Sr. Nilma ci racconta come la possibilità di visitare le scuole del Ciad e di poter mettere il proprio contributo per l'educazione di questo popolo sia un grande dono di Dio. Le persone si stanno impegnando molto per l'educazione delle generazioni più giovani perchè hanno capito che senza un'educazione non ci può essere un cambiamento. Molte scuole sono sorte grazie ad un accordo tra Stato, Chiesa e genitori dei bambini. Sono state fatte molte cose ed in Ciad, tra la gente, si respira un forte desiderio di cambiamento.
Lettera dal Ciad di Sr. Nilma
Essere in missione ed avere il ruolo di educatrice è un grande dono di Dio
Sarh, le 11 dicembre 2021
Carissime amiche e carissimi amici, eccomi dopo un tempo di silenzio, sono qui per condividere con voi il mio vissuto missionario nella diocese di Sarh – Ciad. Mi trovo nella comunità di Sarh nella Parrocchia San Joseph de Kassai con altre 4 sorelle e abbiamo un foyer che accoglie 19 studentesse . Questo foyer è stato creato per favorire le ragazze che hanno difficoltà ad accedere alle scuola o perchè non ci sono scuole nei loro villagi o perchè sono molto povere e non avrebbero la possibilità di continuare gli studi.
Come sapete sono nella direzione diocesana dell´educazione cattolica di Sarh. Il vescovo è Monsignore Miguel Sebastian. Nella diocese, abbiamo 19 scuole primarie riconosciute dallo Stato, 72 scuole comunitarie tenute praticamente dai genitori,15 collegi, 1 università. Queste scuole sono nate dall´iniziative dai genitori preoccupati per l´avvenire dei loro figli nel campo educativo. Infatti tanti di loro abitano lontano dalle scuole dello Stato e spesso vivo in uno stato di povertà. Come vi dicevo, le 19 scuole riconosciute, sono le scuole frutto di un accordo tra Stato, Chiesa e Genitori. Lo Stato dovrebbe pagare gli insegnanti e provvedere al materiale didattico, ma purtroppo nei fatti questo non si realizza. La Chiesa costruisce le strutture, compra i mobili necessari, si occupa della formazione degli insegnanti e accompagna spiritualmente i giovani e le loro famiglie perchè possono fare un percorso formativo alla luce della fede. I genitori si occupano del fonzionamento della scuola (pagano gli insegnanti comunitari che non sono assunti dallo Stato, comprano i materiali necessario per l´insegnamento e quanto è necessario per la manutenzione della scuola). Come potete vedere lo sforzo dei genitori e della Chiesa sono più importante che quello dello Stato.Tenendo conto che il Ciad è uno dei tre paese più povero del mondo, è ammirevole vedere come questa generazione auspica ad un futuro migliore, per questo stanno investendo nell'educazione, perchè sanno che senza educazione non potrà avere nessun cambiamento.
Per me, è un dono di Dio poter essere in missione qui con l´incarico dell'educazione a livello di diocese, perchè mi permette di dare il mio piccolo contributo nel processo educativo di questa gente. Quest´anno abbiamo organizzato diverse sessione di formazione: sulla didattica della lettura, sul codice deontologico dell'educazione cattolica, sul ruolo del direttore, sull'importanza del Piano Pastorale Diocesano, sui rapporti d´inizio e fine anno, sempre coinvolgendo insegnanti, direttori e genitori. Ho potuto visitare tutte le scuole primarie riconosciute dallo Stato, i 15 collegi, alcune scuole comunitarie e l´Università.
Ma le cose fatte sono tante! Abbiamo fatto un pozzo per l'acqua; stiamo costruendo un cappanone per un collegio che funzionava nelle sale della parrocchia; abbiamo comperato 10 banchi per una scuola; 200 libri per la scuola materna; dizionari per tutti i collegi e altre 20 scuole primarie. Tutto questo grazie alla solidarietà di tanti amici e amiche. Sento che stiamo facendo um cammino insieme e che Dio ci precede in tutto, nonostante le sfide che sono tantissime: mancanza di acqua, mancanza di struttura (tante scuole funzionano sotto un albero), poca formazione degli insegnanti, mancanza di sedie, tavoli, libri, ecc. Ma sento anche le forze che abbiamo: il saper lavorare insieme; un forte desiderio di cambiamento; la capacità di fare rinunce concrete per inviare i bambini alla scuola, scegliendo di mangiare una sola volta al giorno ed una solidarietà che va al di la delle frontiere.
Per la salute, sto vivendo un momento particolare, perchè da ottobre ho avuto una malaria, in seguito una trombosi alla gamba destra, ancora un’ altra malaria accompagnata di tifoide. In questo momento mi trovo a Ndjamena per curarmi. Sono nell'Ospede dalle Suore dela Carità di Santa Jeanne Antide. Ho fatto un esame medico ed ora devo prendere un anti-coagulante per tre mesi . Fra 3 mesi farò un’ altro controllo.
Tutto è grazia, anche nella fragilità della malattia, ho provato la mano di Dio in tutte le persone che ho incontrato nel mio cammino. Ringraziamo il Signore perchè ora sto meglio e cosi posso continuare la missione che Lui m´ha affidato. Conto sulle vostre preghiere.Vorrei continuare ad scrivervi, ma non voglio stancarvi, perciò penso di fermarmi qui per farvi gli auguri di buona continuazione dell´avvento e Buone Feste di Natale e Anno Nuovo. Che il Bambino Gesù possa sempre rinascere nei nostri cuore perchè la nostra vita sia un riflesso dell´amore di Dio verso tutta la sua creazione.
Un grande abbraccio colmo di gratitudine
Sr. Nilma do Carmo De Jesus
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