Anche il Padre nel suo piccolo si infuria
di p. Maurizio Binaghi da Chicago
Anche il
Padre nel suo piccolo si infuria di p. Maurizio Binaghi |
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Chicago, 6 febbraio 2002 Carissimo Francesco, ho ricevuto il tuo E-mail e ti ringrazio. Come va la vita nella mia provincia di appartenenza radicale? Per quel che mi riguarda, l'esperienza del ghetto è davvero esaltante anche se faticosissima. Ogni giorno (con mia grande sorpresa) almeno 60/70 adolescenti e giovani passano per il centro che è aperto tutti i pomeriggi (7 giorni su 7) dalle 3 alle 7.30-8.00. Il nome è ormai un mito: "The Peace Corner". Abbiamo affittato un ex negozio e paghiamo un affitto esagerato, non ho voluto comprare per essere in condivisione con la gente del ghetto che non può permettersi di acquistare ma può solo affittare facendosi sfruttare e ti garantisco che il nostro padrone di casa è un xxxxxxxx che pensa solo ai $. Abbiamo un biliardo, ping- pong, TV e 4 computer. Abbiamo iniziato un piccolo doposcuola con ragazzi (15-18 anni) che altrimenti finirebbero per lasciare la scuola. Abbiamo in programma di partire a giorni con un corso per computer. Alcuni avvocati danno consulenza legale gratuita e dati i precedenti penali dei nostri aficionados... Il nostro supervisor è Joseph, 20 anni, che ho reclutato dalla strada. Siamo solo all'inizio, e il compimento sarà quando (quando?) riuscirò ad andare a vivere nel ghetto e aprire anche una casa dove accogliere i ragazzi e i giovani che escono di prigione e non hanno un posto dove andare o non sanno come reinserirsi nel mondo. Anche al centro abbiamo i nostri piccoli problemi di crescita. I Boss della strada sono venuti a farmi visita e hanno garantito il posto come "drug free" e "violence free", ma avere contemporaneamente un sacco di ragazzi (e che ragazzi: media 80 kg per 1.85) nella stessa piccola stanza intorno al biliardo non è una passeggiata. La scorsa settimana, due di loro hanno avuto un vivace scambio di idee e il nostro super muscoloso supervisor (Joseph) li ha invitati ad andare a pestarsi fuori (deve ancora capire che questa non è LA soluzione). I due sono andati, ma il più piccolo (14 anni) le ha prese dall'altro. Il pestato ha pensato bene di andare a chiamare il resto della sua gang e sono arrivati in 7-8 con mazze da baseball e due pistole. Fortunatamente il pestatore se ne era andato a casa. Vivace discussione con Joseph mentre io arrivavo proprio in quel momento. Ho tentato di farli ragionare (prova te a parlare con chi ostenta la pistola alla cintura...). Ma nada! Allora: "anche il Padre nel suo piccolo si INFURIA" e ho buttato tutti fuori. Fortunatamente (e miracolosamente) ho una certa credibilità e senza fiatare sono usciti tutti e non hanno portato a termine la tanto agognata vendetta. Il vero miracolo è che il giorno dopo sono venuti tutti, uno per volta, a chiedere scusa. Sono stati dei momenti molto belli e di crescita reciproca sederci e parlarci, personalmente. Davvero il Signore "guarda giù" nella direzione del centro. In questi giorni poi, stiamo lentamente (MOLTO lentamente) raggiungendo una specie di "quotidianità" dove certe cose finalmente non vanno ripetute cento volte. Mi sento davvero fortunato di poter servire questi ragazzi che sono incredibili e meravigliosi sotto tutti gli aspetti. Incredibili per le storie e le vite che vivono, meravigliosi per l'affetto che sanno dimostrare senza molte parole e "ruffianate". È davvero una grazia grande poter testimoniare l'amore del Signore e incontrare il Dio della vita e dell'amore in questi ragazzi/e. È Bello essere missionario!!! (Ed è soprattutto una grazia!) Davvero il poter testimoniare con la vita l'amore del Signore, condividendolo, mi realizza come uomo, come prete e come missionario DEL COMBONI a servizio dei più poveri ed abbandonati di Chicago. Le nostre attività sono ormai per così dire avviate. Abbiamo anche attivato un servizio per coloro che sono in carcere e la cui famiglia non ha telefono. Mettiamo il nostro a disposizione, così possono chiamare e dare e ricevere notizie. L'unico problema è che le chiamate sono a carico del destinatario... (noi!) e costano 2 dollari al minuto!!! Per me, comunque, i momenti più belli li ho quando ho la possibilità di sedermi e parlare personalmente con qualcuno di loro, davvero questi sono momenti di grazia privilegiata e sono io che vengo regolarmente "convertito" da loro, dalla loro umanità, dalla loro tristezza o gioia, dalle loro confidenze, dal loro affetto. Davvero in loro incontro il Dio della vita e dell'amore. Ora ti lascio, mi scuso se sono stato lungo (urka, molto lungo...) ma è bello condividere. Un'ultima cosa, ricordati di me e dei ragazzi dei ghetti, nelle tue preghiere, ne ho bisogno! Tu sei sempre nelle mie. Un abbraccio, p. Maurizio Binaghi |
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