Il movimento GIM e la cura della nostra casa comune
Faccioilnostro - Numero 1
L’emergenza ambientale spinge sempre di più la nostra coscienza a cambiare abitudini e stili di vita quotidiana. All’ultimo incontro Giubileo Gim del 2 Dicembre 2018, è stato proprio questo uno dei temi presi in considerazione.
La giornata dal titolo GERMINA FRUTTI DI GIUSTIZIA è cominciata con la Parola del Vangelo di Marco 4,1-20. E’ la parabola del seminatore che esce a seminare e incontra vari tipi di terreno, e a seconda del terreno il seme porta più o meno frutto: c’è quel terreno che non accoglie il seme, quello che accoglie ma è poco profondo e dunque il seme si secca sotto il sole cocente; quello che lo accoglie ma crescono assieme altre erbe e spine che lo soffocano. E infine c’è il terreno buono nel quale il seme porta frutto, giungendo a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno. Il Vangelo termina con “Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti”.
Ecco, proprio sul significato della parola ASCOLTO vi è stata una riflessione e vorrei soffermarmi ancora su questa parola, importante per voler bene al mondo che ci circonda in quanto ambiente in cui viviamo e porci queste domande: come sono le nostre orecchie? Cioè com’è il nostro ascolto di questa nostra Terra su cui mettiamo i nostri piedi, questa nostra Terra che ci sostiene tutti i nostri giorni lungo la nostra strada?
La Parabola del Seminatore ci fa entrare in un mondo agricolo fatto di terra buona, di semente buona e di buoni frutti, e la parabola si muove con la gente e la spinge ad ascoltare la natura e a pensare alla vita.
Per continuare la giornata, nel pomeriggio abbiamo ascoltato l’intervento di Luca Tubiana sempre sul tema dell’emergenza ambientale che ci ha parlato di cambiamento climatico e sfide nuove per l’uomo. Oggi, come stiamo notando da alcuni anni e in particolare questo 2018-2019, assistiamo ad una aumento delle temperature come conseguenza del riscaldamento globale degli ultimi anni; infatti nuovi insetti stanno arrivando(cimici di vari colori, zanzare fino a novembre, caduta delle foglie posticipata, piogge poco frequenti, episodi estivi di forti e violenti temporali, e via dicendo). Luca ha mostrato dei grafici derivati da studi scientifici, che fanno capire quali sono le conseguenze dell’incremento della temperatura a livello mondiale.
Ci siamo chiesti: COSA BISOGNA FARE E COSA POSSIAMO FARE NOI A LIVELLO PERSONALE e COMUNITARIO?
Dai lavori di gruppo sono venute alcune proposte concrete che presentiamo nella nuova newsletter, foglio di collegamento su questo argomento per il movimento GIM, che abbiamo chiamato #faccioilnostro. Si tratta di un’iniziativa di condivisione e coinvolgimento per includere la dimensione del contrasto ai cambiamenti climatici nel nostro stile di vita e nelle attività che ci vedono protagonisti per una trasformazione a servizio del Regno.
Qui sotto il link al primo numero!