Mt 4,12-25: nelle tenebre una luce
GIM Pesaro
Nelle
tenebre una luce
Gesù, il falegname di Nazaret, vive l’esperienza del popolo che sente il bisogno di uscire da una situazione di disordine, di male, di ingiustizia, di peccato e fa anche l’esperienza di un popolo concentrato sul cercare una risposta:
- ai propri bisogni (possesso);
- alla volontà di fare emergere le proprie tradizioni (prestigio);
- al sogno di grandezza (dominio).
Nelle acque del Giordano si lascia abbracciare dal Padre (“Tu sei il mio Figlio amato”); - nella solitudine del deserto abbraccia il Padre.
Nelle acque del Giordano, le acque del fiume della vita, lascia le sue umane debolezze; - nel deserto lascia le sue sicurezze.
Questa la storia recente di Gesù.
Vuoi disegnare la tua storia recente?
Vuoi farti poi queste domande:
- Cosa vuol dire per me: - Finché non lascio debolezze e sicurezze non potrò costruire futuro?
- Sono convinto che le debolezze fanno di me un introvertito e le sicurezze un autosufficiente?
- Ho mai pensato che introversione e autosufficienza isolano e chi si isola si distrugge e distrugge cose e persone, natura e comunità sociale e religiosa?
Matteo 4,12: Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea
Gesù non continua la missione di Giovanni Battista, ma:
- inaugura la sua missione in Galilea
- sceglie una predicazione itinerante
- il suo messaggio è rivolto a tutti e non a un gruppo di prescelti (non esclude nessuno)
- lo strumento della sua azione è la parola e la mano compassionevole.
(La Galilea era la regione giudaica in cui il giudaismo entrava in relazione con altre correnti religiose).
13 e, lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafarnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali,
Sia Nazaret che Cafarnao sono ambedue in Galilea. Questo cambio di città ha molta importanza: gente nuova, possibilità di fare un’esperienza nuova, … Il nostro essere qui è già un essere venuti da… a Cafarnao…
Ci sono venuti ora per un giorno ma chi mi impedisce di venirci anche per più giorni se questo fosse un passo importante per me studente o lavoratore come lo è stato per Gesù il falegname?
14 perché
si adempisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta
Isaia:
15 Terra
di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il
Giordano,
Galilea delle genti!
16 Il
popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce;
per
quelli
che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta.
La
luce tutti la vedono, è sorta per tutti. Ma si presenta in modo
semplice, quasi insignificante. È come un grande immenso falò nel
momento in cui si sta accendendo…
È
una luce che non abbaglia.
È
una luce che ha un nome: Gesù il falegname di Nazaret…
La mia vita la posso vedere, e non mi sbaglio, come un grande falò destinato a illuminare il mondo intero, ma ora sono nella fase in cui il falò viene acceso.
17 Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».
Israele attendeva il regno di Dio – Roma attendeva l’età d’oro – Gesù attendeva e ci dice di attendere.
Ma che abisso fra le attese di trionfo temporale e il regno di Dio annunciato da Gesù.
Il regno di Dio è presente in Gesù. “Se io scaccio i demoni… (12,28)
Siamo di fronte a due verbi: avvicinarsi e arrivare… Dicendo che è vicino si dice anche che è giunto il tempo della scelta, della decisione.
Una decisione che nasce dalla scoperta della perla preziosa… del tesoro… Non è una scelta dettata dalla paura.
La penitenza di cui parla Gesù non è né mesta, né triste, né frutto di paura. È una penitenza frutto dell’invito a partecipare della salvezza già presente. È giunta l’ora della salvezza! È questa!
18 Mentre
camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone,
chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in
mare, erano infatti pescatori.
19 E
disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini».
20 Ed
essi subito, lasciarono le reti e lo seguirono.
21 Andando
oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo e
Giovanni suo fratello, che nella barca insieme a Zebedèo, loro
padre, riparavano le loro reti; e li chiamò.
22 Ed
essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo
seguirono.
23 Gesù
percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe,
annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e
di infermità nel popolo.
24 La
sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i
malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati,
epilettici e paralitici; ed egli li guarì.
25 Grandi
folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da
Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Di fronte a questo brano lasciamo da parte ogni commento. Ognuno di noi farà questo esercizio di coinvolgimento (ognuno di noi scenderà dall’albero…).
- Faccio un elenco delle persone presenti nel brano; vedo l’ambiente, ascolto le parole, scrivo quelle che vengono ripetute più volte, …
- Prendo il posto di Gesù, poi degli altri protagonisti… e scrivo i sentimenti che scopro in ognuno di loro. Es.: Gesù è emozionato mentre sceglie e chiama…. Ciò che tu fai è importante…