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SALMO 26
Ascolta,
Signore, la mia voce
e la voce di tutti i popoli della terra.
Io grido: abbi compassione e rispondimi.
Nel profondo del mio cuore sento il desiderio
di cercare il tuo volto, contemplarlo e lasciami
stupire.
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non
nascondermi il tuo volto,
non privarmi di questo mio desiderio.
Sei tu l’unico che mi può aiutare,
dammi forza, non abbandonarmi,
Dio amante della vita e dellÂ’uomo.
Mostrami,
Signore, la tua via,
guidami sulle strade del mondo;
scomodami dalle false sicurezze
e conducimi dove c’è sete di verità e giustizia.
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Cerco i lineamenti del tuo volto
nei volti delle persone incontrate;
non nascondermi il tuo volto
e aiutami a riconoscerlo nei crocifissi della
storia,
nei volti sfigurati per le lacrime e il dolore,
in quelli sofferenti per la fame e la guerra,
in quelli tristi perché hanno perso ogni speranza,
in quelli arrabbiati perché hanno fame e sete di
giustizia.
Sono
certo di contemplarlo e riconoscerlo,
perché tu rinfranchi il mio cuore, mi riempi di
coraggio,
mi inviti a riconoscerti ed amarti in ogni fratello
e sorella
che incontro nel cammino della vita.
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Isaia
52,13-53,5
(diapositiva)
“Ecco,
il mio servo… Come molti si stupirono di lui – tanto era
sfigurato per essere dÂ’uomo il suo aspetto e diversa la sua
forma da quella dei figli dell’uomo – così si
meraviglieranno di lui molte genti; i re davanti a lui si
chiuderanno la bocca, poiché vedranno un fatto mai ad essi
raccontato e comprenderanno ciò che mai avevano udito…. Non
ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non
splendore per provare in lui delitto.. Disprezzato e reietto
dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come
uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e
non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle
nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo
giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato
trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità .
Il castigo che ci dà salvezza è abbattuto su di lui; per le
sue piaghe siamo stati guariti”. (silenzio
con musica di fondo)
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Dal documento di Santo Domingo dei vescovi latino americani.
Scoprire
nei volti sofferenti dei
poveri il volto del Signore è qualcosa che sfida tutti i
cristiani a una profonda conversione personale ed ecclesiale.
Nella fede troviamo:
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i volti
sfigurati dalla fame, conseguenza dellÂ’inflazione, del
debito estero e delle ingiustizie sociali;
-
i volti
delusi dei politici, che promettono e non mantengono;
-
i volti
umiliati a causa della propria cultura che non è rispettata
ed è, per di più, disprezzata;
-
i volti
terrorizzati dalla violenza quotidiana e indiscriminata;
-
i volti
angosciati di minori abbandonati, che camminano per le
nostre strade, dormono sotto i nostri ponti e sono sfruttati.
-
i volti
sofferenti delle donne umiliate e non considerate,
disprezzate ed oppresse.
-
i volti
stanchi degli emigranti e dei profughi, che non trovano
unÂ’accoglienza dignitosa;
-
i volti
consumati dei campesinos che, come gruppo sociale, vivono in
condizioni di abbandono in quasi tutto il continente, con poca
terra, sottomessi a sistemi di commercializzazione che li
sfrutta.
-
i volti
senza speranza di sottoccupati e disoccupati, licenziati per
le dure necessità originate dalla crisi economica, dalla
globalizzazione sfrenata, dal debito estero e molte volte dai
modelli di sviluppo che sottopongono i lavoratori e le loro
famiglie a freddi calcoli economici.
-
i volti
invecchiati dal tempo e dal lavoro di coloro che non hanno
il minimo per sopravvivere in modo degno.
Condividiamo con tutti i poveri della terra altre angosce che
derivano dalla mancanza di rispetto per la dignitÃ
dell’essere umano, come “immagine e somiglianza di Dio” e
per i loro diritti inalienabili come figli di Dio.
canto
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Matteo
25, 41-45
(diapositive)
“…poi
dirà a quelli alla sua sinistra: via, lontano da me. Perché ho
avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito,
malato e in carcere
e non mi avete visitato. AnchÂ’essi allora risponderanno:
Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato
o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non
ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà : In verità vi dico:
ogni volta che non avete fatto queste cose a uno dei miei
fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me”.
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Dal messaggio del Papa per la Giornata Missionaria Mondiale.
LÂ’impegno missionario scaturisce
dall’ardente contemplazione di Gesù. Il cristiano che ha
contemplato Gesù Cristo non può non sentirsi rapito dal suo
fulgore ad impegnarsi a testimoniare la su fede in Cristo, unico
Salvatore dell’uomo. La contemplazione del volto del Signore suscita nei discepoli la “contemplazione”
anche dei volti degli
uomini e delle donne di oggi: il Signore infatti si
identifica con i fratelli più piccoli… Frutto della
contemplazione dei fratelli più piccoli è scoprire che ogni
uomo, pur se in modo a noi misterioso, cerca
Dio, perché da Lui creato ed amato.… Conservo impresso
nel cuore il volto dell’umanità che ho potuto contemplare nel
corso dei miei pellegrinaggi: è
il volto di Cristo riflesso in quello dei poveri e sofferenti,
il volto di Cristo che riluce in quanti vivono come pecore senza
pastore. Occorre ripartire da Cristo: Riparti da Cristo, tu
che hai trovato misericordia. Riparti da Cristo, tu che hai
perdonato e accolto il perdono. Riparti da Cristo, tu che
conosci il dolore e la sofferenza. Riparti da Cristo, tu tentato
dalla tiepidezzaÂ… Riparti da Cristo, Chiesa del nuovo
millennio. Canta e cammina!
(silenzio con musica di fondo)
CANTO
GESTO
con foto di volti (ogni 4 interventi mottetto Taizè) |
Matteo 25,34-40 (simboli e diapositiva)
“Venite
benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato
per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame
e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete
e mi avete dato da bere; ero forestiero
e mi avete ospitato, nudo
e mi avete vestito, malato
e mi avete visitato, carcerato
e siete venuti a trovarmi, Allora i giusti gli risponderanno:
Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato
e ti abbiamo dato da mangiare, assetato
e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero
e ti abbiamo ospitato, o nudo
e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato
o in carcere e siamo
venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi
dico. Ogni
volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei
fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
CANTO
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DAMMI QUALCUNO
Signore,
quando ho fame mandami
qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando
ho sete, mandami
qualcuno che ha bisogno di acqua;
quando
ho freddo, mandami
qualcuno da riscaldare,
quando
sono nella sofferenza,
mandami qualcuno da consolare,
quando
la mia croce diventa
pesante,
dammi
la croce di un altro da condividere;
quando
sono povero, portami
qualcuno che è nel bisogno;
quando
non ho tempo, dammi
qualcuno da aiutare per un momento;
quando
vengo umiliato, dammi
qualcuno da lodare;
quando
mi sento scoraggiato,
mandami qualcuno da incoraggiare;
quando
mi sento incompreso,
mandami
qualcuno che ha bisogno della mia comprensione;
quando
vorrei che qualcuno si prendesse cura di me,
mandami
qualcuno di cui prendermi cura;
quando
penso a me stesso,
rivolgi i miei pensieri ad altri. Amen!
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