Risposta da parte del direttore di Transfair
Caro Padre Alex, ti scrivo tutte queste cose perché temo che nessuno te le abbia dette. La strategia di TransFair non è solo piazzare prodotto, e chi ci segue da vicino lo sa molto bene. Se così fosse stato, non avrei mai accettato di farne il presidente. Mi dispiace per quello che hai scritto su di noi, ma sono sereno: siamo sicuramente perfettibili o addirittura mediocri, ma non siamo maliziosi, non dividiamo il mondo in buoni e cattivi, crediamo nella necessità di un mondo più equo, crediamo si possa cercarlo anche attraverso il nostro lavoro. Siamo disponibili a confrontarci con te in qualsiasi momento e con chiunque, su quei sei punti che enunci come nodi critici. Però siamo anche un po' stanchi e non siamo più disposti a perdere tempo, ripeto, a "perdere tempo" nella disputa tutta italiana tra i buoni e i cattivi del commercio equo. Nel mondo del CeS è bene che ci sia dibattito, forte e chiaro, al quale non ci siamo mai sottratti. Ma è anche opportuno tenere sempre presente che ci sono anche persone che remano contro a qualsiasi sforzo serio di dialogo e che preferiscono di gran lunga l'eslusione all'inclusione. Non sono i nostri interlocutori. Mi dispiace del tuo ritiro, ritengo tu sia stato deliberatamente male informato su ciò che è avvenuto dopo il nostro incontro. Spero, come tu dici, che questa tua scelta sia occasione di confronto. Temo invece che darà fiato a chi lavora per dividere il mondo del CeS italiano, a chi, come dice Latouche che tu citi, si rinchiude nella sua fortezza. Forse noi non siamo già "un'oasi in crescita che fa arretrare il deserto" però ci piace l'idea di provarci, con tutti i nostri limiti, ma con fierezza, sincerità e dignità. A presto Adriano Poletti Milano, 26 giugno 2001 ------------------------------------- TransFair Italia passaggio De Gasperi 3 35131 Padova tel. 049-8750823 fax 049-8750910 transfai@intercity.it www.equo.it |
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