Asrama,
25-02-02
Miei
carissimi, questo mese qui in Togo è trascorso veloce. A poco a
poco sto rimettendomi al lavoro dopo una lunga assenza. Sono
ritornato alla missione dove ero prima, Asrama.
Vi
ho riscritto il nome ancora perchè vi ricordiate di pregare per
questa gente.
Ho
ritrovato la stessa gente che, nonostante tutto, ti sorride e ti
accoglie con gioia. Vi dico "nonostante tutto" perchè
da mesi la situazione è diventata più
difficile per la miopia di chi governa.
Ovunque c'è insicurezza. Furti. Uccisioni, anche per piccole
cose. Ma non voglio rattristarvi con le solite cose tragiche che i
giornali e la televisione vi propinano. Vi parlo di questo popolo
che nonostante le sofferenze e i soprusi riesca ad avere ancora la
fiducia che il Signore farà cambiare in meglio le cose.
Vi
voglio dire che con piccole cose sono felici. Vi dico che ancora
hanno la gioia di vivere. I loro occhi sono luminosi e sorridenti.
I
bambini sono belli, bellissimi anche se sono sporchi e vestiti di
stracci e sono scalzi. Io li vedo ogni mattina, allineati, come
tanti soldatini, davanti alla loro scuola. Dico che mi sembrano
soldatini perchè alcuni di loro portano un'uniforme kaki; stanno
sull'attenti quando si innalza la bandiera e cantano l'inno della
nazionale, poi marciano in classe... a stomaco vuoto.
Questo
popolo spera; è piegato e oppresso ma
continua a sperare che un giorno le cose cambieranno.
Hanno
il coraggio di vivere questa lunga, troppo lunga quaresima. Ci sarà
la resurrezione di Cristo, ne sono certi. Dopo una lunga notte ci
sarà la luce.
Io
sono qui per partecipare e condividere la loro vita. Sono
qui per portare Speranza, Amore.
Sono
qui nonostante le mie debolezze, perchè penso, e ne sono
convinto, che Dio mi vuole qui a testimoniare che Lui è Amore.
fr.
Luciano
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