giovaniemissione.it

Sono settimane di confinamento forzato a N’djamena tra coprifuoco (dalle 20 alle 6 del mattino), e inizio del mese di Ramadan, Fratel Enrico ci racconta il Chad tra momento presente difficile ed uno sguardo ambizioso e speranzoso sul futuro.

Tutto cambia? Il chad ed il codiv nelle parole di fr. Enrico Gonzales

La silenziosa e dignitosa voglia di una vita bella, buona, aperta e conviviale –penso- sarà, é più forte dei « freni » dei potenti

tutto-cambia-il-chad-ed-il-codiv-nelle-parole-di-fr.-enrico-gonzales-1.jpg

Queste settimane di confinamento forzato a N’djamena tra coprifuoco (dalle 20 alle 6 del mattino), e inizio del mese di Ramadan (di suo già portatore di cambiamenti d’orari ecc…) le nostre vite hanno subito un cambiamento.  Ufficialmente i casi di covid19 sono 322 (262 M e 59F) , si lamentano 31 decessi, 53 persone guarite: ma bisogna prenderli con precauzione perché i dati non sono verificabili autonomamente.

Quello che realmente preoccupa é la caduta libera dell’economia, sia quella ufficiale che informale, vero motore economico e di sopravvivenza per tantissimi ciadiani ; In effetti, andando cautemente in giro per N’djmena si notano i mercati pressocché deserti, i negozi chiusi, le donne rivenditrici di un po di tutto quasi scomparse, chiese chiuse (che pena la domenica !! sono andato con un confratello nella nostra parrocchia, eravamo –di nuovo a distanza sociale-letteralmente 4 gatti !! ripresi in diretta su Facebook), le moschee –dopo ripetuti appelli da parte delle autorità religiose musulmane- vuote e/o con pochssime persone e in questo mese di Ramadan per un musulmano non andare in moschea è costoso.  La situazione é calma, ma c’é timore che l’aggravarsi della pandemia abbia delle conseguenze ancor più gravi sull’economia, c’é malassere perché la speculazione –purtroppo- lavora bene !! Personalmente rimanendo in casa cerco di gestire il tempo creativamente, anche se al pomeriggio, guardando il cortile, il podium e l’hangar vuoti, mi viene il magone, pensando alle attività fatte con i giovani fino a due mesi fa. Con l’equipe della « Tenda » ci si incontra giornalmente, si condividono notizie e soprattutto si spera che passi presto sto confinamento.

Manca questo e quello, in Ciad c’é un solo ospedale che si prende cura degli ammalati di coronavirus e lo fanno con dedizione e professionalismo, é vero le donne vanno al mercato ma se non ci vanno a vendere qualcosa non si mangia : qui non ci sono reti di supporto sociale, é la famiglia estesa a provvedere ai bisogni giornalieri. Vedremo nei prossimi giorni se le misure economiche e sociali del governo raggiungeranno la gente, perché c’é una disparità forte tra le varie zone del paese e preoccupa che in alcune di esse, nonostante le parole, se non si interviene subito ed ora, le cose peggioreranno ed a soffrire saranno ancora una volta soprattutto le donne ed i bambini. Penso che sia necessaria una riflessione a partire dalla proposta di cancellazione del debito dei paesi africani, da li sostenere tutti gli sforzi volti a favorire una democratizzazione del politico, una giusta ripartizione della ricchezza (qui la disparità/ineguaglianza ha livelli molti forti), prendere coscienza che é importante e decisivo curare la natura (il lago Ciad sta scomparendo, la desertificazione aumenta, le terre per il pascolo diminuiscono creando gravi conflitti tra contadini ed allevatori di bestiame), rafforzare un sistema educativo fortemente ineguale, promuovere i diritti umani.

Un’agenda, insomma che prenda in conto la vita delle persone : il paradosso-terribile nella sua limitata operatività- é che abbiamo gli strumenti tecnici, economici, culturali affinché tutto ciò si realizzi per tutti; In questi tempi di nazionalismo esasperato, di chiusure, di rigetto, di presunta supremazia, di condizionamenti politici/economici, credo che solo partendo dal basso, dal quartiere, dal villaggio, dall’associazionismo civico ben attivo, é possibile un « altro mondo » come abbiamo molto spesso urlato nelle piazze, appoggiando e condividendo le lotte, le speranze i sogni di tante persone con le quali cerchiamo di condividere un pezzo di strada. Niente sarà come prima, sì ci sarà sempre qualche « frenatore », ma la silenziosa e dignitosa voglia di una vita bella, buona, aperta e conviviale –penso- sarà, é più forte dei « freni » dei potenti.

Fr Enrico Gonzales missionero comboniano  in  Ciad

Condividi questo articolo:

Registrati alla newsletter

giovaniemissione.it

BARI

Via Giulio Petroni, 101
70124 Bari
Tel. 080 501 0499

ROMA

Via Luigi Lilio, 80
Roma, 00142
Tel. 06 519451

VERONA

Vicolo Pozzo, 1
37129 Verona,
Tel. 045 8092100

PADOVA

Via S. G. di Verdara, 139
35137 Padova
Tel. 049/8751506

NAPOLI

Via A. Locatelli 8
80020 CASAVATORE (NA)
Tel. 081.7312873

VENEGONO

Via delle Missioni, 12
21040 Venegono Sup. (VA)
Tel. 0331/865010