ALLA SCUOLA POPOLARE DI GESÙ DI
NAZARETH: PER LE STRADE, SOTTO LE PIANTE, NEI TEMPLIÂ… CIÃ’ CHE
CONTA È GENERARE VITA
VARI CONTESTI
Dapprima considero
il mio contesto. Dove vivo e con chi vivo?? È assai rischioso
avvicinarsi e addentrarsi nel testo biblico fuggendo dalla propria
storia e da quella delle persone con cui si condivide la vita.
Un secondo
contesto un po’ più ampio invita a prendere in seria
considerazione la storia attuale dell’umanità facendo memoria
con il costante desiderio di progettarsi verso il futuro.
Un terzo livello
di contesto riguarda lo stesso testo biblico e concerne i brani
immediatamente precedenti a quelli presi in considerazione: si
tratta dellÂ’ingresso messianico - apparentemente trionfale - di
Gesù di Nazareth (insieme ai suoi discepoli ed alle sue
discepole) nella città santa di Gerusalemme. È sempre importante
ubicare i testi biblici e non estrapolarli radicalmente da dove
sono stati inseriti.
LETTURA RIPETUTA DEL TESTO (Mc
11,11-20)
<<Ed
entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa
attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici diretto a
Betà nia. La mattina seguente, mentre uscivano da Betà nia, ebbe
fame. E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si
avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi
sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la
stagione dei fichi. E gli disse: «Nessuno possa mai più mangiare
i tuoi frutti». E i discepoli l'udirono. Andarono intanto a
Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che
vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i tavoli dei
cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e non permetteva
che si portassero cose attraverso il tempio. Ed insegnava loro
dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa
di preghiera per tutte le genti? Voi invece ne avete fatto una
spelonca di ladri!».
L'udirono
i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo di farlo
morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era
ammirato del suo insegnamento. Quando venne la sera uscirono dalla
città .La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin
dalle radici>>.
ADDENTRARSI NEL TESTO VIVO
Gesù di Nazareth
è giunto nella santa Gerusalemme. Viene acclamato ed osannato “Benedetto
colui che viene nel nome del Signore”. Si tratta di
unÂ’accoglienza basata sullÂ’entusiasmo ma non sulla speranza
convinta che Gesù sia la Vita. Entra alla fine nel tempio ed
osserva attentamente, poi esce da Gerusalemme.
Il giorno
successivo Gesù e i discepoli ritornarono a Gerusalemme ma lo
stesso Gesù rimane molto insoddisfatto “ebbe
fame”. Per sfamarsi
ricorre ad un fico maestoso “visto
da lontano”.
Guarda, scruta ed osserva tanto ma “non
trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei
fichi”.
Sarà anche vero che da quelle foglie belle viene prodotto parecchio
ossigeno ma Gesù aveva fame, come avrebbe potuto nutrirsi di sola
aria?
Vi sono anche
piante che producono dei fantastici frutti saporiti e gustosi,
dalla forma adeguata a quella richiesta dal mercato, dai semini
invisibili, dalla buccia sottile: sono gli O.G.M. (Organismi
Geneticamente Modificati). Dalle loro discrete qualità (e da
potenziali gravi rischi per la nostra salute ancora da verificare
con precisione) si stacca un limite madornale: gli OGM sono
ibridi, sono sterili, ovvero, non si possono seminare perché NON
sono in grado di generare Vita. A questo è lecito domandarsi a
cosa può servire possedere la migliore pianta del pianeta se poi
bisogna ricorrere ad altre persone per poter avere i semi della
Vita.
Anche il fatto che
non sia la stagione dei frutti dovrebbe interrogare. Per la
Vita non devono esistere periodi di infertilità o di quiescenza.
La Vita non ammette pause!!
Gesù di Nazareth ed i suoi discepoli entrano nel tempio. Come per il
fico, così anche nel tempio, Gesù osserva con tanta attenzione
ma non vÂ’incontra la VITA. Nel tempio trova usurai e
tangentisti i “cambiavalute”, ovvero, commercio squallido e speculazione: l’esatto contrario
della “casa di
preghiera per tutte le genti”,
di quel privilegiato luogo dÂ’incontro con il Dio della Vita
riservato ad ogni popolo e persona.
La Vita derubata, spogliata ed impoverita in nome del culto a Dio è
pura bestemmia e quindi NON Vita!! Ecco perché Gesù “rovesciò
i tavoli dei cambiavalute”.
Gesù porta la Vita, meglio, è la Vita. Vuole mutare radicalmente
la situazione disumana che ha incontrato. A cosa potrà servire il
grande tempio della santa Gerusalemme quando non è in grado di
generare vita, o quanto meno creare condizioni perché la vita
possa svilupparsi?
“…e non permetteva che
si portassero cose attraverso il tempio.”
Le "cose" in quanto tali non sono negative, giungono ad
esserlo quando prendono il posto degli esseri umani e questo era
il livello incontrato da Gesù.
Al vedere e all’udire Gesù quelli che ostacolano la vita “cercavano
il modo di farlo morire.”
Rifiutare la vita non è scelta che implica e coinvolge solo la
propria esistenza ma ferisce - a volte letalmente - anche quella
delle persone che stanno attorno e in ogni caso si contribuisce ad
aggravare la già forte disumanizzazione del mondo.
Chi pianifica l’uccisione di Gesù, progetta ciò perché sa che non
potrà più ingannare il popolo che, invece, continua ad ascoltare
Gesù, la Vita, poiché ne rimane “ammirato
dal suo insegnamento”.
Sembra paradossale - probabilmente lo è - ma si può affermare
che chi pensa all’uccisione di Gesù agisce fondamentalmente per
evidente “paura di lui”.
Il giorno successivo “…passando,
videro il fico seccato fino alle radici”. Ecco il risultato di chi non opta per la vita e non la genera:
rimanere secco fino alle radici!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
“RICADUTE”
DEL TESTO BIBLICO SCELTO NELLA MIA VITA
Ø
In cosa mi
provoca questa parte del capitolo 11 del Vangelo di Marco?
Ø
Le piante dalle belle e rigogliose foglie, il tempio
di Gerusalemme che accoglie il popolo con i tangentisti e la paura
di chi possiede il potere, dimostrano la precarietà di chi non
desidera affrontare la Vita con responsabilità , di chi la strappa
ad altri, di chi si accontenta di rimanere alla crosta, alla
superficie, alla buccia; senza giungere allÂ’autentica polpa. Per
tanti esseri umani oggi è una grave tentazione quella di giungere
ad essere degli O.G.M. - Domandiamocelo con tutta onestà : cosa se
ne fa Dio e l’intera umanità di decine di milioni di esseri
tutti bellini, prefabbricati, profumati, programmati e pettinati
se poi sono squallidamente infecondi?
Ø
Come mi pongo di fronte alla più grande scelta
politica da compiere ripetutamente davanti alla nostra storia:
Vita o Morte?
Ø
Riferendomi al tempio di Gerusalemme. Potrò credere
fermamente nel pastore e non nelle pecore? Potrò porre la mia
fiducia nella testa (Cristo) e tralasciare noi esseri umani che
siamo il resto del corpo?
Ø
Cosa fare e
soprattutto quali attitudini, quali scelte assumere e come essere
perché le “cose non passino attraverso” me?
Ø
Sono
disposto a collocare sempre la VITA davanti “alle buone
ragioni” che giustificano - varie forme, più o meno sofisticate
- di sopruso ?
Chi
vive di sola immagine non può andare molto lontano!! La Vita
stessa, affinché rimanga tale, chiede di essere accolta e
condivisa con generosità !!!!!
All'interno di questo sito è stata creata una sezione dedicata
a testimoni che durante la loro esistenza hanno saputo GENERARE
VITA. Visitatele!!!
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