NEWS DA PRAGA

Filmato intervista ad un partecipante al controvertice che parla del treno dei manifestanti italiani fermati al confine...... per vederlo clicca qui
Per poter vedere il filmato scarica il programma gratuito Real Player

In questa pagina vorremmo consigliarti alcuni sito da cui poter prendere le notizie su quello che sta avvenendo a Praga, quasi in tempo reale !!!!!!!!!

Ti consigliamo i seguenti siti:

http://www.sbancalabanca.org

http://www.rfb.it/wto/praga-fmi-bm.htm

http://www.unimondo.org

 

Le notizie di Praga
Una rassegna di notizie in tempo reale per seguire le manifestazioni . Radio Sherwood seguirā gli avvenimenti trasmettendoli online.


Praga in diretta
Sarā possibile seguire le manifestazioni in diretta attraverso internet, cliccando qui. Fonte:Globalizace

 

Per poter vedere i filmati scarica il programma gratuito Real Player

 

Dalla Maling list  della Rete Lilliput ci arrivano queste due mail:

A tutti i gruppi della lista.
Mentre dovrebbe essere arrivato in queste ore a Praga il treno dei manifestanti italiani bloccati alla frontiera (non abbiamo ancora la conferma ufficiale) ed in attesa di ulteriori notizie che speriamo di avere nel pomeriggio  dai lillipuziani partiti per la capitale Ceca per trasmettervele immediatamente, vi inviamo 2 comunicati stampa della Campagna per la Riforma della Banca Mondiale sulla repressione delle manifestazioni contro BM e FMI. Il primo viene dall'Italia ed č un comunicato stampa ufficiale della Campagna, il secondo raccoglie le impressioni di queste ore a Praga da parte di Francesco Martone che č lā per la campagna e per la rete.

A presto
p. la "Rete di Lilliput"
Fabio Lucchesi

DALL'ITALIA - COMUNICATO STAMPA


LA CAMPAGNA PER LA RIFORMA DELLA BANCA MONDIALE DENUNCIA LA VIOLAZIONE DEL DIRITTO A MANIFESTARE DURANTE IL VERTICE DI PRAGA



Roma, 24 settembre 2000- La Campagna per la Riforma della Banca mondiale, a Praga con tre suoi rappresentanti, denuncia oggi la continua violazione dei diritti civili dei manifestanti che si sta perpetrando durante il meeting della Banca mondiale e del fondo monetario internazionale a Praga.

Violato e' il diritto di manifestare della moltitudine di persone, nel caso specifico i cittadini italiani a bordo del treno "Global Action Express",  che stanno cercando di raggiungere Praga per dire no alle politiche delle istituzioni finanziarie internazionali e bloccati alla frontiera ceca dalla polizia, con il chiaro intento di impedire che possano partecipare al controvertice, che avra' il suo momento clou nella manifestazione di martedi'.

" A 30 anni dalla primavera di Praga si prosegue nella violazione dei diritti fondamentali da parte delle autorita' ceche, cosa che purtroppo ha fatto, e continua a fare, anche la Banca mondiale nel corso della sua attivita'" ha dichiarato Francesco Martone della Campagna durante la conferenza stampa che si e' tenuta presso l'edificio in cui si sta svolgendo il vertice ufficiale e in cui e' stato presentato un rapporto con numerosi casi di studio su violazioni dei diritti umani collegati alla realizzazione di progetti finanziati dalla Banca mondiale. "E' evidente che la Banca mondiale, sebbene di facciata continui a voler apparire in prima fila per la lotta alla poverta' nel mondo e per  la tutela dei diritti umani e civili delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo, nei fatti prosegue per la sua strada, avvantaggiando le multinazionali, come si evince dal rapporto sui finanziamenti dell'Ifc, lo sportello della Banca mondiale per finanziare i progetti delle societa' private, appoggiando aperte violazioni dei diritti umani a scapito delle popolazioni locali, come nel caso del grande progetto di estrazione petrolifera in Ciad-Camerun, approvato nel giugno scorso" ha concluso Martone.

Proprio riguardo a questo progetto la Campagna, insieme ad altre 12 organizzazioni non governative, ha oggi consegnato una lettera aperta ai direttori esecutivi della Banca mondiale, tra cui l'italiano Franco Passacantando, chiedendo la sospensione dell'erogazione del finanziamento almeno fino a quando non cessi la continua violazione dei diritti umani sul posto. Anche dopo l'approvazione, infatti, ci sono state uccisioni, da parte delle autorita' locali, di persone che si opponevano all'esecuzione del progetto. Nella lettera aperta si chiede anche una riforma dell'organo di monitoraggio dei progetti della Banca mondiale, che dovra' essere realmente indipendente e dovra' cooperare con la  societa' civile, che potra' cosi' avere accesso alle attivita' di monitoraggio.

Ieri  Mary Robinson, Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, presente in questi giorni a Praga, ha richiesto ai dirigenti della Banca mondiale che il loro approccio politico allo sviluppo e alla lotta contro la poverta  sia incentrato sul rispetto assoluto dei diritti umani. Il coordinatore della Campagna per la Riforma della Banca mondiale, Francesco Martone, ha ieri consegnato alla Robinson un rapporto sulle violazioni dei diritti umani legate al progetto di Chixoy, in Guatemala, dove centinaia di indigeni incas che si opponevano alla costruzione di una diga che avrebbe implicato lo spostamento di migliaia di contadini,  sono state massacrate dalle squadre di paramilitari.

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DA PRAGA- FRANCESCO MARTONE (CAMPAGNA RIFORMA BM)
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In una Praga semivuota, piena delle paranoie instillate da mesi di campagne
stampa, si aspetta. Si aspetta una parola diversa dal palazzo grigio acciaio
dove arrivano alla spicciolata i banchieri ed i burocrati della BM e
dell'FMI. Si vuole una volta per tutte  un impegno preciso e chiaro per
mutare la rotta delle politiche neoliberali da loro imposte.
I negozi blindati, il ronzio di un elicottero sulla Namesti Miru, e la sua
chiesa gotica, dove si sono riunite alcune centiana di anarchici e comunisti
stamattina presto. Gli unici a lavorare freneticamente sono i carpentieri
che fissano gli ultimi pannelli di compensato per proteggere  le vetrine
piene di merci una volta considerate occidentali.
Andiamo in giro per capire, capire cosa succede e cosa succedera'nei
prossimi giorni. Al Convergence Center, ex cantiere navale, qualche
centinaio di attivisti, pochi ancora gli italiani, si addestra alla
non/violenza. Alcuni fanno una lezione di samba con strumenti improvissati,
altri del Peoples' Global Action seduti in cerchio si scambiano idee e
strategie per le manifestazioni dei prossimi giorni.
Passiamo al centro culturale Vltavska, un grigio palazzo post stalinista
dove per pochi secondi perdiamo l'intervento di Walden Bello,
applauditissimo come sempre, e dove troviamo una atmosfera meno giocosa,
piu' riflessiva  con voglia di capire e mettere a punto programmi
alternativi al sistema di Bretton Woods.
Noi siamo invece alloggiati in un ostello in periferia, lo Standart, e
aspettiamo gli altri della rete di Lilliput  che arriveranno domani con il
global action express.
Un paio di giorni fa abbiamo pubblicato un rapporto sulla corruzione in
Lesotho, e ieri ci siamo incontrati con il Presidente Wolfensohn per
chiedere unimpegno chiaro su questo ed altre emergenze , dall'effetto serra'
al debito estero. In risposta solo parole enfatiche e piene di retorica come
sua abitudine. Decidiamo di boicottare tutte le riunioni alle quali eravamo
invitati dalla Banca per il 26, ed essere li' in piazza con altre migliaia
in un  grande corteo che dovrebbe paralizzare bacnhieri e poliziotti. Alcuni
non ci saranno, perche' gli e' stato negato all'ultimo momento il visto
d'entrata., E' furioso il nostro amico Thabang bloccato da giorni a
Pretoria. Ed ora se ne torna a casa, senza aver avuto la possiblita' di
portare qui a Praga il dramma degli abitanti dell'altopiano del Lesotho.
Nella Domovina, centro culturale sempre in periferia, ci incontriamo con i
gruppi ambientalisti di CEE BAnkwatch, ed altri, per scambiarci esperienze
di lobbyiung e ricerca. E capire come cavare  un ragno dal buco di due
megaistituzioni che continuano a rifiutarsi di ascoltare quello che da anni
gli viene urlato in faccia, e ribadito via email, fax, lettera da tutto il
mondo. Che le loro politiche ed il loro progetti sono errati nella
concezione e nel lato pratico. E che senza un cambiamento della cultura
istituzionale e dei paradigmi economici di riferimento, arrivera' un giorno
nel quale dovranno essere abolite del tutto. Cosi' al,eno faranno meno
danno.

Francesco, Antonio,Jaro
Campagna per la riforma della Banca mondiale
www.sbancalabanca.org