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GIM Napoli: Conto alla rovescia, 50 anni - 1

31 dicembre 2005

Conto alla rovescia: 50 anni – 1

31-XII-2005 - Veglia di resistenza: riflessione e preghiera.

Nella chiesa dei padri vincenziani ai Vergini, alla Sanità,un gruppo di napoletani ha vegliato con padre Alex Zanotelli, aspettando in speranza il nuovo anno. Alla luce della Parola,abbiamo letto e condiviso 3 documenti:

1) Millenium Ecosystem Assessment Report (2005)

2) Rapporto sull’Africa (Our Common Interest)

3) Camorra

 

CANTO (Vengono portati i simboli: mondo - terra e semi / sciarpa della pace / catene / Africa / Parola)

 

PREGHIERA ECUMENICA:

Padre, il tuo Spirito ci insegni il linguaggio nuovo della Parola,

il linguaggio del perdono e della misericordia, il linguaggio della sollecitudine e dell’amore,

affinché possiamo dare il nostro contributo alla costruzione della casa di Dio.

Con mano potente hai fatto i cieli e la terra, tutte le cose che vivono, e ciascuno di noi.

Noi ci uniamo a tutta la creazione per lodare il tuo amore

Affinché il Verbo, che ha fatto nascere il mondo, sia la nostra sapienza e la nostra guida

quando ci prendiamo cura del nostro pianeta.

Tu non fai alcuna distinzione di razza e di abitazione, ma vuoi che in te siano tutti uno;

noi ti supplichiamo, distruggi le barriere che ci dividono,

affinché possiamo lavorare in armonia con gli altri e con Te

Così, o Padre a Te ci rivolgiamo, per mezzo di Gesù Cristo, Nostro Signore.

Amen.

 

Millenium Ecosystem Assessment Report( 2005)

È un documento nel quale 1300 scienziati hanno valutato l’attuale stato di salute della Terra. Dallo straordinario testo, quasi ignorato dai media,risulta che negli ultimi 50 anni l’uomo ha modificato gli ecosistemi più rapidamente e estensivamente che in qualsiasi altro periodo della storia,sfruttando le risorse del pianeta in modo spesso insostenibile. Le conseguenze di ciò si fanno già sentire,mettendo a repentaglio la stessa sopravvivenza degli esseri umani nei prossimi 50 anni. I benefici, prosegue il documento, derivanti dal massiccio sfruttamento del pianeta sono andati a vantaggio di pochi, esacerbando situazioni di povertà ed approfondendo il divario Nord-Sud del mondo. Il 20% della popolazione mondiale vive tuttora con una media di 1 dollaro al giorno non avendo ancora accesso a fonti di acqua dolce. Si stima che circa 1,7 milioni di persone muoiono per non avere adeguata acqua e igiene Di qui la corsa dei “Paesi sviluppati” ad assicurarsi la futura disponibilità di beni comuni tramite la loro privatizzazione. Non c’è più tempo per aspettare che il cambiamento arrivi dall’alto, da chi governa il mondo/Il cambiamento deve iniziare da noi con tanti piccoli modi che incidano sull’ambiente: limitare l’ uso dell’ automobile,bere acqua dal rubinetto(significativa la resistenza alla privatizzazione dell’ acqua da parte dei napoletani,guidati da padre Alex),attuare la raccolta differenziata dei rifiuti,acquistare prodotti provenienti dal commercio equo e solidale…

In questo scenario che ci sovrasta, prende vita la Parola di Dio (Genesi 1-11): “Dio guardò la terra ed ecco essa era corrotta,perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra “ (Genesi 6,12). Quali custodi del Tuo creato, Ti abbiamo deluso! Ma, nonostante Tu conosca il nostro cuore e la sua inclinazione al male, non ritiri la Tua alleanza eterna con l’uomo e la Tua benedizione. Che la Tua misericordia ci aiuti a cambiare il nostro stile di vita, affinché si possa ancora dire: “creò l’ uomo, ed ecco, era cosa molto buona”

 

LETTURA: Genesi, 1-2,4

 

PREGHIERA: La persona innanzi tutto

Non vivere su questa terra come un inquilino oppure in villeggiatura nella natura.

Vivi in questo mondo, come se fosse la casa di tuo Padre.

Credi al grano, al mare, alla terra, ma soprattutto alla persona

Ama la nuvola, il libro ma innanzitutto la gente.

Senti la tristezza del ramo che si secca, del pianeta che si spegne, dell’animale infermo,

ma innanzitutto la tristezza delle persone.

Che tutti i beni terrestri ti diano gioia, che l’ombra e il chiaro ti diano gioia,

che le quattro stagioni ti diano gioia.

Ma soprattutto ogni persona ti dia gioia.

(N. Hikmet, poeta turco)

 

RISONANZA

 

CANTO (Gesto: seminare per prendersi cura della terra)

 

Rapporto sull’ Africa

E ,ancora una volta ,è la preghiera ad illuminarci: “Tu, o Dio, non fai alcuna distinzione di razza e di abitazione,ma vuoi che in Te siano tutti uno” Oggi l’ Africa rappresenta il “nostro comune interesse”: questo il titolo del rapporto stilato dalla Commissione per l’ Africa creata dal governo Blair.Suddetto rapporto rileva proprio il fatto che è interesse di tutti risollevare le sorti di questo continente.E’ importante, quindi, che i paesi più industrializzati si responsabilizzino nei confronti di questo continente.Continente che, pur essendo più ricco dal punto di vista delle risorse primarie,rappresenta solo l’1 % del Prodotto Mondiale Lordo con le gravi conseguenze che ne derivano per le condizioni di vita dei suoi abitanti.Andando avanti così,tale situazione rappresenterà una grave minaccia per tutto il pianeta. E’necessario intervenire con piani mirati per poter aiutare detti paesi nei settori della sanità, dell’istruzione e delle infrastrutture, grazie ad una seria e mirata azione politica. Come società civile, crediamo di dover rilanciare alcune proposte:

-          Informazione/Formazione rivolta ai cittadini del cosiddetto mondo occidentale al fine di promuovere una cultura dell’accoglienza,negata dalla legge Fini-Bossi e dai CPT-lager.Nonché ignorare i preoccupanti dati relativi alle persone annegate nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’ Europa (si stima il 10% di mortalità negli ultimi 10 anni)

-          Monitoraggio e sensibilizzazione sulle forti responsabilità di varie multinazionali occidentali che incidono pesantemente sulle condizioni economico-politiche in moltissimi paesi africani, magari ricchi di materie prime, sfruttando così moltissimi lavoratori africani. E’  ” nostro comune interesse”dare una mano all’Africa, nella convinzione che o ci si salva insieme o andremo tutti a picco,nella profonda convinzione tipicamente africana che “io sono perché noi siamo” (Ubuntu)

 

LETTURA: Genesi 4,1-16

 

LETTURA: Non è forse una contraddizione

ü      Che dopo 20 secoli di Vangelo gli anni di guerra siano più frequenti degli anni di pace?

ü      Che sia tuttora valida la regola pagana:”se vuoi la pace prepara la guerra?”

ü      Che l’omicida comune sia al bando come l’assassino, mentre chi, guerreggiando, stermina genti e cittàsia in onore come eroe?

ü      Che nel figlio dell’uomo, riscattato a prezzo del Figlio di Dio, si scorga unicamente e si colpisca senza pietà il concetto di nemico per motivi di nazione, di razza, di religione, di classe?

ü      Che l’orrore cristiano del sangue del fratello si fermi davanti a una legittima dichiarazione di guerra da parte di una legittima autorità?

ü      Che una guerra possa portare il nome di “giusta” o di “santa”, e che tale nome convenga alla stessa guerra combattuta dall’un campo o dall’altro per opposte ragioni?

ü      Che si invochi il nome di Dio per conseguire una vittoria pagana con la vita di milioni di figli di Dio?

ü      Che venga bollato come disertore e punito come traditore chi, ripugnandogli in coscienza il mestiere delle armi, che è mestiere dell’uccidere, si rifiuta al “dovere”?

ü      Che sia fatto tacere colui, che per sé soltanto, senza la pretesa di coniare una regola per gli altri,

ü      Dichiara di sentire come peccato anche l’uccidere in guerra?

ü      Che si dica di volere la pace, e poi non ci si accordi sul mondo, appena sopraggiunge il dubbio che ne scapiti la potenza, l’orgoglio, l’onore, gli interessi della nazione?

ü      Che si predichi di porre la vita eterna al di sopra di ogni cosa, e poi ci si dimentichi che il cristiano è un uomo che non ha bisogno di riuscire quaggiù?

Crediamo che questi pochi accenni bastino per dare rilievo alla nostra sostanziale contraddizione, per metterci in vergogna davanti a noi stessi, e per sentirci meno sicuri in un argomento ove la nostra troppa sicurezza potrebbe degenerare in temerarietà o in un delittuoso conformismo alle opinioni dominanti.

(Don Primo Mazzolari)

 

RISONANZA

 

CANTO (Gesto: scriviamo su un biglietto una frase di pace)

 

Camorra

E’ancora la Parola di Dio, dei primi capitoli(1-11) della Genesi che ci hanno accompagnato in quella notte, ad indicarci la strada:” Caino alza la mano contro il fratello Abele” Caino-camorra:il silenzio della Chiesa, il sistema economico-finanziario, il sistema politico corrotto, il “blocco sociale”, l’anima malata dallo spirito patriarcale, feudale, clientelare, omertoso. Abele,oggi,è il fratello vittima della camorra:è il drogato, la prostituta, il bambino ucciso dalle armi, l’oppresso dall’usura e dal pizzo, il migrante. “Maledetto quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello e non ti darà più i suoi prodotti” La società, contaminata dalla violenza e dalla sopraffazione, diventerà sterile, incapace di generare vita degna di essere vissuta.Ma l’ urlo del sangue degli innocenti ci scuote e ci spinge a “costruire l’arca e ad abitarla” in rete,con comunità alternative fondate sull’uguaglianza e sulla fraternità, quali sistemi sociali altri da opporre al tessuto sociale camorristico.Un approccio non violento per l’eradicazione di “O’ Sistema “. Abbiamo poco tempo:50 anni! Noi abbiamo iniziato il conto alla rovescia!

Che vinca la vita!

 

LETTURA: Genesi 6,5-22.9,8-17

PREGHIERA: Dipingere la pace:

Avevo una scatola di colori brillanti, decisi, vivi.

Avevo una scatola di colori, alcuni caldi, altri molto freddi.

Non avevo il rosso per il sangue dei feriti, non avevo il nero per il pianto degli orfani,

non avevo il bianco per le mani e il volto dei morti, non avevo il giallo per le sabbie ardenti.

Ma avevo l’arancione per la gioia della vita, e il verde per i germogli e i nidi,

ed il celeste dei chiari cieli splendenti ed il rosa per i sogni e il riposo.

Mi sono seduta e ho dipinto la pace

Signore facci comprendere che i tuoi colori di pace oggi sono i nostri occhi,

le nostre mani, i nostri volti, i nostri sorrisi, il nostro perdono!

Padre del Cielo, tienici per mano affinché possiamo imparare a “dipingere la pace”.

RISONANZA

CANTO (Gesto: rompere le catene che ci tengono schiavi e ci impediscono di vivere l’Alleanza)

LETTURA: GENESI 11,1-9

PREGHIERA: Io credo…

Io credo nella multiformità delle espressioni umane

come multiformità delle espressioni di Dio

Io credo nei mille colori dell’arcobaleno

che composti insieme, danno una luce che è calore e tenerezza

Io credo nelle cinque dita della mano, nessun dito è più bello o più brutto

e nessun dito è veramente dito senza le altre dita e senza essere mano

Io credo nell’unità delle diversità

come espressione della fantasia di Dio.

RISONANZA

CANTO (Gesto: facciamo passare il mondo con l’impegno di farcene carico)

PREGHIERA

Padre Nostro che sei nei cieli.

Conosciamo il tuo nome: Dio. Crediamo che ci sei Padre. Ti chiediamo, come Padre, di essere il Dio della nostra vita. E come Dio Padre osiamo pregarti: sia santificato, lodato, cantato, amato il tuo nome.

Venga il tuo Regno

Questo mondo che Tu ci hai donato si trasformi per la tua mano operante in noi, nel tuo regno.

Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra

Desideriamo sinceramente fare la tua volontà perché a immagine di Cristo possiamo spezzarci, versarci e donarci per il disegno d’amore con cui tu stesso ci hai pensati. Sappiamo che solo superando noi stessi e aprendoci ai fratelli potremo, giorno dopo giorno, confermarti il nostro si.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano

Donaci il coraggio di guardarci dentro per incontrarci con la verità. Donaci il coraggio della sincerità della fede, dell’amore e della giustizia. Donaci la capacità della sobrietà e della condivisione.

Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori.

Pietà di noi, o Dio, secondo la tua misericordia. Nella tua grande bontà cancella il nostro peccato. Crea in noi, o Dio, un cuore puro, rinnova in noi uno spirito saldo. Insegnaci la via e la forza del perdono.

Non ci indurre in tentazione

Aiutaci Padre a non cadere nella tentazione di smettere di cercarti, aiutaci a credere anche se non ti vediamo, aiutaci a non cadere nella tentazione di vivere felici da soli, incapaci di ascoltare gli altri per paura di sprecarci troppo. Aiutaci Padre a non cadere nella tentazione del piacere fine a se stesso.

Ma liberaci dal male

Liberaci Signore dal timore di amare. Liberaci da ogni forma di egoismo. Liberaci dal pericolo di distinguere tra persona e persona. Amen.

 

CANTO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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