MARIA ELENA MOYANO: peruviana, profetessa e martire
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di
Michel Azcueta
Venti anni sono molti... sono una vita. Sono gli stessi anni che ha Villa El Salvador. Alcuni di noi sono giunti qui dalle province; altri, da case di parenti; altri ancora, non potendo pagare l'affitto, perché buttati fuori dalle loro dimore, cosa occorsa anche a te e alla tua famiglia, piccola María Elena; e tutti siamo divenuti dei vicini ed abbiamo cominciato, con un'allegria e una speranza fuori dal comune - tanto che pensavano fossimo matti - la grande avventura di costruire un quartiere contribuendo a porre un mattone in più in questo Perù che stiamo tutti costruendo.
Terminasti le scuole superiori e decidesti di tentare - come la maggior parte dei giovani meno abbienti - la via dell'università. Intanto, come quasi tutti i tuoi coetanei della comunità, ti offristi come volontaria nell'educazione dei bambini piccoli. Animatrici fu il nome che da allora vi diede la comunità. Animatrici dell'educazione iniziale, incarico svolto egregiamente, animando, appunto, tutti fino a ieri, fíno alle otto di ieri sera.
Da quel momento, animaste con un ritmo nuovo ogni cosa di Villa: abbiamo lavorato per la luce, per 1'acqua, per la scuola, per le strade, per il cibo, per i posti di lavoro. Avete fondato, per la prima volta in Perù, la Federazione delle Donne, alla quale ti sei completamente dedicata, fino a giungere alla sua presidenza. E inoltre vi siete attivate nei Club delle Madri, nei Comitati per il Bicchiere di Latte, nelle Mense Popolari, nei Centri di Raccolta... Durante questi venti anni abbiamo vissuto cattivi e buoni momenti, come quando, insieme, abbiamo ricevuto il Premio Principe delle Asturie. Orgogliosi di rappresentare un popolo orgoglioso, cí recammo in tre alla premiazione, il segretario generale della CUAVES, tu, María Elena, come rappresentante femminile di Villa El Salvador, ed io, il sindaco.
Arrivò il matrimonio, arrivarono i figli, i quali, crescendo, continuarono, all'interno di «Fé y Alegría», lo stesso percorso intrapreso da noi venti anni fa...
I problemi nel Perù aumentavano e noi di Villa li avvertivamo sulla nostra pelle: nuove marce, mobilitazioni, riunioni con ministri, direttori e amministratori generali, sindaci: sempre cercando di parlare chiaro a tutti, popolo, dirigenti della sinistra, ministri, generali che fossero; ma sempre difendendo il popolo.
Ma la violenza ci investì e, da Villa El Salvador, gridammo «no» a questo cammino, indicammo un altro sentiero, fatto di speranza, parlammo chiaramente. Perché avremmo dovuto tacere? Perché, come animatrice, avresti dovuto tacere? Villa El Salvador cominciò a difendere la vita e a costruire la pace. Fummo nominati, dalle Nazioni Unite, Città Messaggera di Pace. E questo, più che un riconoscimento è una consegna: proclamare la pace, la giustizia sociale, lo sviluppo solidale contro il vento e le maree. Sull'altro versante, quello delle tenebre e della morte, 1'odio contro Villa El Salvador e i suoi dirigenti, cresceva ogni giorno di più. Ma soprattutto contro di te, María Elena... poveri inconsapevoli! non sanno guardare la luce, la verità, la speranza, nonostante che 1'invito nostro, il tuo, quello di Villa El Salvador era sempre rivolto al dialogo, alla difesa delle Organizzazioni Popolari e dei suoi dirigenti. Contro ogni azione terrorista, promuovevamo una nuova mobilítazione per la pace e la giustizía. Non ci siamo mai stancati, non ti sei mai stancata, fino a quella stessa notte, quando ti hanno codardamente ucciso in piena attività e nel pieno delle tue energie. Come sempre fanno loro, senza mostrare il volto... Che differenza, María Elena, fra i tuoi principi, la tua prassi politica e quella di questi fanatici assassini... Sono sentieri molto distinti quelli dell'odio e della speranza, quelli delle ombre e della luce, quelli della menzogna e della verità.
Non è così cattiva 1'umanità, María Elena, non è così cattivo il Perù tanto da far trionfare il cammino sbagliato ai danni di quello giusto, quello che tu ci hai additato e che noi cercheremo di percorrere... Ah, quasi me ne dimenticavo, grazie per il tuo esempio e accompagnaci ancora, María
Elena, venti anni sono molti...