Cari Gimmini (e non solo),
sento
il bisogno, il desiderio di condividere con voi la forza della
presenza di Cristo.
Sto facendo una profonda esperienza di Cristo
incarnato: incarnato nella mia storia, nel mio vissuto
passato e presente che spalanca nuovi orizzonti al futuro. Un
Cristo che mi sta trasformando dal “di dentro”, che mi rende
possibile vedere con altri occhi la quotidianità, ogni
piccolo gesto è respiro della sua Presenza.
È
chiaro che lo Spirito Santo sta agendo perché io personalmente
non ho mai veduto né vissuto così. Ho vissuto sempre in una
mediocrità-bassa aspirando a sogni di grandezza. Tutto ciò che
desideravo essere Dio lo sta realizzando: tutta la mia storia si
sta Rivelando un disegno.
Per
chi sta facendo il GIM o qualsiasi altro discernimento,
vi prego, prendetelo sul serio. Scommetteteci il
vostro tempo. Prendete in mano la Bibbia, leggetela, fatevi
aiutare nella comprensione e nella lettura, fatevi spiegare il
contesto storico, politico, sociale di quel tempo e anche del
perché Dio geograficamente abbia scelto quella terra. La
Bibbia come Parola di Dio è attuale, viva.
Io scopro che c’è scritto tutto lì: per la mia storia
e la storia universale.
Se
non lo credete già, convincetevi
che Dio è il Dio della storia: oggi non sembra, solo perché
guardiamo con occhi sbagliati la realtà, sbagliamo la
prospettiva.
Ricordiamoci
che il Bene che tutti vorremmo trionfasse, non è il bene dove
tutto va tranquillo, tutti si amano, tutti sono in pace: questo
è il bene utopistico dei figli dei fiori.
Il
Bene è Cristo e sapete perché?
Perché
Egli è partito dalla sofferenza.
Il
cuore del mondo è la sofferenza: è l’unica cosa
insieme alla morte che ci accomuna. Siamo tutti uguali perché
tutti soffriamo: fisicamente, spiritualmente, psicologicamente.
Tutti soffriamo e l’unica maniera per Vivere è accorgersi
della sofferenza dell’altro.
Cristo
non ha detto “Fate la pace, vogliatevi bene” ma per tre anni
ha risanato, confortato, perdonato, riportato alla vita. Poi è
toccato a Lui e non ha battuto ciglio, è andato a morire in
croce!
Ma
poi si è rialzato. Come è successo sempre nella sua vita
pubblica incontrando il paralitico, il cieco, l’indemoniato.
Essi erano “fuori” della società, non comunicavano, per gli
altri erano morti e loro stessi erano, si sentivano morti.
Ma
Gesù li ha rialzati, guariti, riportati alla vita.
Gesù
è risorto non perché dopo morto è salito con una nuvoletta al
cielo per la felicità degli angeli, ma è risorto perché, dopo
essere stato ucciso dall’uomo, Egli si è rialzato. Ha
sconfitto così ogni nostra morte spirituale, fisica,
psicologica. Ci ha liberati dal male inteso come egoismo,
egocentrismo, individualismo… se crediamo!
Vi
prego credete, credete anche se non capite, credete, credete!
Dio è oltre il nostro limite perché Egli stesso incarnandosi
lo supera.
Non
fatevi convincere che per vivere bene c’è bisogno prima della
laurea, del posto sicuro, della casa, della macchina, etc etc.
Cioè
queste cose ci vogliono ma non sono colonne portanti della vita.
Lo studio, la conoscenza, la capacità ci vogliono ma assolvono
il loro compiti se sono messe a servizio.
Solo
se la vita è concepita come
servizio ha un senso altrimenti diventa un idolo.
Mettersi
al servizio del Regno da sposati, da religiosi, da imprenditori,
da operai, come volete basta che serviamo per qualche cosa nel
Regno di Dio.
È
scritto tutto sulla Bibbia!
Non
so se mi sto spiegando e se mi capite o pensate che sia pazza!
Chi ha fatto esperienza di Dio credo che capisca. Convertiamo il
nostro cuore! Ritorniamo a Dio! Ristabiliamo l’Alleanza con
Lui! Diamo ascolto a quella Voce che risuona dentro di noi. se
aspettiamo che Dio ci piombi davanti per credere, per avere
finalmente un segno che Egli esiste, stiamo freschi.
Dio
è in tutto e in tutti ma non ci forzerà mai ad
aprire gli occhi! Dobbiamo noi aprire il cuore e Lui
entrerà e ci scombinerà. E anche se non ci credete vedrete che
alla prima batosta un po’ grossa che riceverete dalla vita la
prima persona alla quale vi rivolgerete sarà Lui anche se la
Chiesa vi fa schifo, odiate i preti e non andate mai a messa.
Non credete a chi vi dice che il mondo non cambierà, che non
vale la pena impegnarsi per migliorare: OSATE, OSATE con la
mente, con i sogni anche se le realtà vi danno contro OSATE,
OSATE, OSIAMO e tutto ci verrà dato perché Dio è novità.
“Beati gli occhi che vedono ciò che vedete” Lc 10, 23
“Il
Regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e
nessuno dirà: Eccolo qui, o: Eccolo là. Perché il Regno di
Dio è in mezzo a voi!” Lc 17,21
e
io aggiungo che il Regno di Dio è in noi, siamo noi. Siamo noi
quel granellino di senapa che deve crescere perché gli altri si
appoggino e si ristorino.
Andiamo
all’altro, spostiamo il nostro baricentro nell’altro,
investiamo il nostro futuro nell’altro.
Usciamo
dalla nostra mediocre mentalità per entrare in quella di
Dio. abbandoniamo i nostri canoni, convinciamoci che non si può
conoscere Cristo e tacere.
Vi
voglio bene e vi porto tutti con me! Ricordiamoci, aiutiamoci
per credere con perseveranza! L’evento che ci
unisce è l’Eucarestia, il pane spezzato e il calice dal quale
tutti attingiamo. Ogni volta che siamo alla celebrazione
del pane spezzato siamo insieme, facciamo comunione, siamo una
cosa sola perché c’è Cristo. In ogni parte del mondo, da
ogni parte del mondo siamo uniti dallo spezzare del pane.
Sull’altare della vita, nella consacrazione alla sua volontà.
RICORDIAMOCI
Vi voglio bene!
Silvia
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