Missionari in Italia

dalla comunità comboniana di Castel Volturno

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p.Giorgio Poletti, p.Franco Nascimbeni, fr.Nicola Bortoli:

Chi siamo?

Perchè in Italia?
Come mai?
Perchè a Castel Volturno?

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Missionari Comboniani
via M. Serao, 3
81030 Castel Volturno CE

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Hai mai lavato la tua lingua?

Leggi le testimonianze sul campo estivo a Castel Volturno

Chi siamo?

A Castel Volturno (Caserta) vivono ed operano da un certo tempo alcuni Missionari Comboniani. Il primo ad arrivare in zona è stato p. Giorgio Poletti. Nato a Ferrara una sessantina di anni fa, ha vissuto quindici anni di attività missionaria in Mozambico. Poi, tornato in Italia, si trova a Castel Volturno dal 1996.

Poi è giunto p. Franco Nascimbene, anche lui di ritorno da 15 anni di vita missionaria vissuti tra i neri dell’Ecuador. È nato 48 anni fa vicino a Varese e si trova qui dal 1998.

L’anno scorso è invece giunto dal Kenya, dove ha vissuto gli ultimi anni di preparazione e di studio, fratel Nicola Bortoli. Sta cominciando a Castel Volturno la sua prima esperienza missionaria, avendo lasciato la provincia di Padova dove era nato 32 anni fa.

 

Perché in Italia?

Si è normalmente abituati a vedere operare i missionari in terre lontane, in altri continenti. Di solito quando si incontra un missionario in Italia è perché è venuto a visitare parenti e amici, o è ammalato, o e venuto per parlarci della sua missione e per cercare aiuti in preghiere, in persone che ne seguano l’esempio diventando missionari, o in denaro.

Questa nostra comunità è invece nata con lo scopo di svolgere un’attività pastorale missionaria in Italia.

 

Come Mai?

Molte cose sono cambiate negli ultimi decenni ed un crescente numero di persone originarie dal sud del mondo, da quei paesi dove operano la maggioranza dei missionari stanno emigrando verso il nord del mondo.

Spesso sono vittime dello sfruttamento che i nostri paesi operano sui loro, a volte sono in fuga da situazioni di guerra, sempre provengono da realtà di povertà e giungono in Italia con il sogno di una migliore sistemazione economica.

Non sempre purtroppo i loro sogni si realizzano: chi non riesce a trovare casa, chi non trova lavoro, chi non è in grado di regolarizzare i propri documenti, chi cade tra le maglie della malavita organizzata.

Per molti diventa una vita di stenti, di sofferenza, di solitudine, di emarginazione.

Molti preti e suore di trovano in difficoltà ad accoglierli e ad aiutarli a inserirsi nella società Italiana e nelle comunità cristiane per la differenza di cultura, di lingua, di abitudini, di attese. La stessa cosa succede a molti operatori sociali.

Per la società e per la Chiesa Italiana accogliere queste persone, offrire loro possibilità di una vita degna è una sfida relativamente recente. Ed è una sfida che ha interpellato anche i Missionari Comboniani.

 

Perché a Castel Volturno?

Castel Volturno è un comune della provincia di Caserta che si estende per 27 Km lungo il mare ed è attraversato per tutta la sua lunghezza dalla via Domitiana.

In questo paese vivono alcune migliaia di immigrati e la maggioranza di loro è africana. È un luogo dove si concentrano tutta una serie di situazioni che mettono gli immigrati nella condizione di non avere documenti, di non trovare un lavoro onesto, di cadere nelle mani di una malavita organizzata che fa di molti di loro mano d’opera a basso prezzo per i traffici di droga e di prostituzione. È un luogo dove gli immigrati sono allo sbando e sono disintegrati tra loro.

Come annunciare loro la buona notizia? Come aiutarli a non perdere la speranza? Come offrire loro possibilità di incontro, di organizzazione, di unità, di esperienze di fraternità?

E così, in dialogo con l’arcidiocesi di Capua, a cui appartiene questa zona, è sorta l’idea di creare qui una parrocchia missionaria che si occupi degli immigrati e di affidarla ai Missionari Comboniani pensando che la loro esperienza missionaria li avrebbe aiutati ad avvicinare queste migliaia di persone venute tra noi.

Ed eccoci qua. Le cose non sempre sono facili e nei prossimi mesi vi racconteremo le nostre difficoltà, i nostri piccoli successi, le nostre speranze.

 

p. Giorgio Poletti

p. Franco Nascimbene

fr. Nicola Bortoli