Appendendo un salvagente al proprio balcone, mostriamo a chiunque passi che la nostra famiglia, il nostro condominio, la nostra città, non vuole essere complice di questa barbarie inumana dei porti chiusi alle imbarcazioni umanitarie con a bordo migranti che fuggono da guerra e povertà
La campagna parte dall'idea di incentivare i piccoli gesti che ognuno può fare, dandogli nel contempo visibilità con l'ottica di "contarsi per contare". Attraverso il semplice gesto di appendere un salvagente al proprio balcone e la raccolta firme, strumento importante a cui è possibile aderire https://tinyurl.com/WEfirma, chiediamo all'Europa di cambiare le regole sull'accoglienza dei migranti .
Il testo della campagna di raccolta firme si basa su tre punti, quali:
1. I cittadini di tutta Europa vogliono supportare i rifugiati con programmi di sponsorship e offrire loro una casa sicura e una nuova vita. Vogliamo che la Commissione offra un sostegno diretto a gruppi locali e associazioni che aiutano i rifugiati beneficiari di un visto d'ingresso.
2. Nessuno dovrebbe essere perseguito o multato per aver offerto aiuto, assistenza o un rifugio a scopo umanitario. Vogliamo che la Commissione fermi quei governi che stanno criminalizzando i volontari.
3. Ogni individuo deve avere pieno accesso alla giustizia. Vogliamo che la Commissione garantisca procedure e norme più efficaci per difendere tutte le vittime di sfruttamento sul lavoro e delle reti criminali in tutta Europa e tutte le persone che hanno subito violazioni dei diritti umani alle nostre frontiere.
Facciamo massa critica!
In alcune città, come Siracusa e Bologna, sono comparse lenzuola alle finestre con la scritta "Fateli scendere". A Bologna sono comparsi salvagenti appesi ai balconi. Mostriamo a chiunque passi che la nostra famiglia, il nostro condominio, la nostra città, non vuole essere complice di questa barbarie inumana.
Partecipiamo ad ogni manifestazione di piazza a sostegno dei migranti, per la loro accoglienza. Diffondiamo idee di accoglenza, sfatiamo il mito dell'uomo nero, facciamo circolare i gesti di buona volontà della gente comune. Raccontiamo le storie dei migranti, il loro sentimenti, diamo loro nomi e volti ridandogli così umanità. Cerchiamo insomma di contrastare questa sottocultura che si sta diffondendo tra le persone deboli che vedono nel diverso una minaccia anzichè una ricchezza.
Nadia