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Diario 2

di P. Bakanja dal Centrafrica

Ciao a tutti dopo 4 mesi e mezzo ritorno a Bangui per una riunione della provincia. Ne approfitto per scrivervi e condividere con voi questi mesi in Centrafrica. Lo faccio ancora condividendo una parte del diario, è un po' lungo, spero che non vi stanchiate a leggere. Un abbraccio a tutti e tutte

p. Stefano

Decima settimana

Nell'incontro di comunità del lunedì mattina, tra le varie riflessioni, abbiamo condiviso un po' delle riflessioni sulla settimana di formazione dei catechisti. Tra le varie riflessioni si è pensato di fare un sussidio per aiutare i catechisti nella preparazione della preghiera domenicale dando degli spunti per la comprensione e l'applicazione della Parola della domenica. Comincerò a vedere un possibile progetto e poi pia piano a realizzarlo, con l'aiuto di p. Giovanni e p. Victor che sicuramente conoscono meglio la realtà del Centrafrica e di Bangassuo.

È iniziato questa settimana il lavoro per la costrizione della scuola tecnica: innanzitutto si sta tagliando l'erba, che a volte raggiunge l'altezza di 2 metri, e si sta scavando un pozzo per l'acqua, indispensabile per il buon funzionamento della scuola, ovviamente lo scavo e fatto a mano!! Intanto stanno portando dei camion di sabbia e di ghiaia, mentre si stanno contattando anche coloro che fabbricheranno i mattoni di terra.

A sorpresa e ritornata la connessione telefonica, per ora riesco ad inviare i missaggi, ma sembra che non riesco a riceverli! Staremo a vedere. Ne abbiamo approfittato per contattare il direttore della scuola tecnica che in questi giorni dovrebbe lasciare Bangui per venire a Bangassuo.

Questa settimana è stata dedicata alla redazione di un libretto sulla famiglia cristiana, risultato di una sessione di formazione fatta alla parrocchia nel 2002; due seminaristi l'hanno tradotto in Sango, e lo stiamo mettendo sul computer per poi stamparlo.

Questa settimana il sole ha iniziato la sua discesa vero l'equatore, la settimana scorsa era giusto sopra le nostre teste.

Undicesima settimana

Lunedì è iniziata la scuola, o almeno per le scuole cattoliche di Bangassou. Lo stato inizierà in teoria il 2 ottobre. L'anno scorso hanno detto di iniziare il 1 di ottobre, ma poi c'è stata uno sciopero degli insegnanti che reclamavano il vari mesi di stipendio non pagati, così, alla metà di ottobre le scuole cattoliche hanno iniziato comunque, quelle dello stato verso la fine di novembre, alcune in gennaio!!! Alcune scuole pubbliche hanno finito i corsi in agosto! Così quest'anno, come scuole cattoliche, si è deciso di iniziare comunque, dato che la situazione delle scuole pubbliche non è migliorata molto. Ma martedì è intervenuto il ministro dell'istruzione e ha fatto chiudere le scuole, dicendo che tutti inizieranno il 2 ottobre, staremo a vedere!

Venerdì e sabato sono stati due giorni di preghiera e riflessione in vista dell'apertura del nuovo anno pastorale, domenica 24.{mospagebreak}

Dodicesima settimana

Domenica grande festa per l'apertura del nuovo anno pastorale; la messa è stata un'esplosione di gioia. Alcuni segni particolari sono stati fatti durante la messa:

  •     durante l'atto penitenziale è stata versata dell'acqua benedetta per terra, segno di comunione e di benedizione con gli antenati
  •     all'alleluia è stato portato il vangelo su un piatto; quando si vuole portare del cibo a qualcuno, per farlo in modo gentile e secondo la tradizione, un bambino porta in un piatto o in una piccola pentola in cibo, coperto da una stoffa; la Parola è il nostro cibo spirituale
  •     grande processione offertoriale, con tante offerte, ogni comunità della parrocchia ha portato il suo contributo (in moneta o in cibo o in altro materiale utile come sapone, petrolio per la lampada…) per il funzionamento della parrocchia

Martedì e mercoledì sono andato con p. Victor in una cappella per fare l'apertura dell'anno pastorale anche lì, nelle prossime settimane si farà la stessa cosa nelle varie cappelle della parrocchia, raggruppate secondo i vari centri principali. La partecipazione e l'attenzione sono state molto buone; si spera che dato il buon inizio l'anno dia dei buoni frutti.

I lavori per la scuola tecnica vanno avanti. L'inizio è previsto per lunedì prossimo (se il direttore della scuola arriva da Bangui!!). per ora gli studenti, una trentina per ora, seguiranno i corsi in una sala della parrocchia. All'inizio si tratterà di vedere il livello scolastico degli studenti, perché vengono da varie esperienze scolastiche, a volte molto differenti. Inoltre all'inizio è previsto un tempo prolungato di teoria e di formazione scolastica basilare (francese, storia, geografia, matematica, fisica…) tra qualche mese inizieranno i lavori nei laboratori. Si sta pensando di utilizzare anche i vari laboratori per la formazione al lavoro di varie persone che non hanno un buon livello scolastico e che no possono seguire i corsi normali; si farà una specie di formazione di apprendisti al lavoro. Non riceveranno un diploma, ma almeno saranno capaci di fare un lavoro!

Questa settimana in due sale della parrocchia c'è una riunione di vari responsabili (prefetto, sindaco di Bangassou, ambasciatori…) che parleranno dei progetti di sviluppo per il Centrafrica e collaborazione con gli stati della regione "dei grandi laghi". Speriamo che non restino come al solito delle belle parole o dei progetti che avvantaggiano i soliti ricchi e lasciano la gente nella stessa situazione di prima!

Sabato mattina in parrocchia è iniziata la distribuzione dei doni del PAM (programma alimentare mondiale) che ha donato 90 tonnellate di generi alimentari alle parrocchie della diocesi per i poveri presenti. Purtroppo sono successe delle cose che fanno veramente arrabbiare: alcuni responsabili della Caritas parrocchiale hanno ricevuto delle piccole "tangenti" per aggiungere i nomi sulla lista (siamo passati da 40 a 80 persone recensite, e altre stavano per essere aggiunte!!). E poi succede che alcuni dei veri poveri restano fuori dalla porta senza niente. Penso siano questi gli scandali che il Vangelo di domani (Mc 9,38-48) denuncia che portano alla rovina.

Fine mattinata e pomeriggio animati dall'arrivo di un grosso camion con il legname per la scuole e grande disputa tra i vari lavoratori per prendere un posto di lavoro. È vero che non c'è molto lavoro in giro, ma si è passato veramente il limite, sono quasi venuto alle mani nel nostro cortile. Poi l'altro problema è che la maggior parte di quelli che hanno avuto il lavoro per scaricare il camion hanno pagato una piccola tangente!! Purtroppo la corruzione è a tutti i livelli. Forse la scuola arriverà a cambiare un po' la mentalità della gente, partendo dai bambini e dai giovani si può sperare di cambiare qualcosa.

Per quello che riguarda il lavoro è un grande problema. Vedendo i vari lavoratori mi è sembrato di sentire la parabola di Gesù in cui racconta che un padrone usci a prendere dei lavoratori a giornata…

Qui o si lavorano i campi, o si fa un po' di commercio, specialmente di prodotti agricoli, perché il grosso del commercio è in mano agli arabi! Qualcuno ha una piccola bottega di falegname, ma sono in pochi. Per il resto: o la Chiesa ha dei lavori da fare e dal del lavoro alla gente oppure è calma piatta, lo stato non dà lavoro e non sono previsti lavori.{mospagebreak}

Tredicesima settimana

Inizio ufficiale della scuola tecnica, anche se per ora ospite in una sala delle suore, dove fanno gli incontri di cucito e formazione delle donne, specialmente quelle malate di SIDA. Ci sono 45 iscritti, ed è già tutto pieno, perché per ora c'è una sola aula. Già a più di 20 giovani abbiamo dovuto dire di no. L'anno prossimo quando tutta la scuola sarà costruita ci sarà posto per più persone. La scuola non è stata costruita subito perché prima si voleva aver gli studenti. Così la scuola è in funzione degli studenti e non il contrario; la scuola serve perché ci sono gli studenti.

Venerdì, come ogni primo venerdì del mese c'è stata l'adorazione in chiesa. Dio è amore, è questa la frase che ho trovato scritta in chiesa. E come al solito il Signore è venuto a parlare al mio cuore, là dove voleva ed era giusto che parlasse. Ne ho approfittato per ringraziare per Paul Guirimanguini e per tutti coloro che mi aiutano ad amare veramente questo popolo, ed ad avere la voglia e il coraggio di donare la mia vita per loro, per Lui. Dio è amore. E ho chiesto anche al Signore di aiutarmi ad amare che faccio più fatica ad amare, quelli che a volte fanno cadere le braccio per la loro povertà umana, ma che sono quelli che Dio ama di più e chiede di amare di più. Dio è amore.

Quattordicesima settimana

Lunedì abbiamo fatto una giornata di ritiro; è stato un bel momento di preghiera, Daniele Comboni ci sta accompagnando e provocando a vivere con forza il suo carisma e il suo amore per la missione. È bello fare l'esperienza di un Dio che accompagna anche attraverso le fatiche, ma che è sempre presente. Come diceva Comboni dalla croce nasce la missione, quella vera, reale, non quella ideale!

Finalmente è arrivato il direttore della scuola tecnica, così ora si può iniziare in modo ufficiale, anche se in pratica la scuola è già iniziata. Ha dovuto fare 12 giorni di viaggio per fare 750 km, viaggiava con un camion in uno stato pietoso. Ma alla fine è arrivato.

Giovedì dopo la riunione dei responsabili delle Comunità di Base, è esploso ciò che covava da molte settimane: accuse di corruzione, di favoreggiamenti verso coloro che gestiscono i lavori di costruzione della scuola. Molto probabilmente ci sono perché la corruzione è una situazione endemica en Centrafrica, anche i chierichetti per servire a messa pagano il pizzo al responsabile!!! Forse tra i motivi degli scontenti c'è il fatto che loro non ne avevano tirato alcun profitto. La situazione non è molto facile perché lottare contro al corruzione no è un lavoro di un giorno. Non so se con la costruzione della scuola ci sarà la possibilità di mostrare che si può lavorare senza corruzione e richieste di pizzo e cose del genere. Ci si prova, sapendo di lottare contro una mentalità diffusa, dove i più poveri sono i più deboli e i più sfruttati, sono le vittime che entrando nel meccanismo lo alimentano volenti o no! È un lavoro di educazione della società che domanda tempo, energie, perseveranza e coraggio. Il Signore ci accompagna, perché altrimenti non si potrebbe andare avanti.

Quindicesima settimana

Lunedì c'è stato l'inizio ufficiale della scuola tecnica, nel senso che è stato presentato ufficialmente il direttore della scuola. I giovani sono molto motivati e stanno mettendoci tutti il loro impegno. C'è un bel lavoro da fare perché il livello scolastico non è molto alto; la maggior parte fa fatica a capire il francese, cosa indispensabile per la formazione scolastica. Questo primo semestre sarà dedicato quasi esclusivamente a constatare il livello degli studenti e a farli progredire per poter avere un livello accettabile per gli studi. D'altronde non è tutta colpa degli studenti. La maggior parte viene dalla scuola pubblica, dove gli insegnanti non sono pagati regolarmente, quindi spesso ci so degli scioperi, gli insegnanti non sono motivati, altri accettano del denaro per far avanzare gli studenti alla classe successiva. Non è questione di giustificarlo, ma la povertà genera altre povertà, che a sua volta diventa causa di povertà. Penso che questa scuola non risolverà tutti i problemi, ma sarà una piccola lampada che illumina la strada.

Molti sono i segni di speranza, basta saperli leggere in mezzo a tante difficoltà. Come l'esempio di una famiglia della parrocchia: i genitori sono analfabeti, ma stanno facendo di tutto perché i figli possano andare a scuola. In più ogni sera si riuniscono, e il figlio maggiore, che fa il primo anno di college (la 2° media in Italia) legge il vangelo ad alta voce, così tutti possono ascoltarlo e l'intera famiglia può pregare. Il Signore è veramente più grande di noi.

Il mese di ottobre qui in parrocchia è più il mese del rosario che il mese missionario. Ogni settimana viene recitato il rosario in un quartiere della parrocchia. Si inizia la domenica pomeriggio con il rosario, a cui segue un lungo momento di offertorio: tutti i gruppi della parrocchia e i cristiani in generale portano offerte in natura o in denaro (il ricavato serve in particolare al gruppo della "Legione di Maria" per fare le sue attività di carità e per il suo funzionamento), il tutto accompagnato da danze e da canti. È più la gente presente al momento dell'offertorio che del rosario, ma va bene comunque così. È un momento di forte comunione della parrocchia, di condivisione, di vita sociale e di festa!{mospagebreak}

Sedicesima settimana

Questa settimana p. Giovanni ha continuato il lavoro nella cappella di Bandolo(aveva iniziato la settimana scorsa), dove con una decina di giovani ha iniziato la costruzione della chiesetta. Nessuno dei giovani conosceva il lavoro di muratore, ma piano piano hanno imparato, alcuni se la cavano molto bene. Il lavoro procede celermente, anche se non termineranno questa settimana. P. Giovanni è dovuto rientrare per degli impegni, a Bangui; si cercherà un altro periodo per concludere.

La settimana scorsa il vescovo mi aveva chiesto la disponibilità di dare un corso di missologia a tre futuri seminaristi, che per quest'anno rimarranno a Bangassou. Certo no si può parlare di corso innanzitutto perché non sono un prof. E poi perché 10 giorni non bastano. Cercherò di fare del mio meglio. Prenderò spunto da alcuni capitoli di Bosch "La trasformazione della missione" che ho quasi finito di leggere, e prenderò poi alcuni documenti della Chiesa: Ad Gentes, Evangeli Nunziandi, Redemtoris Missino. Sarò un lavoro che preparerò cammin facendo perché non ci sono altre alternative.

Diciassettesima settimana

Il primo appuntamento del corso è saltato causa malaria. È sì, dopo tre anni di Congo e tre mesi e mezzo di Centrafrica "finalmente" è arrivata, con un po' di ritardo, ma ben in forza. Si dice che la prime serve come battesimo, e allora eccomi battezzato. Lunedì sera poi è venuto il vescovo dicendo che i tre futuri seminaristi saranno mandati in un'altra diocesi per fare esperienza in una parrocchia, sembra inserita in una realtà molto povera. Così il corso è finito ancora prima di iniziare. Quello che però ho letto e preparato è servito almeno a qualcuno: a me.

Il 1 novembre, dopo tre giorni di febbre, sto un po' meglio, anche se ancora debole, così non sono potuto andare alla preghiera del pomeriggio in uno dei tre cimiteri della parrocchia. Secondo quello che mi ha raccontato p. Victor, viene fatta una preghiera di una mezz’oretta, con una riflessione sulla parola di Dio, poi vengono benedette tutte le tombe dei defunti. Tornando a casa poi il padre (o il catechista incaricato) passa nelle vari case per benedire le tombe che si trovano lì. Una volta era frequente che la gente seppellisse i propri morti dietro casa; ora non è più permesso. Una cosa è certa: devo ancora riabituarmi al 1 novembre con il caldo, e specialmente senza convivenza GIM!

Il 2 novembre è iniziato il lavoro per la preparazione della divisa dei 750 studenti della scuola elementare della parrocchia. 10 sarti al lavoro; ci sarà il lungo lavoro e sono bravi, come si dice "hanno la stoffa!!". La paga è buona, speriamo che non si lascino tentare come purtroppo spesso succede con piccoli imbrogli e furti (l'ultimo pezzo della bobina del filo, alcuni pezzi di elastico…) furti stupidi visto che ogni sarto alla fine potrà guadagnare più di 100 euro, una cifra considerevole qui, dove il salario di un bracciante che riesce a lavorare tutti i giorni lavorativi di un mese può arrivare a 10 euro! A volte è forse più la miseria umana/intellettuale che quella materiale a lasciare le persone in uno stato miserabile. Ed è una povertà difficile da sradicare, come l'idea che la corruzione in Centrafrica è una cosa normale (e qui purtroppo i casi sono talmente tanti che fanno cadere le braccia, e se ad alti livelli si corrompe per milioni di euro, qui lo si fa per 30, massimo 50 centesimi). E come al solito i più forti comandano e i più deboli non possono permettersi neanche di parlare perché altrimenti non riceveranno neanche il poco che ottengono con il lavoro. Mi sembra tanto la situazione mafiosa in Italia, dove che parla spesso paga con la vita: il sangue o l'esclusione.

I sarti comunque lavorano bene. Sono tutti riuniti sotto una tettoia in paglia della parrocchia, così mano a mano si dà la stoffa e il filo necessario, senza grandi spostamenti. Ma come al solito chi è al potere appena sente odore di denaro cala come un avvoltoio sulla carcassa. Così alcuni dell'ufficio del lavoro e delle tasse ha fatto sapere che dobbiamo pagare perché abbiamo aperto un'impresa di sartoria, così siamo passati da clienti a imprenditori. Tutto questo per recuperare dei soldi. Così il sabato i vari sarti sono venuti a ritirare la stoffa e il filo e hanno fatto il lavoro a casa. Ed è finita ogni richiesta di denaro. Così ogni due giorni vengono e si fa la distribuzione, una classe ogni due giorni. Ci sarebbe chi finisce il lavoro in un giorno perché a casa ha più di un lavoratore, ma per non cadere nel disordine (mettere d’accordo 10 sarti, a volte, è come far coabitare 10 galletti nello stesso pollaio) è meglio continuare così.

Nel tardo pomeriggio stavo pregando un po' per preparare l'omelia di domenica (Mc 12,28-34) sui due comandamenti dell'amore, e mi dicevo: cosa significa l'amore, che cos'è amare, cosa significa dire "Ti amo" e subito ho pensato ai milioni di scritte si muri delle città Italiane "Luca ti amo alla follia – Elisa il mio cuore batte solo per te – ecc. ecc." o a quante volte sugli SMS si trovano le scritte TVB o TVTB … e mi sono chiesto è questo l'amore? Poi mi sono detto: e qui a Tokoyo, com'è che le persone si dicono "Ti amo?", così sono uscito, per domandare un po' a dei parrocchiani. I primi interpellati sono stati i "nostri" sarti, ma non c'è stata molta collaborazione, poi una coppia di amici che hanno condiviso qualcosa, spesso facendo delle semplici traduzioni francese-sango. Alla fine ho interrogato due catechiste, e penso che lì ho centrato il bersaglio giusto. Mi hanno detto che è vero che oggi alcuni giovani si dicono "Ti amo" altri (pochissimi) osano prendere per mano la loro ragazza, ma spesso è più imitazione di un modo di fare occidentale visto in qualche film (e qui sui film che sono distribuiti nei magazzini ci sarebbe da fare un altro discorso: quasi solo violenza, karaté, poco altro). Ma qui un uomo non dirà mai a sua moglie "Ti amo", se lo facesse lei se ne starebbe girata dall'altra parte o si coprirebbe la faccia per la vergogna. Come si esprime allora l'amore: (sarò un po' breve e forse non esaustivo) per una donna è preparare bene e con amore il pranzo al marito, far sì che quando torna a casa si trovi bene, ascoltare quello che dice.. per un uomo è portare dei buoni frutti dai campi, o un buon salario a casa, fare un regalo. Un amore che si esprime con il fare, e non con il dire o il toccare (al massimo una stretta di mano, il più sarebbe troppo). In alcune tribù l'uomo dorme in una casa e la donna in un'altra. Ma se vai a chiede: ma il cuore cosa dice. E lì non ci sono differenze: l'amore infiamma sempre e brucia allo stesso modo in tutto il mondo, cambia solo il modo di esprimerlo. Il resto dell'omelia lo lascio per domenica e non lo scrivo qui!{mospagebreak}

Diciottesima settimana

La settimana è stata segnata da due fatti che potremmo dire maggiori: continua il lavoro dei sarti, anche se abbiamo finito la stoffa e dobbiamo aspettare il rifornimenti da Bangui. Staremo a vedere poi come i vestiti staranno sui ragazzi/e perché a volte mi sembra che facciano un lavoro un po' approssimativo, specialmente nei calcoli delle misure e della stoffa, ma d'altro canto sembra che se la cavino abbastanza bene, chi più chi meno. Il secondo fatto è che ho passato la metà della settimana da solo perché p. Giovanni è a Bangui per delle commissioni urgenti e p. Victor è andato due volte nelle cappelle nella brousse; non è stato molto bello starsene a casa da soli anche se le cose da fare non sono mancate.

Intanto sembra che purtroppo un gruppo di ribelli sia entrato nel nord est al confine tra Sudan e Ciad; speriamo che non inizi un'altra guerra perché si sa quando comincia e non quando finisce e come al solito che ci rimette non sono certo quelli che la organizzano, ma la gente che della guerra non ne vuol proprio sapere.

Diciannovesima settimana

Questa domenica si è concluso il "mese" del rosario (è durato un po' di più visto che si fa un quartiere a settimana e i quartieri della parrocchia sono 7). È stato un bel periodo di preghiera, ma anche di ritrovo della gente e di festa della parrocchia, specialmente durante l'offertorio, dove la gente danza e canta e vive con intensità questa comunione e fraternità che nasce dalla musica e dalla danza.

Domenica sarà la festa della parrocchia (Cristo Re) anticipata di una settimana visto che il 26 novembre ci saranno quattro ordinazioni sacerdotali. I preparativi procedono bene, e venerdì si farà un'adorazione in preparazione della festa.

Questa settimana è iniziata con delle notizie poco belle. Sembra che ci sia un gruppo di ribelli ben armato che ha intenzione di arrivare fino a Bangui e prendere il potere. Sono partiti dal confine tra Centrafrica, Ciad e Sudan e stanno scendendo per raggiungere la strada che va a Bangui. Alle porte di Bria sembra che l'esercito regolare sia fuggito ancora prima dell'arrivo dei ribelli. Per ora girano voci. Sembra che il governo ciadiano abbia offerto l'aiuto a Bangui, probabilmente per poi ottenere un appoggio per combattere i ribelli che sono in Ciad a confine con il Sudan/Darfour. Girano voci a Bangui che per gennaio ci sarà un nuovo governo. Non so cosa succederà, speriamo che la guerra non diventi una realtà dura e lunga che come a solito fa male alla gente e arricchisce i potenti! La gente è già troppo povera e "non può permettersi" di "pagare" il costo di una guerra, sia sull'aspetto economico, sia sull'aspetto sociale.

Questa settimana sembra che sia finita la stagione delle piogge, la stagione secca si annuncia infatti con un venticello che soffia quasi tutta la giornata, la mattina, la sera e la notte sono più fresche, sembrerebbe che di giorno farà più caldo, vedremo.

Ventesima settimana

Domenica c'è stata la festa della parrocchia, Cristo Re, anticipata di una settimana perché domenica prossima ci sarà l'ordinazione sacerdotale di quattro diaconi della diocesi. La mattina messa ben animata, il pomeriggio ci sono stati dei giochi e musica tradizionale, è stato un bel momento di festa comunitaria.Durante la settimana ci sono state due assemblee alla cattedrale: l'incontro della caritas diocesana e l'assemblea pastorale diocesana, dove hanno partecipato i rappresentanti di tutte le parrocchie, qualcuno a fatto quasi 500 km per venire (se non mi sbaglio).

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