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terza stazione

Gesù viene condannato a morte
Dio sogna un mondo in cui la felicità delle Beatitudini sia lo stile di vita

Riflessione CUAMM Medici con l'Africa
Salmo 49
Preghiera

 

 

Anche Dio sogna,
e quel sogno, coltivato da sempre, l'ha proclamato attraverso Gesù,
quel giorno memorabile, a Nazareth, in Sinagoga.
Tutti seduti, avevano gli occhi fissi su Gesù, e Lui, in piedi, con voce serena e ferma,
proclamò:
"Mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
ai prigionieri la liberazione,
ai ciechi la vista,
la dignità agli oppressi,
OGGI"(Lc4)

Ecco il sogno di Dio: dare DIGNITA', la dignità di Figlio,
ad ogni uomo, specie se povero, oppresso, schiavo, malato.
E' il sogno delle Beatitudini;
siate beati, tutti;
siate felici, tutti.
Gesù non parla di spensieratezza, superficialità, banalità,
allegria facile e a basso prezzo.
Gesù pensa alla felicità vera,
alla beatitudine del cuore,
quella che si radica dentro, nella coscienza,
quella che dà il gusto e il senso della Vita.
E' la felicità a caro prezzo, di chi ha "fame e sete della Giustizia",
di chi è disposto a pagare in proprio
per un mondo più giusto,
per una umanità più solidale ed equa.

"Beato chi ha fame e sete di Giustizia" (Mt5)
La Beatitudine, la Felicità,
che è il sogno di Dio per l'Uomo,
passa, fiorisce e cresce nella Giustizia,
nel cercarla,
nel volerla,
nello spendersi per essa.

"Non chi dice Signore, Signore entra nel Regno
ma chi pratica e vive la Giustizia
sempre" (Vangelo)
Non sono le parole o i proclami che cambiano il mondo;
sono i fatti, la vita, il sacrificio,
le mani che hanno il coraggio di sporcarsi,
per portare Giustizia lì dove regna oppressione e povertà.

Il Cuamm sente il grido di tanti uomini, bambini, mamme
che gridano il loro dramma e il loro dolore
per malattie che nessuno cura,
e a queste cerca di rispondere,
con umiltà e insieme coraggio.
E' un impegno e una responsabilità ardua e faticosa ma,
come assicura il Vangelo,
che porta in sé Beatitudine e Gioia grandi, per tutti.

Il CUAMM-medici con l'Africa nasce a Padova nel 1950 con lo scopo di contribuire, nello Spirito del Vangelo, al processo di liberazione e di crescita di ogni uomo, specialmente dei più bisognosi e sofferenti; allo sviluppo indipendente ed autonomo delle popolazioni del terzo mondo, all'affermazione dei valori della solidarietà internazionale, della giustizia e della pace.
Dal 1950 ad oggi ha inviato più di 1200 volontari tra medici, infermieri, fisioterapisti e logisti, in oltre 200 ospedali sparsi in 30 Paesi diversi. Alcuni di questi Paesi, dove lavoriamo, hanno avuto o hanno tutt'ora esperienza di guerra (Mozambico,Rwanda, Uganda, Angola). Quali immensi benefici per la salute di queste popolazioni se le enormi risorse dilapidate nell'acquisto delle armi venissero impiegate nel settore sanitario!
Qualche volta andiamo a coprire dei posti vuoti, dove non è possibile avere personale locale, ma più spesso ci troviamo al loro fianco e lavoriamo insieme, trasmettendo le nostre conoscenze e imparando anche molto. Crediamo in progetti di molti anni, per consolidare i servizi sanitari e sociali.
Riteniamo questa esperienza un privilegio: l'occasione per condividere conoscenze e risorse, per creare legami d'amicizia, per far entrare nella "globalizzazione" inarrestabile anche le esigenze della solidarietà e della giustizia.
Questo il contributo del "CUAMM-Medici con l'Africa" nei suoi cinquantanni durante i quali siamo sempre rimasti "sul campo", come persone e come professionisti della salute.
Siamo medici con l'Africa perché la nostra storia ci ha portati a legarci all'Africa, proprio lì dove oggi appaiono concentrati e al massimo livello i problemi della povertà e delle disuguaglianze.
Nel terzo millennio si muore ancora di parto e non si può andare in ospedale perché è lontano o costa troppo. Come operatori sanitari siamo convinti che la salute non è un bene di consumo ma un diritto umano fondamentale e battersi per il suo rispetto universale un dovere; "per i cristiani, poi, è un impegno intimamente connesso con la testimonianza della loro fede".

 

Salmo 49 da Carrarini "Salmi d'oggi" ed. Mazziana
 

Preghiera:

O Dio che hai mandato nel mondo il tuo Figlio come era necessario che fosse per gli uomini nella mitezza e nella bontà, per persuadere e non per costringere con la forza perché la violenza non si addice a Te, aiutaci ad essere testimoni del Vangelo nella sua autenticità e radicalità; infondi in noi il coraggio di annunciare le Beatitudini e a non escludere che esse debbano influire nelle leggi degli Stati e nelle norme e nei criteri dei rapporti tra le nazioni.