Nella sua vita Comboni scrisse moltissimo.

Nella lettera scritta a Mons. Luigi di Canossa, vescovo di Verona, il 21 maggio 1971, Comboni afferma che dall'inizio di gennaio aveva già scritto 1347 lettere. Di tutta la sua attività epistolare conserviamo soltanto 1200 documenti. Alcuni sono testi importanti come lunghezza.

I suoi scritti, non pensati per la pubblicazione, sono in grado di rivelarci, in forma immediata e genuina, la sua vera personalità. L'uomo, il suo totale coinvolgimento nel problema africano, la sua carica emotiva e l'attenzione a tutto ciò che poteva avere relazione con al realtà della missione.

Ha una visione ottimista dell'uomo e della realtà ma non manca di affrontare polemiche vivaci, soprattutto quando deve difendere i suoi missionari e la sua attività missionaria

Le sue espressioni di amore e di fede in Dio appaiono spontanee e ci permettono di cogliere la coerenza e la passione con cui egli visse la vocazione all'Africa. Per meglio capire questi testi, si consiglia di accompagnarli con la lettura di una seria biografia del Comboni.

"Il Comboni è stato indubbiamente un pioniere e in quanto tale si è trovato allo sbaraglio, vivendo esperienze nuove e senza altro punto di riferimento che la sua fede e la sua generosa dedizione apostolica". Così si esprime il card. Martini nella prefazione al volume degli SCRITTI di Daniele Comboni.

 Questa prima selezione di scritti di Comboni è presentata in cinque sezioni:

GLI SCRITTI:

1. Scelta di vita

2. Rapporto con i genitori

3. Schiavitù

4. La missione

5. Sguardo sull'Africa