GIM Padova: Dietro la maschera... ...un volto
marzo 2001
VEGLIA
DI PREGHIERA 1°
GIM 10-11 Marzo 2001 dietro la mascheraÂ…. Â…Â…Un volto CANTO: Canto a te
Signore della Vita INTRODUZIONE: Fin
dallÂ’inizio il Dio dellÂ’alleanza si rivela Dio della liberazione (Es.
3,7-12). Una liberazione, però da compiersi con Lui. Anche Mosè deve fare la
sua parte: fidarsi di Dio, superare la sua paura e presentarsi al Faraone,
affrontare le resistenze dei suoi. Allo
stesso modo il popolo deve fare la sua parte: uscire dallÂ’inerzia, saper
rinunciare alle comodità degli schiavi (le cipolle d’Egitto) e sacrificarsi
per la dignità di popolo libero! Dio
non mette fuori gioco i “talenti” che Lui stesso ha già dato all’uomo! Oggi
non domani ti viene offerta la possibilità di conoscere il sogno di Dio, di
accoglierlo riorganizzando la tua vita secondo le esigenze del sogno proprio per
divenire protagonista della storia e celebrare la Pasqua del Signore. IN ASCOLTO DELLA PAROLA: Es.
12,1-28 RITORNELLO: Voglio
cantare al mio Signore finché esisto finché ho vita, il mio cantoria sia gradito a Lui che è la
mia gioia. SOLISTA:
Es. 15 Voglio cantare in onore del Signore: perché ha mirabilmente trionfato, ha gettato in mare cavallo e cavaliere. Mia forza e mio canto è il Signore, egli mi ha salvato. E’ il mio Dio e lo voglio lodare, è il Dio di mio padre e lo voglio esaltare! I carri del faraone e il suo esercito Ha gettato nel mare e i suoi combattenti scelti Furono sommersi nel Mare Rosso. Gli abissi li ricoprirono, sprofondarono come pietra. Il nemico aveva detto: Inseguirò, raggiungerò, spartirò il bottino, se ne sazierà la mia brama; sfodererò la spada, li conquisterà la mia mano! Soffiasti con il tuo alito: il mare li coprì, sprofondarono come piombo in acque profonde. Signore, hai preparato, santuario che le tue mani, Signore, hanno fondato. Il Signore regna in eterno e per sempre! Fr. Alfredo Fiorini, recupera per noi il sapore della vita e il calore che ne scaturisce nel saper donarla ai poveri che Dio ci fa incontrare nella nostra storia. Cara
sorella mia, caro fratello, tu vuoi trovare Dio nella tua vita, tu vuoi amare
Dio con tutto il cuore. Ma sbaglieresti Se tu pensassi
di arrivare a Lui con gli occhi dalle lacrime appannati con le tue mani, i tuoi
silenzi bui, con cuore e mente tanto limitati. Trovare Dio,
dar senso al tuo cercare significa da Lui farsi trovare. EÂ’ il Dio di
Abramo, del Sorriso dell’Amore, il Dio di Gesù Cristo, del Dolore. Egli è il tuo
DIO non perché sia tuo ma perché tu sei sempre stato suo. Sceglierlo è
già sapere in fondo al cuore che Lui ti ama con ardente amore da prima che tu
fossi mai pensato e in un atto dÂ’amore sospirato. Sceglierlo
significa che hai affidato a Lui opere e giorni, nella fede, e come il grembo
materno coltivato sei avvolto in chiara luce di chi crede. Perciò di Lui
non parlare molto ma vivi la certezza che il tuo nome vibra nel sorriso del Suo
Volto e la tua vita è più che altro un “come” –un lavoro gioioso”di
finezza”- non un “perché” che ti fa faticare. E’ un canto sussurrato
dalla brezza, che nulla da Lui ti può separare! In Gesù
Nazareno Lui ci mostra come incessantemente ci ricerca e come nei nostri giorni
sempre cerca nient’altro che la felicità nostra. In Gesù
Nazareno un uomo mostra come completamente appartenergli: e quanto di libertà e
di coraggio di umanità e di abnegazione può Lui nutrirci nel cuore randagio se
siamo illuminati dal suo raggio e docili alla sua Benedizione. Ed in Gesù
c’è pure il tuo domani, mentre cammini per la strada sua, e tra i peccati, e
con la morte tua, verso la gioia offerta a piene mani verso la comunione
dellÂ’amore, la vita senza fine nel Signore. Nella fede ne
sei riconoscente, nel gusto dolce della sua Presenza: soprattutto nei cuori
della gente fatta a sua immagine e rassomiglianza. Lo vivi chiaramente, in modo
eterno, in questo Amore Suo, grande, paterno. Ma se non
ricevessi segno alcuno, nemmeno una parola che addolora, sappi. Lo riconoscerai
ancora nel mistero profondo del Silenzio; questo per aiutarti a non amare
qualche immagine che sia tu a creare. Perciò nel
cuore non ti spaurire ma vai avanti a ricercare in ogni cosa in ogni cosa: son
tutti pegni che alla fine Lo hai già incontrato. Lavora sodo
perché lo incontri già faccia a faccia e viene in te e più non brancoli dove
vita non è. Perciò vivi i
tuoi giorni con speranza con gioia lunga ed allegra sincera, non avere paura
della sera, con te stesso e con gli altri in alleanza. Allo sconforto
tu non cederai, grato e sereno al Suo sguardo Paterno, perché ora lo sai, ormai
lo sai che il Suo Amore per te dura in eterno.
-
Spiegazione SEGNO -
Silenzio
-Condivisione
(Rit: Ogni
mia Parola) -
Canto finale – Lascia che il mondo vada per la sua strada
|
||