COME GIUNGO??
Arrivo ad aprire la Bibbia con la mia
storia personale, quella delle persone che mi stanno attorno e
quella dell'umanità intera.
Storie di Vita piena, di sopravvivenze, di
ricerca di senso dell'esistenza, di superficialità esasperata, di
sobrietà , di sprechi, ecc...
Incomincio questo cammino di GIM2 con gioia ma
anche con titubanza, con l'entusiasmo d'inizio ma anche con domande
esistenziali.
CONTESTO AL BRANO SCELTO
Siamo all'inizio del Vangelo di
Marco.
Dapprima viene narrato il messaggio della
predicazione di Giovanni Battista e poi il Battesimo di Gesù di
Nazareth con un breve accenno alle tentazioni nel
deserto.
IL TESTO PROPOSTO
Mc 1,14-20
14
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea
predicando il vangelo di Dio e diceva: 15 «Il tempo
è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al
vangelo».
16
Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello
di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti
pescatori. 17 Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò
diventare pescatori di uomini». 18 E subito,
lasciate le reti, lo seguirono. 19 Andando un poco
oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo
fratello mentre riassettavano le reti. 20 Li
chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i
garzoni, lo seguirono.
ENTRIAMO NELLA PAROLA APPENA ASCOLTATA
La storia della salvezza continua, non la blocca
nemmeno un evento così violento come l'arresto di Giovanni; Gesù si
trasferisce nelle periferie della “Galiliea delle genti”.
Il messaggio della Buona Notizia è di fortissima
accentuazione sul presente (“il tempo è compiuto”), sul
futuro immediato (“il regno di Dio è vicino”) e sulla
necessità del cambio di rotta (“convertitevi e credete al
Vangelo”).
Non c'è più tempo da perdere!! Non perché siamo
qui nel ricco nord-est, ma perché è tempo di contribuire con la
propria vita alla costruzione di un mondo profondamente più umano e
più fraterno. Il regno di Dio è vicino, ormai è imminente, ma
la traduzione il regno di Dio è prossimo manifesta come il
“mio prossimo” già sia regno di Dio; non potrò più giustificarmi,
poiché il regno è già alla mia portata.
Per Gesù l'urgenza della conversione è
condizione non negoziabile per poter accogliere il messaggio di Vita
della Buona Notizia e per ripartire con sempre maggior slancio in
mezzo al popolo nella preparazione del Regno.
“Passando lungo il mare della Galilea.....”
Che ci piaccia o meno, Gesù di
Nazareth è sempre in cammino; è Lui che va incontro a Simone e
Andrea. Li incontra “mentre gettavano le reti in mare”.
Che intenso poter cogliere che Gesù chiama i discepoli mentre stanno
lavorando (in altri Vangeli addirittura in un momento di grossa
difficoltà nel lavoro), nella “quotidianità più comune”. È proprio
nell'ambiente e dall'ambiente di lavoro che Gesù li
convoca.
È inutile aspettare il momento eccezionale in
cui passa Gesù e mi chiama!!
“Seguitemi, vi farò diventare pescatori di
uomini”. Può apparire come una frase misteriosa, invece non c'è
niente di più entusiasmante che iniziare un cammino come quello del
GIM2, con un appello del genere. Gesù è anche un ottimo pedagogo:
chiama Andrea e Simone dalla loro realtà personale di pescatori e a
partire da lì, li esorta con decisione a vivere la dimensione del
servizio completo dell'umanità . C'è un enorme rispetto per ciò che è
la persona ed una gradualità di cammini di crescita.
“E subito, lasciate le reti, lo
seguirono” rispondono immediatamente, ancora una volta non c'è
tempo da sprecare. Ad essere sinceri fino in fondo, sappiamo che nel
brano letto del Vangelo, viene narrato solo il momento decisivo
della risposta e non il travaglio che l'ha preceduta. Possiamo
affermare Andrea e Simone non furono ingenui. Ad ogni modo la parola
“subito” fa comprendere l'azione come parte integrante della
risposta. Lasciano le reti, abbandonano anche le sicurezze garantite
dal posto di lavoro per seguire la proposta fatta da Gesù. Cambiano
le priorità e di conseguenze anche le scelte relative.
Continua il cammino di Gesù, ed ecco che “un
poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo
fratello mentre riassettavano le reti. Li chiamò” Anche in
questa seconda occasione Gesù chiama durante una fase precisa del
lavoro. Riassettare le reti dopo la pesca, significa lavarle e
rammendarle; in altri termini, mettersi nelle condizioni per poter
ripartire appena se ne creano le opportunità . Per noi, significa
quell'attitudine del pellegrino/a che è sempre predisposto a
camminare ed a non adagiarsi. Per i figli di Zebedèo sarebbe stato
impensabile rimettersi in mare con le reti inzuppate di fango, molto
pesanti e poi circondate da acqua torbida non avrebbero pescato
nulla.
“Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo
sulla barca con i garzoni, lo seguirono”. In questo caso non si
abbandona un lavoro qualsiasi ma quello in cui c'è coinvolta
direttamente la famiglia: si lascia il papà con i garzoni solo per
qualcuno che vale!!
Ognuno nelle scelte ed opzioni che è chiamato/a
a fare ed a portare avanti, dovrà inesorabilmente giungere a
compiere dei tagli: nelle scelte di Vita non possiamo rimanere
sempre in attitudine di apertura a tante possibilità , non certo per
castrarci ma per poter abbracciare le persone comprese nella
risposta data.
POTENZIALI SPUNTI PER LA MEDITAZIONE
-
Noi
siamo nel discepolato a fianco di Gesù. Dal brano che stiamo
pregando non traspare la possibilità di ricavarci momenti e spazi
in cui ascoltare Dio ed altri ambiti in cui essere completamente
chiusi.....
-
Oggi assaporiamo
l'entusiasmo iniziale dei discepoli, come del resto noi che
incominciamo il GIM2, però poi... dovranno rinnovare la loro
fiducia in Dio; come mi predispongo a questo nuovo cammino?
-
“Il
regno di Dio è vicino”, ecco il messaggio centrale della Buona
Notizia secondo Marco e la sua comunità : cosa vuol dire nella mia
che il regno di Dio è alla mia portata e che quindi il “tempo è
compiuto”?
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Dopo
aver pescato rammendo e pulisco le reti, oppure mi “impoltrono”
aspettando non si sa bene quali tempi migliori?
“Credo che ognuno di noi debba essere
giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le
parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti
bravi e irreprensibili."
Giovanni
Falcone
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