Esperienza missionaria nella 'Escola Comunitária Feminina de Nacala-Porto'
Sono arrivata nella missione di Nacala a febbraio 2019 e ho lavorato per due mesi nella scuola della missione come insegnante di inglese. Circa 20 anni fa, le missionarie comboniane hanno fondato questa scuola superiore femminile, oggi considerata una delle migliori del Paese. Attualmente ci sono circa 300 studentesse che arrivano da tutto lo stato, consapevoli dell'importanza di questa struttura educativa. Il progetto formativo della scuola offre una preparazione scolastica di base nei primi tre anni mentre gli ultimi tre anni sono chiamati 'Ensino tecnico' e prevedono una formazione in 'Contabilidade e Gestão' (Contabilità e Gestione). Inoltre la scuola offre un corso di cucina dedicato alle ragazze che non scelgono di continuare a specializzarsi.
'Escola feminina comunitária de Nacala Porto' ha come obiettivo principale quello di promuovere la donna nella sua totalità; come studentessa, futura lavoratrice ma anche come ragazza, futura donna in una società ancora molto maschilista. Il tasso di analfabetismo femminile qui in Mozambico è ancora molto alto per cui per una ragazza anche solo saper leggere è una conquista ed il primo passo verso la sua emancipazione in una società che la vuole sottomessa al marito, al padre, allo zio… È stato quindi inevitabile per me il confronto con la mia condizione di donna europea, cresciuta nella mia libertà di scelta, sempre sostenuta ed incoraggiata dalla mia famiglia. Le ragazze di questa scuola sono perciò ben consapevoli della loro fortuna e del loro privilegio nel poter essere parte di questa comunità.
La scuola ospita, inoltre, il 'lar', parola portoghese che significa 'convitto’ non solo come luogo di residenza ma anche come luogo di educazione. Il 'lar' ospita 176 ragazze della scuola che non hanno la possibilità di vivere con le loro famiglie (alcune per difficoltà economiche, altre perché vengono da località che si trovano troppo distanti dalla scuola). Queste ragazze di età compresa tra i 12 e i 21 anni, vengono seguite da una responsabile ma sono comunque quasi del tutto autonome nella gestione della loro vita quotidiana. Si occupano loro infatti, ad esempio, delle pulizie delle stanze, del servire i pasti, delle pulizie delle classi etc. Molto spesso, sono loro stesse che decidono alcune regole da rispettare per mantenere una convivenza tranquilla.
La mia esperienza di missione qui non è stata facile all'inizio ma le ragazze mi hanno accolta come una loro sorella maggiore e grazie a loro mi sono sentita parte di questa comunità. Sono state le mie prime studentesse e, al contempo, sono diventate le mie sorelline. Stando con loro ho avuto modo di conoscere le loro storie, alcune incredibili e commoventi. Come la storia di Nenita, una ragazza di 21 anni che frequenta l'ultimo anno scolastico. Cresciuta tra le famiglie di vari zii e cugini perché i genitori non potevano occuparsi di lei e del fratello, a 8 anni è stata accolta in una casa famiglia fondata da missionarie comboniane nella città di Nampula e successivamente ha cominciato a frequentare la scuola di Nacala. Oggi è una ragazza saggia, forte e con indiscusse capacità di leadership. Per queste sue straordinarie caratteristiche, è stata infatti scelta come 'chefe do lar' (leader del lar) perché rappresenta un ottimo esempio per le altre ragazze.
Mi porterò per sempre nel cuore i sorrisi di queste ragazze, il loro affetto e la loro umanità nel saper accogliere la mia diversità, consapevoli però che, alla fine, la differenza tra me e loro si vede solo nel colore della pelle e qualche anno in più.
Francesca