giovaniemissione.it

non-tutti-i-mali-vengono-per-nuocere----coronavirus.jpg

Non tutti i mali vengono per nuocere

Siccome mi piace vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e cogliere i lati positivi di ogni situazione, ho cercato di riflettere su ciò che possiamo estrapolare di buono dall’emergenza Coronavirus.
Certamente mi prenderete per matta: negozi chiusi, economia ferma, medici oberati di lavoro, ospedali in sovraccarico e tanta paura e sofferenza. Non nego questo, ma voglio cercare di estrapolare ciò che possiamo imparare da questo periodo e credo

non-tutti-i-mali-vengono-per-nuocere---coronavirus---giovaniemissione.jpg

Siccome mi piace vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e cogliere i lati positivi di ogni situazione, ho cercato di riflettere su ciò che possiamo estrapolare di buono dall’emergenza Coronavirus.

Certamente mi prenderete per matta: negozi chiusi, economia ferma, medici oberati di lavoro, ospedali in sovraccarico e tanta paura e sofferenza. Non nego questo, ma voglio cercare di estrapolare ciò che possiamo imparare da questo periodo e credo che ci sia davvero molto su cui riflettere.

Questo momento di blocco, in cui tutto si ferma è, in primo luogo, un’occasione per ricentrarsi, per tornare all’essenziale. Possiamo farci prendere dal panico, riempire i carrelli della spesa come se dovessimo rimanere senza risorse per sempre, chiudersi in casa e rendersi schiavi dei social… Oppure si può decidere di dedicare questo tempo alle relazioni. Infatti l’uomo è per antonomasia un animale sociale, tuttavia un cellulare e un profilo Facebook non possono sopperire al bisogno di relazionarsi con l’altro. Allora, cogliamo l’occasione per stare con i figli, giocare a monopoli, guardare un bel film insieme, fare una torta; magari cenare tutti insieme per una volta e parlare non di scuola, non di lavoro, ma di noi.

Le palestre sono chiuse, le piscine sono inagibili, tutto fermo…e così ci ricordiamo dell’esistenza dei parchi, del sole, della bicicletta. Quanto è bello e vitale vedere famiglie sorridenti, amici adolescenti e non, coppie di anziani andare al parco a passeggiare o prendere il sole su una panchina?! Non si possono fare gli attrezzi in una sala chiusa, buia e puzzolente: cosa c’è di meglio di una corsa nel bosco?! Cogliamo allora l’occasione per giocare a palla con i figli che sono a casa da scuola e lasciamo che i ragazzi di oggi esplorino la natura, dimenticandosi per un po’ dello smartphone. Dopotutto andare all’area aperta non è così pericoloso, basta solo essere prudenti e seguire le indicazioni che ci vengono date: l’attenzione e il rispetto delle regole non vanno dimenticate mai.

Per gli studenti universitari come me, questo stacco può essere una grandissima occasione per studiare finalmente con calma, prendendosi il proprio tempo; leggere quell’approfondimento che i troppi impegni ti hanno sempre impedito di fare oppure dedicarti a quel manuale, che tanto ti appassiona, ma che non hai mai avuto occasione di assaporare.

Ai  ragazzi e le ragazze delle superiori e delle medie dico: FATE TESORO DI QUESTO SPAZIO VUOTO. Potete scegliere di buttarvi sul divano, lasciare che le giornate passino inesorabili, pregando che anche la settimana successiva le scuole restino chiuse e mettendo in silenzioso le notifiche del registro elettronico. Oppure potreste decidere di portarvi avanti con lo studio, sistemare i compiti e passare del tempo con i vostri amici. Del tempo buono, però, in cui potete approfondire la vostra amicizia e fare nuove esperienze tra un gelato e un film su Netflix.

Cogliamo anche l’occasione per dedicarci alla preghiera, alla riflessione, al silenzio. Dopotutto è Quaresima e, nonostante le celebrazioni siano cancellate, non buttiamo via la possibilità di fermarci un attimo, leggere il Vangelo del giorno e capire che tra quelle righe il Signore ci dice sempre “Non temere”. Facciamo diventare questo periodo di digiuno e penitenza una purificazione dalle cose superflue, per ritrovare la nostra essenzialità.

Se l’uomo è un animale socievole, allora, e in quarantena da solo proprio non ci riesce a stare, sfruttiamo l’occasione per ascoltare, aiutare, assistere l’altro. Cerchiamo di essere solidali con chi sta soffrendo e combattendo realmente contro questo virus, doniamo una pagnotta a un senzatetto, ripuliamo i nostri armadi di tutti i vestiti che non usiamo, ma che possono essere davvero preziosi per qualcun altro. Non chiudiamo gli occhi davanti ai profughi siriani, alla guerra in Yemen e alle sofferenze che stanno davvero affliggendo il nostro Pianeta. Siamo costretti a limitare i nostri spostamenti, non siamo liberi di viaggiare e fare ciò che vogliamo: proviamo a pensare a quante persone nel mondo, ogni giorno, sono sottoposte a queste restrizioni a causa di un conflitto, di una dittatura o di un’altra calamità.

Invece che mettere le bandiere dell’Italia sui nostri balconi, perché non innalziamo le bandiere della pace?! Non facciamo il rischio di chiuderci nei nazionalismi anche in questo momento di emergenza. Infatti, questa malattia non può essere bloccata dai muri e dai confini: dovremmo aver capito ormai che siamo tutti uniti da un unico filo rosso e siamo tutti quanti, allo stesso modo, fragili e vulnerabili!

Dedichiamoci agli anziani, aiutiamo i nostri nonni e riprendiamo i nostri concittadini che non rispettano le regole. Attraverso il contagio, stiamo anche comprendendo quanto ognuno sia responsabile anche del destino del suo vicino di casa, del suo collega di lavoro e del cliente a cui sta servendo un caffè.

Dunque, non buttiamo via questo tempo di quarantena lamentandoci, preoccupandoci per niente e facendoci risucchiare dal vortice mediatico. Approfittiamone, invece, per coltivare le passioni e, soprattutto, le relazioni di cui spesso e volentieri ci dimentichiamo. Il mondo si ferma: facciamo tesoro di questo silenzio.                                                                                                                    

   Anna Angarano Villa, 8 marzo 2020

Condividi questo articolo:

Registrati alla newsletter

giovaniemissione.it

BARI

Via Giulio Petroni, 101
70124 Bari
Tel. 080 501 0499

ROMA

Via Luigi Lilio, 80
Roma, 00142
Tel. 06 519451

VERONA

Vicolo Pozzo, 1
37129 Verona,
Tel. 045 8092100

PADOVA

Via S. G. di Verdara, 139
35137 Padova
Tel. 049/8751506

NAPOLI

Via A. Locatelli 8
80020 CASAVATORE (NA)
Tel. 081.7312873

VENEGONO

Via delle Missioni, 12
21040 Venegono Sup. (VA)
Tel. 0331/865010