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GIM Venegono: Osare il Futuro... Osare la Pace!!!

gennaio 2002

Osare il Futuro...
Osare la Pace !!!

veglia Terza GIM Venegono, 19 gennaio 2002

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Veglie della Terza GIM Venegono

ottobre 2001
dicembre 2001

 

“Ci vuole più coraggio a fare la pace che a fare la guerra”  R.Etchegaray

 

§. Canto

 

§. Dalla lettera di S. Paolo agli Efesini:2,13-18

 

“Ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l’inimicizia.

Egli è venuto perciò ad annunciare pace, a voi che eravate  lontani e pace a coloro che erano vicini.

Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo spirito”.

 

§. Fissiamo gli occhi su Colui che è la nostra pace e che ce la vuole offrire come dono suo, anche questa sera e non per noi, ma perché accogliendola ne diventiamo moltiplicatori.

 

Ma, che concetto hai tu di pace? Hai davvero pace in te? E’ il tuo cuore libero da tutto quello che non è pace?

 

§. Canto

 

§  Dal Salmo 36

    Confida nel Signore e faÂ’ il bene,

    abita la terra e vivi con fede.

 

    Cerca la gioia nel Signore,

    esaudirà i desideri del tuo cuore.

 

Manifesta al Signore la tua via,

confida in lui: compirà la sua opera;

farà brillare come luce la tua giustizia,

come il meriggio il tuo diritto.

 

StaÂ’ in silenzio davanti al Signore

E spera in Lui.

Il Signore fa sicuri i passi dellÂ’uomo

E segue con amore il suo cammino.

 

Se cade, non rimane a terra,

perché il Signore lo tiene per mano.

 

TESTIMONIANZE

 

 

 

 

 


‘Tutti hanno sulle labbra la parola ‘pace’, ma pochissimi portano semi di pace nel cavo della mano. Sempre più dobbiamo lavorare per la pace con armi di pace… Il primo atto di una educazione alla pace è quello dell’informazione: davanti a una documentazione che si banalizza o si ‘babelizza’, occorre fare lo sforzo d’informarsi seriamente e ostinatamente circa questioni militari, politiche, economiche di alta tecnicità… Per dire addio alla guerra non basta dire buongiorno alla pace!…

Quando Giovanni Paolo II lanciò lo slogan:’la pace e i giovani camminano insieme’, non era né per lusingarli né per incitarli a un’avventura, ma semplicemente perché l’aspirazione alla pace è

 

 

aderente alla loro pelle ancor più che alle suole delle loro scarpe, e perché lÂ’avvenire della pace si trova nel loro cuore di pellegrini senza frontiere. Quando la pace muore per far posto alla guerra, sono soprattutto i giovani a morireÂ’.   (Roger Etchegary, pres. di Justitia et Pax)

 

‘Occorre, forse, una rivoluzione di mentalità per capire che la pace non è un ‘datoÂ’, ma una conquista. Richiede lotta, sofferenza, tenacia. Esige alti costi di incomprensione e sacrificio. Non annulla la conflittualità. Non ha molto da spartire con la banale ‘vita pacificaÂ’. Non elide i contrasti. Espone al rischio di pericolosi ostracismi. Postula la radicale disponibilità a ‘perdere la paceÂ’ per poterla raggiungereÂ…Sì, la pace prima che traguardo, è cammino. E, per giunta, cammino in salitaÂ…Fatevi pellegrini e portatori, intransigenti e radicali, di questo DONO PASQUALE che Gesù Cristo ci ha fatto: la paceÂ’.  (Don Tonino Bello)

 

‘Occorre dire sì alla pace cominciando da noi stessi, cercando di essere pacificati per diventare pacificatori, in modo da indirizzare le scelte politiche, economiche, culturali. Certamente, il ‘cuore nuovo’ saprà come riconciliarsi…Dobbiamo essere convinti che la riconciliazione, la reciprocità sono i nuovi nomi della pace, altrimenti la guerra sarà sempre pronta a scattare. La guerra ha eserciti pronti, addestrati 24 ore su 24, e fabbriche pronte a produrre. E la pace cos’ha? La pace HA ME. La pace HA TE’.

(Ernesto Olivero, del Sermig)

 

‘La pace universale, lÂ’unità del mondo, la fraternità,,, non appaiono più ‘sogniÂ’ di poeti e ‘fantasieÂ’ di profeti: appaiono realtà storiche urgenti, che cominciano a profilarsi nellÂ’orizzonte storico della chiesa e dei popoli. Basta guardare con amore, con preghiera, con attenzione (senza egoismi: né individuali, né corporativi e di classe,  né etnici, né razziali) lo svolgersi irresistibile del piano di Dio nel mondoÂ… La sola metodologia di vittoria è la rinuncia a se stessi, il distacco radicale dalla propria sfera, lÂ’apertura (come conseguenza di questo taglio) alla sfera mondiale di Dio.Â’ (Giorgio La Pira)

                                                                                                                                                  

 

 

 

 

Silenzio, riflessione e condivisione:

cosa parla di più al tuo cuore questa sera?

Identifica la provocazione che Don Ciotti e le varie testimonianze offrono per la tua vita e per le tue scelte e condividilaÂ…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Canto: Bind us together Lord,

           bind us together with cords that cannot be broken;

           bind us together Lord, bind us together,

           bind us together in love.!

 

Preghiamo:

     O Padre, in Gesù, principe della pace, tu hai inaugurato il tuo Regno. Rendici operatori di pace, perché possiamo essere chiamati tuoi figli. Abbatti i nostri egoistici silenzi, rompi la barriera dellÂ’indifferenza e del  disimpegno.

Fa’ che la nostra preghiera ci porti in mezzo alle situazioni di disagio, di povertà, di violenza, per vincerla con l’amore. Concedi la pace Signore a tutti quei popoli, nel mondo intero, dove si sparge ogni giorno sangue innocente.

uscita in mezzo a noi uomini e donne che abbiano fame e sete della tua giustizia, perché il tuo Regno venga presto. Amen.

 

 

Canto finale.

 

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