Riflessione di fratel Giuseppe Mantegazza, in cui ringrazia quanti lo hanno accompagnato verso la sua professione religiosa avvenuta il 6 gennaio 2022.
Voti Religiosi Fr Giuseppe Mantegazza
Carissimi,
Vi confido che in quest'ultimo periodo, specie di notte, ho provato un forte sentimento di nostalgia, che mi pareva persino di sentire l'odore del mare, e mi tornavano in mente i volti di persone care con cui ho costruito relazioni di servizio, di cura, di vita, di affetto. Provando in me sentimenti di tenerezza e di compassione, ma anche di dolore, quello della mancanza.
Confratelli, Io non posso nemmeno immaginarle le vostre gioie ed il vostro dolore. Di chi magari ha passato 30 anni in missione...e poi via...
Ma come diceva il Comboni, " le opere di Dio nascono ai piedi della croce".
Il Comboni lo sapeva bene - proprio lui nato qui, su queste salite - che per avvicinarsi a Dio, per espandere il suo amore, attraverso di noi, dobbiamo stare nella fatica della salita. Il dolore, ma anche la gioia, della salita. Quella che ci consente di vedere meglio, e di poter avvicinare la bellezza di Dio, di contemplarla e lodarla.
Anche la mia vita e' sempre stata in salita...
Che paradosso...che la vita si possiede, adesso ed eternamente, solo donandola.
E che per vivere davvero una "vita piena" bisogna saper affrontare il dolore ed anche... la morte...
E prendere i voti ( chiamatele virtu' che è meglio) è un po' come morire. Morire per rinascere a vita nuova, almeno questa è la speranza, che si misurerà nel tempo, nel cammino che si apre camminando, se si rimane aperti, nell'amore, nella mia capacità di portarlo, sempre più, curando ed accarezzando. Questo sarà il mio metro, poi si vedrà...gli auguri di una vita in Cristo, che è vita piena, non morte.
"Sorge un nuovo giorno, ed i miei sogni sono pieni" cantava Bruce Springsteen.
Grazie al Signore dunque, ed al Comboni, alle salite di Limone. Questo è il posto giusto x entrare nello spirito del Comboni,
delle Salite per rigenerarsi...del rigenerarsi in salita...
Rigenerarsi nello spirito, nel respiro...in tempi in cui manca il respiro a molti. Ecco noi dovremmo essere rigenerati per essere rigenerativi.
Grazie alla provincia italiana in particolare, al provinciale Padre Fabio, anche a quello precedente Padre Munari, a Fr Alberto, ai comboniani tutti, al Padre Vincenzo che mi ha seguito, guidato e spinto, con cura, negli esercizi spirituali, al Padre Giambattista. Grazie Giamba! Grazie alla comunità di Cavallino ( ricordano P. Claudio e pregando x la salute di P. Gianni Capaccioni), e grazie anche alle comunità di Palermo, di Padova, di Venegono. Anche alla provincia portoghese, ed ai conflitti, risoluti, se servono alla maggior gloria di Dio. Grazie all'itineranza dunque, allo sradicarsi continuamente per radicarsi...in Cristo sempre più... ci proviamo...è un cammino di tutta una vita, ed oltre.
Grazie a tutte le persone che ho incontrato in questo pellegrinaggio. Agli "ultimi" delle periferie, i più abbandonati soprattutto, che ho servito ed amato, ed ho nel cuore. Sono qui con me. Il corpo di Cristo che ci evangelizza.
Grazie a Fra Simone, Abba Dino in Etiopia, ai gesuiti con cui ho iniziato il cammino religioso a Bologna,...al Papa Francesco che ispira il mondo...che ha ispirato ed attratto me in questa scelta...
Ed un grazie soprattutto alle donne -sono qui con me oggi, sono parte di questo amore che sto donando - quelle che mi hanno accompagnato e migliorato negli ultimi anni, insegnandomi ad amare di più e meglio, nella custodia, nel non possesso, nella carezza.
Soprattutto nella grazia ( e' la via della grazia che ci "salva" dalla morte), che credo di aver sperimentato in questo tempo di esercizi, di dolore trasformato in un amore più grande...più puro...casto appunto. Il dolore del seme che si fa morire per donare vita. La Chiesa e' donna.
Ed infine, non ci sono, non c'è nessuno della mia famiglia, un po' x i contagi che l'hanno colpita, sintomi leggeri (un po' che davvero nessuno è profeta in patria) ...
ma comunque ci sono persone care, anche inaspettate...
grazie ai miei genitori, a mamma per l' animo sensibile, amante del creato, degli animali, dei gatti, della bellezza, e grazie a papà per la sua fedeltà, nonostante tutto. E grazie per il suo sguardo curioso, appassionato, sul mondo, sulla politica, sulla cultura, sul cinema.
Ecco io vi chiedo una preghiera per me, ma anche per voi, per la Chiesa: per chiedere allo spirito i doni della sobrietà, della mitezza, dell'umiltà x me, a volte anche della sapienza nel dosare le intense energie e tensioni, anche provocatorie, che porto, in modo di riuscire ad accarezzare l'umanità, senza volerne restituzioni in cambio. E chiedo perdono per tutte le volte che non sono stato capace di essere mite, umile di cuore, apparendo a volte anche giudicante, ferendo. Non si possono dare o chiedere risarcimenti alla vita, solo il perdono, cammino di tutta una vita.... "farsi" ferire piuttosto che ferire...
E chiedo qui, a noi, di pregare ed invocare lo spirito, lo spirito del Comboni anche, la sua rigenerazione. Il Comboni era uomo di relazioni, sapeva che la rigenerazione non può che avvenire nell'amore, nel prendersi cura con amore ed affetto. Il suo sentimento verso l'Africa era di profonda tenerezza e compassione.
Credo la missione sia prima di tutto una testimonianza di vita e di umanità, che inevitabilmente attrae: ed e' anche un sogno la missione, lo diceva Lele Ramin...senza sogni non è possibile vivere.
Il sogno più grande di Dio... quello della pace, e' anche il sogno che più ci riguarda, che ci riguarda come missionari ed operatori di pace. Preghiamo per la pace, preghiamo per poter essere noi in pace, e luminosi già oggi...
Martin Luther King diceva - "Con questa fede uscirò e scaverò un tunnel di speranza attraverso la montagna della disperazione. Con questa fede uscirò con te e trasformerò gli oscuri ieri in luminosi domani”.
Ecco, facciamoci ispirare dai sogni.
Grazie, e camminiamo, insieme, nella speranza, sulle salite del mondo, sulle salite della vita, che sono le periferie geografiche ed esistenziali. E' lì che nascono le opere di Dio. Ai piedi della croce. E' lì che siamo chiamati!
Fr Giuseppe L. Mantegazza
06 Gennaio 2022 Solennità Dell'Epifania Del Signore
Limone Sul Garda (BS)