Testimoni

Le donne e gli uomini,
dal Nord e Sud del Mondo,
che ci accompagneranno
nel nostro Cammino di Pace

 

Alcuni degli interventi del 15 settembre a Bologna

Magouws Catherine Morakabi
Valdenia Aparecida Paulino
Giulietto Chiesa
Giancarlo Caselli
mons. Luigi Bettazzi
Qui trovate i profili di coloro che ci accompagneranno, con le loro riflessioni, lungo tutta la carovana e nella giornata conclusiva di Bologna.
p. Alex Zanotelli Magouws Catherine Morakabi Valdênia Aparecida Paulino
don Luigi Ciotti mons. GianCarlo Bregantini mons Raffaele Nogaro
fr.Arturo Paoli mons. Rodolfo Cetoloni Marco Paolini
Giulietto Chiesa Gian Carlo Caselli mons. Luigi Bettazzi Moni Ovadia
Jean-Léonard Touadi Raffaello Zordan
 

Alex Zanotellli

www.nigrizia.it

Nel sito
www.giovaniemissione.it
c'è una pagina dedicata agli scritti di p.Alex

Gli interventi di Alex al 
Giubileo degli Oppressi
p.Alex Zanotelli sarà presente in tutte le tappe della Carovana
Nato a Livo (Trento) il 26 agosto 1938, nel 1964, dopo aver completato gli studi di teologia a Cincinnati (Usa), è ordinato sarcerdote. Partito come missionario comboniano per il Sudan, dopo otto anni viene allontanato dal governo a causa della sua solidarietà con il popolo Nuba e della coraggiosa testimonianza cristiana.

Assume la direzione di Nigrizia nel 1978 e contribuisce a renderla sempre più un mensile di informazione, nel solco di una tradizione avviata nel 1883 e consolidatasi a partire dagli anni '50. Il suo programma di lavoro è ben chiaro fin dall'inizio: «Essere al servizio dell'Africa, in particolare "voce dei senza voce", per una critica radicale al sistema politico-economico del nord del mondo che crea al Sud sempre nuova miseria e distrugge i valori africani più belli, autentici e profondi». Per quasi dieci anni, Zanotelli prende posizioni precise e s'impone all'opinione pubblica italiana, affrontando i temi del commercio delle armi, della cooperazione allo sviluppo affaristica e lottizzata, dell'apartheid sudafricano. È anche tra i fondatori del movimento "Beati i costruttori di pace", con cui ha condotto molte battaglie in nome della cultura della mondialità e per i diritti dei popoli.

Nel 1987 - su richiesta di esponenti politici e vaticani - Alex Zanotelli lascia la direzione di Nigrizia: ma la sua eredità culturale, raccolta dai successivi direttori e redattori, continua a manifestarsi anche oggi.

Negli ultimi otto anni, il lavoro missionario di Zanotelli si è svolto a Korogocho, una delle baraccopoli che attorniano Nairobi, la capitale del Kenya. Ha dato vita a piccole comunità cristiane, ma anche a una cooperativa che si occupa del recupero di rifiuti e dà lavoro a numerosi baraccati; ha propiziato la nascita di Udada, una comunità di ex prostitute che aiuta le donne che vogliono uscire dal giro e, nello stesso tempo, si è battuto per le riforme che riguardano la distribuzione della terra, uno dei temi-chiave della politica keniana.
 
Valdênia Aparecida Paulino

Intervista a Valdenia: il respiro di un bairro di periferia
Rapporto ONU su diritti civili e politici (inglese)
Documento sulla condizione carceraria minorile nella FEBEM a San Paolo
(nella pagina la versione scaricabile)
Descrizione del quartiere Sapopemba, dove Valdenia lavora
Análise de Conjuntura  (Abril 2002): studio dei vescovi brasiliani della CNBB sulle mutazioni nel panorama sociale, economico e politico del Brasile di oggi (file .rtf in portoghese da scaricare)
Abbiamo inserito alcune lettere di Rossano e p. Renato, comboniani che vivono e lavorano a Sapopemba e che collaborano con la CEDECA,
Valdênia Aparecida Paulino sarà presente in tutte le tappe della Caravana

Valdênia Aparecida Paulino è avvocata, laureatasi alla facoltà di diritto di São Paulo, Brasile.

Proveniente da una zona periferica, povera e molto violenta della città, non ha mai abbandonato le sue radici, conquistando con fatica il diritto allo studio e garantendosi con il suo lavoro la possibilità di acquisire una professione a servizio degli esclusi. Si è impegnata a fianco dei più poveri, cominciando coi raccoglitori di cartone e ferro vecchio, fino ad organizzare una comunità di recupero per ragazze coinvolte nella prostituzione minorile.

Lavora al Centro de Defesa dos Direitos da Criança e do Adolescente “Mônica Paião Trevisan” (CEDECA) , occupandosi della denuncia delle violazioni dei diritti umani dei bambini e adolescenti in famiglia, nella società, nelle carceri minorili (FEBEM). Segue progetti di prevenzione e di reinserimento comunitario, alternando il suo tempo tra la presenza in favela, in università e nelle istituzioni e associazioni di difesa dei diritti umani. Collabora con l’attività delle comunità cristiane di base dei quartieri periferici, che riconosce come suo punto di partenza e di continua ispirazione, oltre che ambito privilegiato di coscientizzazione per i più poveri.

Ha realizzato una piccola comunità famiglia nell’appartamento in cui vive, accogliendo con sè un gruppo di adolescenti in fase di recupero dopo esperienze di violenza e esclusione.

Appoggia i movimenti popolari per il diritto alla casa, alla terra, alla salute e al lavoro.

Ha coperto anche ruoli istituzionali nella città di São Paulo, partecipando dei consigli di difesa dei diritti dei bambini e adolescenti e delle commissioni di difesa dei diritti umani.

Mantiene relazioni con vari centri di difesa dei diritti umani in Brasile, raggiungendoli con incontri di formazione e scambio di esperienze.

Ha collaborato più volte con Amnesty International e realizzato alcuni viaggi in Europa per denunciare le gravi violazioni ancora in atto nel suo Paese.

E’ citata in un rapporto di Amnesty International sulla questione delle carceri minorili a São Paulo e nel rapporto sulla indipendenza dell’autorità giudiziaria del Consiglio Socio-Economico dell’ONU.

 

note:

http://www.web.amnesty.org/web/ar2001.nsf/webamrcountries/BRAZIL?OpenDocument

 

 
Magouws Catherine Morakabi

In questa pagina è possibile trovare
molto materiale Commissione
Verità e riconciliazione del Sudafrica (in inglese)
Magouws Catherine Morakabi sarà presente in tutte le tappe della Caravana
Magouws Catherine Morakabi e' membro della commissione Justice and Peace nella diocesi di Johannesburg.
Ha  preso parte in varie attivita' di pace e giustizia in Soweto dove attualmente vive.
 

don Luigi Ciotti

www.libera.it
www.gruppoabele.it
Leggi poi l'intervento di don Luigi al Giubileo degli Oppressi 2000
don Luigi ha anche guidato una catechesi al GIM di Venegono: leggi qui il suo intervento
"Quando l'escluso diventa l'eletto": veglia di preghiera guidata da don Luigi Ciotti
don Luigi Ciotti sarà presente a TRENTO (6/9), MESTRE (7/9) e MILANO (8/9)
Nasce il 10 settembre 1945 a Pieve di Cadore (BL), emigra con la famiglia a Torino nel 1950.
Nel 1966 promuove un gruppo di impegno giovanile, che prenderà in seguito il nome di Gruppo Abele, costituendosi in Associazione di volontariato e intervenendo su numerose realtà segnate dall’emarginazione. Fin dall’inizio, caratteristica peculiare del gruppo è l’intreccio dell’impegno nell’accompagnare e accogliere le persone in difficoltà con l’azione educativa, la dimensione sociale e politica, la proposta culturale.
Nel 1968 comincia un intervento all’interno degli istituti di pena minorili: l’esperienza si articola in seguito all’esterno, sul territorio, attraverso la costituzione delle prime comunità per adolescenti alternative al carcere.
Terminati gli studi presso il seminario di Rivoli (TO), Ciotti nel 1972 viene ordinato sacerdote dal cardinale Michele Pellegrino: come parrocchia, gli viene affidata "la strada". Sulla quale, in quegli anni, affronta l’irruzione improvvisa e diffusa della droga: apre un Centro di accoglienza e ascolto e, nel 1974, la prima comunità. Partecipa attivamente al dibattito e ai lavori che portano all’entrata in vigore, nel 1975, della legge n. 685 sulle tossicodipendenze.
Da allora, la sua opera sul terreno della prevenzione e del recupero rispetto alle tossicodipendenze e dell’alcolismo non si è mai interrotta. È invitato in vari Paesi (Gran Bretagna, USA, Giappone, Svizzera, Spagna, Grecia, ex Jugoslavia) per tenere relazioni e condurre seminari sul tema ed è chiamato per audizioni presso il Parlamento europeo.
Nei primi anni Ottanta segue un progetto promosso dall’Unione internazionale per l’infanzia in Vietnam. Sempre sul piano internazionale, promuove programmi di cooperazione sul disagio giovanile e per gli ex detenuti in alcuni Paesi in via di sviluppo.
Nel 1982, contribuisce alla costituzione del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (CNCA), presiedendolo per dieci anni: al coordinamento, oggi, aderiscono oltre 200 gruppi, comunità e associazioni.
Nel 1986 partecipa alla fondazione della Lega italiana per la lotta all’AIDS (LILA), nata per difendere i diritti delle persone sieropositive, di cui è il primo presidente.
Nel marzo 1991 è nominato Garante alla Conferenza mondiale sull’AIDS di Firenze, alla quale per la prima volta riescono a partecipare le associazioni e le organizzazioni non governative impegnate nell’aiuto e nel sostegno ai malati.
Nel marzo 1995 presiede a Firenze la IV Conferenza mondiale sulle politiche di riduzione del danno in materia di droghe, tra i cui promotori vi è il Gruppo Abele.
Nel corso degli anni Novanta intensifica l’opera di denuncia e di contrasto al potere mafioso dando vita al periodico mensile "Narcomafie", di cui è direttore responsabile. A coronamento di questo impegno, dalle sinergie tra diverse realtà di volontariato e di un costante lavoro di rete, nasce nel 1995 "Libera-Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", un network che coordina oggi nell’impegno antimafia oltre 700 associazioni e gruppi sia locali che nazionali. Sin dalla fondazione, "Libera" è presieduta da Luigi Ciotti.
Il 1 luglio 1998 riceve all’Università di Bologna la laurea honoris causa in Scienze dell’educazione; Ciotti accoglie il conferimento del titolo accademico come un riconoscimento significativo dell’opera di tutto il Gruppo Abele.
Alle attività del Gruppo Abele, di cui Ciotti è tuttora presidente, attendono oltre trecentocinquanta persone che si occupano di:
accoglienza, articolata in due servizi di pronto intervento a Torino; in otto comunità che ospitano persone con problemi di tossicodipendenza, di alcolismo o malate di AIDS; in un servizio di accoglienza notturno per persone senza fissa dimora. Il gruppo Abele ha anche promosso e gestito l’esperienza di una "Unità di strada" a Torino, la seconda attivata in Italia.
Lavori di tipo artigianale, informatico, agricolo, condotti attraverso la costituzione di cooperative sociali e di uno specifico progetto Carcere e Lavoro
Interventi di cooperazione internazionale in Costa d’Avorio, Guatemala, Messico.
Iniziative culturali, informative, educative, di prevenzione e formazione, che si svolgono attraverso l’Università della Strada, l’Università Internazionale della Strada il Centro Studi, documentazione e ricerche, l’Ufficio Stampa e comunicazione, la casa editrice EGA, la libreria Torre di Abele, le riviste Animazione sociale e Narcomafie, l’Ufficio Scuola.
Luigi Ciotti è stato più volte membro del Consiglio Presbiteriale ed è attualmente membro del Consiglio Pastorale della Diocesi di Torino.
Da alcuni anni tiene corsi di formazione presso la Scuola per vigili urbani di Torino e provincia.
Nei primi anni Ottanta è stato docente presso la Scuola superiore di polizia del ministero dell’Interno.
Giornalista pubblicista dal 1988, Ciotti è editorialista e collabora con vari quotidiani e periodici (tra cui: La Stampa, l’Avvenire, l’Unità, il Manifesto, Il Sole-24 Ore, il Mattino, Famiglia Cristiana, Messaggero di Sant’Antonio, Nuovo Consumo), scrive su riviste specializzate per operatori sociali e insegnanti, interviene su testate locali.

OPERE

Luigi Ciotti ha partecipato con propri interventi a numerosi testi collettanei.
È autore di alcuni libri a carattere educativo, di impegno sociale, di riflessione spirituale, tra cui segnaliamo:

Genitori, figli e droga, EGA, 1993.
Chi ha paura delle mele marce?, SEI, 1993.
Persone, non problemi, EGA, 1994.
Terra e Cielo, Mondadori, 1998.

 

 

Mons. GianCarlo Maria BREGANTINI

www.diocesilocri.it
Messaggio del vescovo  in occasione della Marcia Nazionale per la Pace,
dicembre 2001

padre Giancarlo Bregantini sarà presente a MOLFETTA (12/9) e a PESARO (13/9)

Amabilmente chiamato dalla sua chiesa locrese Padre GianCarlo - è nato a Denno (Trento) il 28 settembre 1948, e dopo aver frequentato le medie, il ginnasio ed il liceo nelle scuole della Congregazione dei Padri Stimmatini - Congregazione alla quale appartiene - ha compiuto il corso teologico presso lo studentato Zenonianum di Verona e, in seguito, ha conseguito la Licenza in Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.
E' stato ordinato sacerdote il 01.07.1978 nella Cattedrale di Crotone.
Negli anni 1976-87 durante la sua permanenza nella diocesi di Crotone, è stato docente di Storia della Chiesa nel Pontificio Seminario Teologico Regionale di Catanzaro, insegnante di Religione nell'Istituto Nautico di Crotone, delegato diocesano per la Pastorale del Lavoro; cooperatore della parrocchia Santa Chiara in Crotone, cappellano del Carcere Circondariale di Crotone.
All'interno della congregazione di appartenenza, negli anni 1982-85, è stato consigliere provinciale della provincia stimmatina "Santa Maria della Speranza": dal 1987, formatore dei chierici stimmatini.
Nell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto, ha insegnato Storia della Chiesa nello studentato teologico interreligioso pugliese.
Nel 1990-91, è stato Parroco di san Cataldo in Bari e dal 1992, cappellano dell'Ospedale C.T.O. di Bari; membro del consiglio dei consultori e insegnante di religione in un istituto privato di religiose.
Eletto alla sede vescovile di Locri-Gerace il 12 febbraio 1994, viene consacrato Vescovo nella Basilica Cattedrale di Crotone dall'Arcivescovo Giuseppe Agostino - dal quale aveva ricevuto l'ordinazione diaconcile e presbiterale - il 7 aprile 1994.
L'ingresso nella Chiesa di Locri-Gerace, il 7 maggio 1994.
Per la sua presenza in diocesi, la chiesa particolare di Locri-Gerace non cessa di benedire il Signore per questa straordinaria figura di Vescovo-Pastore tutto consumato per il bene dei suoi fratelli la cui presenza e parola è punto di riferimento religioso e morale per tutti.
Dal maggio 2000, è Presidente della Commissione C.E.I. Problemi Sociali e Lavoro, Giustizia e Pace e Salvaguardia del Creato.
 
Mons. Raffaele Nogaro

visita il sito http://www.casertagiovani.org/vescovo.htm
Leggi il testo "La Chiesa della frontiera" di mons Nogaro
Leggi l'introduzione del libro "I risparmi della Chiesa" scritto da mons. Nogaro 
(ed. LA MERIDIANA www.lameridiana.it )
L'intervista a mons. Nogaro sulla guerra in Afghanistan
Lettera al "Fratello Cliente"
mons. Raffaele Nogaro sarà presente a TERRACINA (11/9)
Nato a Gradisca di Sedegliano, arcidiocesi di Udine, il 31 dicembre 1933; ordinato presbitero il 29 giugno 1958; eletto alla sede di Sessa Aurunca il 25 ottobre 1982; ordinato Vescovo il 9 gennaio 1983; trasferito a Caserta il 20 ottobre 1990.
Membro della Commissione Ecclesiale per le Migrazioni.
 
fr. Arturo Paoli

Intervista ad Arturo Paoli La mia identità l'hanno formata i poveri (Ore Undici)
Intervento sul tema del Perdono (MissioniConsolata-Gennaio2000)
Intervista ad Arturo Paoli: La globalizzione e l'Occidente malato (http://www.societaperta.it)
"Quando finirà la cuccagna del re?" Intervista ad Arturo Paoli (www.societaperta.it)
Sito della AFA (Associazione Fraternità Alleanza) fondata da Arturo Paoli
http://www.sssup.it/~angeli/brasile/afa.html
Difendere Cristo dal cristianesimo ( www.manitese.it e intervista realizzata da www.nigrizia.it)
LA PORTA SANTA di Arturo Paoli (ww.christusrex.org)
Arturo Paoli non partecipa al Giubileo degli anziani
In Occasione della Giornata della Memoria (27 gennaio)
Il Dramma dell'opulenza (intervista di A. Bobbio tratta da Jesus)
La Porta Stretta (omelia di A. Paoli tratta da Adista)
fr. Arturo Paoli sarà presente a GENOVA (9/9)
Arturo Paoli è nato a Lucca nel 1912. Si laurea in lettere classiche a Pisa ed è ordinato sacerdote nel 1940. Tra il '43 e il '44 partecipa alla Resistenza. Nel 1949 viene nominato assistente nazionale della GIAC (Gioventù Cattolica) mentre era alla presidenza Carlo Carretto. Assistente nazionale dell'Azione Cattolica negli anni '50, fu costretto alle dimissioni per le sue posizioni in contrasto con la gerarchia.
Autore di numerose opere (l'ultima è Della mistica discorde, La meridiana, 2002) che potrebbero andare sotto il titolo di "spiritualità della relazione", ha scritto fra gli anni '80 e i '90 la sua puntuale "Lettera dall'America Latina" ai lettori di Nigrizia (www.nigrizia.it)

Nel 1954 riceve l'ordine di imbarcarsi come cappellano su una nave argentina destinata agli emigranti. Durante questi viaggi conosce i Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld ed entra nella loro congregazione. Terminato il noviziato svolge il lavoro di magazziniere nel porto di Orano (Algeria) e poi nelle miniere di Monterangiu in Sardegna.
Nel 1960 si reca in America Latina per avviare una nuova fondazione: qui vive con i boscaioli della foresta argentina. Quando il clima politico peronista si fa pesante, subisce una campagna denigratoria: il suo nome è nell'elenco di quelli che devono essere soppressi. Nel 1974 si trasferisce in Venezuela; anche qui il suo lavoro è di impegno pastorale e di promozione sociale. Nel 1983 comincia a soggiornare in Brasile, dove, dopo la dittatura militare, prende vita una chiesa che è tra le più vive dell'America Latina. In Brasile ha fondato A.F.A. (Associazione Fraternità Alleanza), che è una comunità di laici impegnati in alcuni progetti di aiuto alle famiglie delle favelas: progetto Latte, Educazione, Salute, Donna, Informatizzazione Informatica.
Nel 1999, lo Stato d'Israele gli conferisce la nomina a "Giusto tra le Nazioni" per aver aiutato e salvato alcuni ebrei nel 1944 all'epoca delle persecuzioni naziste. Il suo nome sarà scritto per sempre nel muro d'onore del Giardino dei Giusti dello Yad Vashem a Gerusalemme. Attualmente vive a Foz de Iguacu, nel barrio di Boa Esperanza. Ha pubblicato tra gli altri Da quarant’anni Arturo Paoli condivide la sua vita con i poveri, senza per questo rinunciare all’attività di conferenziere e animatore: collabora con diverse riviste («Rocca», il periodico della Pro Civitate Christiana di Assisi, «Nigrizia», «Il Regno», «Jesus») e ha scritto una trentina di opere. Tra i suoi libri: “Gesù, amore” (1960), “Dialogo della liberazione” (1969), “Il grido della terra” (1976), “Facendo verità” (1984), "Il silenzio pienezza della parola", C.E., (1991), "La radice dell'uomo" (Morcelliana) e "Il sacerdote e la donna", Ed. Marsilio, 1996.
 
mons. Rodolfo Cetoloni

"Pace in Terra agli uomini di buona volontà" appello di mons. Cetoloni e mons. Giovannetti, vescovi di Montepulciano-Chiusi-Pienza e Fiesole, per la pace nella terra dell’Incarnazione
Lettera aperta ad Arafat
Un Decalogo contro la Pena di Morte (documento dei vescovi toscani)
mons Rodolfo Cetoloni sarà presente a FIRENZE (10/9)

Padre Rodolfo Cetoloni è nato a Badia a Roti (Bucine-Arezzo ) il 03.01.1946. La famiglia di origine è contadina sia da parte di padre (Guido) che di madre (Ines Vannini ). Di queste radici gli è rimasto l'amore alla campagna e ai boschi e il piacere del lavoro. Nel 1949 la famiglia si trasferisce ad Ambra (Casa Zampi) ma il legame affettivo resta forte con Badia, dove rimangono parenti e cugini. Ad Ambra frequenta le elementari. Riceve la Cresima a Badia a Roti e nel 1957, poco più di un mese dopo aver ricevuto la Prima Comunione, su suggerimento del Parroco don Gino Vignoli, parte per il Collegio Serafico di Giaccherino (Pistoia). Lo accompagna la mamma e un frate francescano che da anni lavorava in Egitto: Padre Giuseppe Giustelli, anch'egli badiarrotese.Per la terza media e il ginnasio si trasferisce al Collegio Serafico di San Romolo (Figline Valdarno) da dove sale alla Verna nel settembre del 1962 per il Noviziato.Al Santuario delle Stimmate fa i voti temporanei e poi inizia il liceo classico nel Convento Studentato di Colleviti (Pescia - Pistoia). Sono gli anni del Concilio, dei tormenti e delle grandi speranze giovanili. Con i suoi compagni fonda il giornalino "Nuove Frontiere".Per lo studio della Teologia nel 1967 passa a Fiesole (Convento di San Francesco) e frequenta i corsi allo Studio Teologico Fiorentino negli anni caldi del '68, con accanto compagni di studio e docenti vivaci e aggressivi. Nel settembre del 1971, dopo la professione solenne, parte per Gerusalemme dove termina gli studi della Teologia e consegue la Licenza in Teologia con un lavoro su Matteo 16,13-20 sotto la guida di Padre Bellarmino Bagatti. Il 26.06.1973 è ordinato sacerdote da Mons. Ferdinando Pasini, un vescovo missionario espulso dalla Cina che viveva al Getsemani ricevendo le confessioni dei pellegrini. Rientra in Italia e, stando presso il Collegio Internazionale dell'Ordine a Roma (S. Antonio in Via Merulana), frequenta il Pontificio Istituto Biblico, dove ottiene la Licenza in S. Scrittura con una tesi sul "Il passato e il presente dei cristiani nella lettera agli Efesini" con  R. Penna. Sono anche gli anni dei primi impegni pastorali che svolge nella campagna romana, in una chiesetta sulla Via Appia, vicino a Capannelle della quale si prendeva cura, fin dal dopoguerra, una suora francescana missionaria. Nel 1976 è destinato al Convento di Saione (Arezzo) in una popolosa parrocchia, erede di tanta attività da quando i frati, insieme alla gente, pietra su pietra, avevano costruito la grande chiesa alla periferia sud-ovest della città. I1 suo campo è specialmente la formazione dei catechisti e l'animazione delle realtà giovanili che, dopo i grandi impegni del '68 e la contestazione, avevano subito un certo sbandamento. Col Capitolo provinciale del 1979 è trasferito a Fiesole come Definitore (Consigliere) provinciale e incaricato dell'animazione vocazionale. Nel Convento è anche la casa di formazione dei giovani studenti di teologia e dei postulanti. Grazie al lavoro comunitario, dopo qualche inizio difficile, le cose iniziano a muoversi bene e la comunità si caratterizza diventando un punto di riferimento per tanti giovani e ragazze. Il principio è fare esperienze formative spirituali aprendosi anche a giovani e a persone che desideravano prendere contatto con la spiritualità francescana. Nascono gli incontri della Prima Domenica del Mese, alcune iniziative nel periodo natalizio, la Marcia Francescana verso Assisi. Sono gli anni '80 in cui si mette in moto anche a livello nazionale un buon movimento giovanile di spiritualità francescana. Nel 1985, a 39 anni, è eletto Ministro provinciale, incarico che svolge fino al 1991. In questo periodo è viva la ricerca di una identità spirituale nel francescanesimo in Toscana e con i frati e i giovani si punta molto alla valorizzazione del Santuario della Verna: continuando i corsi di spiritualità iniziati negli anni '70, ristrutturando alcune zone per accogliere i giovani, dando inizio a esperienze quali "Marta e Maria" alla Verna, il capitolo dei Giovani, la Veglia delle Stimmate... E' legata sempre alla Verna un'esperienza straordinaria, sui primi passi della perestroika, con un spettacolo su San Francesco a Mosca, Leningrado e Kaunas. L'iniziativa è poi continuata, fra l'altro, con l'offerta di un tavolo segreto di trattative alla Verna per la pace tra Russia e Cecenia. Nel 1991 partecipa al Capitolo generale dell'Ordine a San Diego in California e dal settembre è a Fiesole con l'incarico di Vicario provinciale (199197), Maestro dei Professi temporanei e Guardiano (1994-2000). Inserito anche nel lavoro in Diocesi di Fiesole collabora alla preparazione dei pellegrinaggi in Terra Santa, ad Assisi e a Fatima e Santiago. Con l'iniziativa del gemellaggio tra la Diocesi e Betlemme, viene incaricato dal Vescovo come Delegato. La Terra santa, dove ha vissuto due anni decisivi prima del sacerdozio, ha una forte attrazione per lui. Vi ha condotto numerosi pellegrinaggi parrocchiali e giovanili. Anche la nomina a vescovo gli è giunta proprio sul piede di partenza per Nazaret. La risposta di obbedienza al Santo Padre fu scritta nella notte prima di partire con un gruppo di San Romano Valdarno. La copia della lettera lo accompagnò segretamente. La testimonianza di quei luoghi della storia di Dio con noi confortarono nel suo sì.

Adesso è vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza.
(http://web.tiscali.it/AzioneCattolica/index.htm)

 
Marco Paolini
www.jolefilm.it
Marco Paolini interverrà nella tappa di Verona (5/9)
Attore, autore e regista. Nato a Belluno nel 1956.
Dagli anni Settanta al 1994 Marco Paolini ha fatto parte di diversi gruppi teatrali: Teatro degli Stracci, Studio 900 di Treviso, Tag Teatro di Mestre e Laboratorio Teatro Settimo; con il Laboratorio Teatro Settimo ha composto ADRIATICO (1987) e ha preso parte a RISO AMARO (1988), LIBERA NOS (1989), LA STORIA DI ROMEO E GIULIETTA (1991), LA TRILOGIA DELLA VILLEGGIATURA (1993).
Con ADRIATICO inizia la serie degli ‘ALBUM’ che prosegue con TIRI IN PORTA (1990), LIBERI TUTTI (1992), APRILE '74 E 5 (1995), STAZIONI DI TRANSITO (1999).
Dal 1990 ai primi mesi del 2000 collabora con la cooperativa Moby Dick - Teatri della Riviera con la quale produce IL RACCONTO DEL VAJONT 1956/ 9 OTTOBRE 1963 che ha ricevuto il ‘Premio Speciale Ubu’ 1995 per il Teatro Politico, ‘Premio Idi’ 1996 per la migliore novità italiana e che è stato trasmesso in diretta televisiva su Rai 2 il 9 ottobre 1997. Per questo spettacolo ha ricevuto l’Oscar della televisione come miglior programma del 1997.
Seguono inoltre le produzioni APPUNTI FORESTI (1996), IL MILIONE QUADERNO VENEZIANO DI MARCO PAOLINI (1997), la ricerca sui ‘BESTIARI’ che finora ha portato alla creazione di BESTIARIO VENETO - IN RIVIERA (1998), BESTIARIO VENETO PAROLE MATE (1998), BESTIARIO VENETO L'ORTO (1998) e BESTIARIO ITALIANO I CANI DEL GAS (1999).
Nel 2000 fonda JOLE (nel 2002 la società cambia nome e diventa JOLEFILM), la casa di produzione che cura i suoi progetti teatrali, cinematografici ed editoriali.
Ha successivamente prodotto STAZIONI DI TRANSITO ALBUM DI STORIE (1999), I-TIGI CANTO PER USTICA (2000) e il riallestimento dello stesso con il titolo I-TIGI RACCONTO PER USTICA (2001).
Nel 2002 ha poi riallestito, con una diversa veste, gli spettacoli, APRILE ’74 E 5, STAZIONI DI TRANSITO - ALBUM DI STORIE, APPUNTI FORESTI - DAL MILIONE QUADERNO VENEZIANO
La sua ultima produzione è PARLAMENTO CHIMICO - STORIE DI PLASTICA.
Ha inoltre scritto ed eseguito per l’Orchestra D’Archi Italiana fondata e diretta dal M.to Mario Brunello, il racconto LA DONNA DELL’ALTRO SECOLO che accompagna l’esecuzione in sestetto del VERKLÄRTE NACHT di Schoenberg.
Per il cinema ha partecipato a MANILA PALOMA BIANCA di Daniele Segre (1992), CARO DIARIO di Nanni Moretti (1993), IL TORO di Carlo Mazzacurati (1995), I PICCOLI MAESTRI di Daniele Lucchetti (1998), LA LINGUA DEL SANTO di Carlo Mazzacurati (2000), VIVERE di Franco Bernini (2001).
E' interprete e coautore con Carlo Mazzacurati del film RITRATTI (1999).
Ha scritto insieme a Gabriele Vacis IL RACCONTO DEL VAJONT (Garzanti, Milano 1997), insieme a Oliviero Ponte Di Pino IL QUADERNO DEL VAJONT (Einaudi, Torino 1999), BESTIARIO VENETO PAROLE MATE (Biblioteca dell’Immagine, Pordenone 1999), L’ANNO PASSATO (Biblioteca dell’Immagine, Pordenone 2000), I CANI DEL GAS (Einaudi Torino 2000), ed insieme a Daniele Del Giudice QUADERNO DEI TIGI (Einaudi, Torino 2001).
Ha inciso lo spettacolo IL MILIONE QUADERNO VENEZIANO DI MARCO PAOLINI (CPI/Poligram, collana “I Taccuini”1998).
Ha realizzato: il video/film QUESTO RADICHIO NON SI TOCA di cui è coautore con Giuseppe Baresi (prod. Jole, 1998-99); il video dell'omonimo spettacolo BESTIARIO VENETO PAROLE MATE (prod. Jole, 1999; ed. Biblioteca dell’Immagine), la videocassetta della diretta televisiva de IL RACCONTO DEL VAJONT - 9 OTTOBRE '63 (prod. Moby Dick - Teatri della Riviera e RAI 2; ed. Einaudi 1999); il video dell'omonimo spettacolo BESTIARIO ITALIANO I CANI DEL GAS (prod. Jole, 2000; ed. Einaudi 2000) e il video dell'omonimo spettacolo I-TIGI CANTO PER USTICA (prod. Jole, 2000; ed. Einaudi 2001).
 
Giulietto Chiesa

 
Giulietto Chiesa sarà presente a Bologna (15/9)
Giulietto Chiesa è uno dei più noti giornalisti italiani. Corrispondente per "La Stampa" da Mosca per vari anni, ha sempre unito nei suoi reportage una forte tensione civile e un rigoroso scrupolo documentario. Tra i suoi ultimi libri Afghanistan (Guerini e Associati, 2001) e un reportage sui recenti fatti di Genova, pubblicato da Einaudi.
 
Gian Carlo Caselli

Leggi l'intervento di Gian Carlo Caselli al Giubileo degli Oppressi
Gian Carlo Caselli sarà presente a Bologna (15/9)
Nato a Pinerolo vicino Torino nel 1942, è sempre stato un magistrato in prima linea, dapprima nell'antiterrorismo - presso l'Ufficio Istruzione di Torino, istruì la maggior parte dei processi relativi alle BR degli anni '70 e dei primi anni '80 e gestì il pentimento del primo collaboratore di giustizia, Patrizio Peci - quindi, dopo una parentesi quale componente del Consiglio Superiore della Magistratura e presso il Ministero, nell'antimafia, dato che nel 1992 venne nominato procuratore di Palermo al posto di Pietro Giammanco, dimessosi dopo i veleni seguiti all'assassinio di Giovanni Falcone.Nel marzo 1999 il ministro Oliviero Diliberto lo nomina a capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Andreotti. Nel 2000 è stato nominato rappresentante dell'Italia in seno alla cosiddetta superprocura europea.
(info tratte da www.inclasse.it )
 
Mons. Luigi Bettazzi

Leggi "La pace è in Cammino", un testo di mons. Bettazzi
mons. Bettazzi sarà presente a Bologna (15/9)

Mons. Luigi Bettazzi, già vescovo di Ivrea, è uno dei più noti vescovi dell'episcopato italiano, per la progettualità pastorale e per il suo rapporto franco con la gioventù.
Lo dimostrano i suoi scritti: Riconciliazione fraterna; Ateo a diciott'anni; Il Cristiano e la pace.
È stato membro e fondatore, nonché tra i più attivi dirigenti di Pax Christi associazione intrernazionale cattolica a scopi umanitari che si prefigge la promozione della pace e della lotta all’emarginazione sociale in tutto il mondo.

Luigi Bettazzi, monsignore, si è laureato in Teologia presso la Pontificia
Università Gregoriana e poi in Filosofia presso l'Università degli Studi
'Alma Mater' di Bologna. Qui ha insegnato presso il Pontificio Seminario
Regionale. Impegnato nei movimenti giovanili, venne nominato Assistente
diocesano e Vice Assistente Nazionale degli Universitari Cattolici della
F.U.C.I.. Assunse la funzione di Vicario Generale del Cardinale Lercaro di
Bologna e fu ordinato Vescovo Ausiliario nel 1963. Ha partecipato a 3
sessioni del Concilio Vaticano II. Le problematiche innovatrici del
Concilio, di cui è e sarà tenace sostenitore, diventano centrali in tutta la
sua successiva opera pastorale. Alla fine del Concilio (1966) viene
assegnato alla diocesi di Ivrea. E' stato presidente dell'asociazione
vattolica pacifista Pax Christi. Ha sempre coniugato la riflessione
religiosa e teologale con l'impegno sociale."

 
Moni Ovadia
www.moniovadia.com
Moni Ovadia interverrà a Bologna (15/9)

Moni Ovadia nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraica. Studia a Milano dove si laurea in Scienze Politiche e incomincia la sua attività artistica come cantante e musicista nel gruppo dell' Almanacco Popolare sotto la guida dell'etnomusicologo Roberto Leydi. Nel 1972 fonda e dirige il Gruppo Folk Intemazionale che si dedica allo studio della musica tradizionale di vari paesi, in particolare dell'area Balcanica. Nel 1978 il gruppo cambia struttura e diventa "Ensemble Havadià", dedicandosi a musiche di propria composizione.

Il lavoro teatrale vero e proprio inizia nel 1984 quando avvia una serie di collaborazioni con numerose personalità teatrali tra cui Pier'Alli, Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Giorgio Marini, Franco Parenti.
E proprio con il Teatro Franco Parenti crea, in collaborazione con Mara Cantoni, lo spettacolo Dalla Sabbia dal tempo in occasione del Festival di Cultura Ebraica nel 1987. E' questa per Moni Ovadia l'occasione di fondere le proprie esperienze di attore e di musicista,dando vita alla poposta di un "teatro musicale" Iungo il quale ancora oggi opera la sua ricerca espressiva

Nel '90 fonda la TheaterOrchestra e inizia a lavorare stabilmente con il CRT Artificio di Milano che produce lo spettacolo Golem messo in scena con la collaborazione di Daniele Abbado. Dopo il debutto al Petrucelli di Bari viene presentato con successo a Milano, Roma, Berlino, Parigi e New York.

Ma è con Oylem Goylem, una creazione di teatro musicale in forma di cabaret, che Ovadia si impone all'attenzione del grande pubblico. Sempre con Mara Cantoni dà vita nel gennaio del l995 a Dybbuk, spettacolo sulla Shoah che viene accolto come uno degli eventi più importanti della stagione teatrale.

Sempre nello stesso anno con Pamela Villoresi, che ne firma anche la regia, debutta con lo spettacolo Taibele e il suo demone , una coproduzione Piccolo Teatro di Milano. Rinnovando la collaborazione con il Piccolo Teatro e con Mara Cantoni, nel febbraio '96 dà vita allo spettacolo Ballata di fine millennio, grandissimo successo di critica e di pubblico e un'impegnativa tournée nelle principali città italiane.

Nel 1994 inizia il sodalizio artistico con Roberto Andò debuttando nell'opera multimediale Frammenti sull'Apocalisse di Daniele Abbado, Nicola Sani e dello stesso Andò presentato al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, e in forma di spettacolo al Festival Roma Europa nel giugno 1995. Nel febbraio 1995 nasce Diario ironico dall'esilio scritto a due mani con Roberto Andò e coprodotto dal Teatro Biondo Stabile di Palermo. Partecipa insieme all'attore tedesco Bruno Ganz al primo lungometraggio di Andò Diario senza date (Diary with no dates), presentato alla 51° Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Finestra sulle immagini. Da non dimenticare nell'89 Progetto Ritsos Delfi Cantata, ispirato al poeta greco Ghiannis Ritsos con le musiche di Piero Milesi e ripreso nel 1994 in una nuova edizione per Suoni e Visioni. Per le Orestiadi di Gibellina del 1993, a memoria del venticinquennale del terremoto che distrusse la valle del Belice, costruisce con la collaborazione di Studio Azzurro e le musiche di Alfredo Lacosegliaz Ultima forma di libertà, il silenzio ambientato sull'inquietante scenario del Cretto di Burri. Sempre per il Festival di Gibellina del 1996 presenta lo spettacolo evento Pallida madre tenera sorella con la regia di Piero Maccarinelli. Nel 1997 mette in scena Il caso Kafka, scritto a quattro mani con Roberto Andò e diretto dallo stesso Andò. Realizza poi, di nuovo come regista, nel 1998 Mame, Mamele, Mama, Mame, Mamma, Mamà, spettacolo che è tutt'ora in tournée in Italia.

Per il cinema presta il suo volto partecipando a Caro Diario di Nanni Moretti e, con il ruolo di coprotagonista a Facciamo Paradiso di Mario Monicelli. Grande successo la serie radiofonica per RAI 2 nella primavera del 1994 Note Spettinate, di cui anche conduttore, rinnovando la collaborazione con Mara Cantoni. Nel luglio '95 gli viene conferito dal sindaco di Firenze il "Sigillo per la pace".
Premio speciale UBU 1996 per la sperimentazioni su teatro e musica. Sempre nel 1996 pubblica per Bompiani il libro "Perchè no?" che entra nelle classifiche dei libri più venduti. Nel 1998 sono stati pubblicati l'autobiografia "Speriamo che tenga" (Mondadori) e l'antologia "L'ebreo che ride" (Einaudi).

 
Jean-Léonard Touadi
Jean-Léonard Touadi, giornalista, esperto di culture africane, da quattro anni conduce la trasmissione "Un mondo a colori" (Rai2), che propone una lettura interculturale della realtà italiana. Touadi è anche uno dei collaboratori di punta della rivista Nigrizia.
 
Raffaello Zordan
Raffaello Zordan, giornalista, dal 1990 nella redazione di Nigrizia, il mensile dei missionari comboniani. Si occupa prevalentemente dell'Africa francofona, di temi quali debito estero, immigrazione, cooperazione allo sviluppo e di campagne di sensibilizzazione come quella denominata "banche armate".
 

 

 

Per informazioni:
p. Mosè Mora,  p. Dario Bossi e fr Claudio Parotti
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