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Gesù rimprovera Pietro: "Chi di spada ferisce di spada perisce" e ai soldati che lo percuotono: "se ho risposto male dimostralo, ma se ho risposto bene perché mi percuoti?"
Dio sogna un mondo in cui le tensioni vengano risolte con la nonviolenza

Riflessione missionari comboniani
Salmo 19: vegliando con Gesù nell'orto

 

I tanti tribunali di oggi continuano ad emettere sentenze di morte. La giuria composta da indifferenza, potere e denaro, sembra sorda alle ragioni dei condannati che con coraggio urlano il loro desiderio di solidarietà, condivisione, pace e verità. Il caso più eclatante è rappresentato dai conflitti presenti nel continente Africano: dalla Somalia alla Sierra Leone, dal Sudan al Sahara Orientale; conflitti segnati da atrocità inumane.

La società civile Africana crede in una nuova umanità; spinta dall’amore per la vita non può tacere e lotta per fare emergere la verità…

 

Come il BYDA (Bahar el Ghazal Youth development agency), un gruppo di giovani Sudanesi che promuove i valori di pace nelle nuove generazioni educando al dialogo dal basso, partendo dalla gente semplice e coinvolgendo le forze vive della società civile Sudanese, per cercare alternative all’opzione armata.

Come il movimento “Pro pace dell’Angola”, impegnato a promuovere corsi di formazione per conciliatori volti ad educare la società civile sulle strategie e sugli strumenti idonei a contribuire alla pacificazione del paese travagliato da 25 anni di guerra civile.

Come gli otto parlamentari Ugandesi che si ritirano a meditare la Parola di Dio accogliendo l’iniziativa promossa dall’ARPI (Acholi Religius Leaders Peace Iniziative), un gruppo che intende offrire occasioni di riflessione per cercare soluzioni al conflitto che insanguina l’Uganda.

Come il SIPA (Simposio Internazionale sulla Pace in Africa) che in un Congo straziato dalla guerra, sostiene che bisogna disarmare i sentimenti e riconoscere tutti come nostri fratelli, prendere i diritti dell’uomo come piattaforma per la costituzione della pace, fare uscire l’impegno politico dal torpore della corruzione e dal perseguimento dell’interesse personale.

Come in Sierra Leone dove 2500 ex combattenti del RUF (Fronte Unito Rivoluzionario) aderiscono al piano di disarmo, che prevede la distruzione delle loro armi alla presenza di funzionari delle Nazioni Unite.

 

Crediamo che tutte queste persone costituiscono oggi, agli occhi dei più, solo pietre di scarto, ma è proprio su questa pietra scartata che è possibile costruire una nuova pace in Africa.

 

E' seguita la riflessione di Mico, un giovane congolese, che ci ha portato la sua testimonianza di vita e speranza in Cristo

 

Salmo 19 da Carrarini "Salmi d'oggi" ed. Mazziana