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I DIRITTI DEI POVERI NEL TEMPO DELLA GLOBALIZZAZIONE

10 Dicembre 1998 - Prato - Auditorium I. Datini

I DIRITTI DEI POVERI NEL TEMPO
DELLA GLOBALIZZAZIONE

di p. Alex Zanotelli

10 Dicembre 1998 - Prato - Auditorium I. Datini

Con il Patrocinio del comitato Nazionale per la celebrazione del 50° Anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell'uomo -
Associazione Prato per la Pace - Assessorato P.I. - Comune di Prato - Rete Radié Resch



Stavo osservando i volti di voi giovani e vi invidiavo, io ho 60 anni e mi piacerebbe averne come voi, 17-18-20 per ricominciare a battagliare di nuovo, perché la vita è bella ed è un grande dono se la si vive fino in fondo. Foto di Alex Zanotelli
Stavo pensando alle possibilità che avete, penso che una delle cose più belle è il futuro che avete davanti, una vita da buttare per qualcosa che vale, per salvare la vita stessa.
Vi volevo invitare a fare un gesto che noi facciamo, ogni domenica mattina a Corogocho noi facciamo un momento celebrativo per le piccole comunità cristiane, chi presiede invita tutte le persone presenti a guardarsi in volto e in Swuaili a dire Karibo, la parola che diciamo quando apriamo la porta, benvenuto fratello, è una gioia di averti qui. Io direi, per tirare via l'attenzione da me e portarla su di voi, che ognuno di voi guardi il suo vicino e dica Karibo fratello... Guardate bene il volto. Avete dei volti che sono belli.
Il vero valore, il vero capitale che avete siete voi, i vostri volti. Voi siete estremamente importanti.

Oggi non dovevo essere solo, avevo promesso di venire con Sara Wang, una donnetta piccolina, sui 35 anni, una donna che è stata eletta Presidente della Discarica, è strano perché è stata eletta dagli uomini, all'inizio non volevano saperne ma lei ci è riuscita perché ha una forza d'animo incredibile, lei non sta bene, poi ha delle decisioni importanti da prendere nella comunità per cui abbiamo preferito che non venisse.
Permettetemi di dirmi che oggi sono qui in conclusione di un pellegrinaggio, abbiamo iniziato da Mazzara del Vallo, siamo arrivati a Roma l'8 Dicembre; in questo pellegrinare ricordiamo i 500 anni dell'Africa, le Nazioni Unite hanno rifiutato di dichiarare il `98 anno nazionale dell'Africa come hanno fatto nel `92 per i 500 anni dell'America; penso che ci siano motivazioni politiche. Ringrazio chi ha proposto questa campagna "Chiama l'Africa" che ci ha permesso di girare l'Italia a parlare dell'Africa. Questi 500 anni dovevano essere 500 anni di incontro, di volti; sono stati invece 500 anni di scontro, di oppressione in maniera brutale.
Lo schiavismo è stato una delle pagine più tragiche di questa nostra storia umana, una cosa di cui dobbiamo ancora chiedere perdono seriamente, anche come Chiesa.
Il colonialismo era per assicurarsi le materie prime, non c'era più bisogno di schiavi ma di materie prime per le nostre industrie; anche il colonialismo è stato brutale, anche quello italiano. Angelo Del Boca "Colonialismo italiano in Africa" ha distrutto il mito falso degli italiani bravi colonialisti, i massacri in Libia, in Etiopia il massacro di 1500 monaci ortodossi, fatto in una maniera di una brutalità incredibile.
L'indipendenza dell'Africa è stata concessa perché ormai sapevamo che era dentro al Neoliberismo, un sistema economico che ormai ci permetteva di andare avanti tranquilli. Il nuovo interesse sull'Africa, la guerra di Cabila, si spiega perché dietro c'è una politica dei potentati economici per l'interesse dei giacimenti d'oro e di diamanti in Congo.
Oggi l'Africa è un continente dissanguato, è un continente che deve pagare 250 milioni di dollari di debito, è una cifra colossale che io considero immorale pagare. Se volete sono cifre, per me sono volti, il capitale umano.
Quando venite a Corogocho vedete che i volti della gente sono i volti della gente che io amo, e che soffre e che paga in maniera incredibile.
Io ho scelto, sono stato prima silurato da Nigrizia come direttore per le sparate che ho fatto sugli Dei di allora, Andreotti, Craxi, Spadolini... Alla fine avevo già da un pezzo chiesto di andare a vivere in una baraccopoli perché volevo sperimentare cosa significa la vita in queste realtà, in questo inferno. Se la vivete da fuori sono cifre, sono numeri, ma quando vi prendete carne, vi assumete la sofferenza umana, allora incominciate a capire e a leggere la realtà in maniera "altra".

Io sono arrivato a Corogocho il 13 Gennaio 1990.
Cos'é Corogocho ? E' una parola Kikuiu e vuol dire confusione, è una delle tante baraccopoli di Nairobi. Nairobi è una città bellissima, sembra Milano, grattaceli, palazzi; una città in cui passano un mare di soldi, di finanza. Ci sono delle zone della città meravigliose, le avete viste in "Le mie verdi colline d'Africa" di Emingway. La zona dei bianchi di una volta, oggi dei neri che sono al potere. Una città di 3.000.000 di abitanti, tra vent'anni se ne prevedono 18 milioni, diverrà un'enorme metropoli. Non sono venuto in Italia per incontrare il Nord del Mondo, il Nord ce l'ho a 3 km di distanza da Corogocho - un quartiere con delle ville che da voi vi sognate. Quindi il Nord e il Sud a tre km di distanza, eppure il muro tra gli straricchi e gli strapoveri è un muro invalicabile. Non è vero che il muro di Berlino è crollato, era un'illusione, abbiamo creato noi l'est.
Il vero problema è il muro che divide i ricchi dai poveri, è questo il vero problema di questo Mondo.
A Nairobi lo vedete ad occhio nudo.
Statistiche dell'ambasciata americana dicono: su 3 milioni di abitanti il 60 % vive in baraccopoli, la maggioranza della gente, in una città dal lusso sfrenato. Dove vive ? Vive nell' 1,5% della terra residenziale. Le bestie selvagge nei parchi nazionali sono trattate molto meglio per i casti occhi dei turisti che non la gente di Nairobi.

A Corogocho non riuscite neanche a muovervi la sera, talmente c'è la sardinizzazione della gente. Corogocho è una piccola collina tra 2 fiumiciattoli, lunga 2,5 km per 1,5 km di larghezza, ci sono 150.000 persone che ci vivono. Le altre baraccopoli sono ancora più grandi, Kibera avrà mezzo milione di abitanti.
Questo 1% della terra non appartiene ai poveri, appartiene al governo; possono arrivare le ruspe in qualsiasi momento, il governo dà 24 h di preavviso e con le ruspe spiana tutto. E i poveri più in là, perché è massa esportabile.
Il secondo aspetto terribile, che non ho mai visto in America e in Asia in altre baraccopoli, è che il 70-80% delle baracche non appartengono agli abitanti, ma a dei proprietari che le affittano, e l'affitto costa un sacco di soldi. Quindi notate il giro dello sfruttamento.
Se poi mettete il fatto che il governo non mette i servizi, non ci sono fogne, né luce; c'è solo l'acqua che però è gestita da subappaltatori e quindi alla fine i poveri pagano l'acqua molto più cara dei ricchi.
Quindi capite tutto, capite il degrado sociale e ambientale; a Corogocho non esiste verde, né piante, né spazi, è solo concentrazione di baracche, ogni baracca è 3 m per 4 m dove vivono 4-5 persone.
Capite il degrado sociale, il 60-70 % dei nuclei familiari che sono donne sole con bambini, e qui capite, voi donne soprattutto, che quando si parla di povertà si deve parlare di "femminilizzazione" della povertà, perché sono le donne e i bambini che pagano lo scotto dell'impoverimento in maniera incredibile.
Le conseguenze sanitarie sono incredibili, oggi calcoliamo che circa il 50% delle persone che vivono nelle baraccopoli sono oggi sieropositivi. Andiamo verso una tragedia di dimensioni spaventose.
Può scoppiare di tutto, l'anno scorso abbiamo avuto le pioggie di El-ninço e hanno fatto ribollire i pochi cessi che ci sono, c'è n'è uno per ogni 30 famiglie; è scoppiato subito il colera.

E' qui dove voi vedete volti di persone che amate, vedete veramente che cosa significa, non ho bisogno di statistiche, quello che mi fa male è vedere persone che io amo sparire così, uccise da un sistema che ammazza. E non sono qui per dirvelo a voi, per farvi sentire in colpa, io lo dico a Nairobi.
L'altro giorno sono venuti a Nairobi (di solito non ci viene nessuno) dei ragazzi del Rotary Club, sono arrivati, hanno visto un pò e hanno detto: "vogliamo fare una fotografia". Accanto a me c'era un indiano, a Nairobi gli indiani hanno in mano l'80% del commercio; e gli ho detto a questo ragazzo sorridi.
E lui: "come posso sorridere qui davanti a tale miseria".
Non aveva mai visto Corogocho.
I ricchi non vedono Corogocho... Siamo gechi, ecco il dramma.

Avete capito perché ho deciso di viverci dentro. Io ho una baracca come tutti, vivo mangiando quello che c'è sulla strada, tentando di fare qualcosa, ma cosa volete fare di fronte a disastri del genere. Si lotta, si spera con la gente. Ma quando lo sentite sulla vostra pelle, io ho perso subito 20 kg, ma non sono necessari, sono stato subito meglio. Ognuno di noi si porta dietro 20 kg in più, basterebbe aggiustare il tiro, si starebbe tutti meglio. Quando scendete a vedere come vive la gente, lo pagate sulla vostra pelle.
Io ho visto da vero l'emarginazione. Di fronte a noi c'è la discarica di Nairobi, ogni giorno arrivano i camion a portare i rifiuti. Su questa discarica ci sono migliaia di persone che vivono raccogliendo i rifiuti.
Guardate, c'è gente che dice che io sono la voce profetica... smettetela, i Profeti sono questa gente che raccoglie i rifiuti. Sarebbe la Sara Wang, è lei la Profetessa perché ci dice che si può vivere sui rifiuti, che si può rielaborare i rifiuti. Stiamo rendendo questo mondo una pattumiera. Se non riusciamo a capire che non si può andare avanti così, che dobbiamo riusare quello che buttiamo via, come loro ci insegnano, guardate che non c'è futuro.
La discarica è un inferno, io li chiamo i gironi danteschi, andate lì e si capisce cosa vuol dire vivere a Corogocho, cosa significa essere un ragazzo di strada. A Corogocho sono 30.000 i ragazzi che vivono per le strade, presi a calci da tutte le parti, uccisi dalla polizia come sta succedendo in Brasile, hanno imparato bene la storia del Brasile.
Se sei una ragazzina nata a Corogocho ci sono poche speranze per guadagnarsi da vivere se non la prostituzione. E guardate che non è una scelta, nessuna ragazza vorrebbe prostituirsi, non c'è altra via. A volte mi siedo accanto a queste ragazzo e gli dico:
"... Ma oh ! guarda che prenderai l'AIDS"
e loro mi dicono:
"Alex lo so benissimo, ma cosa ci posso fare io ? Alex per favore prendi un pezzo di carta e scrivi - morta per AIDS - e su un altro - morta per fame - e poi tira su, è la stessa cosa !".
E quindi capite perché l'alcolismo, perché la droga, alla fine voi non ci capite più niente.

Quando si parla dei diritti dei poveri, i diritti dei poveri nell'età della globalizzazione, ma quali diritti ?
Se tu sei un giovane e sei nato a Corogocho non c'è lavoro, sono pochissimi quelli che lavorano in città, e guardate che l'80% della popolazione è tutta giovane. Sono tutti lavori precari, cercano di sopravvivere, quindi la droga, l'alcolismo, e soprattutto questi vivono rubando. La violenza a Corogocho è spaventosa, potete essere a qualsiasi cantone e venite accoltellato, adesso incominciano a girare le pistole. Quasi ogni giorno abbiamo qualcuno ucciso. E guardate che questa violenza è la disperazione, e la disperazione dei poveri è la nuova bomba atomica, non so fino a che punto i poveri potranno andare avanti a vivere come stanno vivendo.

Infine i malati di AIDS, è una situazione spaventosa, noi gli assistiamo come possiamo ma è un'emarginazione totale. Il governo del Kenia non vuole affrontare il problema dell'AIDS perché vorrebbe dire dare le statistiche reali, e questo vorrebbe dire perdere turismo, una delle grandi entrate economiche del Kenia.
Non si vuole affrontare un problema che è devastante.
Io ho assunto, ho tentato di assumere, la sofferenza di questa gente, e quando l'ho sentito sulla mia pelle è incredibile. Voi alla fine non avete più tempo per voi, non avete più vita privata, la gente ha diritto di voi dalla mattina alla sera; non cè notte in cui non arriva gente disperata, con la testa spaccata, che non sa dove dormire. A volte mi sembra di avere al posto delle viscere dei sassi, tanta è la sofferenza e tanta è la tua impotenza.

Ecco visto dal di dentro quello che sono i Diritti dei poveri nell'era della globalizzazione. Smettiamola di prenderci in giro parlando di Diritti... Ma quali diritti ?!

In Kenia è uscito un bellissimo testo che si intitola "Basic needs are basic rights", i bisogni fondamentali sono diritti fondamentali. La lotta che facciamo per i diritti umani è la lotta di una parte del mondo, composta di ceti medio-alto borghesi, per certi tipi di diritti umani. Ma nessuno parla dei Diritti umani fondamentali, per esempio il Diritto all'alimentazione, alla Sanità, alla Scuola; non alle università o alle scuole secondarie, ma alla scuola di base. A Corogocho abbiamo migliaia di ragazzi, non i ragazzi di strada, che non possono andare a scuola.
Il Comune di Corogocho mi ha confessato che tra 5 anni il 50% di tutti i ragazzi di Nairobi non potrà entrare in 1° elementare ! Perché i genitori non hanno i soldi. Queste sono le conseguenze degli aggiustamenti strutturali della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. Guardate che se ci sono due organizzazioni criminali sono proprio queste, da portare in tribunale. Sono queste che ammazzano. Fino a ieri i poveri di Corogocho potevano andare almeno all'ospedale, il Keniatta Hospital. Oggi i poveri non possono più entrare perché bisogna avere almeno 1000 scellini per accedervi. Così la gente muore così, anche per delle sciocchezze.

Ecco il dramma, questo Sistema ammazza, uccide, schiaccia, la maggiorparte degli uomini. Ecco perché è una presa in giro parlare dei diritti dei poveri nell'era della globalizzazione.

Viviamo in un Sistema che permette al 23% dei questo mondo di vivere da nababbi; noi utilizziamo l'85% delle risorse e delle energie di questo mondo.
A spese di chi? Del restante 77% che è costretto a vivere alla soglia della povertà o sotto la soglia della povertà assoluta.
La Banca Mondiale ha detto che un miliardo di esseri umani sono inutili a questo mondo.
Ma come si fa a dichiarare inutili un miliardo di volti, i volti che io amo perché per esempio a Corogocho si tratta della mia gente.
Davanti a un Sistema che ammazza ogni anno dai 30 ai 40 milioni di essere umani per fame; qualcuno ha ricordato l'Olocausto, che è un'infamia storica, abbiamo fatto per l'Olocausto monumenti a non finire, ma chi ricorda i 40 milioni di esseri umani che ogni anno vengono sacrificate sull'altare della logica del Mercato. Non perché non c'è cibo, lo buttiamo da tutte le parti. Le tonnellate di roba che arrivano a Nairobi negli Hotel, tonnellate di roba che vengono buttate via nella discarica e qui sono recuperate dalla gente. E' la pazzia totale !
Le Monde Diplomatique dice in prima pagina: "potremmo risolvere i bisogni per fame e sanità con 13 miliardi di dollari". E noi sapete come gli spendiamo in Europa e in America ? In profumi ! 13 miliardi di dollari spesi in un anno in profumi. Questa è l'assurdità totale in cui viviamo !

Io come credente, e guardate che la mia fede è di una fragilità totale, quando arrivate a Corogocho non capite più nulla, la domanda è "ma dov'è Dio ?"; perché davanti a tale sofferenza la domanda è questa.
Io come credente dico che questo Sistema è un Sistema di peccato ! Finché la Chiesa non avrà il coraggio di dire questo, guardate che sono solo discorsi, sono solo moralismi.

Cos'è questo Sistema ? Il Sistema è basato su 3 pilastri fondamentali:

- Il primo pilastro è il pilastro ECONOMICO, per favore non date importanza alla politica, la vera politica la fanno i potentati economici, sono loro che decidono, vi illudono e vi ingannano. I nostri giornali sono pieni di un parlarsi addosso, non dicono più nulla e non possono fare più nulla. Sapete chi decide la vera politica ? Rendiamoci conto del primato dell'Economia e soprattutto del primato della Finanza.
Io sono un emerito imbecille, sono sempre stato bocciato in matematica, mia madre mi dava tanti di quei pugni in testa quand'ero piccolino perché non capivo; mi metteva le mele, le Golden, io vengo dalla Val di Non, e mi diceva: "una mela e un'altra mela quanto fanno ?". E io rispondevo: "tre". E giù pugni, perché proprio la matematica non mi entrava.
Io sono quindi un emerito imbecille in matematica, però gli economisti mi dicono che su quattro parti, solo una è economia reale, tutto il resto è pura invenzione, pura speculazione. Solo uno su quattro è reale, è prodotto, c'è. Quindi vedete l'importanza della Finanza.

- Il secondo pilastro: attenti perché di questo nessuno parla, quardate che il 20% del mondo non potrebbe tener sotto il restante 80% se non fosse per la forza delle armi. Non molleremo mai l'atomica. Perché l'atomica e tutte le armi servono a mantenere i nostri privilegi ! Non difendiamo nessun confine, solo i privilegi dei ricchi. Spendiamo 1000 miliardi di dollari ogni anno in armi, potremmo trasformare questo mondo in un paradiso terrestre. Guardate che è pura follia. E lo facciamo, dobbiamo farlo, se vogliamo mantenere questo modo in cui stiamo vivendo.

- Il terzo pilastro: i Mass media. In Italia tutti i giornali e tutte le reti televisive sono controllate da due grandi potentati finanziari, e ci fanno credere quello che vogliono. Ecco perché siamo tutti dei drogati, dei giechi, che non vedono, perché non vogliono che noi vediamo.



Questo per me è un sistema di peccato che deve essere rimesso radicalmente in discussione. Perché ? Crea Corogocho, crea 30 milioni di morti per fame ogni anno; e poi ammazza voi giovani, io stavo guardando i vostri volti perché avete delle potenzialità enormi. Questo sistema vi deruba l'anima, proprio perché è basato sulle cose, sui soldi, sull'avere. Alla fine anche noi diventiamo cose. Non sono le cose che ci rendono gioiosi, sono i volti, sono le relazioni; invece questo sistema è puro materialismo.
Il problema della Chiesa non è l'ateismo, questo è la prima maniera di cercare di fare un atto di fede, dovete negare il Dio che vi viene proposto per fare un vero atto di fede. Il problema è questo materialismo totale che ci uccide dentro; voi vedete le conseguenze che sono la droga, i suicidi, perché ci ammazza, ci toglie l'anima, la cultura, la gioia di vivere.
Io ogni volta che torno in Italia trovo la gente sempre più infelice, non parlo delle grandi città, io vengo da un paesino della Val di Non, la Melinda ha trionfato... Con la distruzione umana totale, erano dei paesini in cui si viveva come comunità, con le nostre beghe, ma ci si parlava... E' il senso della morte, qualcosa che mi prende... Ecco quello che fa.

Questo sistema uccide il vostro futuro !
Non sono io, un imbecille di missionario, che ve lo dice; gli scienziati, Lester Brown, che firma State of the World, dice che abbiamo 50-60 anni per cambiare; se entro questo tempo non avremmo cambiato, avremo già intaccato le linfe vitali di questo pianeta e i vostri figli non potranno vivere in questo mondo.
Il rapporto "Futuro sostenibile", pubblicato da EMI, dice, da uno studio sulla Germania: la Germania se vuole sopravvivere nei prossimi 60 anni dovrà essere capace di tagliare l'uso di energie e di prodotti del 90%.
Quest'anno sta per iniziare la campagna per un futuro sostenibile in Italia, cos'è che dobbiamo fare per creare un futuro sostenibile; guardate che è importante, non c'è più futuro. Sta a voi mettere questo sistema radicalmente in discussione.
Quello che trovo più grave è il fatto che trovo un senso di impotenza, soprattutto nei giovani. Molti dicono che non possiamo farci nulla, ormai ci siamo dentro... Non è vero ! Io credo ai vostri volti, voi che siete qui siete una grande grazia per me, guardate che ognuno di voi è una bomba atomica in positivo. Se voi costruite la vostra vita in libertà, inventandovela, potete trasformare questo mondo.
Voi che siete qui questa mattina avete una potenzialità incredibile... non scimmiottate nessuno !
Dante diceva "uomini siete e non pecore matte" e credo che coglieva il problema di questa società. Diventate uomini ! Che vuol dire autocostruirsi in libertà, per dare fiato alla vita. Ecco il mio appello a voi.
Avete un sacco di possibilità, mi chiedete "che possiamo fare"; io ho menzionato i tre pilastri fondamentali su cui si basa questo sistema.
In campo economico avete delle possibilità enormi, oggi è nata la Banca Etica. Dov'è che avete i vostri soldi ? Domandate ai vostri genitori dove sono. Voi sapete che razza di giri ci sono dietro, sono impelagate dentro con la droga, con le armi. E sono soldi nostri. La Banca Etica ha questa funzione. Allora domandiamoci dove tengono i loro soldi le chiese. Questa è una cosa importante, bisogna coniugare finanza ed etica; bisogna sapere dove i nostri soldi vengono utilizzati.
Avete altri strumenti importanti che stanno uscendo: il boicottaggio, le campagne. Boicottaggio di che cosa ? Di marchi. In America i consumatori, quando hanno scoperto che la Nike, una delle grandi multinazionali che va a far lavorare la gente in Thailandia, in Corea, ecc... a bassissimo prezzo; i consumatori si sono messi daccordo e hanno messo in ginocchio la Nike, sembra quasi impossibile... Voi potete mettere in ginocchio questi grandi marchi. Ricordatevi che voi non votate quando andate alle urne, voi votate quando andate al supermercato ! Ecco l'importanza dei boicottaggi.

Francesco Gesualdi ha scritto "GUIDA AL CONSUMO CRITICO", è un infermiere che sta qui vicino a voi, ha scritto questo libro a tempo perso perché è appunto un infermiere. E' uno dei discepoli di Don Milani.
E' un libro che dovrebbe essere in ogni scuola, vi permetterebbe di capire a chi appartengono le merendine che mangiate tutte le mattine, vi fa capire cosa ci sta dietro e che potere avete se iniziate certi boicottaggi.

Poi ci sono le campagne, vi invito di aderire alle campagne fondamentali, tra cui quella dell'"azzeramento del debito" ai paesi impoveriti; si tratta di una campagna che sta venendo avanti nel contesto del Giubileo, è importante raccogliere le firme.
Noi abbiamo tra le mani delle potenzialità enormi, soprattutto il nostro stile di vita. Pensiamo a quello che mangiamo, abbiamo bisogno di fare ginnastica perché mangiamo troppo, pensiamo a quanti soldi spendiamo. Mi riferisco alla Chiesa, guardate che le chiese, le parrocchie hanno trasformato i momenti belli, i sacramenti in feste pagane ! Le parrocchie spendono miliardi in pranzi, in vestiti.
Un giorno ero in una chiesa e mi hanno detto:
"Alex, qui la settimana scorsa c'era uno sposalizio, la ragazza vestiva un vestito da 18 milioni"
... ma andate in comune a sposarvi, non prendete in giro quel povero Cristo !


E' questo il mio appello a voi, perché io ho una fiducia enorme in voi come giovani, tocca a voi gestirvelo questo futuro !

E infine tenete presente l'aspetto militare, è estremamente importante, l'Italia sta vendendo armi a non finire. Quando ero a Nigrizia ho fatto delle campagne importanti, Spadolini era il mio nemico numero uno. Un giorno in una conferenza stampa ha detto che le dichiarazioni del Presidente di Nigrizia (che ero io) costituiscono un eccitamento alla delinquenza terroristica internazionale. Era ministro della Difesa, poteva arrestarmi quando voleva.
Incominciate a ragionare, dite no alla logica militare.

E poi sui Mass-media, cominciate a digiunare dalla televisione... ma non guardatela ! (poi si volta verso la telecamera ed esita sorridendo... beh, questo non era previsto...). Non guardatela perché davvero è incredibile come la televisione ci entra dentro. Vi ho citato stampa alternativa come "Le Monde Diplomatique", "Nigrizia". Fate la vostra stampa alternativa, i vostri giornaletti nelle scuole, dove scrivete certe cose e le portate a casa.
L'importante è far girare CONTROINFORMAZIONE, è fondamentale.

E' vero, io son partito con Corogocho, la Morte sembra aggredirci, è un mondo minacciato di morte. Eppure noi dobbiamo annunciare Vita ! E credere che la Vita vince !

[...] ...Ora leggo un ricordo di Kagmunk, un pastore protestante della chiesa luterana danese che ha resistito contro il nazismo ed è stato ucciso come un cane nel 1944. Questo pastore diceva:
"Qual'è il compito del predicatore oggi ? Dovrei rispondere Fede, Speranza, Carità... sarebbe una bella risposta. Ma vorrei dire piuttosto Coraggio, ma nemmeno questo è abbastanza provocatorio per costituire l'intera verità. Il nostro compito oggi è la Temerarietà. Perché ciò che oggi come Chiesa manchiamo non è nè di filosofia, nè di letteratura, quello che a noi manca è una Santa Collera !
La temerarietà che scaturisce dalla conoscenza di Dio e dell'Umanità; la capacità di Indignarsi quando la Giustizia giace prostrata sulle strade, quando la menzogna furoreggia sulla faccia della Terra.
Una santa collera contro tutto ciò che nel mondo è ingiusto: la collera contro il saccheggio della Terra del Signore e la distruzione del mondo di Dio; la collera perché i bambini devono morire di fame mentre le tavole dei ricchi si piegano sotto il peso delle vivande; la collera per l'insensata uccisione di tante persone e contro la follia del militarismo; la collera per la menzogna che dal nome di Pace alla minaccia di Morte e alla strategia della distruzione; la collera per l'indulgenza di tanti verso la Chiesa che non si avvede di poter vivere solo grazie alla Verità e ignora che la nostra paura sarà la morte di tutti noi.
Quello che ci è necessario è di perseguire senza soste quella temerarietà che saprà lanciare la sua sfida e di cercare di cambiare la storia umana, finché essa giunga a conformarsi al sogno di Dio.
I simboli della Chiesa cristiana sono sempre stati il Leone, l'Agnello, la Colomba e il Pesce, ma mai il Camaleonte."

E io chiedo a voi di non diventare mai Camaleonti. Siate quello che siete chiamati a fare e a sognare e a costruire un altro mondo. Grazie.

Padre Alex Zanotelli 10/12/98


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