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Cesena 12 e 13 settembre

Cesena 12 e 13 settembre

 Carovana NORDEST-ADRIATICO

Cesena

12 e 13 settembre

 

Queste pagine verranno aggiornate con tutte le informazioni utili per partecipare alla tappa della Carovana, torna a trovarci!!!

Cesena:

OLTRE IL CONFINE STABILITO ...

13 gennaio 2005 la Carovana della Pace ricorda De André

Infoconcerto con video, testimonianze, monologhi liberamente ispirati al cantautore nel sesto anniversario della morte

Racconti dalla Carovana

Viaggio nell´emarginazione

La terza via resta la migliore

Verità Scomode alla festa di Emergency

Parole di pace e speranza all´ombra del castello

articoli di Gian Paolo Castagnoli per la Carovana della Pace 2004

13 settembre: Viaggio nell´emarginazione

CESENA - C´è anche un´altra Cesena. E´ quella che non si vede. E a volte che non si vuole vedere. E´ la Cesena degli emarginati. Una realtà sommersa ma in preoccupante crescita, fatta di miseria ed abbandono. Ieri mattina la Carovana della pace capitanata da Alex Zanotelli e altre persone decise a dare battaglia all´esclusione sociale e alla povertà ha voluto toccare con mano questo mondo.

Una decina di persone sono salite su un furgoncino e sono partite per un "tour dell´emarginazione" che ha portato a scoprire situazioni imbarazzanti. Su tutte, quella che esiste nella zona dei "maceri", a due passi dal Ponte Vecchio. Da circa quattro anni un casolare abbandonato di proprietà privata è stato trasformato in dimora degli stranieri in cerca di un tetto. Attorno a quel piccolo universo di disperazione orbita una

trentina di immigrati. A quanto pare, hanno tutti un regolare permesso di soggiorno ed un lavoro. Ma non riescono a trovare una casa. Colpa del fenomeno del "mattone d´oro", che per molti trasforma in una chimera l´aspettativa di accedere a uno dei diritti più elementari: quello di avere un´abitazione. ma forse, qualche volta, colpa anche della diffidenza nel momento di affittare gli alloggi a persone ritenute

inaffidabili, spesso a torto.

I carovanieri, al cui seguito c´erano anche due consiglieri comunali (il verde Davide Fabbri e il diessino Matteo Marchi), si sono intrattenuti a parlare con alcune delle persone che occupano quella casa. E hanno visto e ascoltato cose da brividi: un fabbricato senza alcun servizio, con condizioni igieniche-sanitarie e di sicurezza precarie, abitato da gente che in qualche caso ha anche seri problemi di salute. Come quelli polmonari che ha lamentato un giovane.

Alex Zanotelli non ce l´ha fatta più, ha preso in mano il telefono e ha chiesto un appuntamento urgente all´assessore Fausto Aguzzoni, che in quel momento si trovava nel suo ambulatorio medico. Proprio lì l´instancabile missionario è stato ricevuto, chiedendo di fare qualcosa per porre fine a quel piccolo inferno. Il vicesindaco, sorpreso da un´emergenza di cui non era al corrente, ha promesso che si interesserà al più presto. Non ha però nascosto le difficoltà, segnalando che una via d´uscita potrà e dovrà essere la realizzazione di alloggi sociali attraverso lo strumento urbanistico della perequazione e un aumento dei contributi per l´affitto. Nel primo caso, però, i tempi sono piuttosto lunghi. E nel secondo le risorse scarseggiano. Invece il tempo stringe, perché una città ricca come Cesena non può permettere che esistano al suo interno sacche di miseria degne dei paesi del terzo mondo. O situazioni pericolose, come quella scoperta a Martorano, relativa a un´abitazione per stranieri in stato di disagio, a due passi da fatiscenti capannoni di ex allevamenti pieni di eternit: una bomba potenziale per la salute di chi vive lì.

Il viaggio della "Carovana", sotto la guida di Pietro Maraldi, ha conosciuto anche altre tappe, tra cui quella all´ufficio stranieri presso il Commissariato. Qui il problema sono le attese troppo lunghe per rinnovare

i permessi di soggiorno, ma c´è all´orizzonte un rimedio, grazie ad una recente intesa tra Comune e Questura, che consente di tagliare le liste d´attesa. Gian Paolo Castagnoli

13 settembre: La terza via resta la migliore

CESENA - "Meglio l´eutanasia che un lungo e disperato coma vigile". E´ molto forte e dice tutto l´immagine che usa Mario Guidazzi per ribadire la sua convinzione sulla inevitabilità della "terza via" scelta dall´Edera cesenate. C´è una discussione molto accesa all´interno del partito per scegliere la rotta politica da imboccare, a cominciare dalle eventuali alleanze per le elezioni regionali. C´è chi teme che l´isolamento possa portare all´estinzione del Pri. Tra questi, il timoniere della Uil, Giuliano Zignani, che perciò ha auspicato intese con il centrosinistra, già nella consultazione elettorale emiliano-romagnola dell´anno prossimo. Guidazzi non è per nulla spaventato da questo dibattito: "Finché si discute - fa notare - vuol direche si è vivi". Però non condivide la posizione di chi vede come inevitabili le alleanze. "La verità - è la sua riflessione - è che il bipolarismo ha prodotto effetti molto negativi. Gli schieramenti sono condizionati dalle forze più estremiste. Lo stiamo vedendo anche sul nostro territorio, dove il caso dell´ampliamento dell´inceneritore di Forlì è emblematico. Quando si mettono insieme partiti con posizioni non omogenee e senza chiarezza programmatica, i problemi vengono presto a galla. La coalizione locale di centrosinistra è stata costruita attorno ad enunciazioni molto generiche, che hanno poco senso. Tornando alla vicenda dell´inceneritore, la loro convergenza sul fatto che la tutela ambientale è fondamentale non vuole dire nulla, perché per alcuni questo obiettivo si persegue in un modo, per altri nel modo del tutto opposto. In questo quadro politico confuso non ha senso che i Repubblicani si pieghino ad alleanze contro natura.

E´ meglio sforzarsi di dare voce a quell´Italia laica che non ce l´ha più, proprio per questo assurdo sistema elettorale bipolare in cui sguazzano le tre B che sono lo sfacelo del nostro Paese: Bossi, Berlusconi e Bertinotti. Lo so che questa terza via che abbiamo sperimentato a Cesena è difficile, ma in questo momento non ci sono alternative. Prima dobbiamo ricostruire un esercito, facendo una proposta convincente a chi si sente stretto dentro i due poli pieni di contraddizioni. Poi, un domani, si potranno anche fare alleanze".Questa posizione, però, nell´ultima chiamata alle urne, non è stata premiata dagli elettori cesenati."Non sottostimerei il risultato che abbiamo conseguito - ribatte lo storico leader dell´Edera - C´è stato comunque un segno `più´, seppur piccolissimo. Comunque non potevamo fare diversamente davanti all´ingresso in maggioranza di una forza come Rifondazione comunista che ha posizioni arretrate che non possiamo accettare: quando si parla di privatizzazioni con loro è come parlare del diavolo con un prete. Sono convinto che con questa maggioranza ci aspettano cinque anni di immobilismo, perché nessuno avrà voglia di tirare fuori i problemi grossi che farebbero emergere contrasti. E invece bisognerà iniziare a parlare al più presto di alcune questioni chiave per il futuro del nostro territorio".Quali?"Come sarà gestito il nuovo Prg? Che risposte si vogliono dare alla preoccupante crisi agricola? Che idee ci sono per lo sviluppo delle infrastrutture? Più in generale, il nodo centrale sono i rapporti con l´economia locale: va deciso come sostenere un sistema produttivo che rischia di segnare il passo, a partire dal mondo agricolo.

Purtroppo vedo invece all´orizzonte un vuoto di proposta, che non può essere certo coperto da manifestazioni e marce. Le marce non portano a nulla: anzi, mi pare che la prima che mi viene in mente, quella su Roma, non abbia prodotto dei gran risultati".Il riferimento polemico all´abbraccio tra la maggioranza e il mondo pacifista, soprattutto dopo l´affondo in città della "Carovana" dei missionari comboniani di Zanotelli, è evidente. L´ex vicesindaco non si nasconde dietro un dito e punzecchia i vecchi compagni di viaggio. "Oggi - sottolinea Guidazzi - bisogna fare fronte comune contro il terrorismo, come si fece con le Br. Invece ci si avvita su posizioni ultrapacifiste, che chiedono la smilitarizzazione del mondo e di porgere un fiore a Bin Laden. E a volte lo si fa addirittura in modo incoerente. Quando i Verdi, la settimana scorsa, hanno votato un documento a sostegno della Carovana della Pace lo hanno fatto intenzionati a votare, giovedì prossimo, anche le proposte lanciate da questa: lotta per la chiusura della base Nato di Pisignano e corsia preferenziale alle banche cosiddette etiche. E´ una posizione che non condivido, ma è naturale e coerente. I Ds, al contrario, hanno deciso di dirsi d´accordo a metà con la Carovana della Pace, con un voto favorevole su un documento che hanno fatto finta di leggere solo nella metà che gli faceva comodo. E se non si schiereranno con chi vuole un´irresponsabile smilitarizzazione, come sarebbe auspicabile per una forza di governo, chi li accuserà di incoerenza avrà tutte le ragioni". Gian Paolo Castagnoli

 

13 settembre: Verità "scomode" alla festa di Emergency

CESENATICO - Il popolo della pace ha risposto in massa alla festa che Emergency ha organizzato l´altro ieri nel parco di Levante, per raccontare dieci anni di attività "in prima linea", dalla parte di chi soffre. Purtroppo la pioggia del pomeriggio ha un po´ guastato il momento dedicato ai bambini e alle famiglie, ma sono comunque state centinaia e centinaia le persone che hanno partecipato all´iniziativa presso il centro sociale anziani. In particolare l´incontro serale con il missionario comboniano Alex Zanotelli, grande amico di Gino Strada, è stato affollatissimo.

Davanti a circa 700 persone, il carismatico promotore della "Carovana della Pace", che domenica e ieri ha fatto tappa nel Cesenate, ha esaminato senza fare sconti la situazione del mondo. Ancora prima di parlare della tragedia della guerra, ha spiegato che il vero problema è il sistema economico ingiusto, che fa vivere un miliardo di persone con meno di un euro al giorno. Soprattutto ha messo sotto accusa il mondo della finanza, evidenziando poi il rapporto perverso tra questo e il complesso industriale militare. Ha voluto condire tutti questi suoi ragionamenti con dati precisi, spogliandoli al tempo stesso del loro tecnicismo grazie alla storia personale che ha vissuto: quella tra gli ultimi della Terra, nelle baraccopoli kenyane. Pur dicendo che non bisogna cercare un nemico esterno perché ognuno di noi è colpevole di questo stato di cose, ha anche lanciato accuse precise. Accuse che hanno fatto sobbalzare sulla sedia qualcuno, assuefatto ad un´estrema cautela che caratterizza le prese di posizione di buona parte della Chiesa ufficiale. Per esempio, ha affermato senza mezzi termini che l´americano Rumsfeld dovrebbe sedere insieme a Milosevic nell´aula del tribunale che si occupa dei crimini di guerra contro l´umanità. E poi non ha avuto paura di dire una verità scomoda in riferimento all´orribile strage dei bambini nella scuola di Beslan in Ossezia: "Bisogna avere il coraggio di dire anche che i russi hanno ucciso in Cecenia 250 mila persone". Come dire che, anche se non si può assolutamente giustificare la vendetta contro degli innocenti, la mostruosità purtroppo chiama altra mostruosità. E questa catena va quindi spezzata.

L´intervento di Zanotelli è stato preceduto dalle testimonianze di due personaggi di spicco di Emergency: Giulio Cristofanini, che è stato uno dei fondatori del sodalizio, e Sabrina De Rosa, infermiera del Centro Ustioni dell´ospedale Bufalini, impegnata a contribuire con la sua professionalità all´apertura di nuovi reparti per ustionati in Iraq. Chiusura nel segno della musica con l´esibizione della band dei Bevano Est. Oltre a godersi i brani live, fino a tarda serata, tanti hanno continuato ad aggirarsi in mezzo ai banchetti di Emergency e dei carovanieri della pace, chiedendo informazioni e scambiando opinioni.

Gian Paolo Castagnoli

 

14 settembre: Parole di pace e speranza all´ombra del castello

SORRIVOLI - Parole di pace al castello di Sorrivoli. E anche il racconto di un´esperienza rivoluzionaria legata al mondo del carcere, che i missionari comboniani sognano di esportare in Italia e in tutto il mondo.E´ quella di cui ha parlato Valdeci Ferreira, lunedì sera, davanti ad un pubblico folto e molto interessato.

Nell´ambito della Carovana della Pace, che ha fatto tappa nel Cesenate per due giorni, il 42enne brasiliano ha svelato l´organizzazione molto particolare dell´istituto di detenzione che ha fondato nel paese sudamericano. In pratica, all´interno di questa struttura con una forte valenza rieducativa non c´è alcuna presenza di polizia militare o agenti penitenziari. Incredibile ma vero, tutti i detenuti hanno la chiave della prigione e si parla il linguaggio della speranza, della possibilità di sorridere e delle prospettive di inserimento lavorativo una volta scontata la pena. Il risultato è stato sorprendente: i recidivi, che ricadono nella spirale del crimine una volta usciti, sono appena il 5%, contro una media dell´85% nelle altre carceri brasiliane. E non si sono registrate fughe, ribellioni e atti di violenza.

Sulla scia di questa esperienza, di mattina, un gruppo di carovanieri (di cui faceva parte anche Mino Savadori, uno dei protagonisti della vita sociale di Sorrivoli) si era recato in visita al carcere minorile del Pratello, a Bologna.

L´incontro serale con Valdeci Ferreira è stato preceduto da un momento di preghiera e di riflessione, sempre all´ombra del castello, e da una cena di autofinanziamento molto partecipata: sono state più di 150 le persone che hanno unito il loro slancio solidale e l´amore per la buona tavola gustata in compagnia.

Programma della Carovana In evidenza

Domenica 12 settembre

Ore 10.30 la Carovana del Nord-Est arriva a Cesena,  punto di ritrovo sarà il Foro Annonario (il mercato coperto)

Ore 11.00  Celebrazione della S. Messa, all’interno del Foro Annonario. A seguire:  pranzo insieme.

Nel pomeriggio una serie di incontri, conversazioni e testimonianze della Carovana e  del nostro territorio sui temi su cui ci confronteremo saranno: 

Immigrazione, tra accoglienza e discriminazione: Chiesa è città

Qualsiasi apporto o intervento sarà gradito.
Il compito di tirare le conclusioni sarà affidato a Gianfranco Bettin (scrittore e prosindaco di Mestre).

Ore 17.30  Parole e musica davanti alla base Nato di Pisignano, per chiederne ancora una volta la chiusura e la riconversione.

Ore 20.00-22.00  Al Parco di Levante a Cesenatico, presso la festa di Emergency, la Carovana porterà le sue

Testimonianze dal Sud del mondo,
con padre Alex Zanotelli dal Kenya, e John Baptist Onama, dall’Uganda.

 

Lunedì 13 settembre

Durante la giornata i carovanieri incontreranno chi vive la città visitando luoghi di emarginazione e disagio sociale nel nostro territorio, ma anche incontrando realtà di speranza e resistenza quotidiana.

ore 19:00 alla Chiesa di Sorrivoli

momento di preghiera aperto a tutti

ore 20:00 al Castello di Sorrivoli,  cena di autofinanziamento ed a seguire

Incontro con Valdeci Ferreira dal Brasile,
testimone delle Carovana della Pace 2004

Appello per chiedere tesorerie e rapporti con le banche DISARMATI... 

Come nodo della Carovana della Pace sentiamo il dovere di chiedere, a noi stessi ed a tutti voi, un atto di giustizia quotidiana ...

Appello per dire NO alla Base militare di S. Giorgio di Pisignano

Il nostro territorio soffre per la presenza di questo corpo estraneo, di questo distaccamento locale della guerra permanente che fa morti, lutti, dolori in tante parti del mondo.

ATTENZIONE!
Per informazioni o contatti sulla tappa contatta:

Leo tel. 0547.315026, http://www.giovaniemissione.it/pub/index.php?option=content&task=view&id=139

Andrea tel 347.5296829, http://www.giovaniemissione.it/pub/index.php?option=content&task=view&id=139

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