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Le voci del cuore

Valentina del GIM di Roma ci racconta l’incontro che si è svolto a febbraio con le giornaliste Angela Caponnetto ed Emanuela Vinai.

La voce si incrina, gli occhi le diventano lucidi, perché per lei non è solo un lavoro, è molto di più, è una missione di vita. “Voglio raccontare la verità, una verità scomoda, pesante, dolorosa, che non vogliamo sentire, che facciamo finta di non vedere. Una verità che troppo spesso viene manipolata, modificata o addirittura taciuta dai giornalisti per far uscire lo “scoop”, per fare più notizia e di conseguenza per vendere di più”. A parlare è Angela Caponnetto, giornalista e inviata di RaiNews24, tra le relatrici dell’incontro del Gim di Roma, che si è tenuto nel mese di febbraio dai missionari Comboniani. E per poter raccontare questa Verità, ha deciso di salire lei stessa sulle navi umanitarie che salvano i migranti in mare da morte certa, navi come quella della Sea Watch, un’organizzazione senza scopo di lucro che svolge attività di ricerca e salvataggio nel Mar Mediterraneo centrale, teatro di una delle più grandi stragi di esseri umani dei nostri tempi, per vedere con i suoi occhi e per poter toccare con mano quanta sofferenza, quanto dolore e quanta disperazione c’è nei loro volti e nelle loro storie.

“Ho visto sui corpi di quelle persone tutti i segni delle violenze subite che solo a raccontarle fanno rabbrividire, per non parlare di quelle psicologiche: ricatti, minacce, richieste sempre più insistenti di soldi per poter partire. Partono su quei gommoni fatiscenti in tanti, troppi per poterne reggere il peso e a volte - ci spiega Angela Caponnetto - persino una bottiglietta d’acqua può diventare motivo di litigio e di sopravvivenza”.

A raccontarci invece l’esperienza della GMG svoltasi a Panama dal 22 al 27 gennaio di quest’anno è stata Emanuela Vinai, collaboratrice dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della CEI.

Ci racconta che questa era la sua prima volta a una giornata mondiale della gioventù e che dall’Italia erano presenti circa 1.200 ragazzi, che avevano il loro punto di riferimento in “Casa Italia”, che accompagna tradizionalmente i nostri giovani connazionali nelle varie GMG in giro per il mondo, allestito presso l’Istituto italiano Enrico Fermi nei pressi della parrocchia Nuestra Señora de Guadalupe. La struttura nasce negli anni ’60 dall’intuizione e dall’ostinazione di un imprenditore italiano, Stefano Cermelli, che volle dare un’istruzione migliore ai figli degli emigrati e ora è divenuta presidio di eccellenza formativa. I ragazzi italiani sono stati alloggiati per lo più in famiglia e sistemati nella zona della medesima parrocchia, dunque nei pressi di Casa Italia.

È stata la prima GMG centramericana, voluta da Papa Francesco tre anni fa, alla quale hanno partecipato circa 250.000 giovani da tutto il mondo. Il tema di quest’anno è stato la risposta della Vergine Maria alla chiamata di Dio: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Lc1,38). E per raggiungere un maggior numero di giovani il Papa ha inviato un video-messaggio, in cui ci incoraggia a seguire l’esempio di Maria: “Le sue parole - dice nel suo appello il pontefice - sono un “sì” coraggioso e generoso. Il sì di chi ha capito il segreto della vocazione: uscire da sé stessi e mettersi al servizio degli altri. La nostra vita trova significato solo nel servizio a Dio e al prossimo. Ci sono molti giovani, credenti o non credenti, che al termine di un periodo di studi mostrano il desiderio di aiutare gli altri, di fare qualcosa per quelli che soffrono. Questa è la forza dei giovani, la forza di tutti voi, quella che può cambiare il mondo; questa è la rivoluzione che può sconfiggere i “poteri forti” di questa terra: la “rivoluzione” del servizio. Mettersi al servizio del prossimo non significa soltanto essere pronti all’azione; bisogna anche mettersi in dialogo con Dio, in atteggiamento di ascolto, come ha fatto Maria. Lei ha ascoltato quello che le diceva l’angelo e poi ha risposto. Da questo rapporto con Dio nel silenzio del cuore, scopriamo la nostra identità e la vocazione a cui il Signore ci chiama, che si può esprimere in diverse forme: nel matrimonio, nella vita consacrata, nel sacerdozio… Tutti questi sono modi per seguire Gesù. L’importante è scoprire che cosa il Signore si aspetta da noi e avere il coraggio di dire sì”.

È stato emozionante, nonché un immenso onore, per tutti noi del GIM di Roma, poter ascoltare queste testimonianze, il coraggio e la tenacia di Angela nel combattere la sua battaglia contro un giornalismo poco etico e giusto, che però deve essere la battaglia di tutti noi, in nome della verità, e l’esperienza gioiosa e arricchente della Giornata Mondiale della Gioventù, raccontataci con straordinario entusiasmo da Emanuela, che per qualche minuto ci ha trasportati nell’atmosfera festosa e coinvolgente di Panama, tra le urla e i pianti delle migliaia di ragazzi provenienti da tutto il mondo, accompagnata dalle parole preziose e incoraggianti del Pontefice che noi ragazzi porteremo sempre nel cuore e che infondono nuova speranza per un futuro migliore che parte da noi, da costruire insieme.  

Valentina Di Giannantonio

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