Veglia
II GIM, 12.01.2002
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Questa
veglia parte dalle riflessioni e preghiere di p.Ezechiele
(Lele) Ramin, missionario comboniano ucciso il 24 luglio 1985
a Cacoal, nello stato della Rondonia (Brasile), mentre era
impegnato nella difesa dei diritti degli indios e dei semterra. |
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se
vuoi leggere alcune sue lettere, vai alle pagine
a lui dedicate |
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un
disegno di Lele
Una
cosa vorrei dirvi.
EÂ’
una cosa speciale per coloro
che
sono sensibili alle cose belle.
Abbiate
un sogno.
Abbiate
un bel sogno.
Seguite
soltanto un sogno.
Il
sogno di tutta la vita.
La
vita che è un sogno è lieta.
Una
vita che segue un sogno
si
rinnova di giorno in giorno.
Sia
il vostro un sogno che miri a rendere liete
non
soltanto tutte le persone,
ma
anche i loro discendenti.
EÂ’
bello sognare di rendere felice tutta l’umanità .
Non
è impossibile…
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“E’ assurdo chiedere cibo per la propria
famiglia? O solo chi è potente ha figli che hanno bisogno di
mangiare?
[Â…]
Esiste un’area qui vicino, a 230-240 km che è terra di nessuno,
non è terra indigena, né terra ecologica, né terra di
raccoglitori di caucciù. Terra libera… I fazendeiros
vorrebbero porre filo spinato attorno a questi unici spazi liberi,
per così fare che il popolo se ne stia fuori.
[Â…]
Secondo i dati dellÂ’IBASE (Istituto Brasiliano di Analisi Sociali
ed Economia)Â… il 75% del finanziamento (programma di
ridistribuzione di terre per lo stimolo al piano industriale), e
sono milioni, sono milioni, ma non di cruzeiros, di
dollari… il 75% del finanziamento è stato canalizzato a beneficio
del grande latifondo. Per coloro che lavorano la terra, per i
contadini senza terra, è stato destinato il 2% di tutti questi
aiutiÂ… E se questi organismi competenti venissero interrogati sul
loro agire
dallÂ’opinione
pubblica, dovrebbero poter rispondere che anche i poveri stanno a
tavola… purtroppo non è così.”
Canto
Simbolo
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“Ecco,
il seminatore uscì a seminare... Ho tanta speranza in questo
vangelo che dice che il seminatore uscì, ma non dice che ritornò,
il che significa molto, non trovi? Â… Giovanna non ti meravigliare;
tutto quello che il frumento patisce e soffre, lo patisce e soffre
anche chi semina. Qui da noi è ancora più duro. Missionari
affogati nel Rio delle Amazzoni, dispersi nella foresta, morti di
malattia, soffocati dalla polizia, aggrediti nella stradaÂ… Che
deve fare il Seminatore? Deve lasciare il lavoro? No Giovanna, il
Seminatore non torna a casa! Io so che lÂ’anno ha il tempo per
tenere il suo periodo autunnale, primaverile, estivo di vita. Ciò
che ancora non si vede fa parte della parola. “Il mio Regno
non è di questo mondo” – ma allo stesso tempo… io ricordo a
me stesso E diede frutto al cento per uno.
Le
spine finiranno per tessere una corona al Signore. Tanta deve essere
la forza della Parola Divina che senza tagliare le spine, nasce tra
queste. Nulla impedirà alla Parola di poter nascere… La parola ha
un tale accoramento che se la raccolgo nel mio animo, sento che c’è
una liberazione che mi sanguina dentro.
[Â…]
Io sono qui e sto lavorando per dare una mano al Signore Gesù. E’
l’unico motivo che mi spinge a continuare.”
Canto e
Simbolo
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“Guardate,
fratelli, i ladroni crocifissi con Cristo, per vedere lÂ’altra
realtà … Chi ruba terre è onorato latifondista, proprietario,
commerciante; chi occupa un pezzetto di terra per sopravvivere, è
un ladrone; mentre questi sottrae un palmo di suolo e resta soggetto
a vivere in continuo rischio e pericolo di morte, i grandi rubano
senza timore e senza pericolo.
[Â…]
Qui molta gente aveva terra, è stata venduta. Aveva casa, è stata
distrutta, aveva figli, sono stati uccisi. Aveva aperto strade, sono
state chiuse. A queste persone io ho già dato la mia risposta: un
abbraccio!
[Â…]
Intendo camminare con voi, lottare insieme a voi. So bene che questa
mia scelta mi può costare la vita, tuttavia ne accetto tutte le
conseguenze, fosse pure la prigione, la tortura o anche lo
spargimento del sangue… non si può difendere i poveri e salvarsi.
[Â…]
La croce è la solidarietà di Dio, che assume il cammino e il
dolore umano, non renderlo eterno, ma per sopprimerlo.
In
mille modi siamo oppressi, ma non ci abbattiamo; ci troviamo nelle
angustie, ma non ci disperiamo, perseguitati ma non abbandonati,
abbattuti ma non annichiliti; morti ed ecco che viviamo, tristi ed
ecco che ci rallegriamo, poveri ma arricchiamo molti, nulla avendo e
tutto possedendo (espressioni riprese da San Paolo, II Cor 4,
8-9).”
Canto
e Simbolo
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“Fa
male al cuore vedere tanta ingiustizia e sapere di poter fare così
poco”. Perdere la vita per la giustizia era la più alta
testimonianza della sequela di Cristo. […] Questo è stato
Ezechiele Ramin a 32 anni: testimone di un amore senza limite.
Il
funerale di padre EzechieleÂ… fu anche un canto di perdono per gli
assassini. Il fratello Antonio espresse la preghiera dei familiari:
“Dio
Padre, per lÂ’onore che hai voluto farci scegliendo in Ezechiele un
ministro per il Tuo popolo, noi ti ringraziamoÂ… Nel dolore di
questa morte, i miei genitori e fratelli ti pregano di usare
misericordia verso gli uccisori. Noi perdoniamo. Fa che la morte di
Ezechiele porti frutti beneficando la sua gente in modo che essi
possano raggiungere una vera dignità di uomini in un ordine sociale
ben più equo e giusto."
Canto
e Simbolo
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Condivisione
Preghiera
finale
(XV
Giornata Mondiale della Gioventù, Tor Vergata, sabato 19 agosto
2000)
"...Questa
sera vi consegnerò il Vangelo... Se l'ascolterete nel silenzio,
nella preghiera, ... allora incontrerete Cristo e lo
seguirete, impegnando giorno dopo giorno la vita per Lui.
In
realtà , è Gesù che cercate quando sognate la felicità ;
è Lui
che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate;
è Lui la
bellezza che tanto vi attrae;
è Lui che
vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di
adattarvi al compromesso;
è Lui
che vi spinge a deporre le maschere che rendono la falsa la vita;
è Lui
che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero
soffocare.
E' Gesù
che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa
di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi
inghiottire dalla mediocrità , il coraggio di impegnarvi con umiltÃ
e perseveranza per migliorare voi stessi e la società , rendendola
più umana e fraterna.
...
Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo non vi
presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; Voi non vi
rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame,
restano analfabeti, mancano di lavoro.
Voi
difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi
sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra più
abitabile per tutti.
difenderete
la pace, pagando anche di persona se necessario.
Cari
giovani del secolo che inizia, dicendo "sì" a Cristo, voi
dite "sì" ad ogni vostro più nobile ideale.
... Non
abbiate paura di affidarvi a Lui. Egli vi guiderà , vi darà la
forza di seguirlo ogni giorno e in ogni situazione.”
Amen
Padre
Nostro
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