Tanti gli spunti da cui partire...- Negli ultimi anni il movimento per la pace è cresciuto e ha avuto momenti forti di convocazione e visibilità: molte più persone si sono sentite interpellate dalle sue proposte
- Ugualmente gli eventi di guerra e violenza hanno resistito alle pressioni della società civile e dei movimenti. Forse in modo contenuto e rallentato, si sono comunque realizzati gli obiettivi prefissati dai signori della guerra
- Il potere mediatico ha benedetto, ipnotizzato e reinterpretato gli eventi, producendo una generale assuefazione e una perdita della memoria collettiva
- La chiesa istituzionale su questi temi è stata spesso silenziosa e in vari casi contradditoria; in certi passaggi è sembrata addirittura benedire la logica di guerra
- Le forze sul territorio (comunità cristiane e chiesa locale; società civile e reti locali) spesso hanno dato l’impressione di essere impotenti, intrappolate e poco in dialogo tra loro
- Ogni giorno si confermano le urgenze più gravi della maggioranza dell’umanità in agonia; queste urgenze passano però inosservate alla sensibilità di buona parte del nostro mondo occidentale
- I giovani in cerca di significato e di sogni da vivere hanno un potenziale enorme che spesso si disperde, non trova sbocchi e viene "domato" dalle regole di adattamento allo status quo. I giovani in carovana sono protagonisti di un’alternativa che continuano a ritenere possibile e nel piccolo i questo evento hanno mostrato realizzabile.
Di questo dialogheremo con p.Alex Zanotelli e Paolo Barnard il 7 settembre a Limone sul Garda nella serata che inaugurerà il Cammino della Carovana della Pace 2004, in comunione con la Marcia S.Maria di Leuca - Alessano sulle orme di don Tonino Bello. |