In questi giorni si sta svolgendo a Praga il contro-vertice che si oppone agli incontri della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. In queste pagine vorremmo offrirvi tanto materiale per "conoscere" davvero il perché della contestazione: ancora una volta l'informazione dei giornali e delle TV sta dimostrando come si possa parlare e raccontare qualcosa dando una visione del tutto incompleta e parziale... A leggere i giornali sembra che a manifestare sono tanti "anarchici che non sanno che fare". Nei giornali si legge difficilmente dell'impegno di Ong, associazioni di volontariato cattoliche e non... Quando dicono che si è contro la globalizzazione non spiegano bene il perché.... |
Testi di approfondimento |
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OGGETTO:
CONTROVERTICE DI PRAGA, 26/30 SETTEMBRE 2000.
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Mettiamo a tua disposizione ulteriore materiale per il tuo approfondimento. Sono documenti che parlano di che cosa è la Banca Mondiale e il FMI |
COMUNICATO STAMPA
15.000 IN PIAZZA A PRAGA PER CAMBIARE LE POLITICHE DELLA BANCA MONDIALE E
DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
Roma, 26 settembre 2000 - Grande successo oggi della manifestazione di protesta
contro le politiche della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale.
Un corteo pacifico e allegro, pieno di colori , con una babele di lingue e con
la presenza di tantissime associazioni del Nord e del Sud del mondo ha
ribadito la richiesta di un processo di democratizzazione delle istituzioni
globali. Il valore della protesta, oramai costante e diffusa, e'
sottolineato dallo stesso Presidente della Banca mondiale, James Wolfensohn, che
al proposito ha dovuto riconoscere: "C'e' molto da imparare dai giovani che
protestano, credo profondamente che molti di loro sollevano questioni legittime,
ed apprezzo l'impegno di una nuova generazione a lottare contro la poverta'".
La Rete di Lilliput, la Campagna per la Riforma della Banca Mondiale e la
Campagna Sdebitarsi, presenti alle manifestazioni di Praga, chiedono non solo
un'efficace lotta alla poverta' ma anche una radicale riforma della Banca
Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, richiesta che verra' ribadita
anche in occasione del vertice dei G8, che si terra' a Genova l'anno prossimo.
In contemporanea, oggi e nel prossimo fine settimana, si svolgono in molte città
italiane iniziative e manifestazioni di sostegno alle mobilitazioni
praghesi.
A 56 anni dalla loro creazione BM e FMI hanno dimostrato di non essere in
grado di creare le basi per un sistema di giustizia e stabilità economica al
quale possano partecipare tutti i popoli del pianeta.
I paesi in via di sviluppo devono sostenere l'enorme fardello del debito estero,
che tende ogni anno ad aumentare. Ma un debito nei confronti dei paesi piu'
poveri e' anche dovuto dai paesi ricchi e dalle istituzioni finanziarie
internazionali, ovvero quello che la società civile del Sud del mondo chiama
"debito ecologico e sociale", un debito che si e' formato tramite
politiche di sviluppo che hanno:
- aumentato la pressione sulle risorse naturali, depredando petrolio e
metalli preziosi, inquinando mari e aria con rifiuti tossici e test nucleari,
provocando deforestazioni devastanti.
- causato gravi squilibri sociali, creando e favorendo pochi ricchi
a scapito di tanti poveri.
- messo a rischio la sicurezza alimentare e culturale e la
sopravvivenza dei popoli indigeni del sud del mondo.
BM e FMI soffrono di difetti cronici che vanno dalla scarsa qualità dei
progetti finanziati, alla mancanza di trasparenza e responsabilità per il loro
operato, dalla mancata consultazione della società civile, al mancato rispetto
delle norme socio-ambientali e all'applicazione di un modello di sviluppo
esclusivamente basato sul mercato.
E' necessario al più presto attuare riforme sostanziali nella BM e nel FMI per
far sì che tali organismi possano sviluppare un nuovo approccio economico e
finanziario che metta al centro i bisogni ed i diritti dei popoli, rispetto agli
imperativi di liberalizzazione e globalizzazione dei mercati; tali riforme
dovranno inoltre garantire un funzionamento delle due istituzioni in modo
efficace, trasparente e coerente.
Alcuni elementi per una riforma della BM e del FMI sono imprescindibili:
1) accesso ai programmi di riduzione del debito anche ai paesi a medio reddito,
svincolandoli però dall'attuazione di piani di aggiustamento strutturali.
2) sostituzione delle finalità classiche di aggiustamento macro-economico con
quelle dello sviluppo umano; assegnazione di un ruolo chiave alla società
civile e alle ONG per l'uso dei fondi di sviluppo.
3) accesso gratuito ai servizi base per le classi più povere e
ridistribuzione delle risorse.
4) attuazione di meccanismi di controllo e di tassazione sui flussi di capitale
per evitare speculazioni e garantire una maggior stabilità economica.
Per ulteriori informazioni: Francesco Martone (a Praga) tel. 0042
0604 378493 e-mail francescomartone@hotmail.com
Luca Manes, Martin Kohler 06 24404212 e-mail lmanes@infinito.it
mkohler@cambio.it
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Comunicato stampa
Da Praga 2000 a Genova 2001
La Rete di Lilliput, la Campagna per la Riforma della Banca Mondiale e la
Campagna Sdebitarsi, presenti alle manifestazioni di Praga, chiedono una
radicale riforma della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale anche
in occasione del vertice dei G8 di Genova 2001.
In contemporanea, oggi e nel prossimo fine settimana, si svolgono in molte
città italiane iniziative e manifestazioni di sostegno alle
mobilitazioni praghesi (per info 0583-961368).
A 56 anni dalla loro creazione BM e FMI hanno dimostrato di non essere in
grado di creare le basi per un sistema di giustizia e stabilità economica al
quale possano partecipare tutti i popoli del pianeta.
All'enorme ed insostenibile fardello del debito estero si è aggiunto quello che
la società civile del Sud del mondo chiama "debito ecologico e
sociale", un debito cioè contratto da queste istituzioni internazionali
tramite politiche di sviluppo che hanno:
- aumentato la pressione sulle risorse naturali, depredando petrolio e
metalli preziosi, inquinando mari e aria con rifiuti tossici e test nucleari,
provocando deforestazioni devastanti.
- causato gravi squilibri sociali, creando e favorendo pochi ricchi
a scapito di tanti poveri.
- messo a rischio la sicurezza alimentare e culturale e la
sopravvivenza dei popoli indigeni del sud del mondo.
BM e FMI soffrono di difetti cronici che vanno dalla scarsa qualità dei
progetti finanziati, alla mancanza di trasparenza e responsabilità per il loro
operato, alla mancata consultazione della società civile, al mancato rispetto
delle norme socio-ambientali, all'applicazione di un modello di sviluppo
esclusivamente basato sul mercato.
E' necessario al più presto attuare riforme sostanziali nella BM e nel FMI per
far sì che tali organismi possano sviluppare un nuovo approccio economico e
finanziario che metta al centro i bisogni ed i diritti dei popoli, rispetto agli
imperativi di liberalizzazione e globalizzazione dei mercati; tali riforme
dovranno inoltre garantire un funzionamento delle due istituzioni efficace,
trasparente e coerente.
Alcuni elementi per una riforma della BM e del FMI sono imprescindibili:
1) accesso ai programmi di riduzione del debito anche ai paesi a medio reddito,
svincolandoli però dall'attuazione di piani di aggiustamento strutturali.
2) sostituzione delle finalità classiche di aggiustamento macro-economico con
quelle dello sviluppo umano; assegnazione di un ruolo chiave alla società
civile e alle ONG per l'uso dei fondi di sviluppo.
3) accesso gratuito ai servizi base per le classi più povere e
ridistribuzione delle risorse.
4) attuazione di meccanismi di controllo e di tassazione sui flussi di capitale
per evitare speculazioni e garantire una maggior stabilità economica.
per info a Praga 0349-6766540
26-09-00