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Aprirò una finestra sul cielo... e punterò il dito pensando...

Lodi mattutine del GIM Pesaro, marzo 2009



Aprirò una finestra sul cielo.. e punterò il dito pensando…
 Lodi Mattutine, Gim, 14-15 Marzo 2009




O Dio, vieni a salvarmi.
Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli.

Amen. Alleluia.

 

Inno

L'aurora inonda il cielo
di una festa di luce,
e riveste la terra
di meraviglia nuova.

Fugge l'ansia dai cuori,
s'accende la speranza
emerge sopra il caos
un'iride di pace.

Così nel giorno ultimo
l'umanità in attesa
alzi il capo e contempli
l'avvento del Signore.

Sia gloria al Padre altissimo
e a Cristo l'unigenito,
sia lode al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
 

 

1^ Antifona
È bello dar lode all'Altissimo,
annunziare al mattino il suo amore.


SALMO 91 - Lode al Signore creatore

È bello dar lode al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,

annunziare al mattino il tuo amore,
la tua fedeltà lungo la notte,

sull'arpa a dieci corde e sulla lira,
con canti sulla cetra.

Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie,
esulto per l'opera delle tue mani.

Come sono grandi le tue opere, Signore,
quanto profondi i tuoi pensieri!

L'uomo insensato non intende
e lo stolto non capisce

 

SALMO 8 - Grandezza del Signore e dignità dell'uomo

O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome
su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi,
il figlio dell'uomo perché te ne curi?

Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;

tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.

O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!


 

IN ALTO PER PORTARE FRUTTI
dall’omelia di Don Maurizio sulla parabola dei talenti Mt 25,14-30



La Sagrada famiglia di Barcellona, chiesa simbolo del nostro cammino di vita che è un cantiere in continua evoluzione verso l’alto, è caratterizzata nella sua parte verso la futura facciata della gloria da un duplice colonnato. In cima a tali colonne ci sono enormi sculture di vetro rappresentanti dei grandi frutti: frutti primaverili a est, frutti autunnali a ovest. A metà altezza, in ogni colonna, ci sono grandi intrecci di foglie. Che significa tutto ciò per la vita dell’uomo? Siamo chiamati a portare frutto e questo compito lo possiamo assolvere soltanto guardando e puntando in alto. Etsuto Soto è lo scultore giapponese autore dei grandi frutti di vetro di Murano, con lui ci chiediamo: perché grandi frutti in cima alle colonne ed intrecci di foglie a metà altezza? In lingua giapponese il termine parola viene espresso con un ideogramma, “foglia”, le foglie a metà colonna, sono le parole di Dio che ascoltiamo nel nostro cammino e che ci aiutano a maturare e arrivare in cima, a crescere a portare frutto.

C’è una canzone di Irene Grandi dal titolo “La finestra” che parla di un amore finito e della voglia di guardare avanti, aprendo una finestra sul cielo. Il ritornello dice: “Aprirò una finestra sul cielo e punterò il dito pensando l’universo non si ferma per un amore finito. Aprirò una finestra sul cielo con gli occhi puntati giusto un po’ più in là dei miei sogni finiti naufragati”. La vita di ognuno di noi è un continuo tentativo di costruire qualcosa, di far fronte alle difficoltà, nella consapevolezza che tutti possiamo, in qualsiasi momento, aprire una finestra sul cielo, per guardare attentamente  a colui che ci guida, e senza rimanere impalati a guardare bisogna passare all’azione.

Coraggio gente, sotto con le responsabilità!!!



È il mio cuore che batte,
è un ritmo che non comprendo.
Come trovarsi in mezzo al cielo:
senza ali per volare,
senza aria da respirare.
È come cadere in fondo al mare
forse è come morire.
E la gioia sarà svegliarsi di nuovo domani
senza certezze, senza speranze,
solo col mondo che ti viene incontro
senza neanche un bastone con cui combattere.
Solo tu e l’eternità.

 

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