APPELLO rivolto a

amministarazioni pubbliche (Comune di Cesena in primis), sindacati, Diocesi di Cesena-Sarsina, parrocchie, associazioni, gruppi, singoli cittadini

Come nodo della Carovana della Pace sentiamo il dovere di chiedere, a noi stessi ed a tutti voi, un atto di giustizia quotidiana. Di prestare, cioè, attenzione a come “conserviamo” e “investiamo” il denaro. Non è un mistero che molte banche, per aver – e farci avere – guadagni, investono in commerci che nulla hanno a che fare con l’etica, la giustizia e la dignità umana. Prime fra tutte quelle banche che investono nel sempre lucroso commercio (legale!) di armi. Ma l’elenco potrebbe allungarsi comprendendo quelle banche che investono in aziende che  non rispettano i più elementari diritti dei lavoratori o che, sistematicamente, distruggono l’ambiente in modo irreparabile.

Non vogliamo essere complici di tutto ciò. Chiediamo, quindi, a tutti i cittadini del nostro territorio di togliere il proprio denaro da tali istituti bancari.

Chiediamo ai sindacati, alla Diocesi di Cesena-Sarsina, alle parrocchie, alle associazioni di predisporre regolamenti chiari per evitare di intrattenere rapporti finanziari o commerciali con questo genere di banche. C’è qualcosa di più assurdo di una parrocchia che, seppur indirettamente, finanzia l’industria bellica o di un sindacato che finanzia industrie che sfruttano i lavoratori?

Aspettiamo soprattutto che il Comune di Cesena (ed i Comuni del territorio cesenate) si dotino di regole chiare e trasparenti che vadano in questa direzione. Riteniamo sia dovere anche di un’amministrazione pubblica dare questo fondamentale esempio di etica quotidiana.