 luglio prossimo fino al 24 agosto arrivera’ un gruppetto di 6/7 giovani del GIM (giovani impegno missionario) dove ho lavorato per diversi anni. Con p.Mose’ e p.Dario, responsabili del Gim a Padova e Bologna e suor Marta abbiamo messo a punto un campo/missione dove si prevede lavoro insieme ai nostri giovani di Korogocho e momenti di intensa spiritualita’e incontri con I malati, I giovani stessi, I bambini e tantissime altre visite.

La gestiremo insieme a fratel Alberto. Lui fara’ specialmente l’ultima settimana a Machakos una cittadina a un centinaio di km da Nairobi dove I giovani verrano esposti ad un’altra comunita’ che porta avanti un progetto di pace.

I giovani a Korogocho saranno chiamati a costruire insieme a noi un piccolo anfiteatro che servira’ alla nostra comunita’ come ambiente per varie attivita’: sport, eucaristie, teatro, meetings, ecc..

Mi auguro fortemente che questa esperienza porti grandi benedizioni a tutti noi e a coloro che vi parteciperanno. Fare Harambee insieme!! Sono contento anche che suor Marta possa ritornare anche per un breve periodo a Korogocho dove e’ rimasta per circa 6 anni. Karibu tena Marta!

 

Una nuova cappellina!

E’ il cuore di tutto cio’ che stiamo facendo a Korogocho! Senza la preghiera e un intensa spiritualita’ qui si….muore…ci si schianta. E cosi’ ho pensato che fosse importante per me e per tutta la gente di Korogocho avere un punto di riferimento importante dentro Korogocho: la nostra cappellina! Un luogo dove I cristiani possano incontrarsi e pregare in silenzio davanti al Santissimo per trovare la forza e il coraggio sempre di servire gli ultimi al di la’ della porta di quella cappellina! Abbiamo allargato la cappellina e resa accessibile a tutti dalla mattina alla sera. Sara’ il cuore del nostro ministero come comunita’ cristiana dove l’adorazione continua di un Dio incarnato nei poveri e nei malati trovera’ la sua giusta ricarica. Resistere a Korogocho e’ impossibile senza il “giusto carburante”! Le persone potranno venire a pregare insieme o singoli, in silenzio o comunitariamente. Il vero altare la sera rimangono sempre I malati che continuo a visitare. Ci incontriamo sempre e Lui non manca mai di meravigliarmi nelle condivisioni eucaristiche con loro e le piccole comunita’ cristiane.

 

Giovani a St. John

Sono sempre una bella realta’ in continua crescita anche quest’anno! Sono veramente meravigliato come in un anno e mezzo I giovani sono cresciuti e diventati quasi una cinquantina. Dai 16 ai 25 anni e moltissimi nuovi. Provengono dalle nostre piccole comunita’ cristiane che ora sono 27 da 36 che erano. Molte delle comunita’ erano gia’ al lumicino piu’ di un anno fa. Ora abbiamo dovuto rivedere quelle piu’ fragili e senza una buona leadership. Per dargli piu’ forza abbiamo deciso come coodinamento dei leaders di unirle ad altre per avere piu’ stabilita’.

I giovani ora sono parte integrante di queste piccole comunita’ e ne sono anche I leaders tra I tre scelti per ognuna di loro. Vi sono degli elementi molto attivi nel gruppo e che sanno gestire questo nuovo gruppo che vedo ha buonissime prospettive future. Sono molto attivi e sono una grande sfida per I nostri leaders adulti. Due ragazze della parrocchia di Kariobangi, Sarah e Caroline (Caroline e’ di Korogocho) le abbiamo mandate alla comunita’ ecumenica di  Taize’ (Francia) dove ho ancora dei buoni amici. I freres di Taize’ ci hanno aiutato nel biglietto del viaggio e nell’alloggio. Rimarranno 3 mesi per questa esperienza ecumenica e di spiritualita’ che spero sia davvero profonda e fruttuosa per loro e per tutti noi quando ritorneranno qui. 

A meta’ agosto poi, I nostri giovani per l’inaugurazione dell’anfiteatro che costruiranno insieme ai giovani italiani, metteranno in scena un teatro/opera su Daniele Comboni, il nostro fondatore che sara’ canonizzato il 5 Ottobre 2003. Vuole essere un’attualizzazione di Comboni visto da giovani africani per l’Africa di oggi! Il suo “Salvare l’Africa con l’Africa” e’ ancora attualissimo! Poi se tutto andra’ bene….lo porteremo in giro per diverse parrocchie di Nairobi e magari in altre parti del Paese! Che Comboni ci benedica! E’ il nostro contributo dallo slum di Korogocho per un uomo che era gia’ santo per gli africani!!

 

Kutoka/Exodus: network degli slums di Nairobi

Si chiama proprio cosi’: Esodo! E il nome con il quale abbiamo battezzato questa rete di teams parrocchiali (ormai 13 parrocchie e circa una cinquantina di persone a tutti gli incontri) che lavora negli slums o vicino a questi insediamenti informali. E’ ormai un anno e mezzo che questo network si incontra regolarmente ogni due mesi per momenti formativi e organizzativi. Abbiamo fatto passi da gigante e ne sono felice. E’ una risposta comune ai problemi dei poveri degli slums. Non fare PER ma CON  loro. Nei pastoral teams c’e’ gente che viene e vive negli slums e ci sono I parroci e religiosi che finalmente hanno accettato di lavorare insieme per questa battaglia importante: che vengano riconosciuti I diritti agli slum’s dwellers. E’ parte integrante della nostra evangelizzazione e promozione umana. Vogliamo collaborare con tutti (ngos, associazioni, governo e ministeri vari, UN ecc.) ma con una nostra ben precisa identita’. Abbiamo gia’ preparato, firmato e inviato lettere e petizioni ai nuovi ministri del governo attraverso anche il vescovo di Nairobi per chiedere un nuovo cimitero per I poveri che hanno diritto a morire in dignita’ e per la terra dove poter vivere e costruire la propria casa.

Per la terra abbiamo concluso da pochi giorni di prepare un dossier che riporta la nostra visione dell’upgrading degli slums di Nairobi e anche di 5 casi particolari dove si sono verificati corruzione, appropriamenti illeciti, sfollamento forzato, minacce ecc.. Tutto documentato e questo file sara’ portato sia al vescovo, sia al governo e ai vari ministreri interessati. In questo tempo stiamo cercando di metterci in contatto con alcuni di loro…..e’ importante puntare la nostra attenzione e pressione anche sul livello politico, amministrativo e legislativo perche’ I poveri possano avere riconosciuti I loro sacrosanti diritti. Insomma le nostre campagne ora come network sono: cimitero e terra per I poveri!!

Sempre come network abbiamo deciso di accettare la proposta di avere un programma radio di almeno mezz’ora alla settimana alla nuova radio cattolica che iniziera’ il 6 luglio a trasmettere. Il nuovo governo ha aperto le porte all’informazione di vario tipo. Speriamo che mantenga quella positiva e non quella pattumiera che purtroppo vi dovete sorbire ogni giorno dalle vostre televisioni. Il programma radio si occupera’ propriamente delle situazioni degli slums con interviste, opinioni, problematiche e prospettive future. E’ un ottimo strumento per far conoscere le lotte dei poveri attraverso la radio e sopratutto far sentire le loro voci!

A fine novembre poi avremo una tre giorni di analisi, riflessione e visione futura per tutto il network degli slums di Nairobi. Cioe’ tutte le persone coinvolte in questi teams (circa una cinquantina di persone) che lavorano negli slums si ritroveranno per cercare insieme a docenti universitari del Tangaza College e del Social Ministry e padre Francesco Pierli, comboniano, una metodologia comune e proporre nuove presenze all’interno di questi insediamenti dove vivono in situazioni disumane, la bellezza di quasi 2,5 milioni di persone. E’ una bella sfida! L’esperienza di vita entra nell’universita’!! Vediamo dove ci porta…..

Io poi ho accettato tra le tante decine e decine di cose da fare, di “insegnare” al Tangaza College cominciando da meta’ agosto fino a dicembre, senza logicamente lasciare Korogocho. Il Tangaza college era il seminario dove ho studiato teologia qualche anno fa. Ora ci torno per “insegnare”, coordinando un corso sugli slums che faro’ insieme ad alcuni studenti di teologia. Credo che sia importante aiutarli a comprendere come sia necessario ascoltare il grido dei poveri degli slums di Nairobi. Paradigma dei milioni di poveri delle tante citta’ africane che continua e continuerano a crescere nei prossimi decenni. La mia tesi che feci qualche tempo fa mi aiutera’ in questo. Soprattutto la mia personale esperienza e quella di molti altri amici del network e che oggi lavorano negli slums a tempo pieno o part-time. Davvero devo dire che la sensibilita’ e’ cresciuta su questo ministero…..e questo lo dobbiamo anche alla bella testardaggine di p.Alex che ha aperto la strada a tanti miracoli…..dentro e fuori gli slums. Forza Alex che ce n’e’ bisogno anche in Italia! Uniti sempre nella lotta! Dio ti e ci benedica sempre! Dobbiamo essere UNBWOGABLE! La “r-esistenza” e’ dura ma saldi sulla Roccia!

 

 

Sono giunto in fondo alla lettera e come sempre perdonami se sono stato lungo. E come sempre non ti ho detto tantissime altre cose….ma forse e’ meglio cosi’ per il momento. Non so quando ti riscrivero’ ancora….e me ne dispiace. Ti prometto che cerchero’ di essere meno tardivo di questa volta….dopo un anno!! Grazie di tutto e soprattutto per la tua pazienza e per il tuo ricordo. Continua a scrivere, non sai quanto mi faccia bene. Ti assicuro che prima o poi scrivero’ anch’io. Ho la bellezza di circa 150 lettere alle quali non ho ancora risposto….o meglio ho gia’ risposto con la preghiera, l’amicizia e il ricordo. Non sai quanto desideri risponderti di persona ma davvero il tempo e’ tiranno e le energie fisiche la notte ….sono finite! Devo strappare con I denti il tempo a tanti impegni che come avrai gia’ notato dalla lettera, non mi mancano di certo. Anzi ho bisogno di collaboratori……vuoi qualche impegno???

Ti porto sempre nella preghiera! Tuko pamoja! Mungu akubariki!

 

Un sorriso e un abbraccio

Daniele

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