Con il presente comunicato stampa, i parroci, gli altri sacerdoti, i diaconi, i religiosi del Litorale Domizio e dell’intera Forania del Basso Volturno, intendono farsi interpreti del desiderio di riscatto e verità che giunge sempre più forte ed urgente dalla popolazione onesta e lavoratrice che vive in questa terra benedetta da Dio, ma offesa continuamente dalla mano dell’uomo e in questi ultimi tempi oltraggiata da una martellante e denigratoria campagna di alcuni mass media (stampa e televisione) locali e nazionali.
Lettera Aperta dei sacerdoti, religiosi e diaconi della Forania del Basso Volturno.
Lettera Aperta dei sacerdoti, religiosi e diaconi della Forania del Basso Volturno.
" Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi… sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo” (Concilio Vaticano II: Costituzione Gaudium et Spes, n.1)
Con il presente comunicato stampa, i parroci, gli altri sacerdoti, i diaconi, i religiosi del Litorale Domizio e dell’intera Forania del Basso Volturno, intendono farsi interpreti del desiderio di riscatto e verità che giunge sempre più forte ed urgente dalla popolazione onesta e lavoratrice che vive in questa terra benedetta da Dio, ma offesa continuamente dalla mano dell’uomo e in questi ultimi tempi oltraggiata da una martellante e denigratoria campagna di alcuni mass media (stampa e televisione) locali e nazionali.
Il degrado ambientale, umano e sociale di queste terre è ormai noto e dibattuto da oltre 20 anni. Nonostante ciò, alla denuncia puntuale e dettagliata di innumerevoli personalità di ogni campo e soprattutto allo sforzo della Chiesa nelle sue articolazioni educative e caritatevoli, nonché di tante associazioni di volontariato, nulla o quasi nulla è mai seguito in termini di riforme e interventi strutturali. Quello che resta di tanti anni di battaglie e di sforzi eroici è solo un continuo e crescente assalto mediatico, che salve rare eccezioni, non si ferma alla osservazione del male, ma spesso lo amplifica e mistifica dando un’immagine distorta della realtà. Essa, infatti, è molto più ricca e complessa di quella che si vuole far apparire. Alla mafia nigeriana che gestisce, in concorrenza o combutta con le camorre locali, lo spaccio di droga e la tratta delle donne a scopo sessuale, corrisponde la presenza di migliaia di immigrati che vivono onestamente e alacremente spesso sfruttati sui luoghi di lavoro e nelle abitazioni abusive.
Tutto questo non appare, travolto dalla smania dello scoop e del macabro che arriva anche ad ipotizzare improbabili traffici di organi. Il risultato è una generalizzazione che genera pregiudizi e paure ingiustificate, alimentando il disagio, spianando la strada a rassicuranti scorciatoie militaristiche e creando facili giustificazioni alla mancanza di interventi sociali che sono la vera emergenza del territorio.
Per questi motivi, accanto all’impegno delle Forze dell’ordine, sempre da sostenere e intensificare, vogliamo ribadire che solo una seria ed efficace politica di interventi in campo sociale e ambientale può dare rilancio ad una realtà che ha enormi ed uniche potenzialità di cui vi sono non pochi segni evidenti e concreti, come, il grande presidio ospedaliero Pineta Grande, il centro IMAT, il progettato porto turistico, i campi da golf, il Centro Sportivo del Calcio Napoli, l’Oasi faunistica dei Variconi, il Centro Immigrati Campania “Fernandes”, con il suo Centro Studi Internazionale, per non parlare delle associazioni impegnate nei diversi ambiti del sociale e delle tante comunità etniche che con le loro variegate culture proiettano il paese in un orizzonte mondiale.
Alla luce di tutto ciò, la nostra Chiesa locale, pur consapevole del male che affligge queste terre, non si stanca di vedere il tanto bene che emerge per contrastare i seminatori di odio e dare speranza a tutti gli uomini e le donne di buona volontà. Allo stesso tempo chiede alle Istituzioni un programma di interventi urgenti e straordinari per Castel Volturno, tante volte promessi, ma mai realizzati perché la speranza non si traduca in rassegnazione con tutto quello che da essa può conseguire.
Firmatari:
D. Giovanni Corcione
Parrocchia di S. Giovanni Battista – Grazzanise
P. Francesco Monticelli
Parrocchia SS. Annunziata - Grazzanise
D. Sabatino Sciorio
Parrocchia di Maria Regina di Tutti i Santi – Cancello Arnone
D. Rocco Noviello
Parrocchia Maria SS. Assunta in Cielo – cancello Arnone
D. Antonio Palazzo
Parrocchia S. Maria del Mare – Castel Volturno
D. Giovanni Simone, D. Ernesto Branco, D. Carlo Iadicicco,
Parrocchia di S. Castrese – Castel Volturno
D. Giuseppe Tanzarella
Parrocchia di S. Gennaro – Castel Volturno
Diac. Ciro Patalano
Parrocchia San Gennaro - Castel Volturno
Diac. Antonio Costantino
Centro Fernandes – Castel Volturno
D. Marcos De Goes Aparecido
Parrocchia S. Germano – S. Andrea del Pizzone
D. Juan Jose Alvarado
Parrocchia S. Martino – Brezza
D. Pasquale Buompane, D. Antonio Buompane, D. Giovanni Giusti
Parrocchia Maria SS. Assunta in Cielo – S. Maria la Fossa
P. Antonio Guarino, P. Daniele Moschetti, P. Sergio Agustoni, P. Carlo Castelli
Parrocchia S. Maria dell’Aiuto – Castel Volturno
D. Fausto Papararo
Cappellano Pineta Grande – Castel Volturno
Castel Volturno, 26 febbraio 2019