Carissimi amici del Gim
di p. Ferdinando dal Brasile
Salvador – Brasile 29.11.2000 “Su coloro che abitavano in terra tenebrosa, una luce rifulse” (Is. 9, 2) Carissimi Daniele, Mosè e amici del GIM, Spero che stiate bene fisicamente e spiritualmente e che la luce di Gesù possa illuminare qualsiasi ombra che torna triste la nostra vita. Io sono ormai da un anno nella nuova missione qui a Salvador. Mi trovo bene, assieme ai due miei colleghi, Pe. Angel, spagnolo e Pe. Fidèle, africano del Togo. Se dovessi riassumere questo primo anno di missione a Salvador, utilizzerei le parole del Profeta Isaia della messa di Natale: “Sopra coloro che abitavano in una regione tenebrosa, cominciò a brillare la luce”. Infatti, nonostante che siamo in un paese tropicale con molto sole, è impossibile non pensare ad una regione tenebrosa quando apriamo i giornali e vediamo le notizie cariche di morte come in questi giorni. Infatti, recentemente nella nostra parrocchia, cinque giovani sono stati sequestrati e per il momento, sono stati trovati i corpi di tre, uccisi dai gruppi di sterminio, che sono formati da poliziotti corrotti a servizio del narcotraffico. Due settimane fa, un uomo di trent’anni è stato ucciso davanti alla nostra casa. E’ il secondo in pochi mesi che è eliminato qui vicino. La Commissione Giustizia e Pace della diocesi denuncia che la maggioranza delle persone uccise sono uomini, giovani e neri. Questo è solo la punta dell’iceberg delle tenebre sofferte dal nostro popolo. Infatti, la violenza è strutturale e si manifesta, per esempio, nella nostra parrocchia, che con una popolazione di più di 80 mila abitanti, nella scuola attende solo fino alla quarta elementare, e un medico attende solo poche ore la settimana forzando le persone a fare lunghe file alle quattro del mattino per riuscire a marcare una visita. In mezzo a queste tenebre di fame, povertà, e necessità basiche ci sono però segni di luce come, per esempio, programmi in favore dei bambini, adolescenti e giovani che sono eseguiti nella nostra parrocchia. Abbiamo la speranza che con una solida formazione cristiana, umana e intellettuale riusciremo a diminuire la violenza e favorire lo sviluppo integrale dei poveri. Sono piccole luci come la stella cometa che però ci porteranno a scoprire nei più poveri ed esclusi la nascita di Gesù, di questo bambino fragile che annuncerà e ci aiuterà a costruire un mondo giusto, fraterno e solidario. Nella notte di Natale ricordatevi di noi missionari perché con l’umiltà dei pastori di Betlemme possiamo riconoscere Gesù nei più poveri ed avere l’entusiasmo e la gioia di annunciare che il regno delle tenebre sta con i giorni contati. Buon Natale e Felice Anno Nuovo Pe. Fernando CENTRO DE PASTORAL
AFRO-AMERICANA “Pe. Heitor” Cx.P. 2521 40022-970 SALVADOR – BA Brasile e-mail: ferdinandocaprini@bol.com.br |
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