Ed essi dissero:
"Signore, ecco qui due spade".
Ma egli rispose "Basta!".
Luca 22,38 |
ADDIO
ALLA 185/90: «VERGOGNA ITALIA»
Dichiarazioni di Alex Zanotelli
«L'approvazione della riforma della legge
185 sull'esportazione di armamenti italiani all'estero
è una vera e propria vergogna nazionale. Dopo avere tanto
lottato su questo problema, e dopo aver dato vita - insieme a
tanti altri - alla campagna che porterà alla legge 185 del
1990, oggi mi sento tradito». La dichiarazione di Alex
Zanotelli con Nigrizia
sul voto alla Camera del 3 giugno.
L'approvazione della riforma della legge 185
sull'esportazione di armamenti italiani all'estero è una vera e
propria vergogna nazionale. Dopo avere tanto lottato negli anni
'80, quand'ero direttore a Nigrizia,
su questo problema, e dopo aver dato vita - insieme a tanti
altri - alla campagna che porterà alla legge 185 del 1990, oggi
mi sento tradito.
Mi sono sentito tradito prima di tutto quando, la scorsa
settimana, in Commissione Esteri-Difesa questa riforma della
legge è passata per 16 voti contro 15: abbiamo perso per un
solo voto. Mi sento tradito perché solo uno della Margherita
(uno su dieci) si è presentato in Commissione. Gli altri
erano assenti perché la Margherita era spaccata sulla 185.
Questo è di una gravità estrema, perché la Margherita durante
la guerra all'Iraq aveva promesso, specialmente attraverso il
suo segretario Castagnetti, che avrebbe tenuto duro nella sua
opposizione alla guerra. Non può ora venire a tradirci in
questa maniera proprio sul commercio delle armi. Lo ritengo un
tradimento, da parte sia del segretario sia della Margherita.
Secondo, mi addolora profondamente il voto di ieri alla Camera,
di 222 per il sì e di 115 no, con 209 tra astenuti e non
votanti. Di nuovo sento come tradimento il fatto che la
Margherita si sia astenuta in massa e che lo Sdi e l'ex ministro
della difesa Mattarella abbiano votato sì. Sarebbe
importante sapere al più presto come ognuno abbia votato, e
chiedo che questa lista venga diffusa in internet.
Trovo gravissime due cose in questa riforma:
1) il fatto che la modifica alla legge
185 toglie l'end use, cioè sapere dove le armi
vadano davvero a finire, permettendo le cosiddette
triangolazioni, che ho personalmente testimoniato quando ero
direttore a Nigrizia, e che tante morti hanno causato;
2) trovo altrettanto grave che non ci sia più l'obbligo per
il governo di presentare la relazione annuale sulle esportazioni
autorizzate. Questa è un'altra botta al movimento pacifista
ed è soprattutto un'altra maniera per nascondere i loschi
traffici di armi.
È altrettanto grave il fatto che le armi potranno essere
esportate in paesi dove ci siano violazioni dei diritti umani,
purché non "gravi". Tutto questo ci fa apparire
ancora più chiaro come alla Camera non ci sia alcuna idea di
etica in questo campo; penso che il Senato si sia comportato con
molta più dignità e con molto più senso etico. Rimango
esterrefatto da questo comportamento dei deputati. Rimango
addolorato al vedere come anche i partiti di opposizione hanno
votato. I Comunisti italiani: su
10, 8 si sono astenuti; dei
136 Ds, 36 astenuti; di Rifondazione, su 11, 5 astenuti,
tra i quali Bertinotti; dei Verdi, 2 astenuti su 6. È
incredibile che 189 deputati non fossero presenti. È una
vergogna.
Ora dobbiamo ammettere, da parte di questo movimento che c'è
alla base, che abbiamo fatto ultimamente troppa poca pressione a
questo livello. Tutto il movimento che si è mosso contro la
guerra in Iraq doveva con altrettanta forza muoversi contro le
modifiche alla 185: questo non è avvenuto. Un grazie va ai
sindacati, in particolare alla Cgil, perché sono rimasti
fermi nella loro opposizione alle modifiche. Ecco perché
ritengo importante, a questo punto, ripartire dalla società
civile organizzata: davanti al tradimento da parte dei
partiti italiani la società civile organizzata dovrà diventare
sempre più soggetto politico e fare politica con la P
maiuscola. Dobbiamo rilanciare una campagna per ritornare
alla 185 e dobbiamo rilanciarla soprattutto in campo europeo,
perché con le joint ventures molte armi verranno prodotte con
capitali e industrie europee, e sfuggiranno a qualsiasi
controllo.
Non basta più l'indignazione, dobbiamo
impegnarci. E chiedo a tutti di scrivere ai propri
deputati che hanno votato per il sì o che si sono astenuti,
dicendo la propria rabbia per questo voto, che significherà più
esportazioni di armi italiane, più triangolazioni, più
segretume, e sempre più morti fra i poveracci del mondo.
Abbiamo le mani macchiate di sangue.
Dobbiamo reagire come cittadini in tutte le maniere che
possiamo. E chiedo che anche ufficialmente la Conferenza
episcopale italiana dica il suo disappunto per quanto è
avvenuto, perché la Cei si era data da fare perché queste
modifiche non avvenissero; penso sia importante che ora esprima
pubblicamente il suo sconcerto.
Alex Zanotelli, Nigrizia e la Campagna in difesa della legge
185
Quella
sulla 185 è una, le nostre battaglie sono tante. C'è
molto da fare, c'è bisogno anche del tuo aiuto! Perciò
dai un'occhiata alla nostra pagina Campagne
che ti chiede con forza di esporti in prima persona!!! |
Padre
Alex è un testimone
e un uomo di missione,
tanti i suoi anni spesi in Kenia,
e come lui tanti altri. Impariamo ad
Ascoltarli, perchè l'ascolto con la A maiuscola
diventi l'occasione di una crescita
personale importante!
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