Salviamo padre Andres
Tamayo.
E' stato minacciato di morte per il suo impegno
a fianco della popolazione honduregna nella
difesa delle foreste di Olancho.
Padre Andres Tamayo, sacerdote, dai primi
anni '90 e' a fianco della popolazione nella
lotta per la salvaguardia delle foreste
nella regione di Olancho, nel Nord dell'Honduras,
minacciate dal taglio selvaggio degli alberi
operato da grandi imprese (una delle quali è
italiana). Negli ultimi dieci anni un terzo
delle foreste primarie della regione è stato
abbattuto, le falde acquifere si sono essiccate.
Allo stesso tempo, anche le comunita' locali
sono fortemente penalizzate dal saccheggio della
foresta. Viene distrutto un equilibrio
uomo-natura che e' stato alla base della
sopravvivenza per secoli degli indio della
regione.
Padre Andres Tamayo è stato minacciato di
morte: per i sicari e' in cima alla lista delle
persone da uccidere perche' disturbano il
saccheggio della regione di Olancho. E proprio
venerdi' scorso uno dei suoi collaboratori,
Carlos Arturo Reyes, e' stato ucciso mentre
stava rincasando. Tre giorni prima un altro
dei suoi collaboratori era sfuggito ad un
attentato.
Padre Tamayo e' in queste settimane in Italia, e
chiede solidarietà per se stesso e per il MAO,
il Movimento Ambientalista di Olancho da lui
fondato.
L'attenzione internazionale verso quanto accade
nel Nord dell'Honduras puo' salvare la vita a
padre Tamayo e agli attivisti del MAO.
Caritas Italiana ha lanciato un appello urgente
sulla situazione honduregna nel quale sollecita
l'attenzione dell'opinione pubblica
mondiale" e riprende la richiesta
rivolta da Caritas Honduras al Presidente della
Repubblica Riccardo Maduro perche' si ponga fine
alla "catena di sangue e violenze,
proteggendo la popolazione da attacchi e
ritorsioni, e garantendo il bene comune e il
rispetto dei diritti fondamentali di
ognuno".
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Gia' il 21 maggio scorso Amnesty
International aveva lanciato un appello urgente
(UA 144/03) nel quale sollecitava l'invio al
Presidente della Repubblica dell'Honduras, al ministro
della Sicurezza pubblica e ad altre istituzioni
honduregne di un messaggio in cui si chiedeva la
protezione di padre Andres Tamayo e di altri due
attivisti, Gilbert Flores e Orlando Najera.
Anche COFADEH (Comite' de Familiaries de
Detenidos-Desaparecidos en Honduras) ha dato vita ad
un'analoga iniziativa di sostegno con una lettera
aperta indirizzata al Segretario della
commissione Inter-Americana dei Diritti Umani.
L'attenzione internazionale puo' salvare la vita
a padre Tamayo e agli attivisti del Mao. Per questo il
sacerdote chiede che si invii al Presidente della
Repubblica dell'Honduras, al Congresso Nazionale, al
Pubblico Ministero e alla Commissione Nazionale di
Diritti Umani un messaggio in cui si esprime
solidarieta' alla lotta del Mao. Un testo predisposto,
sia in spagnolo che in italiano, e gli indirizzi
e-mail e i numeri di fax delle istituzioni honduregne
indicate da padre Tamayo sono riportate al termine di
questo messaggio.
Uno degli obiettivi di Padre Tamayo e del MAO e'
quello di coscientizzare la popolazione locale,
"in modo tale che possano rendersi conto delle
cause della loro povertà crescente". Col passare
degli anni sempre piu' numerose sono le
comunita' e i villaggi della regione che aderiscono al
MAO. Dal 2000 quotidianamente il Movimento organizza
marce, digiuni, scioperi della fame, boicottaggi,
blocchi stradali.
Il 20 giugno scorso è partita dalla
cattedrale di Juticalpa, capoluogo di Olancho, una
"Marcia per la vita" alla quale hanno
partecipato circa 30 mila persone, che hanno raggiunto
a piedi (circa 170 chilometri) la capitale del Paese
Tegucigalpa. Al termine della marcia Tamayo ha detto
ai partecipanti:
"Per piu' di trent'anni hanno
saccheggiato la nostra regione e il Paese intero,
guadagnando in profitti la piccola somma di 45
miliardi di dollari. Non
si puo' tacere questo furto. Dove e' nascosto questo
capitale? Chi sono i padroni? Perche' continuano a
rubare tutto quello che appartiene al popolo? E come
colpo di grazia hanno venduto il Paese con 372
concessioni minerarie che abbracciano 35 mila
chilometri quadrati. Stiamo soffrendone le
conseguenze, stiamo rimanendo sen'acqua; i corpi e le
facce della sofferenza dei contadini sono il riflesso
dei soprusi ai quali sono stati sottomessi".
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TESTO
DEL MESSAGGIO DA INVIARE ALLE AUTORITA'
HONDUREGNE
22 de Julio de 2003
SENOR PRESIDENTE DE
LA REPUBLICA DE HONDURAS
AL HONORABLE CONGRESO NACIONAL
AL MINISTERIO PUBLICO
AL
COMISIONADO NACIONAL DE LOS DERECHOS
HUMANOS
Por la presente le saludamos
respetuosamente.
Nosotros los de la organizacion......................
Tenemos el conocimiento de las causas
justas que defienden los movimientos
ambientalistas del pais en especial modo
las de P. Andres Tamayo.
Tambien sabemos el desastre
ecologico a que ha sido sometido por anos
su pais. La ambicion de las empresas
nacionales y trans-nacionales se ha
convertido en anarquia, muchas veces
confabulados con los gobiernos incluyendo
el presente. Esto ha permitido destuir el
medio unico en que viven las comunidades.
El "DESARROLLO"
menzionado por las boca del gobierno y las
empresas madereras y mineras; no es verdad,
solamente es una estrategia para esconder
la voracidad y desviar la verdad. Al
contrario ha producido destruccion
ambiental, fracasso de cosechas, sequias,
escacez de agua, emigracion. Como
consecuencia grave de esta explotacion
salvaje el pueblo esta sufriendo en
sus propias carnes: la pobreza, la
violencia y el hambre. |
Lic. Ricardo Maduro
Presidente de la Republica de
Honduras
Casa Presidencial, Boulevard
Juan Pablo Segundo
Palacio
Jose Cecilio del Valle
Tegucigalpa
REPÚBLICA DE HONDURAS
Intestazione: Señor
Presidente
Fax: 00 504 221 4552
e-mail: andare sul sito http://www.casapresidencial.hn
e poi cliccare su
"Escribe a la Presidencia"
Señor Porfirio Lobo Sosa
Presidente del Congreso
Nacional
Palacio Legislativo
Tegucigalpa, D.C.
REPÚBLICA DE HONDURAS
Intestazione: Señor
Presidente
Fax: 00 504 238 6048
e-mail: jlobo@congreso.gob.hn
Dr. Roy Edmundo Medina,
Fiscal General de la República
Ministerio Público, Colonia
Lomas del Guijarro
Tegucigalpa
REPÚBLICA DE HONDURAS
Intestazione: Señor Fiscal
General
Fax: 00 504 221 3099
Mailto: fiscal@edured.net
Dr. Ramón Custodio López
Comisionado Nacional de los
Derechos Humanos,
Avda. La Paz No. 2444
Contiguo a Galerias La Paz
Tegucigalpa
REPÚBLICA DE HONDURAS
Intestazione: Ilustre Señor
Fax: 00 504 232 6894
e-mail: central@conadeh.hn |
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No
es posible seguir atentando contra la vida del
pueblo.
La defensas de la causas justas ambientales a
cobrado varias victimas como ser Yaneth Kawas,
Carlos Escalera, Carlos Lunas, Carlos Flores.
Los mas recientes Mauricio Hernandez, el jefe
indigena de la montana de la flor y en las
ultimas horas fuè asesinado el joven Arturo
Reyes.
A este derramamiento de sangre se suma un
listado de de personas amenazadas a muerte.
Es posible que el gobierno deba substentar este
camino de violencia en contra de quienes
defienden los derechos mas basicos del pueblo ?
Nuestra organizacion es solidaria con los
valores fundamentales de la vida y conociendo
las exigencias propuesta el 17 de junio de 2003
del movimiento ambientalista ; nos pronunciamos
y exigimos lo siguiente :
-
investigar, juzgar y encarcelar a los
responsables de la muerte de los ambientalistas
-
cese la persecucion y la amenaza a muerte a los
lideres ambientalistas
-
poner un alto a la explotacion criminal de
la madera y a la invasion de las comunidades
campesinas
-
crear un espacio libre y justo de expresion y de
dialogo para la solucion del problema y
beneficio de todo el pueblo
-
respeto integral de la vida
-
evaluar el impacto ambiental producido por la
explotacion criminal del teritorio hondureno y
deducir responsabilidades a los culpables del
robo perpetrado en contra del pueblo: forestal y
finamciero.
Esperamos que nuestras exigencias junto a las de pueblo hondurenos sean
el camino justo para las soluciones concretas y
respectuosas de la vida.
LA CONSTRUCCION DE UN MUNDO NUEVO SOLO ES POSIBLE CON LA APLICACION DE LA
JUSTICIA |
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TRADUZIONE
ITALIANA
22 luglio 2003
Al Signor Presidente della Repubblica
dell'Honduras
All'Onorevole Congresso Nazionale
Al Pubblico Ministero
Alla Commissione Nazionale per i Diritti Umani
Con la presente desideriamo salutarla rispettosamente.
Noi dell'organizzazione.
Siamo a conoscenza delle giuste cause che difendono i
movimenti ambientalisti del Paese e in particolar modo
quelle di padre Andrés Tamayo.
Siamo anche a conoscenza del disastro ecologico che da anni
colpisce il suo paese. L'ambizione delle imprese nazionali e
multinazionali si è tradotta in anarchia, molte volte
accordandosi con i governi, incluso quello attuale. Ciò ha
permesso la distruzione dell'unico ambiente naturale in cui
vivono le comunità.
Lo "SVILUPPO" menzionato per bocca del governo e
delle imprese del legno e minerarie, non è vero, è
semplicemente una strategia per nascondere la voracità e
sviare la verità. Al contrario ha provocato la distruzione
dell'ambiente, delle coltivazioni, la siccità, la scarsità
di acqua, l'emigrazione. Il popolo sta soffrendo sulla sua
pelle la povertà, la violenza e la fame, come conseguenza
grave di questo sfruttamento selvaggio.
Non è possibile proseguire mettendo a rischio la vita del
popolo.
La difesa delle giuste cause ambientaliste, ha provocato
diverse vittime, fra cui: Yaneth Kawas, Carlos Escalera,
Carlos Lunas, Carlos Flores. I più recenti Mauricio
Hernandez, capo indigeno della montagna del fiore e nelle
ultime ore fu assassinato il giovane Arturo Reyes.
A questo spargimento di sangue si va ad assommare un elenco
di persone minacciate di morte.
É possibile che il governo debba sostenere questo cammino
di violenza che contrasta chi difende i diritti fondamentali
del popolo?
La nostra organizzazione è solidale con i valori
fondamentali della vita e conosce le pressanti proposte del
movimento ambientalista, quelle del 17 giugno 2003;
Condividiamo tali proposte ed esigiamo che:
- si
investighino, giudichino e incarcerino i responsabili degli
assassini degli ambientalisti;
- cessi la
persecuzione e la minaccia di morte dei leader
ambientalisti;
- si
contrasti lo sfruttamento criminale del legname e
l'invasione delle comunità contadine;
- si crei
uno spazio libero e giusto di espressione e di dialogo per
la risoluzione del problema e a beneficio di tutta la
popolazione;
- la vita
venga rispetta integralmente;
- venga
valutato l'impatto ambientale provocato dallo sfruttamento
criminale del territorio dell'Honduras e vengano scoperti i
colpevoli che hanno perpetrato la rapina forestale e
finanziaria contro la popolazione;
Speriamo che le nostre istanze insieme a quelle del popolo
hondureno indichino il giusto cammino per la risoluzione
concreta dei problemi e per il rispetto della vita.
LA COSTRUZIONE DI UN MONDO NUOVO È POSSIBILE SOLO CON
L'APPLICAZIONE DELLA GIUSTIZIA. |
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