Camminando si è aperto il cammino...
Intervista a Fratel Claudio Parotti
In occasione del convegno GIM & giovani e Missione del 2011 abbiamo avuto il piacere di approfondire il tema “nuovo stile di presenza” con Fratel Claudio Parotti, fratello missionario comboniano che dal 2007 vive a Tumaco, in Colombia, dove svolge la sua attività.
In occasione del convegno GIM & giovani e Missione del 2011 abbiamo avuto il piacere di approfondire il tema “nuovo stile di presenza” con Fratel Claudio Parotti, fratello missionario comboniano che dal 2007 vive a Tumaco, in Colombia, dove svolge la sua attività.
Fratel Claudio ci ha colpito per la semplicità e profondità delle sue parole, frutto di una missionarietà vissuta con autenticità, amore e rispetto per l'uomo.
Lasciamo a voi lettori la possibilità di condividere con noi questa esperienza riportando fedelemente (più o meno) le frasi essenziali e chiare, che a nostro parere non necessitano di ulteriori commenti.
Qual è la tua idea di missione?
R: Innanzitutto non è un'idea, ma è Dio che interpella l'uomo attraverso la sua storia, letta alla luce del Vangelo e attraverso la preghiera.
2) Come ti sei introdotto nella comunità di Tumaco?
R: Sono partito senza avere in testa grandi progetti, ma con il desiderio di accompagnare la gente. A Tumaco c'era già una comunità comboniana anche se era lì da poco e occorreva capire cosa facevano i comboniani e cosa la gente chiedeva: ho cercato di osservare, ascoltare, incontrare la realtà.
Qual è il tuo “ metodo” di evagelizzazione?
R: Credo nel creare le condizioni perchè la gente possa esprimersi, progettarsi.....e non portare qualcosa di già programmato; ho tentato di essere fedele alla vocazione comboniana e alle esigenze della gente: creare fiducia, visitando le persone, aiutandole nelle loro difficoltà quotidiane. Ho imparato anche il dono della pazienza dai familiari che assistono i loro parenti ammalati per anni.
Ho imparato a chiederla a Dio.
Quali sono gli strumenti del missionario ?
R: Credere nella gente e nella preghiera
Come e quando avviene il passaggio tra lo “stare” con la gente e il farsi portatore del vangelo?
R: Io non porto il Vangelo... Piuttosto, assieme alla gente ci aiutiamo a scoprire il Vangelo nella vita presente.....io porto, loro portano, è un cammino condiviso.....la promozione umana e l'annuncio del Vangelo sono evangelizzazione.
Intervista a cura di Anita di Agrigento e Stefano di Bassano