Marzo 2014 - Un SÌ appassionato
sr. Elianna Baldi
UN SÌ APPASSIONATO
Sento tutta la carica del momento condiviso con i gruppi e le comunità in Italia, la passione che Dio mi fa crescere dentro, il desiderio di “tornare a casa” e di incontrare sorelle, fratelli, amici, di camminare con loro.
Alla vista dell’immenso campo degli sfollati dell’aeroporto non posso fermare le lacrime... e nemmeno quando apprendo che la famiglia di una cara collaboratrice è stata spogliata di tutto e vive nel campo della comunità dei Comboniani... e soprattutto non posso trattenerle quando Benedetta mi dice che suo marito, il mio amico Didier, non è più. Non me lo aspettavo, il nostro quartiere è abbastanza tranquillo. Ma lui lavorava con Emergency e già dall’inizio del colpo di stato, dovendo spostarsi nel Paese, sentiva molto l’insicurezza e la paura e aveva cominciato a soffrire di problemi di pressione, fino a morirne, come molti giovani uomini e donne, purtroppo.
Aiutata da M.J. che con il viso sereno mi dice che tutto è stato distrutto o rubato, ma che Dio si è reso presente in quelle ore orribili e ha preservato la vita sua e di tutta la famiglia, e termina ringraziando il Signore.
Aiutata da Boris, che, bloccato un po’ dal mio dolore, mi racconta di come fino alla fine il suo grande amico Didier abbia edificato gli altri a guardare al futuro con speranza.
A che cosa dire sì, cara amica, caro amico? Dire sì alla Vita, che è piena, debordante, generosa, se abbiamo lo sguardo capace di andare al di là della morte e delle tenebre.
E che cosa significa che il nostro sì è appassionato, in questi momenti in cui è difficile persino guardare negli occhi i bambini anemici e affamati, le madri stanche e prive di mezzi?
Per noi giovani molte volte passione fa rima con sensazioni di effervescenza e allegria, con una specie di senso di “onnipotenza”. Qui mi sembra chiaro invece che la passione con cui dire sì al Dio della Vita fa più rima con com-passione, con quell’amore viscerale e materno con cui non si può non sentire la mia felicità legata a quella del fratello e della sorella vicini o lontani; con l’indignazione di fronte alla sofferenza ingiusta e inumana che troppe persone devono ancora sopportare senza aver diritto di parola; con la stima profonda per la capacità di ricominciare da zero senza ribellarsi a Dio, anzi, sentendolo l’Unico compagno fedele con cui sempre c’è una nuova possibilità; con il sentirsi privilegiato a condividere pezzi di cammino con persone di chiesa, educatori, giornalisti, artisti, giovani, che stanno rischiando la loro vita per parlare di pace e comunione laddove è in atto una spaccatura sociale da guerra civile...
Il sì appassionato alla Vita è un’alleanza profonda, che si sente e si sigilla nelle viscere del ventre, e che chiede di offrirsi a generare vita condividendo anche le doglie del parto...
Dio è là, per illuminare, incoraggiare, consolare, guarire, risuscitare... basta abbandonarsi tra le sue mani e lasciarsi portare in alto, come su ali d’aquila. Ti va di prendere il volo?
Sr. Elianna Baldi