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W Nairobi W!: per il diritto ad abitare a Nairobi con dignità e giustizia

W Nairobi W!: per il diritto ad abitare a Nairobi con dignità e giustizia

 

Tematiche: Campagne

W NAIROBI W!

APPELLO PER IL DIRITTO AD ABITARE NAIROBI CON DIGNITA’ E GIUSTIZIA

La Carovana della Pace sostiene la campagna internazionale W NAIROBI W! e la rilancia con una seconda fase di pressione sui paesi creditori del Kenya. A seguire il testo di questo nuovo appello reperibile ai siti www.giovaniemissione.it , www.habitants/IAI e www.unimondo.org .

Per aderire all'appello clicca qui!!!

 

W NAIROBI W!

APPELLO PER IL DIRITTO AD ABITARE NAIROBI

CON  DIGNITA’  E  GIUSTIZIA

La lotta e l’impegno di baraccati, Chiese, ong e ambasciate con il sostegno della solidarietà internazionale ha impedito al governo Keniano  la demolizione di decine di migliaia di strutture (baracche, scuole, chiese, centri comunitari, cliniche, mercatini, ecc.) e lo sgombero forzato di oltre 300.000 persone da Kibera, Korogocho, Kahawa Soweto, Kamae, Kware, Kamwana, Kanguku, Kandutu, City Cotton, Mutumba, Kareru, Kirigu, Muria-Mbogo, Mutego, Njiku e altri tra i più popolati dei 199 slums di Nairobi.

E’ la dimostrazione che l’unità fa la forza!

Rimane la profonda ingiustizia dell’apartheid economico e sociale che condanna il 55%  della popolazione (circa 2,5 milioni di persone) a vivere nel 5% del territorio urbano.

L’80% degli abitanti di queste aree non è nemmeno proprietario  della baracca, ma paga l’affitto di costruzioni erette abusivamente su terreni pubblici che, quindi, il governo può demolire e sgombrare in ogni momento.

La campagna continua!

Noi chiediamo con forza  di riconoscere IL DIRITTO dei baraccati di ABITARE NAIROBI  CON DIGNITA’ E GIUSTIZIA:

Al Governo del Kenya e al Sindaco di Nairobi:

  • Bloccare tutte le demolizioni e gli sgomberi forzati
  • Rispettare gli obblighi della Convezione Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali
  • Sviluppare una nuova politica abitativa ed urbana pubblica che parta dal rispetto del diritto alla casa di tutte le persone (sicurezza abitativa, pianificazione e recupero urbanistico partecipato, igiene e sanità pubblica).

Alla Commissione Europea, ai Governi e alla Banca Europea degli Investimenti di:

  • Bloccare qualsiasi finanziamento destinato al Kenya per realizzare le infrastrutture se non sono rispettate le condizioni di cui sopra

Ai paesi “creditori” del Kenya per oltre 6,5 miliardi di dollari

  • Riconvertire il “debito” in politiche abitative e sociali a favore dei 2,5 milioni di baraccati, con l’aiuto e il controllo di tutte le parti in causa, compresi in particolare gli abitanti e i cittadini, con chiari meccanismi per garantirne la trasparenza

A UN- Habitat

  • Stabilire un tavolo di confronto tra governo del Kenya e i paesi ricchi, le rappresentanze riconosciute dei baraccati, le ong, le reti internazionali, per attuare quanto richiesto.

TUKO PAMOJA!

(Tutti assieme!)

Dai siti www.giovaniemissione.it , www.habitants/IAI e www.unimondo.org è possibile inviare questo appello direttamente a:

1.       His Excellency Mwai Kibaki President of the Republic of Kenya

2.       Hon. Kiraitu Murungi, Minister for Justice and Constitutional Affairs

3.       Hon. Raila Odinga Minister of Roads & Public Works

4.       Hon Simeon Nyachae, M.P. Minister for Energy

5.       Hon. John Njoroge Michuki Minister of Transportation

6.      Hon. Musikari N. Kombo, M.P.  Minister for Local Government

7.      Hon. Amos M. Kimunya, M.P.  Land and Housing Minister

8.      Mr. Dick Wathika, Mayor of Nairobi

9.      Commissione Europea

10.  Parlamento Europeo

11.  Governi dell'Unione Europea

12.  Principali paesi creditori (Giappone, Inghilterra, USA)

13.  Banca Europea degli Investimenti

Hanno aderito alla prima fase della campagna più di sei mila persone tra cui:

Internazionali:

Abbé Pierre (Francia), Alex Zanotelli (Missionari Comboniani, Italia), Cesare Ottolini (Coordinatore International Alliance of Inhabitants, Internazionale), Cristina Almazan (UCISV-Ver, México), Don Alessandro Santoro (Comunità di Base delle Piagge, Firenze, Italia), Giovani Impegno Missionario (Italia), Guillermo Rodriguez Curiel (Frente Continental Organizaciones Comunales, Messico), Jean-Baptiste Eyraud (Portavoce DAL, Francia), Mons. Luigi Bettazzi (Vescovo Emerito di Ivrea, Italia), No-Vox (Internazionale), Renzo Fior (Presidente Emmaus International), Sidiki Abdoul Daff (CERPAC, Senegal), Vincenzo Simoni (Segretario nazionale Unione Inquilini, Italia), Yves Cabannes (UN Advisory Group on Forced Evictions, Ecuador).

Kenya:
African Network for the Prevention and Protection of Child Abuse and Neglect (ANPPCAN), Basic Rights Campaign, Carolina for Kibera, Intermediate Technology Development Group (ITDG), Kenya Human Rights Commission, Kituo Cha Sheria, Kutoka Network of Parishes in the Informal Settlements (Christ the King - Line Saba, Sacred Heart – Dagoretti, Christ the King – Embakasi, St. John’s – Korogocho, Consolata Shrine – Westlands, St. Joseph - Kahawa West, Holy Cross – Dandora, St. Joseph and Mary - Shauri Moyo, Holy Mary Mother of God – Githurai, St. Joseph the Worker – Kangemi, Holy Trinity – Kariobangi, St. Mary’s - Mukuru kwa Njenga - Our Lady of Guadalupe - Adams Arcade, St. Theresa’s - Eastleigh/Mathare Valley), Maji na Ufanisi, Pamoja Trust, Shelter Forum, Concern Worlwide.

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