La Pace nelle nostre mani

 

Osare 

un tempo nuovo

 

Carovana della Pace 2003 

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Il Giubileo degli oppressi:

2002

2000

Osare un tempo nuovo

4-15 settembre

Campagne che sosteniamo:

decalogo sull'immigrazione Commissione
Giustizia e
Pace degli Istituti Comboniani

Campagna 

"Questo mondo non è in vendita"

    

 La carovana:

 

Il documento della

Pacem in Terris

Provocazioni di Fr. Joel 

sulla Pacem in Terris oggi

Ecco il libro-guida della Carovana:

Riscoprirsi Persone Responsabili

 

papa Giovanni XXIII

Materiali sulla pace:

  

Ecco tutti gli approfondimenti sulla Pace offerti dai Missionari Comboniani

 

Documento di lancio della carovana

La Carovana della Pace, che nel 2002 ha toccato 10 città italiane proponendo il tema 

“La pace nelle nostre mani: non solo utopia!”

si rimette in cammino per ascoltare ed incontrare le attese della gente, le speranze dei poveri e raccogliere i tanti semi di impegno attivo che testimoniano che il nuovo è possibile.

 A 40 anni dalla Pacem in Terris urge osare un tempo nuovo per tutti. 

I documenti, gli slogan, le azioni si riciclano e si archiviano; molte parole sono state dette in difesa della pace, della giustizia e della verità… ma il ritmo e le attese dei popoli molte volte non vengono ascoltati; 

la logica del nemico e della guerra continua a crescere creando un divario sempre più evidente tra l’umano e il non umano, il cittadino e lo straniero, 

la legalità e il ‘lecito opportunismo’, l’aiuto ai poveri e la distribuzione delle ricchezze, la verità e la ‘giusta menzogna’, la vera pace 

e la corsa armata per garantire i propri interessi.

 Osare un tempo nuovo è ridurre questo divario con la forza dell’incontro e della responsabilità comune, del farsi carico comunitario del cambiamento, della distribuzione equa dei beni e della costruzione attenta, fedele e quotidiana della vita per tutti.

 I 20 giovani che formeranno la carovana della pace partiranno il 4 settembre da Assisi incontrando alcune realtà di base, associazioni, gruppi e singole persone attraverso l’Italia:  da Napoli (5-7 sett) a Roma (8-11 sett), Montesole e Marzabotto (12 sett), Barbiana e Quarrata (13 sett), Brescia (14 sett). Il 15 settembre saranno a Limone s/G per fare memoria attiva e celebrare la profezia del missionario Daniele Comboni.

Si vogliono mettere in ascolto e al servizio: passeranno per i quartieri delle città, formeranno punti d’ascolto (tende del Vangelo), pregheranno con gruppi parrocchiali, proporranno incontri di formazione popolare sulla Pacem in Terris, spezzeranno il loro tempo nelle “città” fuori le mura, provocheranno a forme di solidarietà attiva in difesa dei più deboli.

 Tocca a noi osare un nuovo tempo! Per superare l’indifferenza di molti e le emozioni di massa, osiamo insieme il tempo della responsabilità attiva e quotidiana. Incontrarci nel volto dell’altro e cogliere che abbiamo in comune la sete di pace vera, ci porta ad assumere scelte impegnative e quotidiane.  

Due proposte d’azione viaggiano con la carovana, perché tutti le raccolgano:

-         reagire con indignazione e scelte concrete alla gestione inumana del fenomeno immigrazione (“Non molesterai il forestiero… un decalogo per aiutare gli immigrati oggi”);

-          opporsi all'espansione non democratica del WTO a Cancun, verso un sistema internazionale giusto, equo e sostenibile nelle relazioni commerciali, economiche e finanziarie ( campagna “Questo mondo non è in vendita”).

 Invitiamo ciascuno a “fare carovana” con noi: esserci, condividere, tessere trame solide di impegno nel locale e di partecipazione creativa è il minimo che possiamo fare perché VINCA la VITA!

 “… la pace rimane solo suono di parole, 

se non è fondata su quell’ordine che

il presente documento ha tracciato con fiduciosa speranza:

ordine fondato sulla verità, costruito secondo giustizia

vivificato e integrato dalla carità

e posto in atto nella libertà”.

(Pacem in Terris, 89)

4 settembre

Assisi

5-7 settembre

Napoli

8-11 settembre

Giornata contro 

tutti i terrorismi

Roma

12 settembre

Montesole

 Marzabotto

13 settembre

Mobilitazione 

nazionale sul WTO

Barbiana  Quarrata

14 settembre

Brescia

15 settembre

Limone 

sul Garda

 

Osare un Tempo Nuovo

Carovana della Pace 2003: documento finale

 Siamo giovani che sentono la responsabilità della pace nelle nostre mani. 

Ci siamo messi in cammino attraverso l’Italia come Carovana della Pace 2003, insieme ai Missionari Comboniani; a partire dalle provocazioni e dai segni di speranza incontrati scriviamo a tutti i giovani e a coloro che ci hanno accompagnato.

 

Crediamo che ognuno di NOI nella sua quotidianità può e deve osare un tempo nuovo.

Ogni luogo ci chiama alla missione, come singoli e come comunità.

La società civile e la chiesa, popolo di Dio in cammino, devono mettersi al servizio del bene comune iniziando nella marginalità, nelle periferie, con gli immigrati, ovunque c’è abbandono e povertà, contestualizzati nelle sfide globali.

Il nostro impegno comincia da ieri con i profeti che, anche se perseguitati e uccisi, hanno denunciato l’ingiustizia e la povertà. Insieme a loro viviamo nell’oggi e nel domani la fatica di riumanizzare il mondo e riscattare la persona.

 

E’ urgente Osare un Tempo Nuovo:

 

1)      Nell’Ascolto che restituisce la parola ai poveri. Per questo occorre inserirsi e abitare la strada, andando in cerca della gente, soprattutto i più lontani e dimenticati, gli indifferenti o coloro che hanno perso la speranza.

2)      Nella Memoria: della storia dei popoli e di tutti i volti incontrati. Da loro trae vita la spiritualità della nostra resistenza.

3)      Nella Debolezza che salva: siamo coscienti della nostra impotenza e fragilità; per questo scegliamo di incontrare l’altro in uno stile umile, paziente, che lascia spazio alla nonviolenza e tenerezza di Dio.

4)      Nella Speranza che Dio abita la storia: ricerchiamo i segni di vita nascosti tra i piccoli che attendono la liberazione, certi che il bene vince sempre sul male.

5)      Nella Politica, che è per tutti e non per pochi: mossi dall’indignazione etica, vogliamo risvegliare ogni piccola comunità cristiana alla partecipazione politica e creare rete tra tutte le realtà locali impegnate nel costruire pace e giustizia. Sentiamo l’importanza di interpellare continuamente la chiesa e le istituzioni pubbliche perché diano voce al popolo di Dio e alla società civile.

6)      Nella Responsabilità dei giovani: in un percorso di informazione alternativa, di denuncia e di proposta si impegnano in azioni coinvolgenti nel contesto locale e in questo modo si sentono protagonisti nella costruzione di un mondo diverso possibile.

 

Le tante rinascite che abbiamo toccato con mano alimentano in modo forte la nostra speranza in un cambiamento necessario anche per le realtà più ai margini.

Nessuno può più tacere e nemmeno interrompere il cammino perché troppa è la responsabilità di cui siamo investiti dalle ferite ancora aperte negli uomini e nella nostra storia.

 

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Osare un Tempo Nuovo

Carovana della Pace 2003: articolo di sintesi

 

 “Abbiamo osato la strada – afferma Silvia, una dei 15 giovani carovanieri - mescolandoci con la gente e bussando a molte porte. E’ stata una vera missione popolare ispirata ai 40 anni della Pacem in Terris e vissuta tra le periferie di alcune città italiane e santuari storici di memoria profetica. Ci sono state consegnate tante speranze, sogni e sofferenze. Come giovane mi sento interpellata, non posso più tacere e rimanere impassibile alla realtà che mi circonda. 

I CARE ancora… mi sta a cuore… Grazie!”

 

La Carovana della Pace, che nel 2002 ha toccato 10 città italiane proponendo il tema “La pace nelle nostre mani: non solo utopia!”, si è rimessa in cammino e ha concluso il 15 settembre 2003 a Limone sul Garda (BS) il suo itinerario costruito sulla sfida dell’“Osare un tempo nuovo”.

I 15 giovani insieme ad alcuni missionari comboniani sono partiti il 4 settembre da Assisi. La cittadina di San Francesco è imponente. Le viuzze straripano di turisti curiosi. L’appuntamento avviene fuori le mura con il Movimento Nonviolento in cammino verso Gubbio. Due rappresentanti della carovana continueranno il cammino con loro, mentre gli altri si sparpagliano per la città incontrando la gente e diverse comunità religiose. Il vescovo apre le porte e condivide il suo desiderio di pace. L’indomani l’invio dalla Porziuncola corona la partenza per Napoli. L’incontro e l’accoglienza di Rosario e dei suoi ragazzi, della comunità Crescere Insieme, colora la discesa al rione Sanità. I rumori, la concentrazione del traffico e il continuo mondo umano che si muove tra i  rioni, sono interrotti dai brevi e intensi momenti di ascolto con gente della strada, dalle vie dei quartieri spagnoli alle grotte della Sanità. Momenti di preghiera ecumenica e piste di riflessione di alcuni testimoni locali trovano la sintesi nell’affermazione di un ragazzino che, vedendo il nostro passaggio dal secondo piano di casa sua, grida: “Andate a fare pace? Vengo anch’io, aspettatemi!”. E’ quella pace con giustizia e rispetto dei diritti degli immigrati che la comunità comboniana, presente in Castel Volturno, ci consegna durante l’eucarestia africana domenicale. Un ulteriore invio verso la tappa successiva: Roma.

Le giornate sono intense di incontri: dal quartiere Laurentino 38 alla MISNA, dagli immigrati nei pressi della stazione Tiburtina al Centro Astalli e Libera, dall’incontro Nazionale dell’AC alle tende del vangelo in Piazza, dalla rete di Lilliput alla Caritas, dai comboniani riuniti in capitolo generale, ai quali si è consegnato un documento frutto della scrittura collettiva della carovana,  alla saggia giovinezza di fr. Arturo Paoli, dalle profetiche e lapidarie parole di don Luigi Ciotti e p. Alex Zanotelli al determinato forte e tenero coraggio di sr. Rachele, missionaria comboniana in Uganda, e di Bienvenu, rifugiato politico congolese. Sono volti, parole e azioni per dire che è possibile osare un tempo nuovo. E il viaggio continua. L’impegno inizia da ieri, perché anche le querce hanno memoria e Montesole e Marzabotto ce lo ricordano. In un momento in cui alcune istituzioni sembrano negare la memoria storica la carovana ricorda la figura di don Giuseppe Dossetti, padre costituzionale, e tutte le vittime innocenti morte nella strage del 1944. La terra a Montesole è ancora intrisa di sangue, ma la preghiera costante e silenziosa delle comunità dossettiane urla speranza e riscatto, sa di resurrezione. Con le piccole fiaccole consegnate nella notte dagli amici di Maranello che ci hanno guidati sui sentieri della memoria, raggiungiamo l’isolata Barbiana e invochiamo l’intercessione del priore per motivare, anche con le parole di Nanni e di altri amici, il nostro I CARE. E con il cuore pieno di vite e di storie, ci immergiamo nel bagno di folla che si sposta da Agliana a Quarrata, per dire che i diritti o sono di tutti o non son di nessuno. Anche da Korogocho, con p.Daniele raggiunto telefonicamente, l’invito a continuare a camminare senza confini rafforza l’invio celebrato a Brescia delle sei nuove missionarie comboniane.

La carovana della Pace 2003 chiude a Limone s/G per fare memoria attiva e celebrare la profezia del missionario Daniele Comboni. E’ osando che nascerà un tempo nuovo. Buon cammino.

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La Carovana è autofinanziata; se vuoi contribuire alla sua realizzazione fai un versamento, anche piccolissimo, sul Conto Corrente intestato a Collegio Missioni Africane PD presso Banca Popolare Etica, ABI 05018 CAB 12100 C/C 3210 causale “Carovana della Pace 2003”.