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Avevo fame… e mi avete sparato

Lo scorso 21 maggio, un ragazzino 17enne, Cebolethu Ngcobo, stava come al solito chiedendo l'elemosina ai passanti, non lontano dalla nostra casa comboniana. Una persona in macchina si ferma al semaforo e quando Ngcobo lo prega di donargli qualche moneta, lui spietatamente gli spara e lo uccide.

Avevo fame ... e mi avete sparato


Lo scorso 21 maggio, un ragazzino 17enne, Cebolethu Ngcobo, stava come al solito chiedendo l'elemosina ai passanti in Church Street, a Pietermaritzburg, in Sud Africa, non lontano dalla nostra casa comboniana. Ngcobo è un ragazzo povero, costretto a chiedere l'elemosina per sopravvivere come molte altre persone derubate della loro dignità e della loro infanzia. Una persona in macchina si ferma al semaforo e quando Ngcobo lo prega di donargli qualche moneta, lui spietatamente gli spara e lo uccide. Questa notizia è ancora più triste quando veniamo a sapere che il killer, un musulmano di 26 anni di età, si stava recando alla sua moschea per la consueta preghiera e che li è stato arrestato dalla polizia qualche ora dopo l’uccisione del ragazzo. Qui, non ho alcuna intenzione di prendere in considerazione la particolare religione dell'assassino. Sono solo fortemente scandalizzato ed indignato per il fatto che una persona può essere diretta alla propria casa di preghiera e poco prima della preghiera, durante il viaggio, può uccidere un povero ragazzo innocente che sta soltanto chiedendo aiuto per comprare un po’ di pane. Com'è possibile? Come conciliare la preghiera e l'omicidio? Come possiamo sinceramente cercare Dio e uccidere i figli di Dio? In quale Dio crediamo? Ngcobo era un adolescente povero, un oppresso che sotto la colpevole indifferenza del mondo stava lottando per sopravvivere attraverso la carità degli altri. In Lc 11:11s Gesù, prevedendo la risposta ovvia dei suoi interlocutori, ha chiesto: 'Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, darà invece di un pesce un serpente; o se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? '. Questo ragazzo stava chiedendo pane per vivere, e ha ricevuto una pallottola in testa; stava lottando per la vita, e ha ricevuto la morte. E' stato ucciso a causa del suo desiderio di sopravvivere e di placare la sua fame e la fame della sua famiglia; è stato ucciso a causa della sua croce, la croce della povertà, dell'ingiustizia e dell'oppressione. Ngcobo era l’affamato, assetato e povero Gesù che è stato crocifisso di nuovo in questo piccolo ragazzo. Gesù ha di nuovo subito l'ingiustizia, è stato oppresso e condannato a morte. Gesù stesso si è sempre identificato con tutti i poveri e sofferenti arrivando ad affermare: 'Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare [...]' (Mt 25: 35ff). Quante volte non riusciamo a riconoscere il volto di Gesù' nelle persone che sono povere e soffrono l’oppressione! Quante volte, indifferenti e col cuore di pietra, andiamo oltre come il sacerdote e il levita della parabola del buon samaritano! Quanto siamo bravi ad "addomesticare" la nostra coscienza e a continuare a inventare scuse e motivazioni per la nostra mancanza di impegno al servizio di Gesù nei poveri! Ogni giorno stiamo sviluppando la tecnologia con i computer sempre più sofisticati, tablet e smart-phone; ma mi chiedo se stiamo anche sviluppando e migliorando il nostro essere veramente umani! Aumentiamo la potenzialità dei nostri computer e iPhone, ma sappiamo anche aumentare la nostra potenzialità di amare? La nostra tecnologia ci permette di comunicare con le persone che vivono in un altro angolo del mondo e noi siamo anche in grado di raggiungere la luna! Ma, siamo anche capaci di farci prossimi della persona che sta cercando di sopravvivere e che spesso vive a pochi metri dalle nostre case? Siamo davvero umani ed è il nostro cuore capace di piangere e di essere toccato dalla sofferenza degli innocenti e bisognosi? Papa Francesco, dopo la sua recente visita ad Auschwitz, si è chiesto dov’è Dio. Dov'è Dio in un mondo dove c'è il male, se ci sono persone che soffrono la fame, sete, senzatetto, profughi, rifugiati? Dov'è Dio quando persone innocenti muoiono a causa della violenza, il terrorismo, le guerre e le malattie? Oppure, quando i bambini sono sfruttati, umiliati, maltrattati, costretti a mendicare? Francesco ha detto che Gesù soffre ed è crocifisso in tutti loro, lui è realmente presente in loro e di servire loro equivale a servire Gesù personalmente: i poveri sono un vero tabernacolo e sacramento della presenza di Gesù'. Nell'accogliere i poveri e gli emarginati come Ngcobo e nel mettere la nostra vita al loro servizio ci giochiamo la nostra credibilità come cristiani. Cerchiamo di incarnare la passione e la compassione di Gesù per l'umanità! Seguiamo Gesù che anela vita per tutti, soprattutto per quelle persone povere e oppresse che sono i favoriti del suo cuore. I poveri, infatti, sono al centro del Vangelo. Con Gesù, un altro mondo, un mondo diverso da quello segnato dalla globalizzazione di indifferenza, è infatti possibile! Lottiamo ed impegniamoci concretamente affinché tutti gli Ngcobo del mondo possono incontrare vita e possano essere strappati dalla croce dell’ingiustizia e della povertà!

 

 

di: Mario Pellegrino

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