2 GIM Padova: L'onnipotenza della preghiera è la nostra forza
febbraio 2001
"L'ONNIPOTENZA
DELLA PREGHIERA E' LA NOSTRA FORZA". (DANIELE
COMBONI) 2a
GIM- Veglia di preghiera,1O.02.2001 CANTO
~ La
preghiera occupa un posto centralissimo nella vita missionaria di Comboni. Con
grande frequenza, in tutti i suoi scritti, troviamo riferimenti alla preghiera:
Invita a pregare, promette di pregare per gli altri, impartisce insegnamenti
e norme sulla preghiera per i suoi missionari. A seconda delle situazioni
che vive, può essere “invocazione”, "supplica",
“ringraziamento”, “nostalgia e amore”, “rammarico e confusione”,
ma anche “dibattito appassionato”, “grido e lamento”. Anche
noi stasera vogliamo vivere questo momento lasciandoci guidare e aiutare
dall'esperienza profonda di preghiera di Comboni. LA
PREGHIERA È … Pregare
è ascoltare, aspettare qualcuno, accorgersi
della sua presenza. Qualcuno
che mi sta davanti, misterioso... Eppure
colui che sento vicinissimo, l'intimo di me stesso. Pregare.
Invito a scoprire il volto di Dio, desiderarlo,
attenderlo. Verrà . Perché è fedele. Viene.
Supera le nostre previsioni. Oltrepassa
i nostri schemi... Perché Lui è Dio. Pregare
è lodare, ringraziare, domandare, invocare, intercedere,
fare silenzio, desiderare. È gioia
della sua presenza, sofferenza della sua assenza. Pregare
è scoprire l'Amore. E ti
senti più persona. Abbracciato
da una tenerezza infinita. Lui, il
Risorto, è accanto a te. Signore,
stasera e sempre, insegnaci a pregare! RICHIESTA
DI PERDONO (Salmo 24) Mi
rivolgo a te, Signore, pongo in te ogni fiducia. Tu
vincerai le mie fragilità , con te sarò forte. Fammi
conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami
verso la tua verità : tu sei il mio maestro. Ho
sempre sperato in te, solo tu mi puoi salvare. Ricordati,
Signore, del tuo amore, perché sei sempre fedele. Non
ricordare le mie mancanze ma prenditi cura di me Nella
tua bontà infinita: che io non resti deluso. Sei
buono e giusto: indica
la strada del bene ai peccatori, guida
chi è semplice, insegna ai poveri le tue vie. Vere
e piene di bontà sono le
strade dell'uomo che osserva le tue leggi. Signore,
per il nome che porti perdona
il mio peccato, anche se grande. Volgi
il tuo sguardo su di me, abbi
misericordia: mi sento solo e infelice. Liberami
dalla tristezza, guarda
la mia miseria. Perdona i miei peccati. Proteggimi,
salvami, possa io trovare riposo in te. Nella
tua amicizia non conoscerò delusione, ma avrò
una vita rinnovata in tutto. (richieste
di perdono libere cantando il ritornello: Misericordias Domini) “Sono
peccatore e pieno di demeriti: ma vi è il perdono e l’assistenza di Dio”
(D. Comboni) NECESSITÀ DELLA PREGHIERA.
Comboni era assolutamente convinto della necessità della preghiera e ce lo
dice attraverso queste parole: "Rare
volte ho lasciato la meditazione nella vita passata; ma da molto tempo non l'ho
mai e poi mai lasciata, nemmeno nel deserto, neanche una volta Non ho mai
lasciato la preghiera neanche quando fili gravemente ammalato o stavo quaranta
giorni senza dormire unÂ’ora." "La
preghiera è... il pane quotidiano dei nostri missionari, riconoscendosi troppo
necessaria per mantenere il fervore della vocazione in questi paesi, dove è
purtroppo facile dimenticarsi di Dio e dei propri doveri." "Dunque
pregare e aver fede; pregare non con le parole, ma col fuoco della carità ." Lettura
della Parola: Matteo 26,40-44 (condividere
quali sono stati i momenti della mia vita dove ho sentito di più la necessità ,
la voglia, il desiderio di pregare) “La
preghiera mi ha salvato la vita.
Seriza la preghiera avrei perduto il lume della ragione già da molto tempo. il
mio bisogno di pregare è cresciuto nella stessa misura in cui, poco a poco.
cresceva la mia fede in Dio. sentivo che senza la preghiera la mia vita
era assurda e vuota".(Gandi) CANTO PREGHIERA
E CONTEMPLAZIO. Comboni
nei suoi numerosi scritti parla di una preghiera che e' autentica espressione
dello spirito umano in contatto con lo spirito di Dio, e la distingue dal
semplice recitare le preghiere. E' una preghiera che ha le sue radici nella
conoscenza e nell'amore di Dio. Proprio per il fatto che la preghiera nasce dal
profondo dello spirito umano, come frutto della fede e dell'amore a Dio, Comboni
sosteneva che questa deve essere per forza continua, incessante. E per questo
invita i suoi missionari a "tenere sempre gli occhi fissi in Gesù Cristo,
amandolo teneramente e cercando di capire sempre meglio cosa vuoi dire un Dio
morto sulla croce per salvare le anime". E
ad alcuni amici scrive così: "...dica ad Augusto e a Maria che si
gettino ai piedi di Gesù Cristo, che si nascondano dentro il cuore di Gesù
Cristo e là , in questa sorgente inestinguibile di consolazione troveranno il
loro conforto". Lettura
della Parola: Giovanni 15,4-11 (momento
di adorazione con musica di fondo) Pregare è parlare
a Qualcuno dal quale sappiamo di essere amati". (S. Teresa di Gesù)
Se uno ti ama. ti capisce, anche quando non parli, sa interpretare
i tuoi silenzi, previene i tuoi
desideri, leggere nel cuore CANTO
LETTERA
A UN MISSIONARIO: Caro P. Sergio, tu mi dici che trovi
conforto nella preghiera. Io non riesco a trovarlo, né riesco a capire quelli
che pregano. Se Dio vede già tutto, non ha certo bisogno delle nostre preghiere
per capire quali sono i nostri bisogni. ... Anche tu, poi, mi dici che con
quello che c'è da fare in giro nella tua bidonville non hai mai un minuto
libero. Questo lo capisco, ma allora perché perdi tempo a pregare? "
Caro amico, credo proprio di capire
perché non preghi. Non preghi perché il concetto di preghiera che ti sei fatto
è, a dir poco, blasfemo. La preghiera non ~ una bustarella che si allunga a Dio
per avere in cambio qualcosa. La preghiera ha soltanto una funzione comunionale:
non cambia sicuramente Dio, ma può cambiare me. Sono io che apro la porta a
Dio; sono io che accetto il dialogo. Se Dio mi ama e sa già tutto, so già che
sta tifando per me, come per te, come per tutti noi. E
allora, cosa mi dà la preghiera? Te lo dice il Vangelo(Luca 11,9-13): viene
promesso lo Spirito Santo, un atteggiamento nuovo verso la vita, un occhio nuovo
per guardare il mondo. La preghiera dà la forza dentro, l'energia per accettare e andare
avanti, per vivere in piedi, eretti, e non come lumaconi striscianti. Gandhi dice che la preghiera non deve essere mai una richiesta, ma è
una nostalgia dell'anima, una quotidiana ammissione della propria debolezza. E
anche lui dice che nella preghiera è meglio avere un cuore senza parole, che
non parole senza cuore. Insomma, Claudio, se preghi, ascoltati, e cerca Dio in te. Non c'è
bisogno di alcun intermediario per parlare con Dio. Non senti Dio? Fai silenzio
e prega. Se nella tua vita non sai dove andare è perché non fai silenzio.
Allora ti accorgi che il resto sono perline, lustrini. Quanto avrai provato ne
riparleremo. Ti abbraccio". P.
Sergio. CANTO PREGHIERA
E MISSONE: È nei momenti più difficili e dolorosi dove Comboni trova nella
preghiera il coraggio e la forza di continuare a credere e a sperare contro ogni
speranza Egli
non si è mai fidato di sé, ma unicamente di Dio che operava in lui e
attraverso di lui . E' proprio perché sente che la missione è opera di Dio, e
noi siamo solo strumenti, che inette totalmente energie e se stesso nelle mani
di Dio. Forse le parole che esprimono meglio il
significato ed il valore della preghiera nella vita di Comboni si trovano in uno
degli ultimi testi che egli ha lasciato e che ha un po' il valore di testamento: "Fiducia
in Dio! Che è sì rara anche nelle persone pie, perché si conosce e si ama
poco Dio e Gesù Cristo. Se si conoscesse e si amasse davvero Gesù Cristo, si
potrebbero trasportare i monti: e la poca fiducia in Dio è comune a quasi tutte
le persone buone e anche di molta preghiera, le quali hanno molta fiducia in Dio
sulle labbra e a parole, ma poca o nessuna quando Dio le mette alla prova, e fa
mancare talvolta ciò che vogliono.. Dunque
pregare e avere fede; pregare non con le parole, ma con il fuoco della fede e
della carità . Cosi si piantò l'Opera Africana. Così si piantò la Religione e
tutte le Missioni del mondo". E
scrivendo dall'Africa può dire con certezza: "Essendo la preghiera
il mezzo più sicuro ed ineffabile per riuscire felicemente nelle opere di Dio,
anche le più difficili e scabrose, ho sollecitato da molti vescovi e da molti
Istituti religiosi delle cinque parti del mondo quotidiane e fervide preghiere
per la conversione dell'Africa. Siccome
in questa rivelante impresa abbiamo a che fare con Dio, che mantiene la sua
parola e l'adempirà in eterno; siccome al "domandate" delle persone
più giuste del mondo, deve corrispondere il sicuro ed ineffabile
"troverete" dell'amoroso nostro Signore, che è morto anche per i
poveri dell'Africa, così io sono sicuro della felice riuscita della nostra
Missione e della speciale assistenza di Dio a riguardo della mia debolezza, e di
tutti gli umili operai del Vangelo che Dio mi ha dato e mi darà nell'ardua e
importante missione africana". Per
questo Comboni voleva che i suoi missionari fossero uomini di Dio, uomini
di preghiera Questa era per lui la condizione essenziale per sintonizzarsi con
la sterminata sofferenza dei fratelli dell'Africa: "La
preghiera è il pane quotidiano dei nostri missionari, riconoscendosi troppo
necessaria per mantenere il fervore della vocazione in questi paesi, dove
purtroppo è facile dimenticarsi di Dio e dei propri doveri religiosi". Lettura
della Parola: Marco 6,30-34 (preghiamo
per qualche missionario/a che conosciamo o situazioni di missione che più ci
stanno a cuore) “La
preghira
è vera soprattutto quando non esclude nessuno. L’orante non prega mai
per sé solo; l’uomo pio è colui che porta tutta la creazione a Dio, e
Dio nella creazione; è colui che sl carica di
tutta la storia per riversarla in Dio, e si carica di Dio per ritonare nella
storiaÂ… nella speranza di farci
segno che Dio interviene /per mezzo nostro!) in favore dei proveri e delgi
oppressi”. (David Maria Turoldo) CANTO Silenzio Condivisione Padre
nostro Canto
finale TI CERCO SIGNORE Da
tanto tempo, Signore, ti cerco ovunque: nelle
persone, negli eventi e nelle cose. A
volte mi sento pieno d'amore per te e
per il mondo che mi circonda. Tutto
mi sembra facile da vivere, anche
le prove che giungono dall'esterno. Ma
quando mi ritrovo impantanato nelle
esitazioni e nelle aridità che
credevo già scomparse per sempre,
rimango facilmente deluso. Allora,
mio malgrado, dentro di me sorge il
desiderio che tu non esista per
poter seguire, a piacere, le mie inclinazioni senza
controllo e senza rimorso. In
quei momenti non riesco più a credere che
il tuo giogo è lieve e il tuo peso leggero. Preso
dallo sconforto, grido come Pietro: "Signore,
salvami I". Come hai
fatto con Pietro, mi prendi per mano e mi
conduci al di sopra delle mie insicurezze. A
poco a poco, mi rischiari con la tua luce e
capisco che quello che mi schiaccia non
è il tuo giogo, né il tuo peso, ma
i miei limiti che accetto a malincuore. Mi
assicuri che con il mio consenso, puoi
tramutarli in beatitudini. E
ricomincio a cercarti, ancora
una volta, pieno di speranza. AMEN!
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