Modena 12 e 13 settembre
Modena 12 e 13 settembre
Carovana NORDOVEST-TIRRENOModena12 e 13 settembre |
Immersione nelle realtà della cittàCon il pensiero rivolto ancora alla veglia del giorno precedente e alle parole forti delle testimonianze dall’Africa, i carovanieri si sono mischiati alla folla del mercato di Novi Sad, a Modena, distribuendo volantini per la serata e materiale della Carovana. La vicina università ha fornito l’occasione di incontrare gli studenti che andavano a lezione. Pur nella consueta indifferenza di ogni città, l’accoglienza è stata generalmente buona. Dal più entusiasta, che era stato a Korogocho e conosceva Alex, al più simpatico che ci ha risposto: “Non potete chiedermi di saltare la partita del Modena per venire a sentire Zanotelli!”. A contatto con i detenuti del carcere di ModenaMentre alcuni carovanieri visitavano il centro di ascolto della Caritas, la comunità-famiglia La Faretra e la Casa della Carità, un altro gruppo ha incontrato una ventina di detenuti della Casa Circondariale di Sant’Anna grazie all’interessamento dell’associazione Porte Aperte che opera da tempo a contatto con i reclusi. Per la Carovana è stato molto importante entrare in un ambiente, come quello carcerario, che costituisce un mondo a parte, del quale molte volte si ignora l’esistenza. Dopo l’iniziale e normale senso di imbarazzo provato da parte dei giovani carovanieri – per tutti era la prima volta che si aprivano le porte di un carcere –, abbiamo vissuto un piccolo momento di presentazione reciproca. All’incontro ha preso parte anche l’attore-scrittore Moni Ovadia, che il “pubblico”, composto in gran parte da giovani italiani e stranieri, ha accolto con grande amicizia. Con profondità e umorismo, Moni Ovadia ha spiegato l’importanza di saper ridere di se stessi, della propria condizione umana e sociale, di saper anche fare ironia sugli altri. Un modo, questo, per affermare la pari dignità di tutti gli esseri umani. Alla domanda “Ma tu ci credi in Dio?” rivolta da un giovane detenuto, l’attore ha risposto così: “Credo che Dio non sia più di tanto preoccupato se noi crediamo in Lui, quanto piuttosto se crediamo nell’Uomo. E questo è molto più difficile”. Vita piena per tutti, anche a ModenaLa tappa si conclude con una tavola rotonda nella parrocchia Beata Vergine Addolorata alla quale hanno preso parte padre Alex Zanotelli, Giuseppina Caselli direttrice della Caritas diocesana e il professore universitario Luciano Guerzoni. Pur con diverse sottolineature, i relatori hanno richiamato l’importanza di un impegno personale per uno stile di vita alternativo, associato però all’indispensabile impegno politico. Un vero cambiamento, infatti, nasce dalla persona ma deve anche tradursi in scelte e orientamenti delle istituzioni. | |||||||||||||||
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