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Il 3 Agosto, primo mercoledì del mese, è la nostra giornata di Digiuno in solidarietà con i migranti che pratichiamo da quattro anni davanti a Montecitorio in nome di quanti digiunano nelle case, nei monasteri o davanti alle Prefetture d’Italia.                                                                                        

Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti

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Il 3 Agosto, primo mercoledì del mese, è la nostra giornata di Digiuno in solidarietà con i migranti che pratichiamo da quattro anni davanti a Montecitorio in nome di quanti digiunano nelle case, nei monasteri o davanti alle Prefetture d’Italia.

Purtroppo è da quasi un anno che la Questura di Roma ci vieta di farlo davanti al Parlamento.                                                                                        

Riteniamo questo divieto una gran violazione di un diritto garantitoci dalla Costituzione.

Questo mese, come da quattro anni, il Digiuno lo faremo a Riace con Domenico Lucano e con i giovani che partecipano al campo di lavoro e spiritualità dei missionari comboniani (01-09 Agosto).                                                   

E’ più che giusto farlo a Riace che è diventato simbolo di un’altra accoglienza così diversa da quella promossa dalla UE e dal governo italiano.                          

Infatti il nostro digiuno di questo mese vuole essere una protesta contro il rinnovo del Memorandum Italia-Libia, un urlo per le migliaia di migranti morti davanti alle frontiere del mondo ricco.                                                                                 

Il Memorandum Italia-Libia è stato firmato il 2 Febbraio 2017 e scade il prossimo 2 Febbraio 2023.                                                                                             

Ma sarà rinnovato automaticamente per altri tre anni, se le autorità italiane non lo annulleranno entro il 2 Novembre 2022.                                                      

Questo accordo obbliga l’Italia a fornire aiuti economici e supporto tecnico alle autorità libiche, in particolare alla famigerata Guardia Costiera libica per ridurre il traffico di migranti e impegna la Libia a migliorare le condizioni dei propri centri di “accoglienza”.   

Il risultato è sotto gli occhi di tutti.                                                                                  

La Guardia Costiera libica, in questi anni, ha catturato nel Mediterraneo ben 85 mila profughi in fuga e li ha riportati nei lager libici dove gli uomini subiscono torture a non finire e le donne sono violentate.                                                 

Lo scorso anno ben 35 mila  rifugiati sono stati catturati e riportati in Libia.                  

E’ lo stesso ONU che afferma che “la Libia non è un porto sicuro per lo sbarco dei migranti”.                                                                                                     

Altro che “migliorare” le condizioni dei centri di accoglienza come richiesto dal Memorandum! Siamo davanti a una catena di crimini senza fine sia da parte del governo italiano, sia della UE, sia della Libia.                                                             

Anzi, il governo italiano aiuta la Guardia Costiera libica a scovare i barconi in fuga e a riportarli in Libia.                                                                                       

Questo gioco criminale lo pagano migliaia e migliaia di migranti.                                

Penso che nel Mediterraneo siano sepolti dai 50 ai 100 mila migranti, senza parlare dei morti in Libia.                                                                                   

Davanti a un tale orrore, ci appelliamo ai partiti italiani perché si rifiutino di ratificare un accordo criminale come il Memorandum.                                        

Finalmente il 27 Luglio scorso in Commissione Esteri e Difesa della Camera, i deputati dem Palazzotto e Boldrini, il capo gruppo di LEU Fornari e la ex M5S Siriano hanno votato contro la possibilità di continuare a sostenere la Guardia Costiera libica.

Chiedo a tutti i partiti perché abbiano il coraggio di votare contro politiche criminali e necrofile che hanno causato in questi anni orribili tragedie.

Solo quest’anno piangiamo la morte nel Mediterraneo di 1553 migranti.                  

Ma piangiamo anche la morte di centinaia di rifugiati nel Sahara per arrivare in Libia come nell’Oceano Atlantico per arrivare nelle isole Canarie e poi in Spagna.

E’ inaccettabile-ha scritto in una lettera pastorale il vescovo emerito di Tangeri (Marocco)- che si rivendichino frontiere impermeabili per i pacifici della terra e si tollerino frontiere permeabili al denaro della corruzione, al turismo sessuale, alla tratta di persone e al commercio delle armi”  

Padre Alex Zanotelli a nome del Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti  

Riace 01/08/2022    

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